Titolo originale | The First Omen |
Anno | 2024 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA, Italia |
Durata | 120 minuti |
Al cinema | 88 sale cinematografiche |
Regia di | Arkasha Stevenson |
Attori | Nell Tiger Free, Tawfeek Barhom, Sonia Braga, Ralph Ineson, Bill Nighy Andrea Arcangeli, Anton Alexander, Alessia Bonacci, Mia McGovern Zaini, Peter Arpesella, Sylvia Panacione, Donatella Bartoli, Adriano Aragon, Luca Manganaro, Mario Opinato, Claudia Delli Noci, Nicole Sorace. |
Uscita | giovedì 4 aprile 2024 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,83 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2024
La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea. In Italia al Box Office Omen - L'origine del presagio ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 893 mila euro e 368 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Roma, 1971. La giovane novizia americana Margaret giunge nella città eterna con la prospettiva di prendervi i voti al più presto. La accoglie benevolmente il cardinale Lawrence che la segue sin da quando era bambina, all'orfanotrofio. E proprio in un orfanotrofio a Roma la conduce il cardinale perché Margaret vi lavori con le suore che lo gestiscono, in attesa di diventare suora anche lei. Nel frattempo, Margaret condivide un appartamento in città con l'altrettanto giovane spagnola Luz, che prenderà i voti prima di lei. Luz, più disinvolta, le fa conoscere anche la vita notturna capitolina, ma in questo clima di letizia giunge inaspettata la visita di padre Brennan, un sacerdote scomunicato che avvisa Margaret di un grave pericolo che ha a che fare con una strana orfana, Carlita, che, vilipesa da tutti, Margaret ha invece preso a ben volere. Margaret allontana seccata padre Brennan, ma le cose prendono una piega sinistra che la convincerà a cambiare idea.
La saga iniziata con il celebrato Il presagio (1976), piuttosto significativa in ambito horror, è stata sinora relativamente contenuta nella quantità: dopo la trilogia iniziale, infatti, ci sono stati solo un tardo quarto episodio televisivo oltre a una più recente (e breve) serie, anch'essa televisiva. Oltre naturalmente a un inevitabile remake. Ma l'appeal del tema è evidentemente rimasto e questo nuovo tentativo lo dimostra.
Inoltre, come spesso accade quando non si sa come proseguire, si torna indietro: invece di un sequel si è scelto, anche in questo caso come in altri, di realizzare un prequel che vuole raccontare quanto successo prima del film originario. Nel farlo, il film punta a specificare in modo più preciso le ragioni che hanno portato alla sequenza di fatti raccontati ne Il presagio, immergendo la vicenda nel clima sociopolitico dell'Italia (e non solo dell'Italia) di quel periodo, con le rivolte studentesche anti autoritarie e con, quindi, il pericolo marcato del secolarismo che, stando al film, avrebbe assai preoccupato delle faglie deviate del potere ecclesiastico.
La descrizione di questo clima sociopolitico è giocoforza piuttosto schematica e disinvolta, servendo soprattutto a dimostrare una tesi complottista che, dal punto di vista narrativo, riesce a emergere comunque con una discreta efficacia. Ma la parte migliore del film è la descrizione del personaggio di Margaret, che è quello con il quale lo spettatore è portato a identificarsi, dato che rappresenta il punto di vista più umano e sensibile: grazie anche all'intensa prova recitativa di Nell Tiger Free, Margaret emerge con buone caratteristiche di credibilità ed è su di lei che la narrazione si ancora in modo efficace.
L'incubo nel quale, dopo una prima parte anche piuttosto leggera, la ragazza si trova a precipitare, perdendo via via i punti di riferimento che credeva sicuri, è descritto in modo convincente, con l'opprimente realismo che abbiamo visto altre volte nei film esorcistico-satanisti. Il colpo di scena che prelude al finale non giunge del tutto inaspettato, ma è di buon effetto e conduce a una fine forse un po' troppo protratta e a un sottofinale che sembra giustificare la sua esistenza solo in quanto suggestivo di futuri seguiti.
Arkasha Stevenson, dopo una discreta carriera fatta di cortometraggi e di televisione, esordisce nella regia di un lungometraggio per il grande schermo. Dimostra buone capacità sia nella gestione del racconto sia nella capacità di enucleare singoli momenti di tensione in modo da tenere sempre abbastanza sostenuto il ritmo narrativo. Omen - L'origine del presagio non appartiene forse alla categoria dei film necessari, ma nell'ambito di un franchise come quello de Il presagio, rappresenta un'aggiunta interessante, senza particolari novità, ma di solida struttura.
Nel 1976 Donner dirigeva il primo capitolo di quello che sarebbe diventata una vera e propria serie cinematografica proseguita con “La maledizione di Damien” (1978), “Conflitto finale” (1981), “Omen IV – Presagio infernale” (1991) e il remake del 2006 “Omen – Il presagio” di John Moore.
Non ci avrei puntato un euro. Dei film attualmente nelle sale era quello che mi attraeva meno. Invece non è male per niente questo prequel della serie "The Omen", serie di lungo e non glorioso corso, ottimo il prototipo (1976) di Richard Donner con Gregory Peck, ma mediocri i sequel e inguardabile il remake del 2006. Sia ben chiaro, il copione non lesina i cliché.
Non è detto che un horror riesca a fare paura, ma è raro che sia noioso. Riesce nella difficile impresa il prequel fuori tempo massimo di un bel film di mezzo secolo fa, che racconta la nascita dell'Anticristo con la storia balorda e confusa di una giovane suora arrivata a Roma nei primi anni Settanta: prima se la spassa in discoteca con look sexy insieme a un'altra novizia e poi scopre che la Chiesa, [...] Vai alla recensione »
L'ovvia domanda di partenza, che ci facciamo ormai da tempo, è sempre la stessa: qual è il reale senso di un qualunque rifacimento (remake, reboot, sequel o prequel che sia), al di là del tentativo di sfruttare nome, successo e residui di pubblico di un film di culto? Indubbiamente Il presagio, in originale The Omen, produzione Twentieth Century Fox diretta con innegabile mestiere da Richard Donner, [...] Vai alla recensione »
1971. Protetta da un cardinale, la novizia americana Margaret arriva in una Roma socialmente in tumulto e, nell'istituto per ragazze madri in cui è ospitata la giovanissima e malvista Carlita Skianna, si ritrova ben presto a sospettare che la ragazza sia al centro di una macchinazione ordita per farla diventare la madre di un Anticristo che rafforzerà il potere declinante della Chiesa.
Per gli amanti del New Horror americano, "Il Presagio", diretto nel 1976 da Richard Donner è un cult intoccabile. Assunto dimostrato anche dal pessimo remake firmato da John Moore nel 2006. È ovvio, quindi, che quando hanno cominciato a girare le voci su un ennesimo prequel, le proteste in rete si sono scatenate. E invece, per una volta, l'indignazione per un presunto sacrilegio deve lasciare il posto [...] Vai alla recensione »
Omen - L'origine del presagio racconta i fatti antecedenti al celebre capostipite della serie The Omen (Il presagio) del 1976 di Richard Donner. Un superclassico dell'horror dalla agghiacciante scena finale in cui il bambino protagonista rivela la sua natura di anticristo sorridendo malignamente agli spettatori, blasfema ripresa dello smarrimento innocente di Antoine Doinel ne I quattrocento colpi [...] Vai alla recensione »
Al termine della visione di Omen - L'origine del presagio la mente corre rapida al nome della regista, Arkasha Stevenson, che qui per la prima volta si confronta con un lungometraggio pensato per il cinema dopo un po' di gavetta per il piccolo schermo. Non c'è dubbio infatti che sia nelle qualità di messa in scena di Stevenson che si possono rintracciare gli elementi più interessanti di questo ritorno [...] Vai alla recensione »
Immancabile, in una saga che ha generato 4 film, un remake e una serie tv, l'arrivo del prequel, ma Omen - L'origine del presagio è un film abbastanza inusuale rispetto al panorama dell'horror commerciale, specie di quello seriale, per la scelta dei temi trattati e per i modi di metterli in scena. Diretto dall'esordiente Arkasha Stevenson (esperienza nei corti e in serie tv ad alto tasso di elaborazione [...] Vai alla recensione »
Roma, 1971. Il tessuto sociale della città - e per estensione, della nazione - è affossato dalle tensioni degli anni di piombo, e agli occhi delle nuove generazioni non esiste autorità che soddisfi le esigenze giovanili. E in questo clima di travagliate polarizzazioni, dove le organizzazioni del passato mostrano tutti gli anacronismi che li contraddistinguono, la Chiesa non riesce più ad esercitare [...] Vai alla recensione »