dario
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giovedì 16 giugno 2011
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arrancante
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La Bellucci recita in modo inquietante, Cassel ha tanta faccia. Il film non decolla perchè non ha uno scopo. Gigioneggia parodiando i prodotti americani, usa molti luoghi comuni del genere, finge asciuttezza per coprire la mancanza d'idee. Non offre suspence, non ce la fa proprio. La prima parte è noiosa, la seconda sconclusionata. Un mezzo pasticcio a tratti non sgradevole per qualche impegno registico.
[+] un thriller senza suspense
(di samanta)
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felicity
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lunedì 19 agosto 2024
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thriller minuzioso, raffreddato e paranoico
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Spionaggio di convenzionale autenticità, meticoloso e talvolta frenato, Agents secrets colpisce per un racconto in stile anni Sessanta.
In un tutti contro tutti, intelligence americana compresa, la vicenda si trasforma in thriller, con pestaggi, gimcane automobilistiche, doppi e tripli giochi, senza che il regista perda la testa. Un discreto esercizio narrativo, che non annoia, con due presenza forti come Cassel e la Bellucci.
Deciso a mistificare il rutilante mondo di Bond, il regista introduce lo spettatore in un universo misterioso, parallelo, dai contorni incerti, ma dove spirano continuamente il sentimento del pericolo e un senso di sorda minaccia. Azione e stasi si alternano in questo thriller minuzioso, raffreddato e paranoico, dove anche i silenzi si caricano di senso.
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Spionaggio di convenzionale autenticità, meticoloso e talvolta frenato, Agents secrets colpisce per un racconto in stile anni Sessanta.
In un tutti contro tutti, intelligence americana compresa, la vicenda si trasforma in thriller, con pestaggi, gimcane automobilistiche, doppi e tripli giochi, senza che il regista perda la testa. Un discreto esercizio narrativo, che non annoia, con due presenza forti come Cassel e la Bellucci.
Deciso a mistificare il rutilante mondo di Bond, il regista introduce lo spettatore in un universo misterioso, parallelo, dai contorni incerti, ma dove spirano continuamente il sentimento del pericolo e un senso di sorda minaccia. Azione e stasi si alternano in questo thriller minuzioso, raffreddato e paranoico, dove anche i silenzi si caricano di senso.
E' un film senza trucchi, ma distante, privo di artifici, ma anche di emozioni.
Agents secrets sceglie il partito preso dell'attesa e dell'inazione, lasciano però che una sorda minaccia, prossima alla paranoia, si diffonda sulle immagini. Mentre seguiamo le sorti di due personaggi vicini al punto di rottura, in un racconto freddo come un pezzo di ghiaccio, troviamo accettabile che la recitazione di Cassel e Bellocci si improntata all'inespressività.
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