Anno | 2023 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Riccardo Milani |
Attori | Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini Andrea Lattanzi, Nicola Rignanese, Fabrizio Bentivoglio, Bogdan Iordachioiu. |
Uscita | giovedì 12 gennaio 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,43 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 13 marzo 2023
Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega come insegnante di un laboratorio teatrale all'interno di un istituto penitenziario. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Grazie ragazzi ha incassato 2,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Antonio Cerami è un attore di teatro che da tre anni non calca il palcoscenico, vive da solo in un appartamento a Ciampino dove sente il passaggio di ogni aereo e doppia film porno per arrivare a fine mese. Il suo amico Michele, che ha un lavoro stabile presso un piccolo teatro romano, gli trova un incarico insolito: sei giorni di lezioni di recitazione presso un carcere di Velletri allo scopo di far mettere in scena ai detenuti una serie di favole. È un progetto finanziato dal Ministero cui la direttrice del carcere, Laura, ha acconsentito senza troppo entusiasmo, ma ad entusiasmarsi sarà Antonio, che deciderà di mettere in scena presso il teatro di Michele un progetto più grande: "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, perché i detenuti "sanno cosa vuol dire aspettare: non fanno altro". Così Mignolo dalla moglie focosa, Aziz nato a Tripoli e arrivato in Italia col gommone, Damiano il balbuziente, Diego il boss e Radu l'addetto alle pulizie rumeno lavoreranno per interpretare un testo complesso e impegnativo, con risultati tutti da scoprire.
Riccardo Milani dirige e adatta (insieme a Michele Astori, entrambi autori di soggetto e sceneggiatura) il film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, a sua volta tratto dalla storia vera dell'attore svedese Jan Jonson, che mise effettivamente in scena Beckett con un gruppo di detenuti.
Non stupisce che alla produzione francese ci fosse anche Robert Guédiguian, perché l'intento al cuore di questa storia è dichiaratamente sociale: ovvero far capire quanto la recitazione significhi per coloro che sono tagliati fuori dal mondo e che spesso non hanno gli strumenti culturali per conoscere il teatro e il suo grande potere trasformativo.
Milani rispetta la dimensione reale della storia con una regia che a tratti è quasi documentaristica, mentre alla sceneggiatura "costruita" spetta il compito di definire caratteri e creare situazioni appetibili al grande pubblico. E se è vero che la lezione di quanto il teatro in carcere faccia miracoli è già stata raccontata al cinema (punta di diamante Cesare deve morire dei fratelli Taviani) è anche vero che raccontarla in forma drammaturgicamente elaborata senza cadere nel pietismo e senza per contro creare situazioni in cui si ride dei carcerati e non con loro, resta una sfida.
Antonio Albanese è il perno emotivo attorno al quale ruota la storia, letteralmente e figurativamente, e gli fanno corona Vinicio Marchioni, Andrea Lattanzi, Giorgio Montanini e Bogdan Ioardachioiu, anche se il più toccante è Giacomo Ferrara nel ruolo di Aziz. Peccato non poter vedere più a lungo (per motivi che non possiamo spiegare) Gerhard Coloneci, mentre Sonia Bergamasco è opportunamente formale (ma sempre pronta a scongelarsi) nella parte di Laura.
Grazie ragazzi è il tipo di film che negli Stati Uniti si definisce "crowd pleaser", cioè disegnato per andare incontro al gradimento del grande pubblico, dunque si risparmia digressioni filosofiche vezzi autoriali per mettersi a servizio del racconto con onestà e gentilezza, e tuttavia si concede un finale non del tutto encomiabile.
Le musiche di Andrea Guerra (più la canzone di Vasco "I soliti") accompagnano la piacevolezza dell'insieme che, pur rimanendo orgogliosamente sul versante dell'accessibilità, ha il dono di raccontare gente semplice, spesso non per scelta, con disarmante semplicità.
GRAZIE RAGAZZI disponibile in DVD o BluRay |
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La lettura è terapeutica. La scrittura è terapeutica. Parlare e sfogarsi sono terapeutici. Il teatro è terapeutico: la scrittura teatrale è uno stato meraviglioso e avvincente. E poi c’è l’attesa. C’è chi vive solo di attesa. Attende. E fra un’attesa e l’altra v’è il vuoto.
Grazie Ragazzi è una commedia semplice e divertente con la volontà di dire la sua sul sociale, oltre che a far divertire, in parte riuscendoci. La forza del film è sicuramente riconducibile al funzionamento del gruppo di detenuti che compongono la compagnia teatrale; ognuno dei personaggi, seppur non eccessivamente caratterizzato, permetterà allo spettatore di appassionarsi [...] Vai alla recensione »
Grazie ragazzidi Riccardo Milani con Antonio Albanese è molto più che una “semplice” commedia carceraria di un attore fallito (Antonio appunto) chiamato a educare dei detenuti nel carcere di Velletri con un laboratorio teatrale su Samuel Beckett. È canto degli ultimi e di chi spesso aspetta un fine pena mai di non facile risoluzione.
Anche se con un lungo monologo finale del regista sul palco che si sarebbe potuto evitare (si capiva già tutto a mio avviso senza farci la spiegazione sopra...) e con qualche parolaccia di troppo a concluderlo (ma io ormai appartengo ad una vecchia generazione e non mi adatto a questo andazzo verbale) il film centra il bersaglio e risveglia i giusti sentimenti, le giuste riflessioni ed emozioni [...] Vai alla recensione »
Grazie Ragazzi e' innanzitutto tratto da una storia vera (accaduta in Francia) dove un gruppo di carcerati ha messo in scena il capolavoro di Samuel Beckett, vicenda poi ripresa da un film "un triomphe" anch'esso transalpino, poi rielaborata da Riccardo Milani, in questa toccante versione. la scelta poi del protagonista, Antonio Albanese, e' perfetta perche' credibile, e [...] Vai alla recensione »
Un grande Antonio Albanese,per un film molto bello e emozionante
Andare a cinema per vedere un film, Grazie Ragazzi, con Albanese con l'intento di farti quattro risate grazie alle sue fantasiose invenzioni comiche che, spesso, rasentano l'assurdo e trovarsi nel mondo dell'assurdo con una commedia di Beckett recitata da quattro detenuti che sono oggetto di una sperimentazione per educare persone, senza altre vie d'uscita, ad un'arte per loro sconosciut [...] Vai alla recensione »
Certo, sì, è un film per il grande pubblico, giacché semplifica la realtà,come ben ha detto Roberto, ma nonostante i suoi limiti, proprio perché fa ridere e piangere, questa storia attira l''attenzione DI TANTI su una realtà difficile che tendiamo a ignorare. Chissà che qualcuno non sia spinto da questo film a impegnarsi per migliorare la qualità della vita di chi si è perso per strada.
Che Albanese sia un “camaleontico” attore è noto,in questa pellicola traspare la sua bravura teatrale raccontando in maniera delicata la realtà (triste),dei carceri,con attori che interpretano i loro ruoli in maniera egregia ed anche commovente. Merita di essere visto.
Cristiana "Grazie ragazzi", grazie veramente ad un cast di eccezionale abilità; non c'è soluzione di continuità tra il ruolo, la recitazione e la vita; tra il personaggio, l'attore e l'essere umano. Un crescente sdoppiamento tra attori e personaggi da interpretare dove si confondono i ruoli e lo spettatore non sa più quando essi [...] Vai alla recensione »
La vicenda dei detenuti a lezione di teatro, narrata a suon di scene emozionanti, talvolta grottesche e improbabili, catapulta in un vortice di speranza che risveglia desiderio di riscatto, spinta verso una riabilitazione dell'anima. Il crimine fa capolino nelle fugaci, appena accennate, narrazioni dei protagonisti, ma è l'attesa (dai colloqui con le famiglie all'ora d'aria) [...] Vai alla recensione »
Coi tempi che corrono, si sa, ultimamente il cinema italiano cerca spesso la formula con meno rischi, a costo di optare per l'' "usato sicuro". Riccardo Milani, in questo caso, sceglie addirittura il modello "matrioska", girando il remake di un film francese tratto a sua volta da un documentario incentrato su una vicenda realmente accaduta in Svezia [...] Vai alla recensione »
Film molto semplice e banale. Come sempre i trailer ingannano. Unico a salvarsi è Albanese.
Film fatto bene che gioca sulla commedia dolce/ amaro che fino al finale si regge su buoni equilibri. Il finale rompe gli equilibri per virare verso una retorica di regime falso buonista che svela il trucco e si rivela per quello che e': ipocrita e cattiva. Cast da favola e obiettivo mancato. O forse centrato rispetto al mercato.
Film "GRAZIE RAGAZZI". Antonio ,ex attore disoccupato, cerca di guadagnarsi da vivere doppiando film porno con non poco disagio. Un vecchio amico attore, più attivo e impegnato, gli propone di tenere un brevissimo corso di teatro al carcere di Velletri, occasione proposta dal ministero. Antonio Albanese si conferma un grande attore sia comico che drammatico, di teatro e di cinema, [...] Vai alla recensione »
Come diceva il grande Carlo Mazzacurati, nella vita dovremmo recitare un pò tutti quanti, teatro è rompere gli schemi, cinema è capovolgere la realtà, cosa di meglio allora che tentare l’esperimento in un carcere, nella fattispecie a Velletri. Antonio Cerami ( un bravo e convinto Antonio Albanese), attore in crisi costretto per ragioni economiche a doppiare film [...] Vai alla recensione »
Portare il teatro in carcere è una idea brillante e il testo è congeniale a chi deve aspettare. Ma il film è troppo superficiale e scontato. Personaggi tracciati male, la figlia distante, la direttrice del carcere che si converte sulla via di Damasco, la coppia in calore, i prigionieri evasi sudito rintracciati... insomma troppo semplice per far davvero aprire la mente sulle [...] Vai alla recensione »
Alcune immagini e dialoghi fanno entrare nella difficoltà di chi affronta portare il teatro in carcere (e non solo) e delle difficoltà della vita carceraria. Poi però scadete nella commedia semplice... i due agenti penitenziari al limite del ridicolo, gli amanti focisi, la conversione sulla vita si Damasco della direttrice.
Toccante, intenso, divertente.. Albanese ottimo attore, molto brava anche la direttrice e gli attori-carcerati. Splendido. _
Film stupendo, trama originale. Albanese sempre una garanzia, mai banale. Un film che fa riflettere
Ancora un rifacimento di un film francese di successo (come "Benvenuti al sud" o "Il nome del figlio") a confermare la mancanza di idee del nostro cinema. Il protagonista Antonio Albanese, molto più bravo del collega Kad Merad (al quale un po' assomiglia), ci sembra l'unico motivo valido per aver girato questo remake, per il resto non esaltante. La storia dell'attore fallito (doppia film porno con [...] Vai alla recensione »
A guardare la filmografia di Riccardo Milani, limitandoci alla produzione per il cinema, sono pochi, pochissimi i titoli che hanno dato luogo a film sbagliati o da dimenticare. La sua è, tuttora, una delle filmografie più spendibili nel non sempre qualitativamente alto panorama italiano, sia per una indubbia qualità che i suoi film sanno esprimere che supera di qualche spanna la media del cinema di [...] Vai alla recensione »
Dopo Mamma o papà? (2017) e i due capitoli di Come un gatto in tangenziale, Riccardo Milani e Antonio Albanese si ritrovano insieme sul set per realizzare questo Grazie ragazzi, una commedia che si ispira liberamente a una vicenda accaduta in Svezia nel 1985, e da cui era già stato tratto il film francese Un triomphe (2020) del regista Emmanuel Courcol.
Antonio (Albanese) ha una grande passione per il teatro, ma non riesce a farne un'occupazione stabile. Costretto a doppiare film pornografici per mantenersi, accetta infine l'ancora di salvataggio lanciatagli dal vecchio amico Michele (Fabrizio Bentivoglio), che gli propone di fare l'insegnante di un laboratorio teatrale nel carcere di Velletri. Scavallato lo scetticismo della direttrice della struttura [...] Vai alla recensione »
Lo sai. Te l'aspetti, la lacrima, mentre sei lì seduto in sala e stai vedendo Grazie ragazzi di Riccardo Milani. A un certo punto senti che di lì a poco ti commuoverai: e la commozione puntualmente arriva. La storia - remake italiano del film francese Un triomphe - è semplicissima e diretta: Antonio Albanese, attore in crisi costretto per campare a simulare gemiti e guaiti per doppiare film porno, [...] Vai alla recensione »
Antonio Albanese attore di teatro in declino - campa doppiando i porno, da anni non gli offrono altro - finisce, grazie al collega di successo Bentivoglio, a insegnar recitazione ai carcerati. Pochi e, sulle prime, non entusiasti, e però non sprovvisti di talento e un po' alla volta conquistati dalla passione (ritrovata) del maestro e dal capolavoro di Beckett Aspettando Godot: del resto, i reclusi [...] Vai alla recensione »
Volete fare un film di buoni sentimenti? Non si può, Antonio Albanese e il regista Riccardo Milani hanno dato fondo alle scorte. Non se ne trova più un briciolo, né sul carcere, né sul teatro, né sugli attori sfortunati. Tutto esaurito. C'è pure Samuel Beckett con "Aspettando Godot", ciliegina sulla torta del film impegnato, ma alla portata anche di chi non ha studiato.
Cosa si fa in carcere? Per lo più si aspetta: si aspetta l'ora d'aria, il giorno dei colloqui, i pasti, che passi il tempo e via aspettando. I carcerati san- no cosa significa aspettare. Partendo da questa semplice constatazione, l'attore e regista Antonio (Antonio Albanese), incaricato di tenere un corso di teatro nel carcere di Velletri, ha la pazza idea di far mettere in scena al suo gruppetto di [...] Vai alla recensione »
Quando si sente parlare di un nuovo film di Antonio Albanese, l'immaginazione corre subito a "Qualunquemente" e a tutti quei film comici in cui l'attore travolge la scena e trasforma la storia in un "one man show". La carriera di Albanese, però, è composta anche da tanti piccoli/grandi film di caratura completamente diversa e dove la risata è solo un pallido contraltare di una storia intima, dolce-amara, [...] Vai alla recensione »
Passa la luce tra le sbarre, fosse anche quella dell'occhio di bue, di un faro puntato sul palco: e su un altro presente. E se è teatro dell'assurdo, pazienza: non è che la vita, là fuori (o là dentro...) la sia di meno. E' il remake di un bel film francese (premio Efa, l'Oscar europeo, per la miglior commedia dell'anno), mai arrivato in sala a causa del Covid, a sua volta ispirato a una splendida [...] Vai alla recensione »
Grazie ragazzi, il nuovo film di Riccardo Milani che vede protagonista Antonio Albanese, è un adattamento del film francese Un Triomphe di Emmanuel Courcol, a sua volta tratto dalla storia vera di un attore svedese che mise in scena Beckett con un gruppo di detenuti. Commedia dal messaggio dichiaratamente sociale, Grazie ragazzi aiuta a comprendere il potere trasformativo della cultura, capace di [...] Vai alla recensione »
Tutto comincia dalla storia vera dell'attore svedese Jan Jonson che nel 1985 fece recitare il capolavoro di Beckett Aspettando Godot in un teatro di Gliteborg da un gruppo di detenuti. I francesi ci fecero un film nel 2020, transitato appena in Italia come Un anno con Godot ma forte e riuscito. Riccardo Milani, folgorato dalla storia, con Grazie ragazzi ne fa un remake super fedele scegliendo un Antonio [...] Vai alla recensione »
Chi meglio di un gruppo di detenuti può mettere in scena "Aspettando Godot", dramma per antonomasia del teatro dell'assurdo? Loro che, per definizione, tra le mura del carcere non fanno altro che aspettare: un colloquio, l'ora d'aria, i pasti, la notte e poi, di nuovo, il giorno. È successo davvero: in Svezia nel 1985 quando un attore portò a teatro l'opera di Samuel Beckett insieme a cinque detenuti. [...] Vai alla recensione »
Nel 1986 in Svezia un gruppo di carcerati fuggì approfittando della libertà concessa loro per rappresentare "Aspettando Godot" in un teatro. La storia è stata portata sul grande schermo più volte, dallo svedese "Break Out" al francese "Un anno con Godot" (2020) di Emmanuel Courcol. Si rifà a questa versione Riccardo Milani, che già aveva rifatto un film transalpino con il suo fortunato "Corro da te", [...] Vai alla recensione »
«Aò, ci hai rotto il cazzo per due mesi ma recitare è meglio di una rapina!». Lo dice il detenuto Diego al regista teatrale che lo ha costretto per 60 giorni a studiare Aspettando Godot di Beckett. Grazie ragazzi di Riccardo Milani racconta la voglia di libertà che nasce in quattro carcerati quando Antonio, ex attore finito a doppiare orgasmi senza particolari entusiasmi nell'industria porno, li spinge [...] Vai alla recensione »
Con Grazie ragazzi, dal 12 gennaio al cinema con Vision Distribution, il regista Riccardo Milani insieme ad Antonio Albanese porta sul grande schermo un racconto carico di entusiasmo verso l'arte e le infinite capacità dell'essere umano di trovare libertà e speranza anche quando recluso tra le mura di un carcere o semplicemente in se stesso. Nel film, scritto da Milani con Michele Astori, recitano [...] Vai alla recensione »
Verso la metà degli anni Ottanta, un attore teatrale svedese di nome Jan Jönson decide di mettere in scena Aspettando Godot di Samuel Beckett con una compagnia di cinque detenuti in un carcere di massima sicurezza. Il teatro dell'assurdo beckettiano a confronto con l'assoluta assurdità della prigione. Un mondo libero e poetico trasposto nel silenzio oscuro della gabbia.
Un soggiorno parigino prolungato dal Covid e la casuale lettura del racconto Le vele scarlatte (1923) del russo Alexander Grin, scrittore ben noto in patria e meno da noi: è nato così il film di Pietro Marcello, un bildungsroman giocato in forma di fiaba - e francese quanto a lingua e ambientazione in un borgo fra terra e mare della Normandia - che aveva inaugurato la Quinzaine di Cannes e poteva aspirare [...] Vai alla recensione »
Non sempre tre indizi fanno Una prova, ma è certo che il 2023, per l'Italia, è partito decisamente bene dal punto di vista qualitativo. Dopo il riuscito I migliori giorni, la commedia di Leo e Bruno che ironizza sulla ipocrisia durante alcune feste, ecco che, questa settimana, escono due titoli decIsamente riusciti. Del primo, Le vele scarlatte, firmato da Pietro Marcello, trovate la recensione qui [...] Vai alla recensione »
£ quasi un miracolo, il nuovo film di Riccardo Milani (il secondo della stagione dopo il documentario su Gigi Riva): pur attingendo a molte fonti, da un fatto accaduto in Svezia nel 1985 al francese Un triomphe di Emmanuel Courcol, si impone per originalità e dà l'illusione di accadere davanti ai nostri occhi mentre lo vediamo. £ la magia del teatro, che a volte rende il cinema accademico, a volte [...] Vai alla recensione »
Antonio, attore spesso disoccupato, accetta un lavoro come insegnante nel laboratorio teatrale di un istituto penitenziario e convince la direttrice a valicare le mura della prigione e mettere in scena Aspettando Godot di Samuel Beckett su un vero palcoscenico. Remake del francese Un anno con Godot di Emmanuel Courcol, Grazie ragazzi! di Riccardo Milani fa suo il materiale di partenza e lo adatta all'Italia [...] Vai alla recensione »
Va riconosciuto a Riccardo Milani di provare sempre a fare una commedia attenta alla realtà, cercando di evitare il più possibile di sbracare. Tanto più quando, come qui (e come nel precedente Corro da te) maneggia un usato sicuro altrui, con il remake del francese Un triomphe (da noi Un anno con Godot, solo su Sky), acclamato in patria. Nella sbornia dei remake nostrani, questo (da Palomar e Wildside [...] Vai alla recensione »
Grazie ragazzi. O, meglio, "Merci le gars". Il nuovo film di Riccardo Milani non è farina del suo sacco, e del cosceneggiatore Michele Astori, bensì dei cugini d'Oltralpe: è l'adattamento di Un triomphe scritto da Emmanuel Courcol e Thierry de Carbonnières, diretto da Emmanuel Courcol (2020). Insomma, le idee originali latitano un poco da Trieste in giù, sicché meglio l'usato sicuro della trasposizione [...] Vai alla recensione »
Tratto dal film Un Triomphe scritto da Emmanuel Courcol e Thierry de Carbonnières diretto da Emmanuel Courcol, liberamente ispirato alla vera storia di Jan Jonson (avvenuta in Svezia a meta` degli anni '80), Grazie Ragazzi racconta la storia di un attore (Antonio Albanese), lontano dalle scene da anni, che viene contattato da un suo caro amico (Fabrizio Bentivoglio) per fare l'insegnante di un laboratorio [...] Vai alla recensione »
Negli ultimi 10-15 anni, la commedia italiana ha spesso saccheggiato quella dei cugini d'oltralpe, con rifacimenti che a volte hanno generato risultati artisticamente apprezzabili (ed è stato il caso di quello che è forse il titolo più noto di questo filone, ovvero Benvenuti al sud di Luca Miniero), mentre altre hanno consegnato al pubblico commedie stanche e poco ispirate (e in questo sottogruppo [...] Vai alla recensione »
In generale considero un pigro vizio del cinema italiano di commedia rifare tanti film stranieri, per lo più francesi, spagnoli, argentini, messicani, pure tedeschi; insomma una mancanza di idee e fantasia. Quasi sempre i remake non sono all'altezza dell'originale, con le dovute eccezioni. Riccardo Milani, classe 1958, è uno specialista in tal senso: prima "Mamma o papà?", poi "Corro da te", adesso [...] Vai alla recensione »