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Cannes, applausi per Benicio "Che" Del Toro

Presentato con successo il film fiume di quattro ore e mezza su Che Guevara.
di Chiara Renda

Soderbergh racconta il Che

giovedì 22 maggio 2008 - News

Soderbergh racconta il Che
Quattro ore e mezzo di proiezione intervallate da una pausa di un quarto d'ora per la prima proiezione a Cannes del film di Steven Soderbergh Guerrilla. Il regista, affezionato a Cannes fin da quando – nell'89 – conquistò la Palma d'oro con Sesso, bugie e videotape, ha voluto presentare la sua ultima fatica, frutto di sette anni di lavoro, in versione integrale e continuata. Il film dedicato a Che Guevara interamente girato in spagnolo uscirà invece in sala in due parti separate e dalla durata più "umana": la prima racconterà i rapporti tra Che Guevara e Fidel Castro contro il regime di Fulgenzio Batista nel 1959, mentre la seconda si concentrerà sul periodo di estrema fama del Che e del reclutamento del suo gruppo di compagni prima della grande rivoluzione latino-americana.
Il regista del film, che alterna fiction e documentario, ha sfilato ieri in passerella accompagnato da parte del cast, che va da Benicio "Che" Del Toro alle affascinanti Franka Potente e Catalina Sandino Moreno.
Ma a rubare loro la scena sul tappeto rosso ci sono state due icone della bellezza e dello stile internazionale, la pop star Madonna e l'attrice Sharon Stone, a Cannes per assistere alla proiezione privata del documentario sui bambini del Malawi I am because we are. Le due star hanno posato per i fotografi abbracciate, alla vigilia della cena di beneficenza dell'Amfar (Foundation for Aids research), di cui Madonna è presidente e la Stone co-presidente. Inoltre è stata finalmente svelata ieri l'identità della donna misteriosa del manifesto del Festival (creato da Pierre Collier su ispirazione di una fotografia di David Lynch): Anouk Margherite, ballerina del Crazy Horse di Parigi.
Infine, sempre nella giornata di ieri, è stata la volta di un altro film italiano estremamente attuale: Il resto della notte di Francesco Munzi (Saimir). Proprio oggi che il "caso rom" è diventato più che mai rovente, il film del regista romano (presentato nella sezione Quinzaine des Realizateurs) con Sandra Ceccarelli indaga le paure degli italiani riguardo l'integrazione degli extracomunitari nel nostro paese.
Ora, a rappresentare l'attualità italiana, manca solo Sorrentino con il suo "Divo" Giulio.

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