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Steven Soderbergh

Steven Soderbergh è un attore statunitense, regista, produttore, produttore esecutivo, sceneggiatore, fotografo, montatore, è nato il 14 gennaio 1963 ad Atlanta, Georgia (USA).
Nel 2001 ha ricevuto il premio come miglior regia al Premio Oscar per il film Traffic. Steven Soderbergh ha oggi 60 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

A lui gli occhi, please

A cura di Fabio Secchi Frau

Nato nel cuore della Georgia e degli anni Sessanta, Steven Soderberg ha succhiato il latte della sua epoca: le rotture degli schemi dei benpensanti e la passione quasi infantile per la natura umana e le relazioni umane allo sfascio. Attecchito a Hollywood, tra una pellicola con il suo attore feticcio, George Clooney, e un film indipendente, ha mostrato subito la sua vocazione per il fascino delle "sfumature". Costantemente pronto a conquistare lo spettatore, è riuscito a creare stupefacenti contesti, arricchiti da un impianto visivo notevole - che non ha mai mancato di sortire gli effetti desiderati -, e figure al servizio dell'azione, anche quando seguono percorsi diametralmente opposti a quelli della gente comune. Figure che appassionano, nella loro dimensione ambivalente di cialtroneria e coraggio, di artificio e paura, peraltro più desiderosi di credere in loro stessi, che nel mondo circostante e nei suoi valori. Le loro azioni sono sempre pratiche e concrete, riprese con una tecnica che punta a stupire, scardinando, con la sceneggiatura, le convenzioni razionali del pubblico. Un cinema moderno che ha incantato tutti.

Le prime esperienze e l'esordio con Sesso, bugie e videotape
Nato ad Atlanta, secondo di sei figli, quando era ancora giovane la sua famiglia si trasferì a Baton Rouge, in Louisiana, dove suo padre aveva avuto una cattedra al College of Education del Lousiana State University. Mentre frequentava ancora il liceo, intorno ai 15 anni, Soderbergh si iscrisse a un corso di pellicole d'animazione e cominciò a girare il suo primo corto in 16 mm dal titolo Janitor. Dopo il diploma, parte per Hollywood dove lavora come editore freelance, ma rimane lì per brevissimo tempo, infatti torna a Baton Rouge, continuando a girare dei cortometraggi e a scrivere dei soggetti.
Il primo grande lavoro lo aspetta nel 1986, quando il gruppo rock degli Yes gli chiede di girare un documentario su un loro concerto. Il video dal titolo Yes: 9012 Live ottiene una candidatura ai Grammy e finalmente Steven Soderbergh viene lanciato. L'anno successivo, dirige il corto Winston e nel 1989 si destreggia (finalmente) nella direzione di un lungometraggio. James Spader, Andie MacDowell e Peter Gallagher saranno gli interpreti di Sesso, bugie e videotape che, con un frullato di coppie, tradimenti, intrighi, voyeurismo e scabrosità varie, vince la Palma d'Oro come miglior film, ottenendo il Premio FIPRESCI e una candidatura all'Oscar e al Golden Globe per la sceneggiatura. Cominciano così a delinearsi i temi che Soderbergh cercherà di affrontare in tutta la sua filmografia: la prepotenza del sesso ma come mezzo che arriva a parlare di sentimenti, di vita e speranze, ben sostenuto da sceneggiature scritte benissimo, fluide e scorrevoli, anche quando usano un linguaggio esplicito; la natura umana, messa a nudo freddamente e crudelmente, non c'è cuore, non esiste mente o inconscio, c'è solo ciò che è reale, ovvero i fatti; le prese di coscienza dei personaggi che passano da un eccesso all'altro, dal muoversi troppo al non muoversi affatto. Il tutto mixato in una pellicola che è in grado sempre e comunque di penetrare a fondo nelle coscienze della gente.

Il successo e l'Oscar come miglior regia
Un inizio emozionante per Soderbergh che, dopo anni di pausa, e il matrimonio con l'attrice Betsy Brantley (dalla quale divorzierà nel 1994, dopo la nascita della figlia Sarah) ritorna sul grande schermo nel 1992 con Delitti e segreti. Conquistandosi l'affetto e l'amicizia di attori come Don Cheadle, George Clooney, Matt Damon, Luis Guzman, Julia Roberts e (più tardi) di Topher Grace, rifiutata la regia di Quiz Show (1994), si rifugia in teatro dove dirige la piece "Geniuses" (1996).
Dirige poi Piccolo grande Aaron (1993), Torbide ossessioni (1995), Schizopolis (1997) e nel 1998 arriva nelle sale cinematografiche con Out of Sight - Gli opposti di attraggono, contrapponendo la diva emergente Jennifer Lopez con il più amato dalle americane George Clooney in un gioco di caccia alla volpe che farà perdere la testa al mondo intero. Successivamente, si occuperà di politica con L'inglese (1999) dirigendo i veterani Terence Stamp, Peter Fonda e Joe Dallessandro. Grande il successo di Erin Brockovich - Forte come la verità (2000), pellicola drammatica che farà meritatamente fruttare un Oscar all'amica Roberts, ma ancora più forte è il successo di Traffic (2001) che gli farà vincere il tanto sognato Oscar per la migliore regia e dove si mette in luce per autenticità e sofisticatezza, scardinandolo dallo status di giovane promessa a quello di autore.

Un autore eclettico tra grandi incassi e cinema indipendente
Glamour e bello rimane il suo capolavoro Ocean's Eleven (2001) che raccoglie nel cast tutto il suo clan da Clooney a Pitt, dalla Roberts a Damon, passando per Andy Garcia. La storia è il remake di Colpo grosso, un vecchio film con Frank Sinatra e la sua "Rat Pack", ma adattata ai giorni nostri diventa qualcosa di eccellente e un prodotto di enorme tendenza. E tanto sarà il successo che ne nasceranno due seguiti: Ocean's Twelve (2004) e Ocean's Thirteen (2007). Ridirige Clooney in Solaris (2002), remake dell'omonimo film fantascientifico di Tarkovsky, poi si getta nella commedia con Full Frontal (2002). Si sposa una seconda volta, con Jules Asner e dirige a 6 mani, assieme ad Antonioni e Wong Kar-wai la pellicola a episodi Eros (2004).
Prende una pausa dai meccanismi di Hollywood e dai suoi divi, dirigendo la pellicola grottesca indipendente Bubble (2006) con attori non protagonisti e girato in tre settimane, con un budget stringatissimo. Un film secco che però è un piccolo gioiello del cinema del nuovo millennio. Poi fa il verso a Orson Welles, a Casablanca e ad altri classici noir-bellici degli anni Quaranta con Intrigo a Berlino (2006).
Anche produttore, senza Soderbergh non avremmo mai visto pellicole come Pleasantville (1998), Lontano dal paradiso (2002) Confessioni di una mente pericolosa (2002) e Good Night, and Good Luck (2005) entrambe dirette da Clooney, Syriana (2005) e Vizi di famiglia (2005). L'assoluta verosimiglianza con la vita, il bisogno dello spettatore di incarnarsi e di intraprendere i sentieri che scelgono i personaggi nei film, la prepotenza della paura quasi apocalittica per le "nuove ossessioni sociali", la cultura avant pop miscelata sullo schermo crea un meccanismo gustosamente complicato di intrighi, crimini e bugie nelle pellicole di Soderbergh.

Il dittico su Che Guevara
Nel 2008 con Che - L'argentino e Che - Guerriglia il regista ripercorre il percorso esistenziale e storico di una personalità del novecento ormai trasformatasi in icona. Benicio Del Toro incarna perfettamente nel fisico e nelle sfumature di carattere l'uomo Guevara. Soderbergh rinuncia all'agiografia a favore del racconto e dell'introspezione. Due film dalla durata consistente, entrambi più di due ore, che trasportano lo spettatore in una dimensione sospesa dove il Che immaginato da Soderbergh percorre il suo viaggio di ricerca e caduta. Nel 2009 con la commedia The informant Soderbergh cambia temi e registro puntando il dito contro le contraddizioni dell'uomo moderno incastrato in un sistema capitalistico forse troppo votato all'arrivismo. Sempre del 2009 è The girlfriend experience, sguardo sulla prostituzione di lusso nell'America contemporanea. Nel 2011 presenta alla mostra di Venezia la sua personale versione della fine del mondo con Contagion, thriller fantascientifico che riunisce ancora una volta un cast stellare: da Gwyneth Paltrow a Kate Winslet e Jude Law.
Nel 2012 è invece dietro la macchina da presa per Knockout - Resa dei conti, nel quale dirige Ewan McGregor, Michael Fassbender e la bravissima esordiente Gina Carano, e per Magic Mike, con Matthew McConaughey e Channing Tatum, ispirato alla vita di Tatum stesso. Nel 2013 presenta alla Berlinale il thriller psicologico Side Effects, che vede di nuovo tra gli interpreti Channing Tatum, affiancato da Jude Law, Catherine Zeta-Jones e Rooney Mara. Nel 2013 presenta in Concorso al Festival di Cannes la storia dell'eccentrico showman Liberace in Behind the Candelabra, dirigendo ancora una volta Michael Douglas e Matt Damon. Estremamente prolifico ed eclettico, nel 2014 dirige Clive Owen nella serie in costume The Knick e nel 2017 La truffa dei Logan e Unsane, trovando il tempo anche per dedicarsi alla miniserie interattiva Mosaic.
Dopo Panama Papers (2019), dirige nel 2020 Lasciali parlare, No Sudden Move (2021), e nel 2022 Kimi e l'ultimo capitolo di Magic Mike - The Last Dance.

Ultimi film

Thriller, (USA - 2022), 149 min.
Drammatico, Thriller - (USA - 2021), 90 min.
Drammatico, (USA - 2020), 113 min.
Drammatico, (USA - 2019), 95 min.
Thriller, Drammatico, Horror - (USA - 2018), 98 min.
Commedia, (USA - 2017), 119 min.

Focus

CELEBRITIES
lunedì 28 maggio 2018
Marzia Gandolfi

Steven Soderbergh è conforme ai ritratti che i suoi film disegnano: inafferrabile, contraddittorio, furfante, frivolo. Adolescente e molto prima di Sesso, bugie e videotape, che gli vale a ventisei anni la Palma d'oro a Cannes, Steven Soderbergh aveva risolto l'equazione più complessa della vita: come diventare se stesso. All'equazione esistenziale aveva trovato una soluzione limpida: fare esattamente quello che desiderava

FOCUS
sabato 7 dicembre 2013
Roy Menarini

Quello che Steven Soderbergh è diventato in questi anni (uno dei più grandi cineasti viventi) viene confermato, e anzi compendiato, in Dietro i candelabri. Nella storia di Liberace e della sua vita privata (che l'artista era riuscito abilmente a nascondere, almeno al grande pubblico), Soderbergh riesce miracolosamente a fare tante cose insieme: una storia dello spettacolo americano anni Settanta/Ottanta, una ricostruzione biografica degna di nota, uno studio del kitsch statunitense, una riflessione sulla cultura privata omosessuale, un lavoro teorico sugli attori (la mascolinità risaputa di Douglas e Damon ribaltata di segno), un repertorio di costumi e oggetti, una parabola sull'ipocrisia prima che il camp - con Madonna prima, e Lady Gaga poi - diventasse un fenomeno di massa

APPROFONDIMENTI
mercoledì 4 dicembre 2013
Mauro Gervasini

Wladziu Valentino Liberace è stato un artista, pianista, musicista, intrattenitore, showmen tra i più stupefacenti della storia americana. Era omosessuale ma non poteva dichiararlo, perché la società dello spettacolo non glielo avrebbe perdonato. La sua storia, ispirata al libro dello storico amante Scott Thorson, è alla base del film Dietro i candelabri, sceneggiato da Richard LaGravenese. Soprattutto, diretto da Steven Soderbergh, che nonostante abbia firmato blockbuster come Out of Sight (1998), Erin Brockovich - Forte come la verità (2000) e Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco (2001) lo ha dovuto realizzare per la cable tv e non per il grande schermo perché l'argomento è ancora "scabroso"

INCONTRI
domenica 4 settembre 2011
Ilaria Ravarino

I blog non sono giornali. Sono graffiti con la punteggiatura». Applaudito fuori concorso, il paranoico film di Steven Soderbergh sulla pandemia, Contagion, ha già vinto un primato: quello della battuta più ripetuta, e amata, dall'inizio della Mostra. Al Lido con un gruppo che più che una delegazione pareva una famiglia, al fianco del suo attore feticcio Matt Damon, degli interpreti Gwyneth Paltrow e Laurence Fishburne e dello sceneggiatore, amico e collaboratore di lunga data Scott Z

APPROFONDIMENTI
martedì 15 febbraio 2011
Marlen Vazzoler

Sono cominciate la settimana scorsa a San Francisco, California, le riprese del film Contagion, il thriller d'azione diretto da Steven Soderbergh, basato sulla sceneggiatura di Scott Z. Burns (The Informant, The Bourne Ultimatum), che racconta della diffusione di un virus mortale a livello mondiale. Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow hanno già terminato le riprese tenutesi a Hong Kong, Chicago, Atlanta, Londra, Ginevra e Marocco

I film più famosi

Thriller, (USA - 2007), 122 min.
Thriller, (USA - 2013), 106 min.
Thriller, (USA - 2011), 105 min.
Azione, (USA - 2004), 125 min.
Commedia, (USA - 2017), 119 min.
Thriller, Drammatico, Horror - (USA - 2018), 98 min.
Thriller, (USA - 2006), 105 min.
Drammatico, (USA, Germania - 2000), 143 min.

News

Regia di Steven Soderbergh. Un film con Meryl Streep, Gary Oldman, Melissa Rauch, Jeffrey Wright, Alex Pettyfer. Da oggi...
I cast dei film in concorso scatenano i fotografi mentre si aspetta Martin Eden.
Dalla Palma all'Oscar, dal blockbuster al film indipendente, il regista ha sperimentato tutto e giura sempre che...
Il più rappresentativo autore del cinema Usa degli ultimi vent'anni.
In concorso Solo Dio perdona di Nicolas Winding Refn.
In concorso anche Bille August e David Gordon Green.
Oggi Robert Pattinson e Christina Ricci per Bel Ami.
Oggi è la giornata dei documentari con Javier Bardem e Wenders.
Oggi Lido in musica, tra Sigur Rós e Velvet aspettando Patti Smith.
Il regista dà un aggiornamento sui suoi prossimi progetti.
Un progetto in lavorazione da sette anni vede finalmente la luce.
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Un simbolo di grande forza ancora oggi.
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