Che - L'argentino

Film 2008 | Biografico, 126 min.

Titolo originaleChe: Part One
Anno2008
GenereBiografico,
ProduzioneUSA, Francia, Spagna
Durata126 minuti
Regia diSteven Soderbergh
AttoriBenicio Del Toro, Demián Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría Edgar Ramirez, Victor Rasuk, Armando Riesco, Catalina Sandino Moreno, Rodrigo Santoro, Yul Vazquez, Ramon Fernandez, Julia Ormond, Roberto Santana, Vladimir Cruz, Marisé Alvarez, Jose Caro, Pedro Adorno, Jsu Garcia, María Isabel Díaz, Mateo Gómez, Unax Ugalde, Christian Nieves, Andres Munar, Liddy Paoli Lopez, Francisco Cabrera, Pedro Telémaco, Milo Adorno, Miguelangel Suarez, Alfredo De Quesada, Roberto Urbina, Juan Pedro Torriente, Sam Robards, Jay Potter, Stephen Mailer, René Lavan, Oscar Isaac, Octavio Gómez Berríos, Blanca Lissette Cruz, Laura Andújar, Euriamis Losada.
Uscitavenerdì 10 aprile 2009
TagDa vedere 2008
DistribuzioneBim Distribuzione
MYmonetro 3,01 su 24 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Steven Soderbergh. Un film Da vedere 2008 con Benicio Del Toro, Demián Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría. Cast completo Titolo originale: Che: Part One. Genere Biografico, - USA, Francia, Spagna, 2008, durata 126 minuti. Uscita cinema venerdì 10 aprile 2009 distribuito da Bim Distribuzione. - MYmonetro 3,01 su 24 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 29 settembre 2017

Argomenti:  Che Guevara

Storia del mitico rivoluzionario sudamericano Ernesto "Che" Guevara, dall'incontro con Fidel Castro all'ascesa quale comandate della rivoluzione cubana. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, In Italia al Box Office Che - L'argentino ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 2 milioni di euro e 551 mila euro nel primo weekend.

Che - L'argentino è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,01/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,19
CONSIGLIATO SÌ
Soderbergh fa della rivoluzione un'esperienza cinematografica.
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 22 maggio 2008
Recensione di Marianna Cappi
giovedì 22 maggio 2008

Il 26 novembre del 1956 il medico argentino Ernesto Guevara salpa alla volta dell'isola di Cuba con un giovane avvocato di nome Fidel Castro e altri 80 ribelli determinati a rovesciare la dittatura di Fulgencio Batista con una rivoluzione. Medico, stratega e instancabile guerrigliero, il "Che", alla guida di una colonna di uomini, dopo un lungo faticosissimo periodo sulla Sierra Maestra, conquista la città di Santa Clara e si riunisce ai compagni per marciare su L'Avana.
Quello che appare sugli schermi, dopo otto anni di lavoro, è il Che di Soderbergh, quello che nessun altro avrebbe potuto fare in maniera simile, quello che di Soderbergh autore e produttore porta il marchio indelebile, anche là dove calpesta nuovi sentieri, anche e appunto perché li calpesta. Scardinando le convenzioni della continuità, con stacchi avanti e indietro nel tempo (bello il ritorno alla terrazza del primo incontro con Fidel) e spostamenti nello spazio -dalla foresta tropicale alla sede delle Nazioni Unite - che la dicono lunga sulla versatilità del protagonista, Soderbergh parla anche di se stesso, del suo cinema, che rimbalza tra esplorazione e diplomazia, tra le immagini ultravivide dell'avventura (girate con la Redcam) e quelle declinate nel bianco e nero glamorous targato Nordamerica e società dello spettacolo.
Sono due binari: da un lato si fa strada un leader, tra i colpi dell'asma e dei fucili nemici, dall'altro nasce una stella, sotto i flash dei fotografi e delle interviste romantiche. In questo senso, nel suo film rispettosissimo e tutt'altro che declamatorio, il regista prende una posizione netta dicendoci che non è la meta che (gli) interessa, non l'icona, ma il viaggio.
Il personaggio di Che Guevara (ri)nasce nel corpo più massiccio di Benicio Del Toro (lontano anni luce dal ragazzino sensibile dei Diari della motocicletta) e si costruisce per azioni, per tono della voce, per furore dello sguardo: prima con le armi del cinema che con quelle della storia.
Purtroppo Che - L'Argentino non si fa apprezzare pienamente per colpa di un doppiaggio che non ha ragione di esistere, che livella, decontestualizza, toglie al protagonista il suo carattere di straniero, e perché è probabilmente come film-esperienza, nella sua durata complessiva di quattro ore e mezza e nella voluta discontinuità tra le due parti che lo compongono, che si arricchisce di senso. D'altronde quel che fa Soderbergh è esattamente questo: entrare nella dimensione esperienziale della rivoluzione, al ritmo dei passi stanchi, delle notti di veglia, delle decisioni da prendere sul momento, degli errori commessi per sempre, per raccontare di un uomo che ha fatto di un'idea una pratica, per esporci, in pratica, un'idea di cinema.

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Soderbergh e Del Toro ci offrono un ritratto efficace del 'Che'.
Recensione di Giancarlo Zappoli

Parte prima.
26 novembre 1956. Fidel Castro parte verso Cuba con un gruppo di un'ottantina di ribelli. Uno di loro è Ernesto Guevara, un medico argentino a cui presto verrà attribuito il soprannome 'Che'. Il gruppo ha una finalità precisa: abbattere il regime dittatoriale di Fulgencio Batista sostenuto dagli americani. Il Che si dimostra da subito un combattente abile particolarmente versato nell'arte della guerriglia. Diventa così sempre più famoso tra i suoi compagni e tra la popolazione per la sua determinazione mista a una profonda passione per i più deboli e sfruttati. Ben presto diventerà un comandante e, con la vittoria dei castristi, uno dei miti di quella rivoluzione.
Parte seconda.
Dopo l'insediamneto del governo guidato da Fidel Castro il Che è al vertice della sua popolarità e gli viene offerto un Ministero. Ma il combattente Guevara lascia ben presto Cuba. In altre parti del mondo c'è gente che soffre e che deve essere sostenuta dalla lotta armata. Dopo una breve presenza in Congo la sua meta è la Bolivia. Qui troverà condizioni ancor più difficili ed estenuanti sia sul piano climatico che su quello politico. Infatti il partito comunista locale gli fa il vuoto intorno non concordando con i suoi metodi di lotta. Lasciato solo il Che finirà con l'essere accerchiato dalle truppe dell'esercito, arrestato e ucciso brutalmente.
Steven Soderbergh mostra ancora un altro volto del suo eclettismo registico e Benicio Del Toro (qui protagonista e produttore) quello del suo impegno. Se presentassimo questo film a una persona che non sa nulla di cinema dopo avergli mostrato ad esempio Ocean's 13 non direbbe mai che si tratta di opere dello stesso regista. Invece, fortunatamente, è così. Soderbergh si lancia in questo megaprogetto della durata complessiva di 4 ore e mezza con un obiettivo ben delineato anche se non dichiarato. Non vuole cioè farsi invischiare nella polemica sulla Cuba così come si è venuta costituendo nei decenni con il culto del leader e la restrizione delle libertà. Elide pertanto tutte le tensioni che nacquero tra Guevara e Castro dopo la conquista del potere. Combattente per tutte i popoli oppressi l'uno, politico che aveva raggiunto lo scopo l'altro. Si concentra sulla figura del Che raccontando nella prima parte l'Utopia che si fa realtà e nella seconda lo scontro con la realtà stessa. Anche i ritmi di montaggio delle due parti sono profondamente diversi. Nella prima si assiste non solo alla costruzione dei personaggi ma anche a un progressivo ellargarsi della partecipazione popolare alternati a un'intervista in cui si espone il pensiero politico del protagonista e alla ricostruzione del suo storico intervento all'Assemblea delle Nazioni Unite. È come se lo schermo progressivamente si allargasse mostrando l'espandersi di un'idea che diventa condivisa dagli oppressi.
La seconda parte invece compie il percorso opposto chiudendo sempre più Guevara e i suoi uomini in un cerchio di incomprensioni che li condurrà alla sconfitta e alla morte. Senza mitizzare il personaggio e senza insistere, come altri avrebbero fatto, sul versante sentimentale Soderbergh trova in Del Toro una mimesi quasi perfetta non solo dal punto di vista fisico ma, ed è questo ciò che più conta, dal punto di vista del carattere di personaggio che ha spesso trovato, per il suo coraggio e per la determinazione con cui sosteneva le proprie idee, rispetto anche da parte di chi milita in movimenti di destra. Nelle sue azioni e perfino nel gestire che Del Toro gli offre sembra trovare sintesi la famosa frase del Che: "Bisogna saper essere duri senza perdere la tenerezza".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 23 aprile 2009
giorgio47

Un film in controtendenza! Nel momento in cui il capitalismo e l’imperialismo sembrano non avere, non solo ostacoli ma, neanche critiche (tanto che le stesse parole, una volta usate, almeno imperialismo, come termine di arroganza, oggi non si sentono più neanche pronunciare), esce un film che parla della rivoluzione, quella vera! Certo il personaggio principale del film è Ernesto Che Guevara, che [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 aprile 2009
Lalli

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo: è la qualità più bella di un rivoluzionario Ernesto Che Guevara) grazie Che, per quello che sei stato, per quello che sei ancora oggi per milioni di persone, e chissà che "...da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non lo aspettate il Che ritornerà.

venerdì 29 maggio 2009
Mimmo_Fuggetti

Non ci sono banche questa volta. I componenti della squadra non sono i soliti bellocci hollywoodiani, nessun Andy Gancia o Al Pacino nello schieramento opposto. Questa volta sembra che Soderbergh abbia deciso di superare un'altro ostacolo, quello del film biografico impostato con un marchio d'autore. Già, il bottino si chiama Cuba, il George Clooney della situazione questa volta è uno straordinario [...] Vai alla recensione »

domenica 12 aprile 2009
paapla

Il racconto del Che di Steven Soderbergh è credibile come pure l’ottima interpretazione del portoricano Benicio Del Toro (Ernesto Guevara), che Steven Soderbergh ha reso grande in Traffic nelle vesti dell’onesto poliziotto messicano Javier Rodriguez. Ernesto Guevara si racconta per 120 minuti in modo non lineare. Un richiamo forte al popolo cubano e non solo a non tradire gli ideali della rivoluzione [...] Vai alla recensione »

martedì 14 aprile 2009
/bizzarrevisioni.iobloggo.com

Dopo lunghi anni di gestazione esce nelle sale il colossale lavoro di Soderbergh sulla vita del Che, talmente lungo e articolato da essere stato diviso in 2 parti: “l'argentino” e “il guerrigliero”. In questa prima parte si narra l'inizio dell'avventura del Che, partito dalle coste del Messico con altri 87 uomini, per realizzare la rivoluzione cubana.

giovedì 7 maggio 2009
agathe

il film va visto nella sua interezza, possibilmente la stessa sera. Solo così si capirà la forza e il valore artistico dell'opera. La prima parte racconta il momento più felice del Che la costruzione, le azioni, i pensieri che hanno portato alla vittoria di un'ideale; il secondo il momento più disperato, il fallimento e la morte. Senza alcuna retorica, con uno stile asciutto che non concede nulla e [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 aprile 2009
tommynini

terribile film in cui del toro viene diretto come una macchietta dal regista, senza evidenziare la sottile psicologia del che,per non parlare dell'attore che interpreta fidel,poveretto sembra un personaggio di zelig,tre quarti del film si svolge nella sierra con episodi narrati cinematograficamente da un dilettante di un circolo liceale.Qualche comparsa,due sparatorie, e nulla più ,si salvano ,anche [...] Vai alla recensione »

domenica 26 aprile 2009
PiccoloPanda

Film discreto, con una buona regia. Il film rimane fedele alla storia, ma non appassiona. Benicio del toro, non esprime al massimo la figura del che e neanche gli altri attori, la colonna sonora è molto semplice e ripetitiva, i flashback continui stancano e la sceneggiatura è molto semplice. Insomma, un buon film ma che da una figura come quella del che poteva tirar fuori di meglio.

domenica 19 aprile 2009
orazioblur

Il film annota abbastanza bene le vicende del Che, e di tanto in tanto offre degli spunti davvero educativi oltre ad aforismi dello stesso guerrigliero che lasciano pensare. Ma ci sono due cose che fanno scendere di livello la pellicola: 1) I dialoghi poveri e scarni, oltrechè banali e super-ripetuti affiancati da un doppiaggio italiano penosissimo, al quale ormai mi ci son fatto l'abitudine.

martedì 14 aprile 2009
ciccio capozzi

“CHE- L’ARGENTINO” di STEVEN SODERBERGH; USA-FRA-SPA, 08. La prima parte della vicenda rivoluzionaria di Ernesto Guevara de la Serna, detto “Che”. Lui, idealista medico argentino, conosce il carismatico e abile Fidèl Castro e partecipa alla guerra di liberazione contro la dittatura di Batista a Cuba. Il film si chiude con la presa del potere. Il tentativo del regista è ambizioso.

venerdì 17 aprile 2009
roland

gran bel film sia per la fotografia, sia per il montaggio (bella l'idea delle scene future in bianco e nero con la voce di Che che spiega e risponde alle domande che gli fa la giornalista, molto documentaristico)ottima la recitazione (del Toro). Un film che è una via di mezzo tra biografia e documentario con molte scene di guerriglia. condivido la praticamente assenza della musica, conferisce al film [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 aprile 2009
Lucky

Si fa un po' fatica a seguire il film all'inizo. La prima parte mi è sembrata un'introduzione alla seconda parte (la guerriglia) e probabilmente perde un po', sarebbe stato meglio vederlo per intero. Tuttavia la figura del Che, come deve essere, sovrasta tutti, integerrimo, mai sopra le righe, pragmatico e sempre fedele ai suoi ideali. Come ho detto all'inizo, il film finisce proprio quando comincia [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 aprile 2009
fataignorante

Un po deludente(mi dispiace dirlo). Il tentativo di smitizzare, di evitare la retorica è riusciuto.Del toro molto bravo , ma bisogna anche dire che nel film si fatica molto a trovare una figura che fa da contraltare al protagonista (nemmeno Castro ci riesce). Molto riuscita è la parte finale di guerriglia cittadina. Tuttavia complessivamente è un po "faticoso" , invece, per lo spettatore [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 aprile 2009
serpico

sono rimasto molto deluso.solo benicio del toro bravissimo nella parte del che il film mediocre brtuttissima la regia non sono film per soderbergh se e una biografia la prima parte e meglio leggere il libro.spero la seconda parte sia migliore Steven Soderbergh hai rovinato il c'e doveva essere un capolavoro le migliore parti del film molto ridotte in particole le sue interviste e [...] Vai alla recensione »

domenica 19 aprile 2009
Spoerri

ma quanto è stato bravo Benicio Del Toro? finalmente un film di Soderberg che mi è piaciuto: non patinato e trendy come la maggior parte dei suoi altri ma sopratutto non con carica ideologica, rischio che credo fosse alto visto il personaggio. Diretto e senza fronzoli, paradossalmente alla durata del film nelle sue 2 parti quasi sintetico nel linguaggio, appare per questo forse poco ooinvolgente [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 aprile 2009
NicolaC

Il film di Soderbergh ritrae Che Guevara in tutta la sua forza,nel dinamismo di un rivoluzionario che pensa non solo a combattere ma anche ad usare le armi della diplomazia. Vediamo il nostro rivoluzionario nella sua veste militare combattere per la libertà del popolo Cubano, comandante temerario e medico. Insieme alle coinvolgenti scene di guerra contro le truppe di Fulgencio Batista, il regista [...] Vai alla recensione »

martedì 14 aprile 2009
Rorschach

La mia stima e apprezzamento per Soderbergh trovano conferma e, anzi, aumentano ancora con questo film. Il mio timore, prima di entrare in sala, era di vedere un film storico "bello ma noiso", e con un americano adattamento del rivoluzionario protagonista. Grande Smentita. il Che è mostrato in maniera oggettiva e completa; le due ore e sei filano che è un piacere, grazie ad un ritmo perfetto, ne caotico [...] Vai alla recensione »

domenica 26 aprile 2009
The Boxer

Film decisamente scarso, si salva solo Benicio Del Toro anche se, sempre sfuma, l'imprigionamento ad una sceneggiatura vuota e farraginosa.Ne ho visto, e sono sicuro che ne avete visti, di film Biografici, grandi capolavori..vedi Schindler's List - Ghandi - Malcom x solo per citarne alcuni, la lista sarebbe lunga. In questi film, Sempre, l'Uomo è stato al centro degli avvenimenti, Sempre attraverso [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 aprile 2009
XIVIEW

Il film non "decolla" ed i motori rimangono spenti, a parte uno chiamato Benicio, fino alla "fine" del film. NON trasmette passione, odio e AMORE (rivoluzionario). NON comunica la fame di libertà e di dignità. MANCA ordine narrativo e una sceneggiatura all'altezza. Un Icona come Guevara meriterebbe un arte cinematografica di maggiore spessore.

venerdì 10 aprile 2009
fanto

...UN DOCU-BIO-REPORTAGE...... UN FILM è MOLTO ALTRO... LA RED ONE NON UNA MACCHINA DA PRESA E NEPPURE UNA RED CAM.... MA UNA RED-ONE........

martedì 5 maggio 2009
eakes

Bellissimo film, gli interpreti sono bravissimi, si rimane con gli occhi fissi senza mai sta staccare lo sguardo dallo schermo

giovedì 12 novembre 2009
Turkish

Il film è costruito bene,sopratutto nel montaggio e nel raccontare la storia del che attraverso due filoni,l'intervista della giornalista americana con domande pungenti e dirette al Che'dopo la rivoluzione e lui che rispondendo porta avanti il racconto della sua vita/della rivoluzione.Abile Soderbergh di mettere in risalto la personalità, le idee e la forte morale di un personaggio così complesso e [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 aprile 2009
BIGLIARDI67

...... forse niente potrà mai dare veramente l'idea di che straordinario uomo fosse Guevara, onesto, corretto, altruista, pieno di ideali e valori! Ha dato la sua vita per la libertà degli altri...... e questo dovrebbe essere un "vivo" esempio per tutti noi! Laura Bigliardi

martedì 21 aprile 2009
albimutigno

Questo film credo che sia rappresentativo ed emozionante,parla di un argomento,di una guerra,di un protagonista realmente esistito secondo me questo è un film da vedere

giovedì 16 aprile 2009
livietto

inanzitutto devo dire che aspettavo questo film da molto tempo, visto che in lavorazione c'è stato ben otto anni, e ad essere sincero un pò mi ha deluso, ben fatto ma senza anima. Benicio Del Toro era come immaginavo.... una vera forza della natura, il resto ben costruito, una gran fotografia ma veramente troppo piatto, aspettiamo la seconda parte sperando che si rinforzino i sentimenti dei personaggi [...] Vai alla recensione »

martedì 21 aprile 2009
garomano

ottima interpretazione di benicio del toro; il film è più documentario che film. è una fedele ricostruzione della rivoluzione cubana senza fronzoli e senza aspetti romanzati, forse un pò lenta.

lunedì 10 ottobre 2022
eugen

"The Argentine"(Steven Sodebergh, dai diari di Che Guevara, screenplay di Peter Buchman), 2008, dove si narra del medico argentino Ernesto  GUevara, detto"che"dai Cubani(perche'gli Argentini mettono"Che"da tutte le parti, come si sa o almeno sannno a Cuba), grande rivoluzionario, che confuce la lotta guerrigliera contro la dittatura di Fulgencio Batista appunto [...] Vai alla recensione »

domenica 10 novembre 2013
qisoneb

Che dire, questo è il film del che, tutte le riprese con le sensazioni della guerriglia, un plauso al doppiaggio serio, i dialoghi con lo spirito del che, ogni spostamento nelle boscaglie, è come dev'essere, qualcuno dice sia ancora vivo, qualcuno dice che, dopo aver consolidato l'addestramento, le tattiche, in argentina, attui l'apice del suo potenziale, quello che la gente gli attribuiva, [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2013
arax91

Buon documentario, il migliore sulla rivoluzione cubana. Ammetto però che la metrica è lenta, molti feed-back (passato / futuro) distolgono la concentrazione del film. OTTIMO del Toro.

sabato 25 aprile 2009
LucianoRizzuti

"Che - L'argentino" è un pessimo film. Non descrive in alcun modo nè il contesto storico nè la situazione economica e sociale da cui nasce la rivoluzione cubana. I personaggi sono tutti banali, prevedibili, privi delle più elementari caratteristiche necessarie a tenere viva l'attenzione dello spettatore. E' un film privo di significato per chi conosce la rivoluzione cubana ed estremamente noioso [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 aprile 2009
melania

Il film racconta abbastanza fedelmente i fatti storici del periodo cubano di Che Guevara,ma non mi ha dato alcuna emozione,non sono "entrata" nel film.A mio avviso non c'è atmosfera....molto bravo l'attore protagonista.Peccato,mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente!

domenica 19 aprile 2009
mariorossi

di certo non un bel film!

venerdì 17 aprile 2009
Wombats

Ottimo lavoro di Soderbergh.....molto curato il lavoro...aspetto la seconda parte

mercoledì 15 aprile 2009
I'Para

Quello un film aperto, evasivo, sognatore, pieno di colori, di vita. Questo un film terra terra, analitico, che racconta i fatti così come sono, quindi un po' noioso alla fine. Bello comunque, soprattutto grazie al magnifico Benicio Del Toro. Aspetto Guerrilla sperando che sia un po' meglio, anche se questo era più che discreto.

mercoledì 15 aprile 2009
scofields

Quattro stelle per Benicio e il Che.Peccato per i doppiaggi.Regia buona

sabato 15 maggio 2010
doni64

Film drammatico sulla vita di cechevara.La trama e' spenta e non compisce l'attenzione poiche' inconcludente.Nel complesso un film discreto e vuoto.Voto 6

martedì 31 agosto 2010
kulpe

nel film su che guevara in pratica per metà si vede gente che cammina nella boscaglia, per l'altra metà gente che si saluta, si abbraccia e si dà pacche sulle spalle. una vera noia!

martedì 26 maggio 2009
Gladsome

Davvero una delusione questo film! Si cerca di ricostruire la vita del Che "l'argentino", fino alla rivoluzione cubana, senza fare accenno a nessun ideologia che vi era dietro l'impresa di Guevara. Il film scorre con sequenze di combattimenti senza spiegare un perchè...Come se il Che si fosse buttato nella rivoluzione cubana così, tanto per fare qualcosa!!! Sprecato Benico Del Toro che è stato molto [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 aprile 2009
microbo

Tremendamente noioso. Un film racconto nel quale non ti appassioni, nel quale è stata data importanza a cose non interessanti. Non è all'altezza della personalità di Guevara. Tuttavia un grande Benicio del Toro.

sabato 25 aprile 2009
THE_JOKER

Chi dice che è noioso non ama il CHE e se volete vedere un film di solo sangue guardatevi i film di john wayne

Frasi
È preferibile morire in piedi che vivere inginocchiato…
Una frase di Ernesto Che Guevara (Benicio Del Toro)
dal film Che - L'argentino - a cura di stefano
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

L'impresa di raccontare ascesa e caduta del Che aveva qualcosa di suicida. Invece Soderbergh è riuscito a fare la cosa giusta: ha scelto due episodi opposti e complementari distribuendoli in due film ("Guerriglia" uscirà il 1° maggio) molto diversi per stile, ma speculari. In questo primo, assistiamo all' incontro del giovane medico argentino con Castro e ne seguiamo l' avventura rivoluzionaria con [...] Vai alla recensione »

Claudio Masenza
Il Venerdì di Repubblica

Tanto c'è voluto a Steven Soderbergh (Traffic, Ocean's Eleven) per realizzare il suo film. Anzi, i suoi due film: Che. L'argentino in uscita ora e Che. Guerriglia, a maggio. Un'operazione politica? «No, l'ideologia mi interessa molto meno dell'uomo» racconta il regista. «Era uno che bisognava amare senza aspettarsi nulla in cambio». Il più eclettico degli autori cinematografici americani, Steven Soderbergh [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Come si diventa un mito? Che - L'Argentino, prima parte del film di oltre 4 ore che il regista Soderbergh ha realizzato sull'eroe (la seconda, Che - Guerriglia, uscirà a maggio), non entra nel merito di una valutazione storica di un personaggio discusso quanto leggendario. Basato sui diari di Guevara e alternato con spezzoni del suo discorso all'Onu nel '64, il film è la cronaca di due anni di guerriglia, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

I punti a favore di «Che - L'argentino» (la seconda parte dell'ambiziosa saga, intitolata «Che - Guerriglia», uscirà tra un mese) non mancherebbero: Benicio Del Toro, che ne è anche produttore, è davvero impressionante per come s'incarna nel protagonista, ma anche gli attori alle prese con personaggi come Fidel (Demiàn Bichir), Raul (Rodrigo Santoro) o Cienfuegos (Santiago Cabrera) onorano il ruolo [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«Che», il riuscito film di Soderbergh, racconta la vita di Guevara e la sua esperienza cubana, senza ricorrere all'epica o all'ideologia. Non c'è rivoluzionario se non c'è amore. Così dice Ernesto Guevara de la Serna ( Benicio Del Toro) in Che: L'argentino (Che: Part One, Usa, Francia e Spagna, 2008, 126'), prima metà del lungo film che Steven Soderbergh e lo sceneggiatore Peter Buchman hanno tratto [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Dopo anni di privazioni festivaliere è giunto il primo gesto di generosità del prussiano sistema logistico di Cannes. A metà pellicola di Che, per la regia di Steven Soderbergh, è calato, come nelle proiezioni di una volta, l'intervallo con annesso spuntino gratuito. Ovvero un cestino da set, con su scritto Che, composto da sandwich, snack dolce, bottiglia d'acqua e salvietta.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Il crimine organizzato non è qualcosa di aberrante, è solo «l'esercito ombra», la manovalanza gangsteristica del rapace sistema neoliberista. Ovvero oggi viviamo in un mondo che, azzerato il «libero mercato», reprime sul nascere qualunque lotta dal basso per lo sviluppo umano (tranne, forse, in Cina e in India), mentre enfatizza e osanna la più violenta e totale coercizione dall'alto (in Europa per [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Il «Che» è vivo. E anche i critici che hanno retto la maratona del doppio film di Steven Soderbergh (quattro ore e mezza) grazie al vezzoso cestino offerto nell'intervallo dalla produzione. Un record che conquista un posto d'onore nell'album dei ricordi festivalieri, ma non si specchia, purtroppo, in un omologo evento cinematografico. I punti a favore dell'ambiziosa saga non mancherebbero: Benicio [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Due film per uno degli eroi più controversi della modernità, Ernesto "Che" Guevara. Non il mito intramontabile della gioventù ribelle, ma l'uomo, il medico, il guerrigliero, il politico insofferente della vita politica o forse incapace di fare davvero politica. Due film come due pale d'altare in cui tutto è diverso, il tono, il ritmo, il sentimento di fondo, perfino il formato delle immagini, panoramico [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Alberto Korda, il fotografo che lo immortalò nella sua celeberrima espressione intensa e malinconica, l'ha reso icona e marchio. Scattò la foto- senza mai pretendere diritti d'autore per la sua diffusione- il 5 marzo del 1960 ai funerali delle 100 vittime dell'infame strage compiuta dalla Cia sulla nave Coubre. Ernesto "Che" Guevara da allora divenne simbolo di tutte le rivoluzioni, anche grazie a [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Per Che, il doppio film (parte prima, parte seconda) sulla vita e la morte di Ernesto Guevara, atteso per settembre, il regista Steven Soderbergh ha fatto qualcosa di molto raro: un rivoluzionario serio, un medico responsabile, un'intelligenza cosmopolita. Bisogna ricordare, per trovare un personaggio analogo, il protagonista Giulio Brogi di San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani: il [...] Vai alla recensione »

Sheri Linden
The Los Angeles Times

Well into the fourth hour of "Che," the extraordinary and challenging new work by director Steven Soderbergh, the film's subject -- the Argentine-born political insurgent Ernesto Guevara -- strikes a recalcitrant horse. Wheezing and depleted from severe asthma, his dream of a pan-Latin American revolution imploding disastrously in the mountains of Bolivia, the uncharacteristically frustrated Guevara, [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Una danza macabra di forme estetiche contundenti è Che, la biografia di un «grande intellettuale». Ma non solo: il «più completo essere umano della nostra epoca», sentenziò Jean Paul Sartre. Un film sperimentale (e adulto: né apologetico, né derisorio né parziale, né opportunista) come il suo eroe Guevara (un eccellente Benicio del Toro), diretto dallo spregiudicato e finto inesperto (di storia&politica) [...] Vai alla recensione »

Emanuela Martini
Il Sole-24 Ore

Sette anni di ricerche, tra Cuba, la Bolivia, Parigi, Miami, per ricostruire la storia di Ernesto Che Guevara e intervistare quelli che lo hanno conosciuto e che hanno combattuto con lui. Alla fine, il regista Steven Soderbergh e i produttori Laura Bickford e Benicio Del Toro (anche protagonista) si sono ritrovati con un materiale sterminato, difficilissimo da strutturare, e hanno deciso di condensare [...] Vai alla recensione »

Terrence Rafferty
The New York Times

“WE only won the war,” Commandante Ernesto Guevara says a couple of hours into the movie that bears his memorable nickname, “Che.” “The revolution begins now.” Not in this picture, though. Steven Soderbergh's ambitious new film (opening Friday) consists of two parts (each running 131 minutes). The first is set in Cuba, where Guevara helped Fidel Castro overthrow the dictator Fulgencio Batista in [...] Vai alla recensione »

Jean-Luc Douin
Le Monde

"Che, 1re partie : L'Argentin" : jusqu'à la victoire, éphémère Que Francisco Rabal puis Omar Sharif aient interprété le rôle d'Ernesto Guevara dans deux films ridicules en 1969 (signés Paolo Heusch et Richard Fleischer), nous l'avions oublié. C'est préférable. Nous reste en revanche en mémoire le récent Carnets de voyage, de Walter Salles (2004), dans lequel le bourgeois argentin ouvre ses yeux [...] Vai alla recensione »

Luca Castelli
Il Mucchio

Ridendo e scherzando, anche l’epopea del comandante Ernesto Che Guevara sta scivolando pian piano verso gli scaffali della Storia. Sono ormai passati più di quarant’anni da quel 9 ottobre 1967 in cui il Comandante fu giustiziato nella giungla boliviana, più di cinquant’anni dal culmine della revolucion cubana, con il trionfale ingresso nelle città di Santiago e L’Havana.

Thomas Sotinel
Le Monde

C'est un diptyque : si on était dans une église, sur le premier panneau il y aurait les miracles accomplis par le saint et son triomphe dans le monde ; sur le second on verrait son long, son interminable martyre, infligé par les ennemis de sa foi inflexible. Mais on est au Festival de Cannes et Che, de Steven Soderbergh, qui n'est sur le catalogue que l'une des 22 œuvres qui concourent pour la Palme [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

Nearly four and a half hours long, spanning more than a decade and reconstructing a pair of brutal insurgencies, “Che” surely deserves the overworked, frequently misapplied name of epic. Steven Soderbergh’s new film, a two-part portrait of the Argentine doctor-turned-international revolutionary Ernesto Guevara (it opens in limited release as one film on Friday and as two films early next year), plants [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

CANNES, France — On Wednesday morning festivalgoers — or at least the hordes of journalists who stumble into the Salle Lumière every day at 8:30 after a few hours’ sleep and a hasty café au lait — were given a bit of a break. In a departure, there was no competition press screening on the schedule, which provided some of us with an opportunity to glance at the trades, have a second café au lait and [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Ernesto Guevara ha ispirato vari film. Subito dopo la sua morte, il primo fu italiano, El Che Guevara: lo scrisse un reduce della Repubblica sociale, Adriano Bolzoni, che si sentiva vicino a Guevara nella nobiltà della sconfitta; lo diresse Paolo Heusch; l'interpretò Francisco Rabal, l'interprete, guarda caso, di Tiro al piccione di Montaldo. Il secondo film fu americano, Che!: lo diresse Richard Fleischer; [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Quattro ore e mezzo divise in due film e fatte di discorsi, addestramento, guerriglia, prima a Cuba poi in Bolivia. Lo stile antiepico è piano, dimesso, quasi didattico: per evitare l'agiografia, certo. Ma Soderbergh - guardacaso - non sfiora nemmeno le zone d'ombra del Che. Dunque niente o quasi niente sui rapporti con Castro; silenzio sulla gestione del potere; ellisse sull'esperienza africana, [...] Vai alla recensione »

NEWS
LIBRI
giovedì 9 aprile 2009
Pierpaolo Simone

Figura chiave del secolo scorso In principio furono le magliette poi, pian piano, l'icona pop del ventesimo secolo, il rivoluzionario più citato al mondo, cominciò a far sentire la sua voce al di là del merchandising, diventando oggetto di culto – e [...]

VIDEO
mercoledì 25 marzo 2009
 

Due film su Che Guevara A primavera inoltrata, arriva la maratona Che firmata Steven Soderbergh: si parte il 10 aprile con Che - L'argentino e a seguire Che – Guerrilla, il 1 maggio. Presentato a Cannes l'anno scorso, il film presenta Che come un'icona [...]

CELEBRITIES
martedì 10 giugno 2008
Stefano Cocci

Un'altra prova maiuscola in Noi due sconosciuti Valeria Golino, Claire Forlani, Sara Foster, Alicia Silverstone, Chiara Mastroianni, Charlize Theron, Heather Graham e Scarlett Johansson. Sono alcuni dei flirt, veri e presunti, che, negli ultimi 20 [...]

NEWS
giovedì 22 maggio 2008
Chiara Renda

Soderbergh racconta il Che Quattro ore e mezzo di proiezione intervallate da una pausa di un quarto d'ora per la prima proiezione a Cannes del film di Steven Soderbergh Guerrilla. Il regista, affezionato a Cannes fin da quando – nell'89 – conquistò la [...]

winner
miglior attore
Festival di Cannes
2008
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