Vittorio Cecchi Gori produce questa commedia girata senza troppe pretese, buttando nella mischia anche la prorompente Valeria Marini, bionda e voluttuosa quanto basta, riuscendo di tanto in tanto a farci perfino sorridere. Espandi ▽
Cinque onesti lavoratori, vittime di una truffa immobiliare, guidati da una sorta di Hannibal Lecter del raggiro, mettono a frutto, per vendetta, un piano ingegnoso contro una banca, presa a simbolo di un sistema nel quale la disonestà trionfa. Ma le cose andranno diversamente da come erano state immaginate.... Recensione ❯
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Agata ama i libri che vende nella sua libreria, è innamorata di un ragazzo più giovane, ha un fratello che si chiama Gustavo, al suo passaggio inspiegabilmente si fulminano le lampadine: ma tutto d'improvviso comincia a cambiare. Espandi ▽
Agata lavora in una libreria, il suo piccolo mondo dove naviga nella tranquillità, quando due eventi sconvolgono la sua vita e la costringono ad uscire dal guscio per affrontare il mondo. Un amore con un uomo più giovane , la stupore per il fratello Gustavo che scopre di essere stato adottato e decide di andare a cercare la vera famiglia che ha dato lui la vita, la fanno pensare a come trascorrere i suoi giorni diversamente. La protagonista così inizia una ricerca verso una verità che farà conoscere fra loro i singoli personaggi, a cui si aggiunge il terzo "fratellastro", Romeo, in una serie di situazioni fra il tragico e il comico. Recensione ❯
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Ferrario strizza l'occhio allo spettatore con scenette totalmente fuori contesto in un film troppo citazionista. Commedia, Italia2004. Durata 93 Minuti.
Esasperata dal padrone del locale in cui lavora, Amanda fugge nella Mole Antonelliana dove trova Martino, custode del Museo del Cinema di Torino segretamente innamorato di lei. Espandi ▽
Ma alla critica italiana basta che un film contenga una scena contro Berlusconi per far piovere su di esso lodi sperticate ? Pare di sì, altrimenti non si spiegherebbe il perché degli entusiastici commenti che si elargiscono a profusione per l'ultima fatica di Ferrario, indubbiamente un buon regista, ma qui, onestamente al suo nadir. Dopo mezzanotte, al di là di tutto , è un clone povero di Jules et Jim in cui tre personaggi bizzarri, sarebbe meglio dire pensati male e realizzati peggio si inseguono per un'ora e mezza vagando per il film tra dialoghi assurdi e una sceneggiatura plasmata su una fetta di emmenthaler. Recensione ❯
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Interpreti bravissimi per un film crudo, conturbante e angoscioso, che ben rappresenta le pulsioni irrazionali e oscure dell'animo umano.
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Carlo e Silvia sono separati ma conservano un rapporto molto intimo. Lui ha una giovane fidanzata nel paese di campagna dove si è ritirato, lei abita la casa di Roma consumando occasionali rapporti con amanti passeggeri. Un giorno Silvia si invaghisce di un ragazzo molto giovane, un neonazista violento e incolto, prepotente, dedito soltanto al "culto della forza". La relazione tra i due turba Carlo, che si riaccende di gelosia per la moglie.
Torna Martone dopo sei anni di assenza dal grande schermo, e lontano dalla sua Napoli, con un film che "odora di sangue" proprio come suggerisce il titolo. Recensione ❯
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Il tavolo verde di Avati si accende ancora e riluce degli sguardi di cinque personaggi in cerca di sé stessi e di un momento che per tutti, vincente o... Espandi ▽
Cinque personaggi in cerca di sé stessi e di un momento che per tutti, vincente o perdente, si imprime in una vita che non sempre è quella che sembra, e, molto spesso, rappresenta una dura realtà. Franco, 18 anni dopo una sconfitta in una partita a carte che lo ha segnato (anche economicamente), cerca i suoi "compagni di ventura" per giocare una rivincita su molti fronti. Lele, critico cinematografico malato di cancro, Ugo, conduttore televisivo, Stefano, proprietario del "luogo del delitto", l'avvocato Santelia. Recensione ❯
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Storia dal sapore autobiografico di un attore che fa anche il regista per Sergio Rubini, che si fa aiutare da un cast d'ecezione e quanto mai... autobiografico! Tra gli altri, suo padre e la sua ex-moglie Margherita Buy. Espandi ▽
Un regista e attore, giunto a quarant'anni, conosciuto il successo, si appresta a interpretare un film e a girarne un altro. Improvvisamente sul set viene colto da un malore, che giorno dopo giorno diviene sempre più inspiegabile. Gli accadimenti fanno riflettere il protagonista sul passato e i perché della vita, con i suoi amori, le amicizie, il lavoro, il cinema. Alla fine troverà la soluzione e ritornerà.
"E'da trent'anni che mi pongo sempre la stessa domanda: è più importante il cinema o la vita?"
Queste parole di François Truffaut sono perfette per sintetizzare il film di Sergio Rubini che si allontana dalla poetica del regista francese per raccontare luoghi e sensazioni del proprio mondo. Recensione ❯
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Una storia che procede su più binari nel rappresentare il tumulto degli anni '70 a Bologna è al centro del film di Chiesa, che lo ha scritto assieme a Wu Ming, autore collettivo di libri di grande successo. Espandi ▽
Bologna, 1976. Radio Alice è la radio del movimento studentesco: fantasia, rifiuto
del lavoro salariato, libertà sessuale e provocazioni culturali. Due ragazzi sui venti,Sgualo e Pelo, possono solo sognare una via d'uscita dal quotidiano. Bazzicano
il bar del quartiere e per ovviare alla cronica mancanza di denaro fanno
qualche "lavoretto" per un ricettatore locale, che però questa volta propone loro
di scavare un tunnel nel sottosuolo del centro. Obiettivo: la Cassa di Risparmio
di Piazza Minghetti. Durante il 'lavoro' fa loro compagnia l'ascolto di Radio Alice. Guido Chiesa, interessante documentarista, quando mette mano alla fiction sembra sempre frenato. Recensione ❯
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Dopo lo scandaloso Irréversible, la coppia Cassel-Belluci si ricompone per la sesta volta in questa algida spy-story, dichiarando però che per il futuro non lavoreranno più insieme. Le promesse vanno mantenute! Espandi ▽
Quattro agenti segreti sono incaricati di un'operazione di sabotaggio in Marocco (impedire la consegna di un carico di armi ai ribelli in Angola). Guidati dal super professionista Brisseau tutto sembra andare per il meglio, ma la bella collega Lisa viene bloccata in Svizzera dalla dogana aeroportuale ed accusata di gravi reati. Toccherà allo stesso Brisseau, lasciato solo dai suoi superiori, scoprire la verità tra tradimenti, misteri e false piste. Recensione ❯
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Puglielli è rigoroso nel rispettare i canoni del genere e la sua dedizione dà buoni frutti: un film ben costruito e godibile. Thriller, Italia2004. Durata 107 Minuti.
Un pericoloso assassino, pezzo dopo pezzo, costruisce il suo sanguinoso disegno di morte. Espandi ▽
Un pericoloso assassino, pezzo dopo pezzo, costruisce il suo sanguinoso disegno di morte. Negli occhi delle vittime, il riflesso della sua macabra e oscura via di liberazione. L'ispettore Amaldi non ha scelta. Per fermare quell'uomo deve sconfiggere i suoi fantasmi e ripercorrere le tappe di una dolorosa scia di sangue. Una folle corsa contro e attraverso il tempo. Perché l'orrore ha sempre radici nel passato. Recensione ❯
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Torna al cinema la Littizzetto e convince, supportata dalla regia di Davide Ferrario e dal libro di Margherita Oggero "La collega tatuata" e affiancata da Neri Marcorè, con una commedia tra il rosa e il giallo
ambientata nella sua Torino. Espandi ▽
La noia di una vita un po' troppo abitudinaria dell'insegnante Adelaide
viene spezzata dall'omicidio di una collega. Inizia infatti a seguire
le indagini e anche a cedere alle lusinghe del commissario che le
conduce. Quando il quadro del giallo si comporrà, anche la crisi matrimoniale di
Adelaide si ricomporrà.
Il nuovo film di Davide Ferrario ( Dopo mezzanotte ) è una commedia tra
il comico e il giallo, ambientata a Torino, con protagonista una
Littizzetto, finalmente a suo agio con il cinema. Commedia divertente e
mai sopra le righe, una regia attenta, ironica e divertita. Un
prodotto medio di buona fattura che se non rimarrà negli annali della
storia del cinema italiano, avrà però fatto trascorrere qualche ora
lieta. Recensione ❯
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David Grieco trasferisce su pellicola il libro da lui stesso firmato dieci anni fa: un reportage romanzato delle efferate gesta del più abominevole serial killer moderno, quel mostro di Rostov che nei '70 fece scempio di oltre 50 bambini. Espandi ▽
Kiev, anni Ottanta: Andrej Evilenko, insegnante apparentemente mansueto, è in realtà un serial killer sanguinario e impotente, dotato di capacità ipnotiche, protetto dalla sua vicinanza al KGB. Il film d'esordio di David Grieco, assistente alla regia per Pasolini e Bertolucci, è l'adattamento, tra thriller e metafora, del suo romanzo "Il comunista che mangiava i bambini", ispirato ai reali misfatti di Andrej Cikatilo, il Mostro di Rostov. Nel ruolo del protagonista, Malcolm McDowell. Recensione ❯
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Un manipolo di disgraziati si mettono insieme e fanno qualcosa di buono. Espandi ▽
Si racconta, nella seconda opera di Ponti, della "forza del gruppo": un manipolo di disgraziati che si mettono insieme e fanno qualcosa di buono. La sceneggiatura si libera presto della storia d'amore tra Dante e Nina per affrontare il tema del viaggio: il viaggio che coinvolge tutti i personaggi perché rappresenta sempre la ricerca di sé attraverso un peregrinare di luoghi. Recensione ❯
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Senza Kassovitz dietro la cinepresa e soprattutto senza il romanzo originale alle spalle, il secondo episodio si inerpica su un incerto percorso di misticismo, violenza e fantascienza. Thriller, Italia, Francia, Gran Bretagna2004. Durata 100 Minuti.
Sceneggiato da Luc Besson, arriva il seguito de I fiumi di porpora, inquietante film diretto a suo tempo da Mathieu Kassovitz. Stavolta, a dirigere Jean Reno nei panni dell'ispettore Niemans, è il giovane ma rodato Olivier Dahan Espandi ▽
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Un film che ha l'incanto e la pesante leggerezza dell'adolescente Antoine Doinel di Truffaut. Drammatico, Italia2004. Durata 88 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Francesco Munzi, ex burattinaio di Trastevere, non dimentica il suo "piccolo" pubblico, di cui adotta lo sguardo passando dietro la macchina da presa. Un corpo di celluloide, questa volta, per raccontare la "traversata" di un adolescente albanese. Espandi ▽
Saimir ha sedici anni, è albanese e vive dietro una finestra aperta sul mare di Ostia.
Le sue notti sono lunghe, infinite come il numero di immigrati clandestini che raccoglie sul litorale laziale e che poi suo padre traffica coi piccoli imprenditori agricoli della zona.
Saimir è poi e soprattutto un adolescente che vive un'età straordinaria dentro una realtà e una condizione altrettanto straordinarie:quella dell'immigrazione e dell'emarginazione.
Saimir è due volte fuori: fuori dai valori parentali, fuori dai valori comuni dei suoi coetanei italiani. Nel processo di transizione verso lo stato adulto, Saimir come ogni altro ragazzo della sua età ricerca l'autonomia dal genitore, da Edmond, padre disorientato e rassegnato a una realtà miserabile che chiama "destino". Recensione ❯
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