Il regista indaga l'energia nucleare ottenendo l'accesso all'industria francese, russa e statunitense. Espandi ▽
Una storia del nucleare e del rapporto complicato che l'umanità ha sempre avuto con una fonte d'energia ancora oggi malvista e associata ai peggiori scenari apocalittici, ma in realtà più pulita e sostenibile dei carburanti fossili. Dalla creazione della terra alla scoperta di atomi d'uranio nella crosta terrestre, dalla liberazione nel XX secolo di un'energia potenzialmente distruttiva alle bombe di Hiroshima e Nagasaki, dagli incidenti di Three Miles Island, Chernobyl e Fukushima alla psicosi collettive, il terrore e l'ambivalenza verso il nucleare ne hanno rallentato la diffusione. Nel momento in cui però il cambiamento climatico diventa un processo irreversibile, è forse necessario sfidare il destino del pianeta e superare convinzioni dure a morire.
Oliver Stone filma un documentario informativo e assertivo, in cui la convinzione della bontà e della necessità dell'energia nucleare rende chiaro il suo discorso togliendogli però inevitabilmente complessità.
Tutto gli torna utile, insomma, per confermare la sua visione, anche se il suo film, più che una visione complessa su uno dei temi che segnerà gli anni a venire, sembra una pubblicità progresso, lasciando del grande regista di un tempo solamente il nome.