ECCEZZZIUNALE VERAMENTE (IT, 1982)
Diretto da CARLO VANZINA. Interpretato da DIEGO ABATANTUONO – STEFANIA SANDRELLI – MASSIMO BOLDI – TEO TEOCOLI – UGO CONTI – JORGO VOYAGIS – RENATO D'AMORE – CLARA COLOSIMO – GUIDO NICHELI – GIANFRANCO BARRA – MAURO VESTRI
Tre episodi legati dalle tre squadre di calcio più famose e potenti d’Italia: 1.) Donato, un capo ultrà milanista, dopo una sconfitta in un derby, affronta il rivale della tifoseria interista e crede di averlo spedito all’ospedale con una bastonata (quando invece è scivolato alla stazione su una buccia di banana), e approfitterà della sua (temporanea) situazione di incoscienza psichica per rubargli la fidanzata, alla quale nasconderà la sua biasimevole occupazione; 2.
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ECCEZZZIUNALE VERAMENTE (IT, 1982)
Diretto da CARLO VANZINA. Interpretato da DIEGO ABATANTUONO – STEFANIA SANDRELLI – MASSIMO BOLDI – TEO TEOCOLI – UGO CONTI – JORGO VOYAGIS – RENATO D'AMORE – CLARA COLOSIMO – GUIDO NICHELI – GIANFRANCO BARRA – MAURO VESTRI
Tre episodi legati dalle tre squadre di calcio più famose e potenti d’Italia: 1.) Donato, un capo ultrà milanista, dopo una sconfitta in un derby, affronta il rivale della tifoseria interista e crede di averlo spedito all’ospedale con una bastonata (quando invece è scivolato alla stazione su una buccia di banana), e approfitterà della sua (temporanea) situazione di incoscienza psichica per rubargli la fidanzata, alla quale nasconderà la sua biasimevole occupazione; 2.) Tirzan, camionista juventino, scambia il proprio incarico con quello di un collega greco per poter andare a Bruxelles, passando da Parigi, per assistere ad un importante incontro della sua beniamina, ma gli verrà rubato il camion e allora cominceranno una serie di peripezie con un commissario parigino piuttosto tonto, e il TIR non verrà restituito integro; 3.) Franco, un tifoso interista, crede di aver fatto centro al Totocalcio per via di una schedina falsa rifilatagli dagli amici, ma quando comincia a fare acquisti dispendiosi a destra e a manca dandosi alla vita da nababbo, i tre furbacchioni dovranno aprirgli gli occhi e aiutarlo a pagare i debiti con una sorprendente quanto improbabile azione criminale contro un arbitro di calcio. Film dove il
deus ex machina della situazione si divide tra il calcio inteso come passione totalmente assorbente e inebetente fino all’autentica venerazione e la parlata dialettale tipica del primo Abatantuono. Dolcezza, carineria e buffoneria caratterizzano il primo episodio, una comicità pressoché corale e un umorismo nero ben temprato sono tipici del terzo, mentre il secondo è quello dove l’attore lombardo-pugliese riesce ad affinare al meglio la sua tecnica di recitazione individuale, fornendo il più ampio strato di risate al pubblico. Un meritevole contorno di caratteristi tutti ben impiegati, in parte provenienti dal Derby Club milanese (come Boldi), e una S. Sandrelli diligente e delicata. Qualche accenno ai mali che inquinano il gioco del calcio nella sua maniera più genuina, ma niente di particolare o impegnato: è solo una spruzzatina che graffia in modo ben poco marcato. Salvo qualche ripetizione e rallentamento nella seconda parte, questo comico confezionato per famiglie e appassionati del pallone giunge alla sua meta e guadagna, per dirla metaforicamente, una buona medaglia di bronzo.
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