Ottimo docufilm diretto dal giovane regista Claudio Poli che divulga in forma di evento cinema, aspetti e personaggi dell'arte noti,o meno conosciuti, come in questo caso , dove si narra con la voce di Servillo , in maniera precisa ma scorrevole una fase della storia internazionale nel momento della fine del regime nazista in Germania e il passaggio al dopoguerra. L'arte è sempre stata espressione del proprio tempo e in particolare nei momenti di crisi della libertà dei popoli, nei regimi totalitari, l'arte o viene asservita oppure si distacca in maniera decisiva dalla realtà per riaffermare il principio della libertà di espressione del pensiero umano. Quando un regime particolarmente barbaro e feroce come il nazismo si impose in Germania e poi nell'Europa intera , si verificò un fatto del tutto anomalo, tutte le migliori opere d'arte antica, le pitture e anche sculture dei grandi maestri dei periodi più importantifurono requisite, o meglio trafugate dai musei e dalle collezioni private, per finire nelle dimore e nei siti dei capi nazisti e del fhurer in persona.
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Ottimo docufilm diretto dal giovane regista Claudio Poli che divulga in forma di evento cinema, aspetti e personaggi dell'arte noti,o meno conosciuti, come in questo caso , dove si narra con la voce di Servillo , in maniera precisa ma scorrevole una fase della storia internazionale nel momento della fine del regime nazista in Germania e il passaggio al dopoguerra. L'arte è sempre stata espressione del proprio tempo e in particolare nei momenti di crisi della libertà dei popoli, nei regimi totalitari, l'arte o viene asservita oppure si distacca in maniera decisiva dalla realtà per riaffermare il principio della libertà di espressione del pensiero umano. Quando un regime particolarmente barbaro e feroce come il nazismo si impose in Germania e poi nell'Europa intera , si verificò un fatto del tutto anomalo, tutte le migliori opere d'arte antica, le pitture e anche sculture dei grandi maestri dei periodi più importantifurono requisite, o meglio trafugate dai musei e dalle collezioni private, per finire nelle dimore e nei siti dei capi nazisti e del fhurer in persona. Ma Hitler non si limitò a questo, pretese di imporre una estetica di regime, ovvero da pittore mancato credeva di conoscere la bellezza nell'arte e quindi stabilì che l'arte classica o similare era" il bello" da difendere mentre tutta l'arte moderna comprese le avanguardie storiche gli "ismi" come anche l'espressionismo tedesco ,erano la bruttezza degenerata da combattere . Un dittatore qualsiasi è sempre preso dalla megalomania che lo porta alla fine autodistruttiva , ma Hitler si pose in particolare contro l'arte del novecento, anticipando una totale sconfitta su tutti i fronti , che poi avverrà con la fine della guerra e la liberazione degli anglo americani. Gran parte del film si basa dunque anche sui reperti filmati americani e sui ritrovamenti delle opere d'arte trafugate dai tedeschi alle collezioni dei mercanti e delle famiglie ebraiche . Dunque la parabola nazista finisce nel peggior modo possibile mentre l'arte di Picasso , di Nolde, Monet, Chagall, Matisse,continua a vivere a beneficio della libertà degli uomini e dell'arte. (mauridal)
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