Uno dei film più ambiziosi degli ultimi anni in cui una vivacità narrativa e un'originalità registica fortissime costringono lo spettatore al piacere della concentrazione. Fantascienza, USA2014. Durata 169 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le avventure di un gruppo di esploratori che fanno uso di un buco nero appena scoperto per superare le limitazioni sui viaggi spaziali. Espandi ▽
Una piaga sta uccidendo i raccolti della Terra, da diversi decenni l'umanità è in crisi da cibo e quasi tutti sono diventati agricoltori per supplire a queste esigenze. La scienza è ormai dimenticata e anche ai bambini viene insegnato che l'uomo non è mai andato sulla Luna, si trattava solo di propaganda. L'ex astronauta Cooper, mai andato nello spazio e costretto a diventare agricoltore, scopre grazie all'intuito della figlia che la NASA è ancora attiva in gran segreto, che il pianeta Terra non si salverà, che è comparso un warmhole vicino Saturno in grado di condurli in altre galassie e che qualcuno deve andare lì a cercare l'esito di tre diverse missioni partite anni fa. Forse una di quelle tre ha scoperto un pianeta buono per trasferire la razza umana e in quel caso è già pronto un piano di evacuazione. Andare e tornare è l'unica maniera che Cooper ha di dare un futuro ai propri figli.
Questa volta c'è 2001: Odissea nello spazio nel mirino di Christopher Nolan. Quel che ogni volta questo autore ci fa riscoprire è il piacere dell'audacia. Non c'è nessuno oggi capace di osare così tanto, nessuno così determinato a non voler essere come gli altri. Il futuro messo in scena da Interstellar non somiglia a nessuno dei molti già visti, è uno in cui una società di diverse decine di anni avanti a noi vive in un passato recentissimo (sembra la fine degli anni '90), apparentemente idilliaco ma intimamente disperato. Recensione ❯
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Un melò assolutamente implacabile dove le interpretazioni (straordinarie) hanno la precedenza su qualsiasi velleità di struttura. Drammatico, Musical - USA2023. Durata 141 Minuti.
Adattamento musicale del romanzo di Alice Walker sulle lotte per tutta la vita di una donna afroamericana che viveva nel sud all'inizio del 1900. Espandi ▽
Nella Georgia segregazionista del primo Novecento, Celie e Nettie sono sorelle e sono inseparabili. Almeno fino al giorno in cui il padre incestuoso non 'svende' Celie al peggior offerente, Albert, un uomo alcolizzato e violento. Inconsolabile e 'battuta' dal marito, Celie sopporta tutto, i colpi, le umiliazioni, i figli del primo matrimonio. Ma un bastimento di vita e di amore bussa finalmente alla sua porta. Col vento del Sud arrivano Sofia, futura 'nuora' dalla personalità debordante che prende (letteralmente) a pugni il patriarcato, e Shug Avery, cantante blues indipendente e sensuale che insegna a Celie la bellezza e l'amore per se stessa.
Nel 1985 Steven Spielberg adatta il libro di Alice Walker, Whoopi Goldberg è la sua Celie, nel 2005 Oprah Winfrey produce a Broadway la sua popolare versione musicale. Ma evidentemente il racconto non ha finito di ispirare gli artisti e di trovare nuovi echi.
Le interpretazioni sono all'altezza della sfida, da Fantasia Barrino (Celie), che fa una brillante transizione sullo schermo, alle incandescenti Taraji P. Henson (Sofia) e Danielle Brooks (Shug), e garantiscono al musical la sua efficacia drammatica e il suo calore. Il film è un melò assolutamente implacabile dove le interpretazioni hanno la precedenza su qualsiasi velleità di struttura, di fluidità della narrazione o di limpidezza della forma. Recensione ❯
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Mike, Nick e Steven stanno per partire per il Vietnam e uno di loro si sposa con una cerimonia che coinvolge l'intera comunità di origine russa. Non tutti faranno ritorno e chi lo farà sarà profondamente cambiato nel corpo e/o nell'animo. Espandi ▽
Clairton, Pennsylvania. Tre amici sono in procinto di partire per il Vietnam lasciando il loro lavoro nell'acciaieria locale. Sono Mike, esperto cacciatore di cervi cui però spara un solo colpo, Nick, innamorato di Linda che interessa anche a Mike e Steven che, prima di partire, sposa Angela, che è incinta ma non di lui. Il Vietnam sarà per loro un'esperienza estrema che li segnerà in vari modi.
Quanto sopra per sottolineare come si tratti di un film che, come affermò Cimino alla consegna degli Oscar, non vuole fare storia o documentazione ma che si avvale delle esperienze di vita vissuta. È ciò che Quentin Tarantino vede come determinante, ritenendo che non si tratti tanto di un film sul Vietnam quanto piuttosto della radiografia di un nucleo di persone comuni trasformate dalla presenza di una guerra che si svolge altrove.
Cimino ha dovuto lottare sequenza dopo sequenza (non solo per quelle violente) con i produttori fingendo di tagliare ciò che per loro era disturbante salvo poi reinserirlo a loro insaputa. Si tratta di un film che mette alla prova lo spettatore così come mise alla prova, sia fisicamente che emotivamente, gli interpreti (De Niro dixit). Recensione ❯
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Un dramma agrodolce e gentile che riflette sulla maternità surrogata. Con il mattatore Fabrice Luchini. Drammatico, Francia2023. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un padre in lutto per suo figlio forma un legame improbabile con la futura madre surrogata del suo futuro nipote. Espandi ▽
L'ultrasessantenne Joseph, vedovo restauratore di mobili antichi di Bordeaux, riceve la notizia della morte del figlio Emmanuel, rimasto ucciso in un incidente aereo con il compagno Joaquim. Joseph elabora il dolore dedicandosi anima e corpo a una missione: rintracciare la ragazza che aveva accettato di prestare il proprio utero alla coppia e generare un figlio con lo sperma di Emmanuel. Si chiama Rita, ha 26 anni, è madre di una bambina di nove anni e non ha un soldo. In grembo porta un'altra bambina, la figlia di Emmanuel, che per Joseph diventa la sola ragione di vita: come impedire dunque che Rita la dia in adozione?
Fabrice Luchini è il mattatore di un dramma gentile e pacificato, in cui la questione eticamente spinosa della maternità surrogata viene affrontata dalla prospettiva altrettanto complessa di un uomo in lutto.
Dopo l'incontro con Rita, che avviene verso la metà e sposta l'ambientazione del film da un ambiente borghese a uno proletario, il film segue una via più scontata, inevitabilmente agrodolce, verso una conclusione pacificata, che però, a pensarci bene, è ciò che il tenace Joseph e la rude ma amorevole Rita in fondo meritano. Recensione ❯
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Un film derivativo che ruba a piene mani dal cinema fantastico e punta tutto sulla simpatia di Jason Momoa. Azione, Avventura, Fantasy - USA2023. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ritornano le avventure del signore degli Oceani. Espandi ▽
James Wan ruba a piene mani dal cinema fantastico e scommette sulla simpatia di Jason Momoa, affiancato dal più rigido Patrick Wilson secondo la formula dei buddy movie. La coppia funziona ma tutto il resto è nel migliore dei casi altalenante. La computer grafica di Aquaman e il regno perduto, per esempio, offre a volte uno spettacolo efficace, ma in diverse altre occasioni ammannisce immagini di imbarazzante piattezza, indegne di un blockbuster con questa aspirazione. Aquaman e il regno perduto è un titolo profondamente derivativo, che si lascia alle spalle personaggi centrali dello scorso film, su tutti Mera che ha pochissime battute nonostante sarebbe la compagna di Arthur. L'alchimia tra i protagonisti si scontra contro troppi ostacoli e arriva al traguardo delle due ore con grande fatica. La buona notizia è che questa confusa fase dei personaggi DC al cinema può finalmente dirsi conclusa. Recensione ❯
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Andrea Niada esordisce nel lungometraggio con un un horror d'atmosfera dallo sguardo originale. Horror, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Fino a che punto si può spingere il delirio di una mente isolata, privata di qualsiasi contatto con il mondo reale? Espandi ▽
Rachel, ragazza introversa, vive con la mamma Carol e il papà Philip in una casetta al limitare del bosco. Non va a scuola e la sua educazione le viene impartita in casa da sua madre. Il babbo è malato e non può andare al lavoro: al telefono con il principale del marito, Carol minimizza, Philip si sta riprendendo e tornerà presto al lavoro. Rachel ha preparato una poesia appositamente per lui e, sotto lo sguardo compiaciuto della mamma, gliela legge accanto al letto dov'è sdraiato. Ma Philip non è semplicemente malato, è morto. Solo che Carol e Rachel sono convinte che ritornerà e la ragazza, che si ritiene dotata di una speciale sensibilità, pattuglia il bosco con un particolare richiamo che dovrebbe consentire allo spirito del babbo di ritrovare la via per il suo corpo.
All'origine c'è un pregevole cortometraggio omonimo del 2016, ricco di atmosfera e di inquietudine. Andrea Niada esordisce nel lungometraggio riprendendo la tematica di quel suo corto ed espandendone la materia narrativa. Niada conferma buone qualità visuali e la capacità di sviluppare atmosfere inquietanti. Manca ancora forse un po' di equilibrio nel dosare le varie parti del racconto e nel trovare il giusto ritmo narrativo, ma lo sguardo è originale e interessante. Recensione ❯
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Winocour prova a mettere ordine nel ritratto collettivo di una tragedia che continua a scioccarci. Drammatico, Francia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna rimane vittima di un attacco terroristico all'interno di un club. Dovrà fare i conti con il trauma per riabbracciare Parigi e se stessa. Espandi ▽
Traduttrice dal russo, Mia vive a Parigi con il fidanzato medico Vincent. La sera del 13 novembre 2015, Mia decide di fermarsi in un locale del centro: sarà una delle centinaia di persone ferite ma sopravvissute agli attentati terroristici di quella sera. Per reazione allo shock, nei mesi successivi l'attentato Mia dimentica tutto e nel tentativo di recuperare i ricordi di quella sera e di ridare un senso alla sua vita comincia a ricostruire ciò che ha vissuto, cercando in particolare la persona con la quale ha passato quei tragici momenti. Per Mia sarà l'inizio di un cammino doloroso.
La regista Alice Winocour ha vissuto l'orrore degli attentati di Parigi attraverso l'esperienza del fratello, anche lui miracolosamente scampato alla morte: da lì parte per raccontare l'indagine personale di una donna che ha perso tutto.
La cineasta prova dunque a mettere ordine nel caos interiore di una donna, misurando con fin troppo calcolo e controllo la sceneggiatura del suo film. Il film inserisce delle fratture, delle aperture improvvise, in cui le storie di altri sopravvissuti vanno a costruire il ritratto collettivo (purtroppo mancato) di una tragedia che continua a scioccarci e a riguardarci da vicino. Recensione ❯
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Il quinto capitolo della saga conferma un format oliato e perfetto per il pubblico dei più piccoli. Commedia, Italia2023. Durata 69 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un'avventura da brividi nel luogo più spaventoso del pianeta: il Castello del Conte Dracula in Transilvania! Espandi ▽
I Me Contro Te stavolta se la devono vedere con il Conte Dracula nel cui castello è conservato il diamante che la banda dei Malefici vuole utilizzare per alimentare il cannone che oscurerà il sole e, di conseguenza, distruggere il mondo intero, compresi gli odiati Sofì e Luì.
Nel quinto capitolo della saga, i Me Contro Te giocano con gli stereotipi dell'immaginario del vampirismo di Dracula che però ora ha una figlia, Ombra, molto critica nei confronti dello 'stile' di vita del padre. La diversità come valore.
C'è però anche qualcosa di più profondo in questo modo di porsi di Luigi Calagna e Sofia Scalia che richiama, non sembri sacrilego, il cinema delle origini quando la 'retorica' attoriale, ancora teatrale, imponeva codici precisi della rappresentazione priva della parola. Recensione ❯
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Un film sulla materia del cinema, sospeso tra passato e futuro, dove la parte più sperimentale lo rende affascinante. Drammatico, India, Francia, USA2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La storia di Samay, un bambino indiano di nove anni che, conquistato dalla magia del cinema, muoverà mari e monti pur di inseguire i suoi sogni in 35 mm. Espandi ▽
Samay è un bambino di nove anni che vive in un remoto villaggio dell'India. Aiuta il padre che ha un chiosco che vende il tè nei pressi di una stazione ferroviaria. Un giorno va con la famiglia al cinema e ne resta folgorato. Da quel momento trova ogni pretesto per non andare a scuola, prendere il treno e raggiungere la sala. Quando viene scoperto senza biglietto e buttato fuori dal cinema, trova un accordo con il proiezionista; Samay potrà guardare i film gratis in cabina di proiezione in cambio dei buonissimi piatti cucinati dalla madre.
Last Film Show, scelto per rappresentare l'India agli Oscar 2023, a prima vista potrebbe essere visto come l'esempio di un cinema da esportazione per farsi piacere dal pubblico occidentale. Forse in parte è vero, però è proprio la sua natura sperimentale che gli consente di essere più affascinante che furbo.
C'è anche una riflessione spietata da parte di Nalin sulla 'spietatezza' del progresso: la cabina di proiezione che cambia aspetto e diventa asettica dopo il passaggio dalla pellicola al digitale, il treno che non ferma più nella stazione dove il padre del protagonista vende il tè, i vecchi proiettori distrutti. Recensione ❯
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Un film profondamente politico e umano che affronta con sensibilità una storia densa e partecipata. Thriller, Spagna2021. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che esplora le conseguenze della violenza e il suo costo umano; nello specifico per chi la subisce, ma anche per chi la esercita e per la società in cui si insinua. Espandi ▽
Il 29 luglio del 2000 Juan María Jaúregui, ex Governatore civile di Guipuzkoa, viene assassinato a Tolosa da un commando dell'ETA composto da tre persone. I colpevoli sono catturati e condannati nel 2004 a 39 anni di carcere. Nel 2014 uno di loro, Ibon Etxezarreta, chiederà di incontrarne la vedova, Maixabel Lasa, che dal 2001 era stata nominata direttrice della Oficina de Atención a las Víctimas del Terrorismo dal governo basco. Il film descrive il percorso grazie al quale si giunge a questo incontro.
Bollain è cosceneggiatrice e il suo script andrebbe studiato nelle scuole di cinema per apprendere come si possa realizzare un film profondamente politico e, al contempo, profondamente umano avendo una straordinaria sensibilità per leggere tutti i mutamenti e anche gli slittamenti del pensiero in ognuna delle dramatis personae.
L'interpretazione sia di Blanca Portillo che di Luis Tosar offre a Maixabel e Ibon tutta la densità necessaria per un film che potrà essere compreso ed emotivamente percepito, anche nei dettagli, da chi abbia vissuto da noi, non dimenticandoli, i cosiddetti anni di piombo. Recensione ❯
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Fondamentale capolavoro argentiano, che rappresenta la perfezione della sua formula per il thriller e un momento di passaggio. Giallo, Italia1975. Durata 123 Minuti.
Marc, giovane pianista, assiste all'assassinio di una parapsicologa ma non riesce a vedere il volto dell'omicida. Mentre indaga aiutato da una bella giornalista, le persone con cui viene in contatto cominciano ad essere assassinate una dopo l'altra. Espandi ▽
Il musicista inglese Marc Daly è casualmente testimone del sanguinario omicidio della sensitiva Helga Ullman. Poco prima, durante un congresso di parapsicologia, Helga aveva avvertito in sala una presenza malevola, di una persona che aveva già ucciso e che avrebbe ucciso ancora. Marc è turbato e incuriosito da quanto ha visto e decide di indagare per conto suo, trovando una sponda nella giornalista Gianna Brezzi. La pista investigativa che segue porta Marc in direzione di una scrittrice, Amanda Righetti, ma, quando arriva a casa sua per parlarle, la trova morta assassinata. Il killer ha colpito ancora.
Profondo rosso è un film fondamentale nella filmografia e nel percorso artistico di Dario Argento. È, insieme, il perfezionamento definitivo della sua formula per il thriller e nel contempo funge da momento di passaggio verso l'horror tout court.
L'uso della musica è esemplare in questa ricerca dell'innovazione creativa: l'utilizzo del rock progressivo dei Goblin e di nenie infantili deformate e ossessionanti è significativo ed è rimasto un paradigma da imitare. Di notevole fascino è anche l'uso di esterni in grado di caratterizzare in modo decisivo la visualizzazione della storia. Recensione ❯
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La vicenda di Benedetta Carlini, mistica e suora cattolica italiana vissuta all'epoca della Controriforma accusata di omosessualità ed eresia. Espandi ▽
Alla fine del XV secolo, con la peste che devastò la terra, Benedetta Carlini si unisce al convento di Pescia, in Toscana, come novizia. Capace fin dalla tenera età di compiere miracoli, l'impatto di Benedetta sulla vita nella comunità è immediato e epocale. Recensione ❯
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Un film a cui sarebbe servito un po' di ritmo ma che non è privo di momenti gradevoli. Commedia, Italia2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Commedia italiana in cui due coppie si trovano a confrontarsi. Espandi ▽
Un copione ben scritto e di chiara matrice teatrale. L’azione si svolge quasi interamente fra le mura dell’appartamento di Giulio e Federica, e il quartetto di interpreti dà corpo e voce ai personaggi. Ma il ritmo non è quello della commedia e manca l’incalzare tipico di questi confronti a quattro (vedi Carnage) in cui l’ironia si alterna al sottile gioco al massacro. Il risultato è una storia dignitosa e non priva di momenti gradevoli, ma che si sgonfia ad ogni svolta, invece di creare un crescendo comico o drammatico, e che fa fatica a decollare. Mancano inoltre quelle sfumature nei dialoghi e quella gradualità nell’azione che sarebbero indispensabili in una vicenda di solitudini che hanno perso il contatto umano e che non riescono più nemmeno a raccontarsi quanto sono infelici. A brillare è Valentina Lodovini, che riesce a riempire i vuoti con gli sguardi e ad arricchire di pragmatica saggezza anche i passaggi drammaturgici più fragili. Recensione ❯
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Nell'estate che segue gli interminabili mesi del lockdown e della DAD, otto ragazzini tra i 5 e 12 anni si preparano a partire da Torino verso la Sicilia per frequentare un Summer Camp. Espandi ▽
All'età di dieci anni e dopo il lungo isolamento dovuto al lockdown, Juri e i suoi amici sono pronti a partire per una vacanza-studio. L'idea è stata di suo padre Bruno (Stefano Fresi) che con il suo entusiasmo è riuscito a convincere anche la scettica mamma Chiara (Giulia Michelini). Convinto che un viaggio attraverso l'Italia, da Torino fino a Palermo, dopo un anno di pandemia, sia per i bambini una bellissima esperienza si offre di partire con loro. Si ritrova, inaspettatamente, ad accompagnarli insieme a suo padre, l'inaffidabile Claudio (Giovanni Storti), invitato di nascosto dal nipote Juri. Quando accade l'imprevisto: mentre i due adulti sono intenti a discutere, il treno dei bambini parte senza di loro.
Iniziano così una corsa contro il tempo per arrivare alla meta prima di Juri e dei suoi compagni e senza che nessuno si accorga del loro monumentale errore. Anche i ragazzini non avranno vita facile con una coppia di controllori, tra cui lo zelante Mario (Carlo Buccirosso), che rischia di scoprire che sono rimasti incustoditi.
Due viaggi paralleli attraverso l'Italia e le sue tradizioni in cui tutti, adulti e bambini, avranno modo di scoprire che il viaggio spesso conta più della destinazione... E Bruno comprenderà che per essere bravi padri, bisogna essere anche un po' bambini. Recensione ❯
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I Soldi Spicci debuttano alla regia ma disperdono il ritmo e la scorrettezza dei loro video su YouTube. Commedia, Italia2022. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
L'esorio alla regia di Claudio Casisa e Annandrea Vitrano Espandi ▽
A Roccapinola Sicula, un paesino sul mare, non succede mai niente. Claudio gestisce l'agenzia di web marketing "Casisocial" che cerca di trovare la nuova influencer sul modello di Nadia Zingales, punto di riferimento per tutte le ragazze che sognano di diventare come lei. Claudio si sente milanese, cerca di imitarne maldestramente il dialetto e sogna di trasferirsi lì. La mattina fa colazione con una tazza con la scritta "I Love Milano" e pensa che la metropoli lombarda sia il punto di riferimento per tutti i sognatori che vogliono sfondare nel mondo dei social ma, per un motivo o l'altro, non c'è ancora stato. Anna lavora come meccanico nell'officina del padre Antonio. Il suo più grande desiderio è rimettere in moto una vecchia Alfa Romeo rossa decappottabile con cui ha un rapporto particolare perché la lega al ricordo della madre che non c'è più. Un giorno Claudio e Anna si incontrano in officina perché lui deve girare degli spot pubblicitari con tre influencer. Ma si scontrano subito. All'improvviso però arriva per la ragazza l'occasione di sfondare in quel mondo social che lei ha sempre rifiutato.
In Un mondo sotto social convivono entusiasmo e approssimazione e il cinema, dopo La fuitina sbagliata, si rivela per loro un ostacolo ancora troppo alto e spesso disperde i meccanismi rodati e le trovate del duo comico che su Youtube hanno ben altro impatto.
Al di là della sceneggiatura, scritta dai due protagonisti assieme a Marco Alessi e Salvo Rinaudo, sono proprio la rappresentazione dei ritmi lenti e delle facce del paesino siciliano ad essere annacquati in Un mondo sotto social. Recensione ❯
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