Anno | 1965 |
Genere | Western |
Produzione | Italia |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Sergio Leone |
Attori | Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Lee Van Cleef, Mara Krupp, Luigi Pistilli, Klaus Kinski Rosemary Dexter, Mario Brega, Dante Maggio, Benito Stefanelli, Roberto Camardiel, Aldo Sambrell, Tomas Blanco, Joseph Egger, Panos Papadopoulos (II), Luis Rodríguez, Lorenzo Robledo, Sergio Mendizábal, Diana Rabito, Giovanni Tarallo, Mario Meniconi. |
Uscita | giovedì 3 luglio 2014 |
Tag | Da vedere 1965 |
MYmonetro | 3,67 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 31 luglio 2020
Visto il successo di Per un pugno di dollari, Leone realizza il secondo episodio delle avventure del suo pistolero senza nome. In Italia al Box Office Per qualche dollaro in più ha incassato 57,6 mila euro .
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Il Monco e il colonnello Mortimer sono due cacciatori di taglie in attività. I loro percorsi si intersecano quando si trovano entrambi sulle tracce dell'Indio, un feroce assassino a capo di una banda di malfattori. Si vedono così quasi costretti dalla sorte ad unire le forze cercando di individuare il punto debole dell'avversario.
"Dove la vita non aveva valore la morte talvolta aveva il suo prezzo. Ecco perché nacquero i bounty killers". La frase che dà il via all'azione del film potrebbe essere parafrasata come segue:"Quando il valore del suo autore venne finalmente riconosciuto Sergio Leone e i suoi collaboratori non ebbero più bisogno di pseudonimi". I titoli di testa dichiarano finalmente le origini di quello che ormai è il "western all'italiana". Con il grande senso dell'ironia che gli era proprio Leone non solo fa sforacchiare graficamente il proprio nome dalle pallottole ma apre e chiude il film con due campi lunghissimi. Non sono le inquadrature più frequenti nel cinema del regista che ha fatto del primissimo piano e del dettaglio una propria cifra stilistica sfidando il padre del western John Ford che affermava di non voler vedere "peli del naso su uno schermo di quindici metri".
Perché ormai il cinema di Sergio Leone inizia a configurarsi per le storie narrate ma anche (e forse soprattutto) per lo stile del tutto originale con cui vengono riprese. Dal punto di vista della narrazione già in questo secondo film si avvertono delle modifiche sostanziali. Se al personaggio interpretato da Clint Eastwood si nega pressoché totalmente un passato ai comprimari viene progressivamente concesso qualche disvelamento esistenziale. Si rafforza invece il legame tra la colonna sonora e l'azione, sottolineato con grande raffinatezza dalla funzione del carillon, mentre il potere delle immagini e della luce che determina gli stati d'animo si fanno sempre più consistenti.
Quello di Sergio Leone (al di là e al di sopra delle connotazioni ambientali e della scelta delle diverse tipologie fisiche) non si manifesta come un cinema che racconta la realtà. Si può dire anzi che sia un maestro anche nel fare dell'inverosimiglianza il proprio punto di forza. Ne è così consapevole da poter rimettere in discussione il punto di vista sulla differenza tra chi ha in mano un fucile e chi invece ha una pistola. Perché ciò che gli interessa maggiormente è il manipolare e il reinventare con grande abilità i luoghi canonici di un genere non per ridurli a un qualche simulacro di realismo ma per elevarli a mito.
Visto il successo di Per un pugno di dollari, Leone realizza il secondo episodio delle avventure del suo pistolero senza nome. In questo film il nostro eroe è un cacciatore di taglie che si associa a un distinto pistolero mosso, nella caccia a un sadico bandito messicano, più dal desiderio di vendetta che dalla cupidigia.
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Il grandissimo successo del primo film della trilogia, ottenuto con un budget che non era certo dei più ricchi, permette a Leone di abbellire e rendere ancora più affascinante la sua visione tutta personale del western. "Per qualche dollaro in più" è chiaramente una pellicola superiore dal punto di vista tecnico a "Per un pugno di dollari" (comunque [...] Vai alla recensione »
2° passo della "trilogia del dollaro", Per qualche dollaro in più è un film più complesso ed articolato del precedente Per un pugno di dollari, ricalcato su La sfida dei samurai di Kurosawa. E' il prototipo dello spaghetti-western, uno dei suoi più alti risultati, insieme col successivo film di Leone, Il buono, il brutto, il cattivo.
Per il suo secondo western all’italiana Sergio Leone decide di puntare su una figura dalla quale il western classico di Hollywood si è sempre tenuto un po’ distante: il bounty killer. «Gli Americani hanno sempre dipinto il West in termini romantici, con cavalli che corrono al fischio del padrone. Non hanno mai trattato il West seriamente, come noi non abbiamo mai trattato [...] Vai alla recensione »
- Colonnello Mortimer: Cosa succede ragazzo? - - Il monco: Niente vecchio, non mi tornavano i conti. Ne mancava uno. - Il Colonnello Mortimer vuole vendicare la morte della sorella. Il Monco, grande pistolero, arbitrerà il suo duello finale e guadagnera molti, moltissimi dollari. Il regista italiano per eccellenza ritorna con il secondo capitolo di una trilogia diventata, ormai, leggenda. [...] Vai alla recensione »
Della trilogia del dollaro questo e' il capitolo che mi e' piaciuto di piu'. Qui il cattivo e' veramente cattivo e la coppia dei buoni ,che si forma nello svolgersi nel film e' affascinante e raccoglie simpatie. La storia e' ben raccontata e fila liscia come l'olio. Le musiche in sottofondo rafforzano i contenuti e in particolare il suono del carillon entra nella testa [...] Vai alla recensione »
El Indo è il capo di una spietata banda di criminali e sulla sua testa pende una ingente taglia. Un bounty killer con problemi ad una mano si mette sulle sue tracce così come un ex colonnello dell'esercito. I due si troveranno a stringere una alleanza per raggiungere il comune obbiettivo. Secondo film della cosiddetta trilogia del dollaro.
PER QUALCHE DOLLARO IN PIù (IT, 1965) Diretto da SERGIO LEONE. Interpretato da CLINT EASTWOOD – LEE VAN CLEEF – GIAN MARIA VOLONTé – KLAUS KINSKI – MARIO BREGA. Colonna sonora di ENNIO MORRICONE. Il colonnello sudista Douglas Mortimer (Van Cleef) parte alla ricerca di Guy l'Indio (Volonté), pericolosissimo bandito su cui pende una taglia di 20.
Il Cacciatore di taglie dal sigaro in bocca si scontra con un rivale in affari, il misterioso e taciturno Colonnello Mortimer, i due si uniscono in socia per guadagnare le cospicue taglie che pesano sulla testa dell'Indio e della sua nutrita banda. La verità è che una triste storia passata lega il Colonnello con l'Indio, e la musichetta di un orologio fa da tema sonoro chiave [...] Vai alla recensione »
La leggenda vuole che il titolo di Per qualche dollaro in più nasca il giorno stesso della rottura con la Jolly Film, la casa di produzione di Giorgio Papi e Arrigo Colombo per la quale aveva girato Per un pugno di dollari. È lo stesso Leone ad avvalorare questa tesi sostenendo di esserselo inventato un po’ per ripicca proprio nel momento in cui dava loro l’addio senza avere [...] Vai alla recensione »
Un ex colonello e un cacciatore di taglie detto il monco si uniscono per dare la caccia ad una banda di fuorilegge con a capo Indio pazzo drogato. Dopo vari tentativi e un pestaggio subito riusciranno ad eliminarli tutti in una vera e propri carneficina. Alla fine si scoprirà che uno dei due nascondeva solo un desiderio di vendetta. Cè poco da aggiungere su una trama poco elaborata se [...] Vai alla recensione »
il piú bel spaghetti western di sempre pieno di colpi di scena e con una colonna sonora stupenda. un capolavoro!
Inizialmente Sergio Leone non pensa a Lee Van Cleef per interpretare il ruolo del Colonnello Mortimer ma a Lee Marvin. Ottiene dal produttore l’assenso e il denaro sufficiente a scritturarlo e lo contatta. L’attore però rifiuta perchè è già impegnato sul set del film Cat Ballou di Elliott Silverstein. Sceglie allora di affidarlo a Lee Van Cleef che l’aveva [...] Vai alla recensione »
Questo film, secondo me, è superiore al precedente "Per Un pugno di dollari", per il fatto che la storia è ancora più interessante, i protagonisti sono due (e che protagonisti!!), cambiano le ambientazioni, cresce la suspense e le emozioni, e la regia di Sergio Leone diventa ancora più maestosa. Per il resto, il cattivo è sempre lo stesso (grandioso Gian Maria Volontè), anche se il personaggio è diverso [...] Vai alla recensione »
Il Monco (Clint Eastwood) e il colonnello Mortimer (Lee Van Cleef), cacciatori di taglie, si coalizzano per catturare El Indio (Gianmaria Volontè) e la sua banda che si apprestano a rapinare la banca di El Paso. Tuttavia El Indio si rivela più astuto di quanto sembri, e Mortimer si accinge ad una resa di conti un cui non sembra che sia proprio il premio della taglia a contare.
Per qualche dollaro in più è uno di quei film chè li guardi mille volte e non ti stanchi mai. questo fil ha cambiato il cinema western!
Il Colonnello Mortimer scopre che il Monco fa il suo stesso mestiere leggendo un articolo illustrato sulla prima pagina del giornale “El Paso Tribune” che si intitola “The Morton Brothers killed by bounty Killer” (I fratelli Morton uccisi da un Bounty Killer). Osservando attentamente la copia consultata dal personaggio interpretato da Lee Van Cleef si scopre che è datata [...] Vai alla recensione »
Il Monco, solitario e spietato pistolero, nonché cacciatore di taglie, si mette sulle tracce dell' Indio, un super criminale fuggito di galera grazie alla sua banda di malviventi. Anche il colonnello Mortimer, un altro formidabile pistolero ( in realtà in cerca di vendetta), aspira alla cospicua taglia dell' Indio che vale circa diecimila dollari.
il fascino di "per qualche dollaro in più" è davvero incredibile, lo trovo il migliore della trilogia e uno dei migliori western di sempre, l'atmosfera che sa creare Leone è perfetta e gli attori memorabili, aggiungo che è uno di quei pochi film dove io ho tifato per il cattivo : Indio, sarà per la mimica memorabile di Volontè ma ha [...] Vai alla recensione »
Non è il seguito di "Per un pugno di dollari", ma segue un filo conduttore analogo. Personalmente lo ritengo migliore del precedente (parere strettamente personale). Più ampio negli interpreti (Van Cleef, Kinski), ha una colonna sonora a livelli eccelsi. E' ancora vedibile dopo 47 anni.
Vedendo questo film a distanza di quasi 50 anni dalla sua uscita (io che sono nato vent'anni dopo quel 1965), non riesco a togliermi dalla mente quella che è stata la straordinaria carriera di Clint Eastwood. Grande interprete della trilogia del dollaro di Sergio Leone, che qui ha l'idea geniale di affiancargli Lee Van Cleef, portando il film ad avere due protagonisti e non solamente uno come in Per [...] Vai alla recensione »
... si va alquanto giù, non capisce un bel niente chi dice - inclusi mr. Spielberg e Bogdanovich - che il n° 2 è superiore al n° 1, il capolavoro di L è e sarà sempre il 'pugno', senonché lo fu perché Sergio aveva la base del film di Kurosawa, copiato in una maniera invereconda, soltanto io nei compiti di matematica ero più bravo a [...] Vai alla recensione »
Ottimo film ancora più bello del primo c'era da aspettarselo da Sergio Leone film così rimangono nella mente di chi quarda il film ,la frase del saloon e quella che mi ha più colpito e che strano io lo conosco quello è un miracolo se sei ancora vivo ,io di tutti e tre i film conosce tutte le parole a memoria ,ottima la colonna sonora di Ennio Morricone ,con la trilogia [...] Vai alla recensione »
Ma lo vogliamo dire che questi restauri digitali fanno veramente schifo? Cpome si può guardare queste proiezioni e dire che sono il film di Sergio Leone?????
Con l'aiuto del Monco, il colonnello Douglas Mortimer dà la caccia a El Indio, bandito terribile e controverso, sino all'immancabile duello finale. Secondo capitolo della trilogia del dollaro, Leone si svincola dal prezioso ma opprimente modello di Kurosawa per sfornare un film autonomo, in cui mostra di padroneggiare pienamente i migliori strumenti registici e narrativi raggiungendo [...] Vai alla recensione »
(Voto: due stelle e mezzo) Tecnica, personaggi, sequenze epiche. Non manca nulla. Leone rifà il colpaccio, e gli incassi non si fanno attendere. La formula cast rimane pressochè invariata (Volontè si fa notare di nuovo). Eastwood è legnoso e torreggiante al punto giusto. Niente che non vada, no, però in qualcosa ritengo debba soccombere al suo predecessore: la [...] Vai alla recensione »
Coinvolgente ed entusiasmante western. Personaggi ben costruiti e belle scene d'azioni, ma la storia è un pò forzata, e il protagonista è ormai scontato nei suoi comportamenti. Lo stile di leone è sempre buono e ricercato, ma non basta a compensare una sceneggiatura davvero fiacca. Bello da vedere, ma sensa troppe pretese.
Dopo il successo vistoso e clamoroso di Per un pugno di dollari (invano perseguito dagli altri autori di western all’italiana), la stessa équipe che lo aveva realizzato (Sergio Leone regista, Gian Maria Volonté e Clint Eastwood, protagonisti), si cimenta oggi in una seconda prova, ripercorrendo con una certa evidenza dei binari quasi identici. Là, infatti, c’erano dei pistoleri in vendita (sulla scia [...] Vai alla recensione »