Anno | 2021 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Edoardo Leo |
Attori | Gigi Proietti, Renzo Arbore, Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Marco Giallini Nicola Piovani. |
Uscita | giovedì 3 marzo 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 febbraio 2022
Un emozionante viaggio all'interno della vita e della carriera del più importante uomo di spettacolo italiano. In Italia al Box Office Luigi Proietti detto Gigi ha incassato 137 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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La vita artistica tra teatro, cinema e televisione di Gigi Proietti dagli esordi, ai successi, alle cadute raccontata dai suoi familiari, colleghi e amici che ne riscoprono la personalità e il talento artistico. All'inizio era un altro progetto. Nel 2018 Edoardo Leo avrebbe dovuto realizzare un documentario su A me gli occhi, please, lo spettacolo che nel 1976 ha cambiato il recente panorama teatrale, con Proietti che è stato seguito per due anni nei camerini, durante le prove e gli spettacoli. Poi, dopo la morte dell'attore il 2 novembre 2020, si cambia strada. Il racconto di questo lavoro è dichiaratamente insufficiente per mostrare quello che ha lasciato Proietti nella sua carriera di oltre 50 anni.
Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Il primo è composto dai materiali d'archivio che ripercorrono le tappe fondamentali del suo percorso artistico dove risultano particolarmente interessanti quelli accanto a Federico Fellini durante il doppiaggio di Il Casanova, di Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini dove è mostrato accanto a Renato Rascel e del varietà Fatti e fattacci dove è avvento uno degli incontri decisivi della sua carriera, quello con Roberto Lerici. Il secondo è composto dalle testimonianze di Renzo Arbore, Loretta Goggi, Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann (lo ha definito "interprete drammatico che faceva morire dalle risate"), Nicola Piovani e Marco Giallini e dei suoi familiari: la sorella Anna Maria e le due figlie Susanna e Carlotta. Il terzo è probabilmente il racconto che avrebbe voluto fare Edoardo Leo di Proietti in prima persona. Viene inquadrato di spalle e in macchina, ricorda quando è stato diretto da lui nell'adattamento teatrale di Dramma della gelosia assieme a Pino Quartullo e Sandra Collodel. Dei tre documentari il primo è quello più compiuto, il secondo è quello più classico, il terzo è quello invece del rimpianto. Luigi Proietti detto Gigi è stato certamente esauriente nel mostrare la capacità dell'attore nel mescolare alto e basso, colto e popolare, le barzellette e la regia di opere liriche come quella del Don Giovanni da Mozart in quella che era diventata una specie di sua seconda casa, il Globe Theatre. Ripercorre poi alcuni dei momenti decisivi delle sue tappe dal celebre personaggio di Mandrake in Febbre da cavallo alla scena assieme a Vittorio Gassman in Un matrimonio di Robert Altman, dal grande successo televisivo di Il Maresciallo Rocca e i celebri doppiaggi di Marlon Brando, Dustin Hoffman, Donald Sutherland, Gatto Silvestro e l'urlo "Adriana" di Stallone in Rocky alla ferita rimasta aperta del Teatro Brancaccio quando la direzione artistica è passata a Maurizio Costanzo.
Una carrellata ampia, segnata da una voce-off che in alcuni momenti è apparsa troppo insistente ma utilizzata da Edoardo Leo per sottolineare quello che è stato il suo rapporto con Proietti e quella che è la sua visione su di lui. In più, anche se ci sono molte informazioni sul suo legame con Roma, non ne è emerso in pieno il rapporto viscerale di dipendenza. C'è tantissimo di Proietti in questo lavoro ma si voleva vedere ancora di più. La sua figura è ancora molto viva e presente nel nostro immaginario. Proprio per questo, forse il valore di Luigi Proietti detto Gigi aumenterà nei prossimi anni.
LUIGI PROIETTI DETTO GIGI disponibile in DVD o BluRay |
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Realizzare un documentario dedicato a una grande personalità, costume negli ultimi anni assai diffuso, è pratica difficile. Occorre cesellarne lo sviluppo, non santificando l’immagine di chi si vuole raccontare ma riuscendo a riassumere con valide testimonianze, l’iter dell’artista, capendo in qualche modo le ragioni del suo successo.
Dopo l'omaggio di Tornatore a Morricone, ecco ora quello di Edoardo Leo a Proietti, suo maestro e beniamino. Iniziato con la collaborazione dello stesso Gigi, che si racconta nell'ultima intervista, ha poi dovuto trasformarsi in corso d'opera nella celebrazione di uno dei nostri più grandi uomini di spettacolo attraverso le testimonianze di amici, parenti e colleghi: da Renzo Arbore a Paola Cortellesi, [...] Vai alla recensione »
Cinema, teatro, televisione, nel repertorio di Luigi Proietti non manca nulla. Una carriera durata 60 anni, finita con la stessa determinazione con cui era iniziata, la stessa energia, ed un'idea di performance da raggiungere attraverso una preparazione continua e serrata. È quello che interessa narrare ad Edoardo Leo, di come il poliedrico artista romano prendesse sul serio il suo lavoro, e di come [...] Vai alla recensione »
Eclettico, trasversale e al tempo stesso diretto e verace, capace di arrivare ai bambini come a un pubblico più adulto e colto. Luigi Proietti detto Gigi, documentario di Edoardo Leo - passato in anteprima alla scorsa Festa di Roma del 2021 e ora in sala - prova a tracciare un ritratto il più possibile "completo" dell'attore romano, cercando di bilanciare la parte umana e quella artistica, perché [...] Vai alla recensione »
È mancato qualcosa a Luigi Proietti (1940-2020) per diventare proverbiale e iconico come Alberto Sordi e Nino Manfredi. Almeno fuori Roma. Popolare ma non nazionalpopolare. Un grandissimo attore, un virtuoso della recitazione dotato di una tecnica straordinaria, che forse ha dato il meglio di sé in un'arte scarsamente riproducibile come il teatro. Sarà anche questo il motivo.
Se l'intenzione di Edoardo Leo era quella di riconsegnare al grande pubblico la figura di un gigante dello spettacolo italiano come Gigi Proietti, la sua impresa non è riuscita. Il film Luigi Proietti detto Gigi, nelle sale cinematografiche dal 3 marzo al 9 marzo, costituisce infatti solo un ritratto parziale del grande istrione che fu Gigi Proietti.
Per circa un'ora e quaranta minuti il regista e autore Edoardo Leo rapisce lo spettatore celebrando Gigi Proietti, indimeticabile, inimitabile, e tanti altri aggettivi celebrativi, ma soprattutto un artista che ha lasciato impronte talmente giganti, che sì, è possibile seguirle, ma impossibile proseguire il suo cammino, calcarle. O almeno nessuno ne è ancora all'altezza, o forse non ci sarà mai, non [...] Vai alla recensione »
L'inaspettata scomparsa di Gigi Proietti, avvenuta il 2 novembre 2020, ha gettato grandissima parte del popolo romano nello sconforto. Quel 2 novembre, giorno dei morti, era divenuto ancor più triste con la dipartita non solo di un formidabile e poliedrico artista, ma anche di un famoso concittadino che molti romani ormai da anni consideravano come uno di famiglia.