Solo 513 persone sono ammesse sull'isola di Helgoland: l'umanità riuscirà a salvarsi? Espandi ▽
Fermi nel 2034 e bloccati su un'isola remota nel Mare del Nord, 513 sopravvissuti vivono isolati dal resto del mondo, devastato da una pandemia. La società sull'isola è rigidamente controllata da Beatrice, una leader autocratica che utilizza un sistema di punteggio per mantenere l'ordine e l'equilibrio. Ogni nuova nascita richiede un sacrificio umano per mantenere costante il numero della popolazione, e in assenza di volontari è la classifica generale a determinare il malcapitato. A fronteggiare la leader troviamo Marek, un medico alla ricerca di un vaccino, mentre le tensioni interne minacciano di distruggere questa fragile comunità.
La serie tedesca di Sky Production,
Helgoland 513, diretta da Robert Schwentke, regista con una solida esperienza nel cinema di fantascienza, è interamente girata sulle isole tedesche di Sylt e Amrum, ricreando un'atmosfera cupa che ben si adatta al tono di questo racconto post-apocalittico.
La serie è interessante per l'uso simbolico dei colori e degli elementi visivi, che aiutano a sottolineare le tensioni e i conflitti tra i personaggi, e per alcuni inserti ironici che, connotati da un umorismo macabro, sono in grado di bilanciare la gravità della situazione con momenti di leggerezza.