Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Luca Miniero |
Attori | Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso, Giulia Michelini, Gigio Alberti Helena Antonio, Samuel Leclerc, Gaia Messerklinger, Paolo Giangrasso, Giorgia Cardaci, Davide Bechini, Alessandro Intini, Andrea Vasone, Fiorella Zullo, Yohann Chopin. |
Uscita | giovedì 29 settembre 2022 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,22 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 settembre 2022
Nell'estate che segue gli interminabili mesi del lockdown e della DAD, otto ragazzini tra i 5 e 12 anni si preparano a partire da Torino verso la Sicilia per frequentare un Summer Camp. In Italia al Box Office Tutti a bordo ha incassato 239 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Bruno è un padre frustrato da due anni di Covid e di distanziamenti forzati, che decide di accompagnare verso un campo scuola siciliano suo figlio Juri e altri sette bambini. Ma alla stazione di Torino da cui il gruppetto dovrebbe partire Bruno litiga con suo padre Claudio, convocato lì da Juri che non vorrebbe affatto partire. Mentre i due adulti litigano il treno parte con a bordo i bambini senza sorveglianza. Inoltre Milo, un ragazzo più grande degli altri, arriva in ritardo e finisce per salire insieme a Bruno e Claudio su un treno per... Parigi. Da quel momento in poi nonno e papà, accompagnati da Milo detto "il peso morto", cercheranno di raggiungere il Frecciarossa per Palermo, facendo un grande giro per l'Italia fra Genova, Bologna e Roma. Dal canto loro i bambini, lasciati incustoditi, proveranno il brivido dell'indipendenza, ma un severissimo capotreno, Mario, si accorgerà della loro presenza e darà loro parecchio filo da torcere.
Tutti a bordo è il remake italiano del francese Attention au Départ! diretto da Benjamin Euvrard, e rientra nel sempre più nutrito filone di adattamenti nostrani di commedie d'oltralpe: un'operazione spesso discutibile, sia perché i film di partenza non sono necessariamente capolavori, sia perché adeguare l'umorismo di un altro Paese al nostro non sempre funziona.
In questo caso però sembra che il regista Luca Miniero si sia ispirato più alle commedie americane anni '80-'90 che al cinema francese, soprattutto Un biglietto in due e la saga di Mamma, ho perso l'aereo - con la differenza che qui il mezzo di trasporto è il treno e a perderlo è il genitore (ir)responsabile.
Da un lato lo stile registico di Miniero, forte di una grande esperienza pubblicitaria prima ancora che cinematografica, si adatta bene a quel tipo di cinema, optando per primissimi piani, angolazioni da fumetto e proporzioni esagerate o distorte. Dall'altro la trama (la sceneggiatura è di Miniero con Michele Abatantuono e Lara Prando) fa davvero acqua da tutte le parti e diventa difficile seguire una trama che non è né surreale né demenziale, ma semplicemente implausibile.
Un dato per tutti: che ci fa un adolescente come Milo in una gita scolastica per bambini? E qual è il senso della sua presenza, visto che la narrazione sembra non occuparsi minimamente di lui? Inoltre, rispetto alla saga di Mamma, ho perso l'aereo (ma anche di altre commedie americane per ragazzi, ad esempio Matilda 6 mitica) il film non sceglie come protagonisti i bambini, ma cerca di dare uguale se non maggiore spazio alla vicenda parallela degli adulti.
Forse il pubblico infantile apprezzerà questa storia strampalata, ma le situazioni e le battute divertenti sono davvero infrequenti, e mancano di quel mordente che piace anche ai giovanissimi (anzi, soprattutto a loro): da Mamma, ho perso l'aereo è passato un trentennio, nel frattempo i ragazzini hanno seguito serie molto più complesse e "adulte" come Stranger Things o My Hero Academia.
Magari è un po' stupido o leggero come si dice oggi ma è gradevole, permette di rilassare la mente, e perché, anche se a denti stretti, strappa (è il caso di dirlo ma almeno con anestesia) qualche risata. Del resto, il regista Luca Miniero ci ha abituati nelle sue pellicole a riveder le commedie francesi evidentemente sostrato culturale nonché “remake” [...] Vai alla recensione »
...è quella dove, stranamente, stavolta è scivolato Luca Miniero. Si, perchè questo melenso "road movie" in salsa maccheronica non ha mordente, non convince e, in alcuni casi, non ha senso. Troppe cose sono lasciate all'immaginazione dello spettatore (la presenza del più grande "ragazzino" in mezzo ai bambini, i cambi di mezzo di trasporto con [...] Vai alla recensione »
Guardatevi "La famiglia passaguai"... Aldo Fabrizi e Ace Ninchi.... Quelle erano commedie. Questa roba qui non è buona nemmeno per lavare i cessi
Otto bambini sul Frecciarossa che da Torino va a Palermo. Viaggiano soli: il papà d'uno di loro, Stefano Fresi, s'è messo a litigare sulla banchina con nonno Giovanni Storti e il treno gli è partito sotto il naso. Sprovvisti di macchina, i due adulti immaturi tenteranno di raggiungere il treno con ogni mezzo. Mentre a bordo le piccole pesti dovranno vedersela con il controllore tremendo Buccirosso. [...] Vai alla recensione »
Un tempo si perdeva l'aereo e questo era motivo di grande gioia per Kevin, il figlio dei McCallister, che si trovava tutto solo in una casa vuota e con la libertà di fare quel che voleva. Adesso si perde, anzi in questo caso si prende il treno, con un però: senza alcun genitore a bordo. Come dire, passano gli anni, variano i mezzi, aumenta il numero di ragazzini, ma tra Mamma ho perso l'aereo e Tutti [...] Vai alla recensione »
Ma che simpatici questi ragazzini, protagonisti di «Tutti a bordo», il nuovo film di Massimo Miniero che si ispira al film francese «Attention au départ!» di Benjamin Euvrard. Sono loro, in fondo, a dare un po' il tono scanzonato e frizzante a un lavoro che prende quasi la veste di un fumetto. Certo, come è stato notato, il film sembra più ispirarsi a pellicole come «Mamma ho perso l'aereo» e a tutto [...] Vai alla recensione »
Avventura ferroviaria dal ritmo sincopato, il nuovo film di Luca Miniero garantisce divertimento per famiglie pur deragliando spesso dai binari delle montagne russe emozionali che promette. Come già per il fortunato «Benvenuti al Sud», il regista guarda Oltralpe adattando - sia alla geografia fisica sia al panorama cinematografico della nostra Penisola - una recente commedia francese di successo «Attention [...] Vai alla recensione »
Bruno (Fresi) deve accompagnare suo figlio Juri e gli amichetti fino a Palermo, per una vacanza-studio. L'arrivo in stazione di papà Claudio (Storti) finisce in lite. Così il treno, con i ragazzini a bordo, parte senza i due adulti e con un inflessibile controllore (Buccirosso) che li perseguita. Riusciranno i due a ricongiungersi ai ragazzi? Commediola per giovanissimi, garbata e con qualche trovata [...] Vai alla recensione »
Bruno è il classico padre preda dell'ansia perenne e delle manie più intransigenti del controllo. Da questa sua rigida e talvolta goffa predisposizione, decide di accompagnare il figlio Juri, con cui non ha un bel rapporto, e i suoi compagni di classe in un campo scuola in Sicilia, suscitando fin da subito grande sconforto nel piccolo gruppo di bambini.
Un gruppo di ragazzini sogna la libertà lontano dai genitori: quale occasione migliore che ritrovarsi su un treno da soli e poter iniziare l'avventura? Pensando a I Goonies, e passando per la saga di Mamma ho perso l'aereo, Luca Miniero dirige una commedia allegra e, con la naturalezza e la sensibilità di un Comencini, si avvicina al mondo dell'infanzia ancora una volta dopo le pellicole La scuola [...] Vai alla recensione »
Tutti a bordo, la nuova commedia diretta da Luca Miniero e interpretata da Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso e Giulia Michelini uscirà nei cinema il 29 settembre distribuita da Medusa Film. La trama racconta la storia di Bruno (Stefano Fresi) che, convinto che un viaggio attraverso l'Italia, da Torino fino a Palermo, dopo un anno di pandemia, sia per suo figlio Juri e per gli altri bambini [...] Vai alla recensione »
Non si può non riconoscere a Luca Miniero, nonostante una coazione a ripetere il tormentone nord vs sud dopo il successo incredibile di Benvenuti al sud, la voglia di guardare oltre la solita commedia all'italiana, come dimostrano titoli quali Non c'è più religione, Sono tornato e pure la serie Sky Cops. Non si può però ugualmente negare, purtroppo, che Tutti a bordo - per Medusa l'ennesimo remake [...] Vai alla recensione »