Si chiude la trilogia più sfacciata sulla crisi dell'America: un ultimo capitolo capace di leggere il presente. Commedia, Drammatico - USA2023. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo appuntamento con lo spogliarellista interpretato da Channing Tatum. Espandi ▽
Mike Lane è di nuovo senza soldi, lavoro e affetti. Non è più nemmeno "Magic", visto che non balla da tempo. Ora fa il barman qua e là, e ad un party di beneficenza dove mesce i cocktail viene riconosciuto da Kim, una ragazza che dieci anni prima alla sua festa di iniziazione in una confraternita universitaria ha usufruito dei servigi di Mike e dei Re di Tampa. Kim rivela il passato del barista-stripper al suo capo, Maxandra Mendoza, multimiliardaria in aria di dispute legali e divorzio con il marito inglese magnate dei media. Maxandra chiede a Mike una performance privata, e dopo essere finiti a letto lei ha in mente come sfruttare i numerosi talenti di lui: lo porterà con sé a Londra e gli affiderà la regia di "Isabel Ascendant", testo teatrale da rivoltare e farlo diventare un manifesto di libertà e potere femminile. Il brand Magic Mike - tre film, uno spettacolo, un reality show - è un successo decennale che dimostra la capacità del progetto di leggere il presente. Questo Magic Mike - The Last Dance a volte è confuso, spicciolo, brusco, Soderbergh non sempre riesce a tirare fuori l'immagine che sposta o una sua costruzione che faccia riflettere, però è un altro tassello di quella che forse è la trilogia più consapevole e sfacciata sui tempi di crisi dell'America contemporanea. Fino al prossimo ballo. Recensione ❯
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Un one woman show che mette in bella mostra il talento comico e camaleontico di Pilar Fogliati. Commedia, Italia2023. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ritratto affettuoso e ironico di quattro giovani ragazze molto diverse tra loro che, con le loro insicurezze, paure e desideri, cercano di farsi largo nel mondo. Espandi ▽
Eugenia è un'aspirante sceneggiatrice palermitana approdata al quartiere romano bohemienne del Pigneto per far produrre il suo copione, "Olio su mela", e che sarà destinata ad imbattersi in parecchie docce fredde; Uvetta è un'aristocratica senza alcun senso della realtà che frequenta solo cugini appartenenti alla sua casta ma vuole provare l'emozione di andare a lavorare da un fornaio; Michela è una ragazza semplice di Guidonia con un fidanzato carabiniere che si imbatte in un amico d'infanzia per il quale ha sempre avuto un debole; e Tazia è una pariolina aggressiva che crede di saper dominare gli uomini e impartisce lezioni sul tema alle amiche. Le unisce una psicologa che tutte frequentano.
La neoregista porta non solo la sua consumata esperienza nel creare caratterizzazioni a scopo comico, ma anche la sua voglia di testimoniare la contemporaneità delle sue coetanee appartenenti a mondi e strati sociali diversi.
La confezione registica è movimentata e mantiene un gusto pop adatto al racconto, e Fogliati ha una grande capacità di dominare la scena, ma anche una bella generosità nei confronti degli attori di contorno. Romantiche è un one woman show che mette in bella mostra l'indiscutibile talento di Pilar Fogliati, molto più che semplicemente comico. Recensione ❯
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Un film da grande pubblico con un chiaro intento sociale raccontato con disarmante semplicità. Commedia, Italia2023. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato,
accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega come insegnante di un laboratorio teatrale all'interno di un istituto penitenziario. Espandi ▽
Antonio Cerami è un attore di teatro che da tre anni non calca il palcoscenico, vive da solo in un appartamento a Ciampino dove sente il passaggio di ogni aereo e doppia film porno per arrivare a fine mese. Il suo amico Michele gli trova un incarico insolito: sei giorni di lezioni di recitazione presso un carcere di Velletri allo scopo di far mettere in scena ai detenuti una serie di favole. È un progetto finanziato dal Ministero cui la direttrice del carcere, Laura, ha acconsentito senza troppo entusiasmo, ma ad entusiasmarsi sarà Antonio, che deciderà di mettere in scena presso il teatro di Michele un progetto più grande: “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, perché i detenuti “sanno cosa vuol dire aspettare: non fanno altro”. Riccardo Milani dirige e adatta (insieme a Michele Astori, entrambi autori di soggetto e sceneggiatura) il film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, a sua volta tratto dalla storia vera dell’attore svedese Jan Jonson, che mise effettivamente in scena Beckett con un gruppo di detenuti. Grazie ragazzi è il tipo di film che negli Stati Uniti si definisce “crowd pleaser”, cioè disegnato per andare incontro al gradimento del grande pubblico, dunque si risparmia digressioni filosofiche vezzi autoriali per mettersi a servizio del racconto con onestà e gentilezza, e tuttavia si concede un finale non del tutto encomiabile. Recensione ❯
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Un film di parole, che ritrova atmosfere e personaggi del primo capitolo per riflettere su un paese ormai senza prospettive né vergogna. Commedia, Italia2024. Durata 115 Minuti.
Il seguito dell'acclamato Ferie d'Agosto del 1996, film cult che valse a Paolo Virzì il David di Donatello come Miglior Film. Espandi ▽
Sono passati quasi trent’anni da quando Sandro Molino e la sua famiglia sono approdati a Ventotene per trascorrere sull’isola le ferie d’agosto e sostenere i loro principi e stile di vita “di sinistra” contro l’arroganza da “nuovi barbari” Mazzalupi, i vicini freschi di vittoria berlusconiana. Il ritorno di entrambi i clan sull’isola è l’occasione per un nuovo confronto e per il ritrovamento di vecchi e nuovi personaggi. Più che ripresi dal film precedente, questi personaggi sono riesumati, in un film che si confronta continuamente con il tema della morte: quella fisica di Ruggero e Marcello; quella politica delle ideologie; e soprattutto quella semantica delle parole: perché in Un altro Ferragosto le parole sono importanti. Un altro Ferragosto è un film di parole, in una sceneggiatura tracimante dialoghi che si sovrappongono e rimbalzano l’uno sull’altro, creando una confusione che ripropone un continuo stop and go drammaturgico, riflesso del meccanismo irrimediabilmente inceppato di un “Paese senza”: senza vergogna, prospettive, crescita economica e politica, senza più Storia e senza grandi alternative alla ripetizione coatta di una danza macabra e inconcludente. Recensione ❯
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Un gruppo di amici si riunisce per una festa prematrimoniale che si trasforma in un incubo esistenziale. Espandi ▽
Una festa prematrimoniale si trasforma in un incubo esistenziale quando un amico che nessuno vedeva da tempo si presenta con una valigia contenente un misterioso dispositivo in grado di indurre lo scambio di corpi. Il gruppo cade nella tentazione di partecipare a un gioco perverso e scopre verità nascoste, desideri repressi e rancori profondi. Recensione ❯
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Un uomo perde il lavoro e si reinventa come rider. Avrà anche un nuovo amore ma è un ologramma creato da un'app... Espandi ▽
In un futuro prossimo possibile, Arturo Giammareresi ha creato un algoritmo per aiutare i dipendenti della sua società a lavorare meno e lavorare meglio, ma l'algoritmo gli si ritorce contro e decide che è superfluo, così l'azienda lo licenzia in tronco. Anche la ricca ed esigente fidanzata lo lascia perché un altro algoritmo ha deciso che il loro indice di affinità di coppia è negativo. Infine un ennesimo algoritmo lo esclude dalla possibilità di rientrare nella forza lavoro perché gli over 40 sono fuori mercato. Ad Arturo non resta che diventare rider per la multinazionale Fuuber: farà consegne secondo un meccanismo di incentivazione che premia o penalizza chi non sta alle regole del gioco. In E noi come stronzi rimanemmo a guardare si avverte una disperazione vera e un’impotenza strutturale, e la scelta di veicolarle attraverso una commedia dove comunque si ride, con tre protagonisti (De Luigi, Pastorelli e Pif stesso) da grande pubblico, denota una voglia di dare la sveglia a tutti prima di arrivare al punto in cui non avremo “casa e scarpe, soldi e classe, amici e istruzione, abiti e lavori”. Recensione ❯
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La famiglia di 10 giorni senza mamma alle prese con nuovi problemi. Espandi ▽
Carlo e Giulia Rovelli sono ai ferri corti: lui ha lasciato il lavoro e non ne può più di dedicarsi per quasi due anni ai tre figli Camilla, Tito e Bianca, lei sta facendo carriera e "a casa non c'è mai". Il Natale è in arrivo, e mentre Carlo spera nel buon esito di un colloquio per tornare a fare il suo mestiere, Giulia riceve un'offerta che sarà difficile rifiutare: l'incarico dei suoi sogni non a Roma, dove abitano i Rovelli, ma a Stoccolma. E l'incontro decisivo con la dirigenza è fissato per la vigilia di Natale. Considerato anche l'allontanamento progressivo dei loro figli - Camilla l'ecologista in crisi adolescenziale, Tito attratto dalla destra neonazista - Carlo decide di riesumare il camper con cui lui e Giulia hanno viaggiato da giovani per trasformare la trasferta della moglie a Stoccolma in una gita di famiglia. E lungo la via i Rovelli raccoglieranno anche l'ospite più inatteso: un tipo strano che sostiene di essere Babbo Natale. Recensione ❯
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Un buffo film tra animazione in stop-motion e riprese dal vero. Su una mezza conchiglia che ha qualcosa del primo Tim Burton. Commedia, USA2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'adattamento in lungometraggio dell'omonimo corto con il mollusco protagonista. Espandi ▽
Marcel è una creatura minuscola e strana: una conchiglia con un occhio di plastica, una bocca disegnata e scarpe da ginnastica ai piedi.Vive in una casa gigantesca con la nonna Connie. Marcel si racconta alla camera di Dean, un regista che ha affittato su Airbnb la casa: parla di sé, delle sue idee, dei suoi giochi, dei suoi piccoli stratagemmi per mangiare e divertirsi. Dopo aver caricato su internet alcuni video, Marcel diventa una celebrità e non crede ai suoi occhi quando gli autori dell'adorato programma 60 Minutes lo contattano per esaudire il suo sogno: ritrovare la sua famiglia.
Nel 2010, il cortometraggio Marcel the Shell della coppia di attori e cineasti Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate divenne su YouTube un fenomeno virale. Ora da quei tre minuti e mezzo di animazione semi-amatoriale a passo uno - negli anni sviluppatosi in altri due lavori - è diventato un lungometraggio, abilmente sospeso fra mockumentary e cinema indie.
Le richieste dello show business hanno spinto i due autori a costruire un lungometraggio attorno alla loro piccola creatura, migliorando la qualità dell'animazione e resistendo alla tentazione di banalizzare i contenuti (a meno di non considerare la coolness indie come un vezzo di maniera). Recensione ❯
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Genovese entra in una dimensione fantasy e sentimentale ma mette dentro troppi dialoghi. Commedia, Italia2021. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quanti superpoteri deve avere una coppia per resistere al tempo che passa e amarsi tutta la vita? Espandi ▽
Milano. Anna e Marco si incrociano per la prima volta mentre si stanno riparando dalla pioggia. Lei è un'aspirante fumettista, dinamica e dal carattere impulsivo. Lui è un professore di fisica che crede che dietro ogni nostro comportamento ci sia una spiegazione logica. Si rivedono, finiscono a letto insieme. Poi si separano di nuovo. Marco è fidanzato con Pilar, con cui sta per andare a convivere, Anna convive con Tullia. Ma il loro destino è quello di stare insieme. Nel corso degli anni la loro coppia si regge su un equilibrio, ora stabile ora molto precario. Emergono incomprensioni, fughe, scontri, cose non dette. Ma anche momenti di intensa felicità. Intanto il tempo passa e anche loro cambiano. Il tempo è il vero protagonista di Supereroi. Il film racchiude infatti vent'anni dell'esistenza dei due personaggi e va continuamente avanti e indietro.
Mostra come Anna e Marco, interpretati rispettivamente da Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, cambiano. E, di conseguenza, come mutano fisicamente, come reagiscono davanti a situazioni simili che nella vita si ripresentano e davanti a nuove difficoltà e come si trasformano i loro sentimenti. Recensione ❯
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Il commovente ritratto di una generazione che Muccino sa mettere a fuoco con una compiutezza senza uguali. Commedia, Italia2020. Durata 129 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di quattro amici raccontata nell'arco di quarant'anni, dal 1980 ad oggi, dall'adolescenza all'età adulta. Espandi ▽
Roma, primi anni ‘80. Giulio, Paolo e Riccardo hanno 16 anni e tutta la vita davanti. Al trio si unisce Gemma, di cui Paolo è perdutamente innamorato. I quattro dovranno sopravvivere a vari eventi, personali e storici. Lo stile registico è 100% Muccino. Il che, nella prima parte del film, è quasi letale: i giovani attori, benché molto bravi, sono spinti a recitare costantemente sopra le righe. Ma dopo la prima mezz'ora il film trova un'identità che si smarca dai cliché. Il merito è certamente degli attori, ma anche di una regia che riesce a contenere i propri "difetti fatali”. A differenza del personaggio di Gemma, i personaggi maschili sono ben scritti e delineano una generazione. E alla fine ci si commuove profondamente, si riflette su dove siamo e perché, e su quali siano "le cose belle" cui stare attaccati quando il mondo intorno ci tradisce. Recensione ❯
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I toni scanzonati della commedia per una critica alla baronia universitaria. L'idea è nobile ma la storia poco plausibile. Commedia, Italia2019. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Roberto, studente universitario in un ateneo in cui i docenti vendono esami, assumono solo amici e parenti e sono dediti alla raccomandazione. Espandi ▽
Roberto Lipari è figlio del rettore dell'università di una cittadina siciliana e grazie all'influenza del padre supera tutti gli esami con trenta e lode. L'ateneo è dominato dalla famiglia Mancuso, che ha piazzato tutto il parentado nei posti chiave, e i docenti si distinguono, oltre che per nepotismo, per corruzione, assenteismo, bacchettonaggine o, al contrario, libidine incontrollata, e naturalmente genuflessione al potere del rettore. Ma l'incontro fra Roberto e Irina, studentessa Erasmus proveniente dalla Russia, spingerà Roberto a smarcarsi dal sistema di privilegi del quale ha sempre fatto parte e a contestare, oltre al sistema universitario corrotto, anche l'autorità di suo padre. E lo strumento per farlo sarà una App che assegna il gradimento degli studenti al corpo docente: una sorta di Tripadvisor universitario, anonimo e spietato. Recensione ❯
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La quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie con figli in un'Italia, e un'epoca, dove tutto sembra remare contro. Commedia, Italia2020. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è tratto dal monologo recitato Valerio Mastandrea e scritto da Mattia Torre "I figli ti invecchiano". Espandi ▽
Nicola e Sara hanno scoperto a loro spese uno dei segreti della contemporaneità: fare il secondo figlio, nell'Italia della natalità zero e della precarietà come regola di vita, rischia di innescare una bomba a orologeria. Che fare allora quando tutto quello che vorresti è abbandonare il campo? Mattia Torre, alla sua ultima sceneggiatura, fa i conti con uno dei grandi problemi del presente, di cui il cinema parla pochissimo: la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie in una nazione dove sembra che tutto cospiri contro il nucleo familiare. Come sempre Torre racconta la sua generazione con precisione e attenzione ai dettagli e il regista prende in mano la sceneggiatura con rispetto. Ma il dramma prende il sopravvento sull’ironia, e si perde quell'energia narrativa che ha reso tanto efficace il monologo all’origine del film. Recensione ❯
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Una commedia divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Il trio si conferma in grande forma. Commedia, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di "Odio l'Estate" Aldo Giovanni e Giacomo tornano con una nuova commedia corale. Espandi ▽
Dopo il successo di Odio l’estate, con cui Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati alla migliore forma comica, il trio fa il bis con Il grande giorno, senza cambiare la squadra vincente: il regista Massimo Venier e il team di sceneggiatura di cui fanno parte, oltre a Venier e ai tre protagonisti, Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Il risultato è una commedia di quelle cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituato e alle quali vogliamo davvero bene: divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Le battute sono tante e riuscite, la costruzione dei personaggi è interessante, e parte dalle personalità dei tre attori e dalla loro particolare dinamica. Il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo ha una dimensione tutta sua: anche il ritmo di commedia non è quello forsennato che ci si aspetta nel 2022, ma per loro funziona, perché i tempi più dilatati tolgono ansia e lasciano spazio al gonfiare della risata capitalizzata sulla conoscenza che abbiamo delle loro maschere. Recensione ❯
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Milani fa la cosa più coraggiosa di tutte: un sequel che approfondisce, trovando un nuovo mordente. Commedia, Italia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come avevano previsto sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Espandi ▽
Monica e Giovanni sono tornati. Sono passati tre anni dalla fine della loro storia d'amore che, come si erano predetti sulla panchina di Piazza Cavour, è durata poco, anzi pochissimo, proprio come un gatto in tangenziale. Recensione ❯
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