Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 130 minuti |
Regia di | Gianni Zanasi |
Attori | Edoardo Leo, Miriam Leone, Giuseppe Battiston, Carlotta Natoli, Stefano Fresi Antonella Attili, Simone Guarany, Mauro Negrini, Anna Mouglalis, Bruno Todeschini, Paolo Briguglia, Lorena Cesarini, Massimo Popolizio, Teco Celio, Barbara Alberti, Marco Tè. |
Uscita | giovedì 10 novembre 2022 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,30 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 novembre 2022
Stavano "così bene" che per innamorarsi avevano bisogno di una guerra... In Italia al Box Office War - La guerra desiderata ha incassato 107 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Thomas detto Tom è laureato in Lingue romanze ma fa l'allevatore e il commerciante di vongole al posto del fratello maggiore, che giace in coma dopo un tentato suicidio, probabilmente a causa della difficoltà di fare il proprio lavoro in un Paese dove la corruzione e il nepotismo impediscono ogni possibilità di rimanere onesti. Lea è la figlia di un ex generale dell'Aeronautica diventato viceministro e ha un fratello minore soldato, ma è radicalmente contraria a qualunque conflitto armato. A causa di un episodio di violenza fra ragazzi italiani e spagnoli l'Italia entra in guerra con la Spagna e la Francia, che partecipa al conflitto al fine di "salvare il principio dell'unità d'Europa". In questo clima infuocato Tom e Lea vedranno i propri destini trasformarsi e incrociarsi con esiti inaspettati e in qualche misura "privi di un perché".
Osa moltissimo, Gianni Zanasi, insieme ai suoi sceneggiatori Michele Pellegrini e Lucio Pellegrini che hanno scritto questo film "nel 2019, prima dell'invasione russa dell'Ucraina", come recita una precisazione iniziale. È infatti assai rischioso aggirarsi in un ambito fantapolitico che la realtà ha reso molto poco fantasy, e il film di Zanasi fa da cartina di tornasole di molti mali della contemporaneità: la rabbia e la frustrazione pronte a trasformarsi in violenza esplosiva (e a dare a certi uomini un senso di ritrovata virilità); le tentazioni neofasciste cui soccombono coloro che si sentono ignorati dalla società e dalla Storia; il clima di delazione che si è instaurato durante la pandemia.
Ma non basta respirare l'aria del tempo, o addirittura prevederla: forse proprio perché la materia è tanto attuale e incandescente, War - La guerra desiderata è un insieme confuso che affastella accadimenti senza trovare una sua coesione, e non a causa del caos della situazione che racconta, ma a causa della scarsa plausibilità dei caratteri e delle loro azioni.
La storia è molto più scombinata che (come era probabilmente nelle intenzioni) allucinata e delirante, e Tom e Lea risultano personaggi vaghi e indefiniti. Per contro Giuseppe Battiston, che interpreta Mauro il barista animato da tendenze sovraniste, rasenta la parodia nel restare costantemente sopra le righe e reiterare lo stesso comportamento aggressivo.
"Non fare il ragazzino", dicono i maneggioni a Tom prima dello scoppio della guerra, "comportati da adulto", intendendo "stai al gioco e rassegnati all'ordine immutabile delle cose". Ma in effetti sia lui che Lea sono personaggi terminalmente infantili, non tanto nel rifiuto di accettare le regole di un mondo ipocrita e prepotente, quanto nella capacità di comportarsi con un minimo di logica e di maturità narrativa. Anche gli eventi che li circondano, a metà fra Un giorno di ordinaria follia e una domenica all'Olimpico in curva Sud, più che come manifestazioni del caos imperante sembrano un'accozzaglia di idee di sceneggiatura poco meditate. Forse il simbolo più calzante del film è quel pullman turistico (ma perché, scoppiata la guerra, la gente dovrebbe muoversi con i double decker?) in cui i passeggeri si siedono contromano, così da dare l'impressione che il bus cammini a ritroso.
Di più: alcune sequenze, come l'azione vendicativa di Mauro nei confronti del magliaro che aveva in mano le sorti professionali di Tom, potrebbero incoraggiare chi sogna di risolvere le proprie questioni con le maniere forti (e sono in molti, di questi tempi) unendosi ad una falange di picchiatori; così come la frase "a volte per ricordarci delle cose belle dobbiamo ricordarci di quelle molto brutte" in questo momento post pandemico e prebellico può assumere un significato davvero sinistro.
War - La guerra desiderata intercetta la dimensione surreale del presente con coraggio e una certa originalità, ma non domina la materia che racconta, vive di ambiguità e contraddizioni, affastella insensatezze, crea snodi improbabili in un insieme che, più che al New Order di Michel Franco o al cuore di tenebra di Apocalypse Now, fa pensare ad un pasticciato Hellzapoppin'.
WAR - LA GUERRA DESIDERATA disponibile in DVD o BluRay |
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Diretto da Zanassi e scritto dal medesimo con i fratelli Pellegrini, nel 2019, come specificato nei titoli di testi, quindi alcuni anni prima dell’aggressione Russa ai danni dell’Ucraina, descrive una realtà distopica prossima ventura, narrando di un conflitto europeo , tra Spagna , Francia e Italia, nato da un fatto di cronaca nera e destinato ad espandersi a macchia [...] Vai alla recensione »
Cosa resta della Festa del Cinema di Roma? Un livello qualitativo un po' più alto, accesso ai biglietti più semplice ma soprattutto segnali di vita dal cinema italiano. Gianni Zanasi, regista timido e delicato, ha immaginato una guerra nel cuore dell'Europa quando poteva sembrare pura fantasia e invece la cronaca cruda ha superato il suo lavoro. La guerra fra Italia-Spagna-Francia è il pretesto per [...] Vai alla recensione »
Ho ritrovato nel film le paure espresse esattamente come le vedo vissute da molti italiani: l'insensatezza del quotidiano, la solitudine ed il senso di accerchiamento, il desiderio di rivalsa verso un non meglio identificato nemico
Alla Festa del. Cinema di Roma il red carpet più bello è stato quello del film di Zanasi. Così come gli abbracci in sala alla fine della proiezione. La simpatia e la complicità fra gli attori era palese e il risultato è stata una grande prova corale. Da un bel pezzo non si vedeva un film con questi livelli di lettura: si ride, ci si preoccupa, si riflette, si spera. [...] Vai alla recensione »
Ci sono film che ti lasciano curioso fino alla fine e film che appena visti ancora non hai capito molto. Questo è un film che parla di eventi surreali spiegati troppo brevemente per comprenderli e di storie di persone che si intrecciano senza mai trovare un senso all'intersezione. Edoardo Leo, bravissimo attore ma che in questo film ha faticato a tirare fuori il meglio di sè e Miriam Leone che ha saputo [...] Vai alla recensione »
L'ideuzza iniziale poteva essere carina ma purtroppo la sceneggiatura si perde in una trama confusa e confusionaria, con personaggi poco delineati che cominciano a girare a vuoto in situazioni ridicole e paradossali. Sconsigliato
Sono entrata in sala che il film era già iniziato da qualche minuto , ho visto tutti i personaggi e ho seguito per circa 20 minuti, poi ho scelto di uscire perchè mi ha innervosito la confusione dei dialoghi, la violenza di alcune scene e la volgarità di alcuni dialoghi. Sono uscita delusa.
L argomento molto importante soprattutto in questa complicata e fragile era viene trattato in modo sciatto e disordinato con il solo battiston riprodotto in modo comprensibile anche con vena troppo macchiettistica..un film improntato a mo' di Instagram/tik tok.ritengo invece che argomenti così seri e delicati debbano essere affrontati con molto più approfondimento e serietà..alla [...] Vai alla recensione »
Ultimamente mi sono ritrovata, e non chiedetemi come, a visionare diversi film veramente brutti e/o inutili. Questo, fra i tanti, merita particolarmente la mia attenzione perchè italiano, con attori perlopiù italiani e perchè dovrebbe trattare di eventi plausibilmente vicini alla nostra quotidianità attuale. Malaffare, deriva dei costumi e del comportamento, generale strafotten [...] Vai alla recensione »
Zanasi è bravo e poteva essere un gran bel film, però Edoardo Leo e la Leone è meglio facciano i film di Massimiliano Bruno.
Se il film di Gianni Zanasi, scritto nel 2019, fosse uscito tre anni fa, lo avremmo definito distopico, surreale, con tratti di genialità e altrettante ingenuità di sceneggiatura; vedendolo oggi, dopo due anni di stato di emergenza pandemica, lockdown, coprifuoco, strade deserte, militari per le strade, il lasciapassare verde, i delatori, la ghettizzazione dei no vax, e i successivi otto mesi di guerra [...] Vai alla recensione »
Un tentativo di stupro, una rissa culminata in un omicidio: tanto basta per innescare una crisi diplomatica fra Italia e Spagna, con gli eserciti in stato d'allerta e la Francia che getta benzina sul fuoco, e per le strade di Roma ecco i carrarmati e i paramilitari dell'invasato, strepitoso Battiston, fino a quel momento bonario barista. Forse la psicologa Miriam Leone figlia di un generale ed Edoardo [...] Vai alla recensione »
Destini intrecciati nel mondo impazzito: «War - La guerra desiderata» di Gianni Zanasi (che brutto titolo!) è la storia di un amore che fiorisce in un contesto internazionale sbarellato e bellicoso. Mentre una crisi diplomatica tra Italia e Spagna degenera fino alle soglie di un incredibile (?) conflitto, si incontrano due anime in pena: Tom (Edoardo Leo), letterato riciclatosi come allevatore di vongole [...] Vai alla recensione »
«In fondo il nostro unico dovere è dissodare in noi stessi vaste aree di pace, per irraggiarle sugli altri. E più pace c'è nelle persone, più pace ci sarà in questo mondo agitato». Così scriveva nel suo Diario Etty Hillesum, ebrea, morta in campo di concentramento. Pare ovvio che a questo voglia puntare l'ultimo film di Gianni Zanasi mosso dall'idea, senza dubbio romantica, di raccontare una storia [...] Vai alla recensione »
L'originalissimo film è stato pensato e scritto - dal regista con Lucio Pellegrini e Michele Pellegrini - nel 2019. Esce in contemporanea con la guerra in Ucraina, e una seria divergenza di opinioni tra Italia e Francia sull'accoglienza dei migranti. La guerra immaginata da Gianni Zanasi si combatte contro la Spagna, dopo che turisti spagnoli ubriachi hanno stuprato e ucciso una ragazza.
Avrebbe voluto essere un pamphlet antimilitarista, utilizzando però i mezzi della commedia grottesca. "War - La guerra desiderata" (scritto nel 2019, come ci informa una didascalia iniziale, dal regista Gianni Zanasi insieme a Michele e Lucio Pellegrini) propone invece una serie di scene survoltate ed eccentriche, tra loro così scollate da inibire la comprensione non solo del racconto ma anche del [...] Vai alla recensione »
«Guarda come ci hanno ridotto 70 anni di pace. Il massimo lo abbiamo dato sempre in guerra o dopo». Lo hanno scritto tre anni prima dell'invasione russa in Ucraina, quando un conflitto in Europa sembrava una follia, un'ipotesi buona solo per il cinema, la provocazione intelligente di un regista diverso da tutti a cui di recente era apparsa (in «Troppa grazia») pure la Madonna.
Un episodio di violenza giovanile tra italiani e spagnoli produce un'escalation militare tra i due Paesi, coinvolgendo anche la Francia. In mezzo ci stanno le storie di Tom (Edoardo Leo), laureato costretto a fare il vongolaro, e Lea, figlia di un ex generale dell'Aeronautica. "War" è una commedia grottesca, incline alla fantapolitica, alla quale Zanasi fatica a trovare un giusto equilibrio, senza [...] Vai alla recensione »
Un incidente diplomatico tra Spagna e Italia potrebbe scatenare una guerra. Per fermarla, si alleano Tom, allevatore di vongole e Lea, figlia del sottosegretario alla Difesa. Il personaggio più esemplificativo di War è quello di Giuseppe Battiston. Barista frustrato, grazie allo stato di allerta si improvvisa paramilitare e fa emergere quel lato oscuro, di pulsione aggressiva, che ognuno di noi ha [...] Vai alla recensione »
Tom è laureato in lingue romanze, ma alleva vongole. Lea, la figlia maggiore del sottosegretario alla Difesa, fa invece la terapeuta all'Asl. Quando i due si incontrano a causa di un equivoco, ancora non sanno cosa li attende. Un tragico incidente diplomatico tra Spagna e Italia scatena infatti l'impensabile, una guerra nel cuore dell'Europa. E, per quanto incredibile, solo Tom e Lea sembrano poterla [...] Vai alla recensione »
Appena War - La guerra desiderata inizia a essere proiettato, lo spettatore viene informato che la pellicola è stata scritta (dal regista Gianni Zanasi insieme a Lucio e Michele Pellegrini) nel 2019, tre anni prima dell'invasione russa in Ucraina. Sorge così subito il primo quesito: perché questa specifica? E ancora: la guerra in Ucraina serve per giustificare un film pacifista? L'incipit del film [...] Vai alla recensione »
Sta per scoppiare una guerra tra Italia e Spagna. A causa di una lite in campeggio. Un fraintendimento che porta a un omicidio, una bugia che sfocia in dramma, un litigio strafatto di alcol, droga e ormoni che conduce alla guerra tra stati. Dal piccolo al grande, la guerra dentro di noi, quindi fuori di noi: una questione di desiderio bassoventrale (era questo il punto di Il dottor Stranamore: missili [...] Vai alla recensione »
L'apocalisse è quello che c'è già, cantavano eoni addietro i CSI - Consorzio Suonatori Indipendenti: erano gli anni in cui la guerra che balcanizzò la Jugoslavia aveva aperto gli occhi anche al più refrattario tra i refrattari per quel che concerneva il concetto di "pace" che l'occidente aveva sbandierato per decenni mostrava il suo volto più funereo a un tiro di schioppo dai confini.
Tom (Edoardo Leo), laureato in lingue romanze, alleva vongole. Lea (Miriam Leone), figlia del sottosegretario alla Difesa, è psicologa all'Asl. Si incontrano e subito scontrano, ma il mondo là fuori è ancor più turbolento: Spagna e Italia sono sul piede di guerra. La guerra in Europa e, incredibile ma vero, solo Tom e Lea sembrano poterla fermare. In carnet Troppa grazia e Non pensarci, Gianni Zanasi [...] Vai alla recensione »
È stato scritto nella primavera del 2019 prima dell'invasione dell'Ucraina. Ma War. La guerra desiderata, è maledettamente dentro il nostro tempo. Nei 'safari' sui cittadini di colore che scappano, nell'esaltazione di Giuseppe Battiston che grida ripetutamente "scattare", nelle storture burocratiche del protagonista (ottimo Edoardo Leo) che si muove come in un labirinto e sembra tornare sempre allo [...] Vai alla recensione »