Titolo internazionale | The Return |
Anno | 2024 |
Genere | Storico, |
Produzione | Francia, Grecia, Italia, Gran Bretagna |
Durata | 116 minuti |
Al cinema | 261 sale cinematografiche |
Regia di | Uberto Pasolini |
Attori | Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Tom Rhys Harries, Charlie Plummer, Marwan Kenzari Amir Wilson, Jamie Andrew Cutler, Claudio Santamaria, Moe Bar-El, Jaz Hutchins, Fabius De Vivo, Giorgio Antonini, Pavlos Iordanopoulos, Roberto Serpi, Cosimo Desii, Nicolas Retrivi, Francesco Dwight Bianchi. |
Uscita | martedì 30 gennaio 2024 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 3,33 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 dicembre 2024
Ulisse torna ad Itaca dove, mascherato, viene deriso dai proci e osteggiato dal figlio. Ma sarà lui a dire l'ultima parola. Itaca - Il Ritorno è 7° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 15.827,00 e registrato 2.806 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Ulisse torna ad Itaca e trova una situazione in bilico: la residenza del re è circondata dai proci che vorrebbero sposare la regina per impossessarsi del trono, e Penelope prende tempo tessendo di giorno una tela che di notte disfa. Suo figlio Telemaco, convinto che il padre non tornerà ad Itaca e che abbia altrove un'altra donna e un'altra famiglia, vorrebbe che la madre scegliesse un pretendente e ponesse fine all'assedio dei proci. Ma Penelope è devota al marito, anche se le attenzioni di Antinoo, l'unico pretendente che sembra davvero innamorato di lei, non le sono del tutto indifferenti. Ulisse si traveste da mendicante per entrare nel palazzo reale e viene deriso dai proci e osteggiato dal figlio. Ma sarà lui a dire l'ultima parola, ristabilendo l'ordine non solo nel regno, ma anche nella propria famiglia.
Abbiamo potuto raccontare tutta la trama di Il ritorno, quarto film da regista di Uberto Pasolini, perché non si discosta da quella dell'Odissea che tutti conosciamo.
Ma Pasolini ha voluto raccontarla da un'angolazione diversa e molto adatta ai tempi: l'incapacità di un soldato a rientrare nella sua vita precedente al combattimento e ritrovare il suo vecchio sé, perché la guerra cambia gli uomini e può alienarli persino dagli affetti. Di più: Pasolini si addentra in una riflessione sulla natura maschile e sul peso della sua assenza, delineando in Penelope una madre eccessivamente apprensiva nei confronti del figlio, e un Telemaco infantilmente attaccato alla madre, incapace di difendere il regno dai proci e di affermare la sua virilità. Ulisse ci appare innanzitutto come corpo, abbandonato nudo sulla spiaggia di Itaca: un corpo virile, appunto, stanco di guerra, segnato dalle ferite, ma ancora possente. Un veterano che ne ha viste troppe e che non ricorda (o non vuole ricordare) il proprio posto nel mondo, prima ancora che nel suo regno.
Ralph Fiennes lo incarna con una fisicità più palestrata del solito ma anche istoriata dalle battaglie, e attraverso lo sguardo colpevole di un uomo che, a confitto terminato, non è tornato subito a riprendere il suo ruolo di marito, padre e sovrano, ma ha girovagato, forse perdendosi, forse procrastinando l'inevitabilità del suo recupero di una vita che non sembra più appartenergli. Anche Penelope non è il simbolo di stoica pazienza e incrollabile fedeltà coniugale che ci hanno sempre raccontato: Juliette Binoche che la interpreta dà sfogo alla sua frustrazione e alla sua rabbia davanti a un mondo di uomini per cui lei è solo un trampolino verso il potere, e davanti a un marito che l'ha lasciata da sola ad arginarli, prendendosela comoda nel ripresentarsi a casa. Pasolini dà spazio anche alla sensualità repressa della donna (mentre Ulisse, come sappiamo, non si era negato avventure extraconiugali durante il suo peregrinare per il Mediterraneo), e anche all'anziana madre di Ulisse riconosce una sensualità, nel momento in cui carezza il corpo del figlio ritrovato. Il ritorno è una storia di sopravvissuti che hanno fatto il possibile per resistere, ma la cui fragilità umana è dolorosamente evidente. Su tutti aleggia lo spettro del tradimento: di un coniuge, di un sovrano, di un popolo, di un figlio, dei compagni di battaglia - perché se ad Ulisse non è rimasta altra identità che quella di soldato, anche quella è stata da lui tradita, non essendo riuscito a salvare i suoi commilitoni e a riportarli a casa. Non è facile entrare nello spirito di questo ennesimo adattamento cinematografico dell'Odissea popolato da attori non mediterranei (particolarmente poco azzeccati Charlie Plummer nel ruolo di Telemaco e Tom Rhys Harries in quello di uno dei proci), ma le interpretazioni di Fiennes, di Binoche e Marwan Kenzari nei panni di Antinoo sono intense e convincenti. Alla fine la storia si riallinea come le asce attraverso le quali Ulisse lancerà la sua freccia, e la denuncia di Pasolini verso tutte le guerre, che snaturano le persone e le privano della possibilità di evolversi come esseri umani, è una rilettura potente di una delle storie più antiche e più spesso riproposte. Nota di merito per le musiche di Rachel Postman, abile compositrice per il cinema, prima ancora che ex moglie del regista.
Un'Odissea dello spirito, senza viaggi, senza mostri, senza dei. Solo un uomo sfinito che torna a casa dopo anni di lontananza, una moglie tenace che lotta per mantenere la fede in un suo inatteso ritorno e il viaggio di un figlio verso l'età adulta, diviso tra l'amore per sua madre e il peso del mito di suo padre. Una famiglia separata dal tempo e dalla guerra, riunita dall'amore, dal senso di colpa e dalla violenza.
IL FILM , di Uberto Pasolini, non rappresenta solo la epica storia di Ulisse e del suo rientro a Itaca. Quando si riprende un classico della letteratura per ricavare un film ,un regista cerca sempre di aggiungere un significato, una lettura sua ,per dare un senso differente alla storia . Dunque possiamo accettare questa versione del ritorno di Ulisse in quanto non pretende una classicit&ag [...] Vai alla recensione »
Non è colpa mia,ma dell'etá che mi porto appresso , se nel mio immaginario Ulisse ha la faccia legnosa di Bekim Femiu e Penelope quella dolorosa, da Madonna delle sette spade, di Irene Papas dell' epico sceneggiato televisivo in bianco e nero degli anni 70.In questo,va detto, bel film Penelope ha i tratti delicati, migliorati in vecchiaia, di Juliette Binoche che fedele al personaggio [...] Vai alla recensione »
E’ un film da vedere, soprattutto per una ragione: il modo con cui Odisseo come personaggio è reso e interpretato da Ralph Fiennes. Una recitazione che rimane scolpita visivamente, quindi indimenticabile. Perché, in Itaca-Il ritorno, a colpire gli occhi, è l’intreccio tra il corpo e l’energia psichica che Ralph Fiennes riesce a trasmettere al [...] Vai alla recensione »
La vicenda, del resto, è nota a tutti: Odisseo scopre che la moglie Penelope (Juliette Binoche) è tenuta prigioniera in casa propria, dov’è assediata da un esercito di pretendenti capeggiati dal viscido Antinoo (Marwan Kenzari). E così, travestito da mendicante, con l’aiuto di Eumeo e del figlio Telemaco (Charlie Plummer) brama e pianifica crudele vendetta [...] Vai alla recensione »
? difficile trovare un personaggio letterario tanto mitizzato e reinventato quanto Ulisse. Se per Omero era l?eroe astuto, ma sfortunato, perseguitato dal destino (cio? da Poseidone) e perci? ostacolato nel suo desiderio di tornare alla sua ?petrosa Itaca?, in Dante era l?uomo divorato dal desiderio della scoperta dell?ignoto. Nel decadentismo diventa superuomo (ci penser? Joyce a umanizzarlo, riducendolo [...] Vai alla recensione »
La storia del ritorno di Ulisse nella sua Itaca è celeberrima. I Proci vogliono il tesoro di Penelope e la richiedono in sposa. Ma lei non decide chi debba essere il suo uomo e tesse la sua tele di giorno per disfarla di notte. E anche l’epilogo della storia è noto. Ma rimane la potenza della storia raccontata benissimo dal regista Uberto Pasolini che anche con un cast di primissimo [...] Vai alla recensione »
Una rappresentazione quasi teatrale del ritorno di Ulisse a Itaca. Memore del peso fisico dei poemi di Omero che mi trascinavo a scuola, vedere questo film mi ha fatto ricordare le letture scolastiche. Bravissimi Fiennes e Binoche che reggono benissimo la drammaticità della parte, il film si snoda epico sino alla scena madre. Avesse avuto più ampio respiro (il popolo, qualche scena marina) [...] Vai alla recensione »
Un film che si regge unicamente sul corpo maturo e tuttavia vigoroso, sulla pelle bruciata dal sole e sugli occhi pieni d'intensità di Ralf Fiennes. Per il resto un mischione velleitario di arcaismi nella messa in scena, di corpi levigati e trucco e parrucco francamente ridicolo di molti degli altri personaggi. Il tutto in un melting pot razziale che risponde solamente ai diktat dell'Ac [...] Vai alla recensione »
Un film da godere dalla prima all'ultima scena, incredibile come U. Pasolini riesca a gestire la grazia, la forza e la miseria umana su cui ruota questo bellissimo film.
Sicuramente un film che non ti aspetti, perch? nell'immaginario collettivo l'Odisseo porta sempre ad avventure epiche ed incredibili...invece la storia cerca d'interpretare quanto possa essere accaduto soprattutto nei suoi pensieri, nella sua mente al rientro nella sua Itaca. Un viaggio temerario nella sua introspezione, nel suo ritrovarsi da povero e sconosciuto nell'isola nel quale ? re.
Mi é molto piaciuto, mi ha coinvolto, mi sono immedesimato! Ralph Fiennes irriconoscibile, bravo e credibile nel ruolo. La binoche è indubbiamente brava ma forse ha una fisionomia e una delicatezza poco adatte ad una regina greca provata ma forte. Mi é piaciuta la tensione con il figlio che in assenza del padre stenta ad affrancarsi dalla madre e diventate un uomo [...] Vai alla recensione »
Se ci si dovesse aspettare un film epico, con scenografie e costumi spettacolari meglio rinunciare alla visione di Itaca. Il ritorno, il film diretto da Uberto Pasolini, che aveva portato assieme al Conclave il divo Ralph Fiennes alla Festa del Cinema di Roma del 2024 dove era stato presentato in anteprima. Oltre a lui, a interpretare il film la magnetica Juliette Binoche: i due divi riuniscono dopo [...] Vai alla recensione »
Ulisse finalmente è arrivato nella sua Itaca. Pare un approdo, invece qui inizia la sua ultima grande impresa da stratega: ritardare gli abbracci e ideare un piano per liberare l'isola dai Proci, mentre si finge un reduce ridottosi mendicante. Sarà strage, si sa. È, tuttavia, stimolante osservarla da una prospettiva intima, più che eroica, per celebrarne le emozioni umane.
La seconda guerra di Ulisse: quella del suo ritorno, quella del suo smarrimento, quella del ritrovamento di se stesso. Sceglie una storia sulla ricerca dell'identità perduta Uberto Pasolini, con il suo quarto film da regista: «Itaca - Il ritorno» rappresenta qualcosa di singolare e collettivo, di catartico e infernale, di abietto ed esaltante, di distruttivo e (ri)costruttivo.
Odisseo è ritornato nella sua Itaca. Nudo, segnato dalle ferite della vita e del tempo. Il personaggio, a cui presta il volto un redivivo Ralph Fiennes, è desideroso di riappropriarsi della sua amata terra, essendo consapevole anche che tutto ciò che lo circondava si è ora inasprito, a causa soprattutto della sua lunga assenza. Uberto Pasolini affronta di petto, fin dalle prime inquadrature, la questione [...] Vai alla recensione »
Non ci sono viaggi, mostri né tantomeno dèi nell'Odissea rivisitata da Uberto Pasolini, ma solo un reduce di guerra, una moglie tenace e un figlio ansioso di crescere. Questo non significa che Itaca - Il ritorno, ora in sala, sia privo di afflato epico, al contrario. Il quarto lungometraggio del regista italiano ma naturalizzato british è difatti un concentrato di pathos eroico squisitamente umanista, [...] Vai alla recensione »
I film covati a lungo - pensati, ripensati, rimandati e finalmente girati, magari dopo decenni - bisognerebbe vietarli. Per il bene dei registi, oltre che per il bene nostro di spettatori egoisti. Spiace, ma spiace proprio tanto, vedere un regista e produttore di grandissimo talento lanciarsi in un'impresa che si capiva fallimentare fin dal copione.
Joyce e Kubrick a parte (che sul testo di Omero è ritornato continuamente e non solo in 2001: che cos'è, per esempio, Eyes Wide Shut se non un ibrido in chiave psicosessuale del Canto di Natale e dell'Odissea?), tra le migliori rivisitazioni del poema omerico ci sono - in ambito squisitamente cinematografico - quella di Piavoli con Nostos - il ritorno e - in campo letterario - il celebre Omeros di [...] Vai alla recensione »
Dante collocò Ulisse nell'lnferno fra i fraudolenti perché la voglia di conoscenza non deve sconfinare nella superbia. Non e, quello del sommo poeta, l'eroe omerico che dopo aver consentito agli Achei con 10 stratagemma del cavallo la presa di Troia, torna nella sua Itaca dopo un viaggio che dura 10 anni e una guerra durata altri dieci. Uberto Pasolini, produttore e autore italiano trapiantato in Gran [...] Vai alla recensione »
Per il suo quarto film da regista (Itaca - Il ritorno), Uberto Pasolini sceglie di rileggere in chiave moderna l'Odissea di Omero. Dopo aver prodotto un successo internazionale come "Full Monty", aver empatizzato con l'ingegno di un manipolo di immigrati singalesi in "Machan" e aver firmato due piccole grandi storie di vita (attraverso la morte) con "Still Life" e "Nowhere Special", Pasolini rievoca [...] Vai alla recensione »
Per qualunque italiano che fosse vivo e senziente alla fine degli anni 60 Ulisse e Penelope saranno per sempre Bekin Fehmiu e Irene Papas. Parliamo dell' Odissea di Franco Rossi, uno degli "sceneggiati" leggendari della migliore Rai mai esistita, che nel 1968 andava in onda mentre nei cinema c'era 2001 Odissea nello spazio . Il mito del ritorno dell'eroe non passa mai di moda, e lo testimonia il fatto [...] Vai alla recensione »
Itaca - Il ritorno di Uberto Pasolini è un film che gronda sangue. Sangue che si spande in acqua. Che ricopre la terra. Che ammanta la pelle dei protagonisti. Questa rilettura degli ultimi canti dell'Odissea è un urlo straziante e violento contro la guerra, contro quelli che la vogliono, contro quelli che la fanno, contro tutto l'orrore che ogni conflitto genera.
Odisseo arriva sfinito a Itaca ma la «sua» guerra non è finita e proprio a casa trova i nemici più agguerriti. Combatterà al fianco di una moglie fedele e di un figlio in crescita. Splendido film sulla famiglia e l'amore, ispirato in modo letterale all'opera di Omero. Eccellente prova di un regista che non rivisita i celebri versi. Da consigliare alle scuole, ma esistono ancora le scuole? Da Il Giornale, [...] Vai alla recensione »
Dietro la sua apparenza da co-produzione europea, Itaca - Il ritorno cela una riflessione puntuale sulla possibilità di pensare ancora le forme del governo e sui racconti attraverso i quali veicolarle. Mentre attende il ritorno di Odisseo (Ralph Fiennes), Penelope (Juliette Binoche) tiene a bada i suoi pretendenti tessendo una tela che nottetempo disfa, così da procrastinare la decisione che i Proci [...] Vai alla recensione »
Il ritorno di Odisseo sembra dover intendersi, in questa rilettura contemporanea del classico omerico, come una presa di posizione da parte di Uberto Pasolini che sceglie di affrontare la parte - questa degli ultimi canti - più corporale e carica di pathos. Corporale perché ad approdare sulla spiaggia di Itaca dopo anni passati a cercare la strada di casa è un Odisseo (Ralph Fiennes) visibilmente malato [...] Vai alla recensione »
A ben vedere, anche con la rievocazione del mondo omerico contenuta in The Return - Il ritorno, Uberto Pasolini mette in scena una storia di solitudine, proprio come faceva con il grigio impiegato comunale dalla grande sensibilità di Still Life (2013). Anzi, di solitudini, al plurale. Perché qui a soffrire le pene dell'isolamento sono, oltre a Odisseo, anche i suoi famigliari e tutto il suo popolo, [...] Vai alla recensione »
The Return racconta l'epilogo del nostos più celebre della storia della letteratura, il rientro a Itaca di Odisseo dopo la guerra di Troia e il peregrinare tra le sponde del Mediterraneo. La trama si articola a partire dall'approdo sulle sponde dell'isola natià fino al ricongiungimento dell'eroe con la moglie Penelope: la narrazione temporale dunque corrisponde ai libri dal XIV al XXIII del poema [...] Vai alla recensione »
Ci ha pensato per 30 anni, "10 anni in più di quanto ha impiegato Ulisse a vincere la guerra di Troia, dormire con tutte le donne più belle del Mediterraneo e tornare a casa", come dice lui, ma alla fine Uberto Pasolini (Still Life, Nowhere Special) ce l'ha fatta e oggi il suo The Return è una realtà. Come hanno potuto scoprire al Toronto Film Festival, come vediamo alla Festa del Cinema di Roma 2024, [...] Vai alla recensione »