Noto ai più esclusivamente come attore, Alessandro Tedeschi è, in realtà, anche un regista teatrale che, dal 2009, ha portato su vari palcoscenici diverse opere, molte delle quali del drammaturgo, quasi coetaneo, Gabriele Di Luca. Volto fresco dello spettacolo, Tedeschi vanta apparizioni sia sul piccolo che sul grande schermo. Oltre che, naturalmente, sulle scene.
Gli studi e gli inizi tra le varie "discipline"
Classe 1980, Alessandro Tedeschi nasce a Genova e si interessa alla recitazione, tanto da frequentare dal 2001 al 2003 il Centro Teatro Attivo di Milano per poi iscriversi, sempre nel 2003, alla Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe. Nel 2014, poi, partecipa a due stage: uno con Margarete Asmuth sul metodo Linklater e uno con Valerio Binasco.
Uscito dall'Accademia mette subito a frutto i suoi studi e la sua fresca esperienza.
Nel 2007, infatti, prende parte a Piloti, diretto da Celeste Laudisio, per il piccolo schermo. Ma nello stesso anno è anche in diverse opere teatrali: "Natura morta per i diritti civili" di Roberto Andò, "Finale di partita" di Samuel Beckett per la regia di Giorgio Fabbris, "Il trionfo dell'amore" di Marivaux per la regia di Lorenzo Loris e "Medea" di C. Wolf per la regia di Maurizio Schmidt. Nel 2008 debutta al cinema con La ballata di un uomo brutto di Dimitris Statiris, recita a teatro in tre opere, "Ho perso la faccia di S. Negri per la regia di Renato Giordano, "La serva amorosa" di Goldoni e "Terra di nessuno" di H. Pinter entrambe per la regia di Lorenzo Loris.
L'anno successivo, oltre ad "Aspettando Godot" di Samuel Beckett per la regia di Lorenzo Loris alla quale prende parte, esordisce anche come regista teatrale con "Sul confine" di Gabriele Di Luca nel quale recita anche. E sempre nel 2009 gli viene conferito il premio "Giovani realtà del teatro".
Il teatro come attore e regista
Dal 2010 il volto di Alessandro Tedeschi diventa sempre più presente, sia sul piccolo che grande schermo, sia a teatro, dove si sbizzarrisce alternando regia a recitazione.
Come attore prende parte a numerose opere che, nell'ordine, sono: "Macbeth" di Shakespeare per la regia di Paola Giacometti, "Idoli" di Gabriele Di Luca per il quale cura anche la regia, "Il guardiano" di H. Pinter per la regia di Lorenzo Loris e per la stessa regia, negli anni immediatamente successivi partecipa anche a "Franco Quinto" di F. Durrenmatt, "In Exitu" di G. Testori, "Pornofuneral" di M. Bavastro e "Amleto". A questi fanno seguito "Thanks for vaselina" di Gabriele Di Luca e terza regia per Alessandro Tedeschi, "Crave" di S. Kane per la regia di Monica Conti, "Enigma Moro" di Roberto Trifirò, "L'uomo e la bestia e la virtù" di Pirandello per la regia di Monica Conti, "Uno, nessuno e centomila" di Pirandello per la regia di Roberto Trifirò, "Il visitatore" di E.E. Schmidt per la regia di Valerio Binasco, "Le intellettuali" di Molière per la regia di Monica Conti, "Il segreto della vita" di Anna Ziegler per la regia di Filippo Dini, "Cous cous Klan" di Gabriele Di Luca (altra regia di Tedeschi) e "Giusto la fine del mondo" di J.L. Lagarce per la regia di Francesco Frangipane.
A tutti questi titoli intervalla anche regie che, oltre a quelle citate, sono "Animali da bar" di Gabriele Di Luca nel 2015, "Pecore nere" di Stefano Benni nel 2016, "Limoni limoni limoni limoni limoni" di Sam Stainer nel 2017, "A.t.t.i.l.a." di Katie Bonna nel 2018, "Coppia aperta quasi spalancata" di Dario Fo e Franca Rame del 2019, "Miracoli metropolitani" di Gabriele Di Luca del 2020 e "Salveremo il mondo prima dell'alba" sempre di Gabriele Di Luca del 2024.
Tra televisione e cinema
Fatta eccezione per la trasposizione cinematografica dell'opera che ha segnato il suo debutto come regista teatrale, Sul confine, nel 2012, la carriera di Alessandro Tedeschi tra cinema e televisione inizia a decollare dal 2016 con la partecipazione alla serie di Lucio Pellegrini Tutto può succedere.
Nel 2017 è al cinema con Finding Camille di Bindu De Stoppani, un film on the road alla ricerca di un padre affetto da Alzheimer, e con Loro, la prima parte del film di Paolo Sorrentino, liberamente ispirato alle vicende professionali e private di Silvio Berlusconi.
L'anno successivo è impegnato sul piccolo schermo con Non mentire di Gianluca Maria Tavarelli su un'insegnante che, dopo un appuntamento, denuncia per violenza sessuale un famoso chirurgo, e sul grande schermo con due titoli: Il testimone invisibile di Stefano Mordini, nel quale un giovane imprenditore è accusato dell'omicidio della sua giovane amante e Lo spietato di Renato De Maria su un giovane milanese che diventa uno dei più ambiziosi criminali della 'ndrangheta. E prende anche parte al cortometraggio Due mesi e mezzo di Giuseppe Cardaci.
Un anno importante per Alessandro Tedeschi dal punto di vista della partecipazione a vari progetti è sicuramente il 2019, che lo vede impegnato al cinema con il film La terra dei figli di Claudio Cupellini, su un padre e un figlio che vivono in una palafitta, ma soprattutto sul piccolo schermo con ben quattro titoli. Si inizia con Petra di Maria Sole Tognazzi, su un'ispettrice della mobile di Genova, per poi passare a Vite in fuga, un thriller diretto da Luca Ribuoli, poi a Oltre la soglia di Monica Vullo e Riccardo Mosca su una psichiatra infantile con un difficile e segreto passato alle spalle, e infine a Curon di Fabio Mollo e Lyda Patitucci sulla misteriosa sparizione di una donna che fa ritorno nel proprio paese natio in Alto Adige.
Un'altra serie alla quale prende parte, ma nel 2020, è Chiamami ancora amore di Gianluca Maria Tavarelli con il quale torna a collaborare per il racconto della separazione di una coppia sposata da undici anni. Nello stesso anno è anche nel cortometraggio T.o.b.i.a. di Emanuele Sana.
L'anno successivo prosegue la sua presenza sul piccolo schermo quando viene scelto come uno dei personaggi della serie diretta da Giuseppe Capotondi, Ciro Visco, Matteo Bonifazio Blocco 181 su tre ragazzi che, alla periferia di Milano, cercano di scalare le gerarchie del sistema criminale. Ma, sempre nello stesso anno, prende parte anche a due film per il cinema: Blackout Love di Francesca Marino, commedia su una donna che non ha mai superato la separazione dal compagno, e Il Colibrì di Francesca Archibugi, tratto dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi.
Nel 2022 gira la serie Un amore di Francesco Lagi su due innamorati destinati, anche se divisi, a stare insieme. La serie, però, viene resa disponibile a distanza di un paio d'anni. Stessa sorte per due film ai quali prende parte nello stesso anno, ma che vedono la luce, uno alla fine del 2023 e uno all'inizio del 2024. I due titoli sono Holiday di Edoardo Gabbriellini, nel quale Tedeschi è il padre di una giovanissima protagonista accusata dell'omicidio della madre, e Dieci minuti di Maria Sole Tognazzi, tratto dall'omonimo romanzo di Chiara Gamberale. Sempre nel 2022 viene anche diretto da Alessandro Haber per il cortometraggio L'inganno.
Nel 2023, poi, oltre alla seconda stagione di Blocco 181, Alessandro Tedeschi è anche nella serie Fuochi d'artificio, diretto da Susanna Nicchiarelli, anche questo un adattamento del romanzo di Andrea Bouchard e nel cortometraggio Elogio di Giuseppe Cardaci.