Titolo originale | Pulp Fiction |
Anno | 1994 |
Genere | Hard boiled, |
Produzione | USA |
Durata | 150 minuti |
Regia di | Quentin Tarantino |
Attori | John Travolta, Samuel L. Jackson, Tim Roth, Amanda Plummer, Eric Stoltz Bruce Willis, Ving Rhames, Uma Thurman, Rosanna Arquette, Harvey Keitel, Phil LaMarr, Maria de Medeiros, Peter Greene, Frank Whaley, Alexis Arquette, Paul Calderon, Christopher Walken, Quentin Tarantino, Duane Whitaker, Burr Steers, Bronagh Gallagher, Susan Griffiths, Steve Buscemi, Angela Jones, Brenda Hillhouse. |
Uscita | lunedì 18 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,97 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 novembre 2024
Quattro storie di violenza s'intersecano in una struttura apparentemente circolare che va avanti e indietro nel tempo. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 6 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 3 candidature a SAG Awards, In Italia al Box Office Pulp Fiction ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 4,8 milioni di euro e 369 mila euro nel primo weekend.
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Los Angeles. Due rapinatori, Zucchino e Coniglietta, decidono di mettere in atto il prossimo colpo nella caffetteria in cui stanno facendo colazione. I killer Vincent Vega e Jules Winnfield recuperano una valigetta dal contenuto segreto, puliscono la loro macchina insozzata del sangue di uno spacciatore con l'aiuto di Mr. Wolf e finiscono nel locale della prima storia. Vincent Vega deve portare a ballare Mia, la moglie del boss Marsellus Wallace, dalla quale è subito attratto. Il pugile Butch dovrebbe cadere al tappeto in un incontro truccato, ma l'orgoglio glielo impedisce.
Opera spartiacque nel cinema degli anni Novanta, Pulp Fiction ha rivelato al mondo il talento di Quentin Tarantino, già regista del pregevole Le iene e sceneggiatore per Tony Scott (Una vita al massimo) o, in quello stesso memorabile anno, per Oliver Stone (Assassini nati).
Tanto la consacrazione a Cannes, dove fu premiato con una meritata Palma d'oro, quanto l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale, da dividere con l'ex amico Roger Avary, poco rendono l'idea dell'influenza avuta da un film-fenomeno che è stato in grado di attuare una vera "tarantinizzazione" del modo di raccontare su grande schermo. Con una capacità incomparabile di mescolare alto e basso, generi e loro riscrittura, il regista poco più che trentenne orchestra un capolavoro pop fatto di citazioni e rimandi interni con il fine primo di traghettare lo sguardo in un gioco, di godibilissima fattura, in cui la forma della "digressione" la fa da padrone, dando nuova vita a situazioni cinematografiche ultra-classiche. Il divertimento si mescola alla violenza efferata, moltissime all'epoca le polemiche che seguirono a ruota il successo, il dialogo brillante alla drammaticità delle situazioni messe in scena (su tutte una folle sequenza ambientata nel retro di un negozio di pegni), mentre il tempo e lo spazio subiscono giravolte, facendo chiedere di continuo allo spettatore a che punto e in quale luogo ci si trova nella complessità della storia.
A partire dal titolo riferibile a quelle riviste popolari ("Pulp Magazines") sulla cui carta scadente erano raccontate novelle dei generi più disparati, dal poliziesco allo sportivo fino al western, Pulp Fiction frulla insieme stimoli della cultura popolare e del cinema di tutte le latitudini: dagli incastri di Robert Altman agli umori neri di Martin Scorsese, Sam Peckinpah e Arthur Penn, dalla violenza coreografata di Sergio Leone e John Woo fino a quel "poliziottesco" italiano, con Fernando Di Leo e Enzo G. Castellari in testa, di cui Tarantino è da sempre fanatico.
Tra le sequenze entrate nella storia citiamo il ballo tra Vincent Vega e Mia Wallace al "Jack Rabbit Slim's" sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry. Colonna sonora epocale e attori, quasi tutti, in stato di grazia. Ottima la fotografia di Andrzej Sekula. Un cult.
Alcune situazioni si intrecciano: ci sono due rapinatori alla Bonnie & Clyde che assaltano un ristorante. Ci sono Vincent e Jules (Travolta e Jackson), killer verbosi, pedanti e crudelissimi. C'è Butch (Willis), un pugile che bara in un incontro, per vincere le scommesse. C'è anche una parte per Keitel, virtuoso e grottesco. Vediamo il simpatico Travolta, morto ammazzato, rispuntare alla fine. Tutto il film vive sui contrasti: i personaggi parlano continuamente di argomenti "minimi e minimali". Discorsi di minuti sulla differenza fra la "pancina" e la "pancetta" delle donne o su un certo "massaggio ai piedi", seguiti da un'improvvisa esplosione di violenza. Un tempo per costruire e un tempo per esplodere. Straordinarie alcune sequenze, come quella in cui John Travolta, già principe ballerino ora fin troppo imbolsito, balla il twist maldestramente. O quella in cui la Thurman è vittima di un'overdose e viene salvata con un'inezione al cuore. È anche vero che la grande violenza viene sempre "corretta" da una soluzione ironica. Il trentatreenne Tarantino, dopo l'esordio col chiacchieratissimo Le iene, divenuto una sorta di re Mida delle sceneggiature (fra cui il celeberrimo Assassini nati di Stone), è ormai una realtà del cinema internazionale. I grandi nomi presenti nel cast hanno lavorato praticamente gratis pur di essere nel film, com'era successo con gli ultimi lavori del maestro Altman. Tarantino, perfetto conoscitore di tutte le pieghe del cinema (da Godard agli ex pubblicitari), è furbo e genialetto. Tutto è perfetto, ambizioso e intelligente.
Innovazione, genio, originalità questi sono gli aggettivi da utilizzare per delineare il profilo di questo capolavoro e della mano di colui che lo ha creato. Esente da classificazione da genere cinematografico precedentemente esistente, Pulp Fiction si crea uno spazio tutto suo segnando un anno zero non solo nel pulp ma in tutto il paronama cinematografico mondiale. [...] Vai alla recensione »
La " summa " culturale ed artistica di Quentin Tarantino di tutti i decenni del ventesimo secolo, visti attraverso gli occhi dei personaggi creati dalla società a loro congenita nella loro stessa natura, in cui sono intrinseche mode e stili di vita tutt'oggi presenti, quali la junk cultutre, il cool, il pop, il funk ed il pulp.
Capolavoro assoluto del regista di Knoxville. Pulp Fiction racchiude in sè un numero svariato di genere: hard boiled, gangster, commedia, B-movies, exploitation e chi più ne ha più ne metta. La sceneggiatura frammentata,le inquadrature senza stacchi o quella del bagagliaio e i dialoghi fantastici i sono veri marchi di fabbrica del regista.
Pochissimi film possono essere definiti perfetti. In questa categoria di autentiche rarità troviamo capolavori come Apocalypse now, il buono, il brutto e il cattivo, qualcuno volò sul nido del cuculo e the Truman show. L'opera maggiore di Tarantino ha stravolto l'intero mondo cinematografico, fondendo al suo interno: un cast che [...] Vai alla recensione »
Vincent Vega: A che serve una borchia sulla lingua? Jody: E' sensuale aiuta la fellatio. Quentin Tarantino. Non uno studioso, non un plurilaureato a qualunque accademia del cinema ma semplicemente un genio. Quando la sua mente partorì la storia di Pulp Fiction il nostro Quentin non ci pensò su due volte e decise di girare uno dei film più contestati, controversi e [...] Vai alla recensione »
Pulp Fiction è un film-specchio su cui si riflette la più minuziosa attenzione nell'indagare gli aspetti orridi e grotteschi della sfera che meglio è recondita nel nostro essere:per intenderci quella che trova piacere nel dare la morte o solo nell'osservarla e gustarla seduti sul divano davanti a un teleschermo.Pochi infatti sono coloro che nel corso del film non hanno voluto essere,almeno per un secondo [...] Vai alla recensione »
Riprendendo le atmosfere della narrativa popolare di ambientazione criminale (i cd. "pulp magazines"), Tarantino frantuma la storia, ambientata a Los Angeles, di due giorni della vita di tre gangsters e di un pugile. Il film che meglio riassume il cinema degli anni '90, in cui i generi cinematografici (gangster, thriller, commedia, horror, farsa) sfilano insieme come mai era accaduto [...] Vai alla recensione »
Questi sì che è un Signor film! E' talmente diverso e nuovo rispetto a tutto ciò che si era visto prima che non si può non apprezzare! La sceneggiatura è qualcosa che mi lasciò di stucco la prima volta che lo vidi, dialoghi che per la maggior parte del film non parlano di nulla o di cose futili (parlano per 10 minuti di massaggi ai piedi o del [...] Vai alla recensione »
Beh che dire...Forse che questo non è un film ma il Film. Un avviso: Dopo averlo visto cambierete modo di guardare qualunque altro film. Perchè questo capolavoro di Tarantino stravolge le regole principali sul come girare un lungometraggio affidando un ruolo secondario alla trama e dando importanza al "contorno" cioè i dialoghi non inerenti alla trama e alla "surrealit&ag [...] Vai alla recensione »
Quentin Tarantino dirige Samuel L. Jackson, John Travolta,Uma Thurman e Bruce Willis in un film simbolo di un'epoca. Il film è la storia di persone al margine della società e con la legge alle calcagne che riesce in qualche modo ad evadere da questa scomodissima realtà. Straordinari i dialoghi(Oscar alla migliore sceneggiatura) e magnifici i personaggi, tutti dotati di carisma, [...] Vai alla recensione »
assolutamente poco d'accordo con le 3 stelle e mezzo della recensione. Un capolavoro come questo merita la 6 stella, 5 non sono abbastanza. Un film che intreccia la vita di discutibilissime persone con un talento che solo il maestro Q. era in grado di mostrare. Talento ed eccellenza che da sempre caratterizzano i suoi film. Strepitosa la figura del "nigga" jules, straordinaria la sua semi-metamorfosi [...] Vai alla recensione »
"Pulp Fiction" è un indiscutibile capolavoro,immediatamente riconosciuto a livello unanime come un cult. Vari generi lo pervadono, ma nessuno riesce a definirlo perché, come una vera opera d'arte, sfugge a qualsiasi categorizzazione e parametro. Tarantino attinge sapientemente a repertori cinematografici tradizionali per poi scomporli nelle loro situazioni tipiche e comporre così una novità assoluta. [...] Vai alla recensione »
Bella prova di Tarantino che consegna agli spettatori uno dei suoi film più riusciti,cast di artisti eccelsi che rendono l'opera veramente indimenticabile.Rispolvera un genere che all'epoca era stato messo in disparte,proponendo un mix tra noir,gangster-movie,poliziesco, con stile grottesco e surreale racconta tre storie indipendenti, ma che in qualche modo si intrecciano.
pulp fiction è il capolavoro cinematografico per eccellenza,questo è uno dei film migliori che abbia mai visto(forse il migliore). Quando ne avevo sentito parlare pensavo che parlasse semplicemente della donna in locandina(Uma Thurman che io la stimo profondamente perche è una bellissima e bravissima attrice)ma appena l'ho visto ho capito che non era così e che non c'era un effetivo protagonista,questo [...] Vai alla recensione »
Un nuovo inizo ha caratterizzato il Cinema mondiale nella prima fase degli anni 90. Quando uno sconosciuto con il mento pronunciato comincia a scrivere un pò di sceneggiature quà e là("True Romance"-Una vita al massimo-,"Natural Born Killers" diretto da Stone),gli addetti ai lavori vedono le proprie convinzioni, su come fare Cinema, annaspare affannosamente dinnanzi a questa serie di assurde storie [...] Vai alla recensione »
Quando si parla di "Pulp Fiction", è impossibile non essere travolti da un'ondata di emozioni contrastanti, tutte profondamente radicate nella genialità di Quentin Tarantino. Questo film, che è diventato un vero e proprio punto di riferimento nella cinematografia mondiale, rappresenta un'esperienza cinematografica unica, in grado di catturare l'attenzione e la curiosità dello spettatore dall'inizio [...] Vai alla recensione »
Los Angeles è l' ambientazione di uno " spettacolo " al quale prendono parte due coniugi rapinatori ( un uomo e una donna ) due gangster ( Jules e Vincent ) un pugile ( Butch ) un boss ( Marcellus Wallace ) e la moglie del boss ( Mia Wallace ) . Durante lo spettacolo i coniugi rapinatori assaltano un bar, i due gangster devono recuperare una valigetta con un contenuto misterioso, [...] Vai alla recensione »
Sicuramente uno dei migliori film di Tarantino. A differenza delle sue ultime produzioni come "Django Unchained" e "Bastardi senza Gloria" si tende meno alla spettacolarità e la violenza è molto meno romanzata. Non è un limite,anzi il film ne guadagna ,favorendo una cinica e pragmatica crudeltà che diventa protagonista assoluta.
Perla del maestro Quentin Tarantino, pieno di idee geniali una dopo l'altra, e situazioni ultra classiche meravigliose!Il cast è fantastico, Jackson e Travolta sono unici, Bruce Willis è discretamente divertente, Uma Thurman è interessante e Tim Roth, Harvey Keitel, Rosanna Arquette, Christopher Walken ecc., sono quello che sono!La colonna sonora è fighissima, e il film oggettivamente e soggettivamente [...] Vai alla recensione »
Pulp Fiction rappresenta qualcosa di difficilmente descrivibile, in senso rigorosamente positivo. E' un prodotto artistico sul quale è quasi impossibile trovare dei difetti. Anzi va tolto il quasi. Non c'è nemmeno una storia vera e propria da raccontare; situazioni più che storie, variamente intrecciate, descritte con una linea temporale non lineare.
A Los Angeles si incrociano quattro storie: 1) due gangster (Travolta e Jackson), dopo aver fatto una strage, devono ripulire la loro auto dai pezzetti di cervello di un uomo ucciso accidentalmente 2) uno dei due gangster deve portare fuori la moglie (Thurman) del suo capo (Rhames), ma lei va in overdose e lui deve salvarla con un’iniezione di adrenalina 3) Un pugile (Willis) deve scappare [...] Vai alla recensione »
Guardare Pulp Fiction è una di quelle cose che tutti dovrebbero fare, sia che si interessino di cinema sia che siano dei neofiti come più o meno il sottoscritto. La prima volta che lo si vede è IMPOSSIBILE restarne indifferenti. Questo accade sicuramente grazie al lavoro sopraffino di Tarantino e di Avary (gran parte del merito è anche sua), che sono riusciti a creare dei [...] Vai alla recensione »
Il re di tutti i gangster movie. Pulp Fiction non è solo un film sulla banalità della violenza e del male. È anche il film che parla in modo incredibile della quotidianità più elementare , senza mai annoiare. Parla di massaggi ai piedi, di crostate ai mirtilli e di dove sia meglio inzuppare le patatine fritte. Perché la malvagità spesso è [...] Vai alla recensione »
non convenzionale storia filmica e del cinema, rambo, il milite addestrato per qualsiasi situazione e missione, uno di quei sopravvissuto ovunque che si sono buttati giù dal dirupo pur di scappare immemore al perfido sceriffo e la sua cricca, buonasera, che volevano braccarlo per un pasto al sacco e porre i saluti a un amico, cucita la ferita, indossato il sacco stravagante emana un grido [...] Vai alla recensione »
Tarantino si era già fatto conoscere con “Le iene”come regista innovativo e senza mezze misure. Ma è con “Pulp Fiction” che si realizza e andrà incontro all'incoronazione delle critica come ragazzo prodigio del cinema. L'idea vincente sta nella sua idea di cinema, nella quale c'è violenza susseguita a scene ironiche di dialoghi [...] Vai alla recensione »
PULP FICTION (USA, 1994) diretto da QUENTIN TARANTINO. Interpretato da JOHN TRAVOLTA – SAMUEL L. JACKSON – UMA THURMAN – BRUCE WILLIS – HARVEY KEITEL – TIM ROTH – AMANDA PLUMMER – VING RHAMES – CHRISTOPHER WALKEN – ERIC STOLTZ – ROSANNA ARQUETTE – QUENTIN TARANTINO – MARIA DE MEDEIROS – PETER GREENE – DUANE WHITAKER [...] Vai alla recensione »
Devo dire che mi aspettavo di più da film che la maggior parte delle persone acclama invece a me non è molto piaciuto.All'inizio sebra un classico film sui gangster mentre guardandolo a fondo vedi che cade sempre di più fino a diventare un film violento e volgare. E un film senza senso da vedere più volte peR comprenderNe il misero e non sano insegnamento che da: che sarebbe quello di non fare affari [...] Vai alla recensione »
Tarantino esprime pienamente in quest'opera l'incapacità creativa e la sterilità di contenuti che caratterizza l'odierno rappresentare, qualsiasi sia la forma d'arte utilizzata. E' proprio dal disperato ravanare nel sottoprodotto e nella sottocultura che egli raccatta gli elementi per comporre un collage il cui valore artistico sta tutto nell'aver rappresentato il peggio servendosi degli apici che [...] Vai alla recensione »
Un film di contemplazione pura...senza significato, narrazione fluida, dialoghi assurdi e violenza da manifesto...pieno stile Tarantino che è lo stesso di Bastardi senza Gloria, film per niente inferiore ma allo stesso livello...da guardare e riguardare per cogliere nuove sfaccettature, nuovi dettagli, situazioni paradossalmente lunghe e inestricabili ricche di schermaglie e del talento di Travolta [...] Vai alla recensione »
Quando cerco di spiegare a qualcuno che ancora non la conosce la mia passione per questo film, non sempre vengo compreso. Quasi la maggioranza afferma che si, è un film carino, ma non questo capolavoro. A quel punto a me sale un terribile fastidio allo stomaco e spesso non riesco a farmi capire, quindi ci rinuncio. "De gustibus non disputandum est", certo, ma credo [...] Vai alla recensione »
il film cult per eccellenza, niente prima o dopo di esso, impressionante il dialogo, impressionante interpretazione degli attori(in spicco samuel l. jakson), impressionante la trama, e che dire dopo... amore questa non è una moto e un ciopper!!!
Dialoghi stupendi, inquadrature perfette, attori azzeccati (e su tutti la Thurman, Travolta e Samuel L. Jackson), storia favolosa. I quattro episodi racchiusi all'interno del film in particolar modo mettono in mostra spettacolarmente le azioni di vari personaggi tipici americani: due ladri in una rapina (Roth-Plummer) in un magnifico prologo, due mafiosi al servizio di un potente boss, che ha una donna [...] Vai alla recensione »
Quentin Tarantino quà al secondo film da regista(ma il terzo da sceneggiatore), compone un film ed episodi, rubando(anche se lui direbbe citare) personaggi e situazioni da vecchi film italiani. Ma questo è tranquillamente tralasciabile, perchè un capolavoro così, rubato o no, rimane un capolavoro! Sicuramente non è tutto merito di Tarantino(quasi sempre, il successo non è tutto merito del regista), [...] Vai alla recensione »
io non sono d'accordo con le continue critiche da parte del pubblico femminile (di cui faccio parte) che catalogano questo film come "prodotto su misura per pubblico maschile". Insomma, e dire che io di solito sono una di quelle fanatiche femministe che gridano dietro a metà dei film della storia del cinema. Sinceramente penso che molte abbiano dei pregiudizi su questo genere.
Film cult frutto del genio, che sfiora quasi la perversione mentale, Quentin Tarantino. Attraverso una trama fluida e scorrevole ,che balza da una storia all'altra collegandole in modi straordinari, lo spettatore resterà talvolta sorpreso talvolta letteralmente sconvolto da scene e dialoghi( che a volte girano su uno stesso tema per quarti d'ora interi, ma catturano) che apparentemente [...] Vai alla recensione »
Dico solo che avrei voluto fare io un film così.
Un'opera omnia, un film magistrale/ con un Tarantino davvero geniale!!/ Battute perfette che viste e riviste/ accendono il cuore anche all'uomo più triste;/ il tutto condito in un mix di sapori/ da un cast di superbi, incredibili attori!/ Il Quentin dirige con grande maestria/ la storia che parte...e ritorna dal via,/ passando attraverso quel turbine denso/ d'immagine astratta che [...] Vai alla recensione »
Perché sprecarsi nel fare recensioni lunghe chissà quanto se stiamo parlando di Pulp Fiction,semplicemente un capolavoro.
Apro il cassetto dove tengo i libri di scuola, trovo, infognata sotto a tutto, una cassetta gialla il cui titolo fa: "PULP FICTION di QUENTIN TARANTINO", non ho altro da fare che metterlo su e guardarlo, fino a quel momento sono sempre stato uno di quelli che guardano un film ogni tanto e che ogni volta che qualc uno gli chiedi del suo film preferito lui ti risponde: "non saprei.
il mio film preferito in assoluto
Questo film è una vera e propria bibbia del cinema e Tarantino ne è un profeto M O S T R U O S O. Il genio macabro di Quentin è espresso in maniera magistrale con un film di difficoltà sopra la norma, una struttura di intrecci complicatissima e terribilmente affascinante. I dialoghi sono pungenti, fantastici e irresistibili e gli attori recitano tutti da Oscar.
LE IENE I 2 KIL BIL, JACKYE BROWN , BASTARDI SENZA GLORIA................BASTANO? SIAMO DAVANTI AD UN GENIO DI PROVATA ORIGINE ITALIANA E NE SON FIERO,DA GESTORE DI UNA VIDEOTECA SI PUO' DIVENTARE UNO DEI REGISTI PIU' ACCLAMATI E RICHIESTI ? SI QUENTIN LO HA FATTO. NEL FIL BRAVI,BRAVISSIMI TUTTI, MA UNA SPANNA SU GLI ALTRI DIREI , TRAVOLTA E WILLIS E JACKSON.
Okay, cerchiamo di dire qualcosa che non sia stata ancora detta su questa pellicola. E' un film molto personale, che a molti non piace, ma che ad altrettanti piace. Penso che neanche con "Bastardi senza gloria" Tarantino abbia raggiunto il livello di questa sua opera. In tutto il film si denota un certo nichilismo, misto in certi punti a una buona dose di vecchio e sano maschilismo, [...] Vai alla recensione »
dopo aver visto all'inizio il film già mi dicevo che sarebbero state 2 ore e mezza dure, grafica molto mediocre, una trama che non aveva niente di speciale, ma quanto mi sono dovuto ricredere, dopo una mezzoretta che mi aveva annoiato e mi stavo iniziando a chiedere se valeva la pena continuare a guardarlo, inizia un iintreccio tra i personaggi, un intreccio di una trama che piano [...] Vai alla recensione »
un film unico nel suo genere,tarantino si fa conoscere alla grande in questo suo film,un cast poderoso che fa tornar famosa l' immagine di travolta che stava entrando nel dimenticatoio. Un s.l.jackson grandioso nel suo passo della bibbia,uma thurman al massimo e bruce willis se la cava. Tarantino mitico in questo suo primo capolavoro che considero sino a oggi ancora il suo miglior film
Film per maschietti? Credo che sia un film unisex, e anche se fosse per ragazzi, sappiamo tutti che ogni film ha la sua fascia di preferenza. Sicuramente un film per adulti, ed al quanto boccaccesco, ma io che l'ho visto in lingua originale posso dire che l'Italia mette molti filtri non solo sulle parolacce, ma anche su alcuni significati, anche le Iene ha avuto lo stesso trattamento.
I censori italiani hanno vietato ai minori di diciotto anni Pulp Fiction di Quentin Tarantino, Palma d'oro al festival di Cannes: non devono avere più senso dell'umorismo e maggiore conoscenza del cinema contemporaneo dei censori irlandesi che hanno vietato ieri del tutto Assassini nati-Natural Born Killers di Oliver Stone, soggetto di Tarantino, Gran premio della giuria al festival di Venezia (e [...] Vai alla recensione »
Dopo lo spiazzante esordio con Le iene nel 1992, il secondo film firmato da Quentin Tarantino, interseca in modo mirabile (e circolare) quattro diverse storie di ordinaria violenza californiana per altrettanti episodi di marca rigorosamente pulp. A Los Angeles, giorni nostri, due fidanzati-balordi stanno per derubare una tavola calda, per l'appunto proprio quella in cui si sono fermati gli scafati [...] Vai alla recensione »
Da quando sono tornata a rivedere Pulp Fiction di Quentin Tarantino, dopo la Palma d'oro che il film ha conquistato a Cannes nel 1994, vivo in un terribile dubbio: sono una giovanottista o una vecchiottista? Per chi non fosse familiare con i termini del demenziale dibattito, ricordo che "giovanottista" è un termine coniato da Tullio Kezich nel corso di una polemica sul modo di far critica, e "vecchiottista" [...] Vai alla recensione »