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Elvira Mínguez

Elvira Mínguez è un'attrice spagnola, è nata il 23 luglio 1965 a Valladolid (Spagna). Elvira Mínguez ha oggi 58 anni ed è del segno zodiacale Leone.

Un atto d'amore ammirevole

A cura di Fabio Secchi Frau

La recitazione (quella vera!!!) è amore, sempre. Elvira Minguez lo sa e traccia la vita di ciascuno dei suoi personaggi e il destino di ciascuno dei suoi personaggi sotto questo sentimento. È precisa in ogni veste che indossa, ne delinea gli stati d'animo che all'inizio vivono nella carta e poi trovano nella sua carne un nuovo corpo che è necessario per sottrarsi all'arbitrio e alla libera decisione dello sceneggiatore. E d'improvviso ciò che prima era virtualmente vivo solo nella fantasia altrui, precipita nella dimensione della bufera della vita vera e del sangue. Lei è così. È come un soldato la cui missione, la cui posizione, il cui armamento sono stati decisi da altri. Ma, nell'eseguire gli ordini superiori, detta considerazioni che prescindono dalla sicurezza della scrittura cinematografica e persino da quegli uomini o da quelle donne che quel personaggio l'hanno creato. È un ragionamento che vale per ogni interprete (teatrale o cinematografico) che viene colto da una nuova sfida mentre svolge la sua vita quotidiana. E quel destino individuale viene giocato su un tavolo del quale non si conoscono le regole, ma che se ben giocato, crea bellissimi ritratti cinematografici. Un capolavoro d'attrice non abbastanza celebrato. Una donna piena, emozionante, intensa, umile e giusta, nemica, sconfitta e vincitrice. Un atto d'amore ammirevole.

Gli inizi teatrali
Nata il 23 luglio 1965 a Valladolid, inizia a recitare in teatro, partecipando alle rappresentazioni di opere come "Romeo e Giulietta" (1989), "La cacatúa verde" (1990) e "El carro de heno" (1991), diventando lei stessa la regista di adattamenti teatrali come "Crìmenes del corazòn".

Il debutto cinematografico in profumo di Goya
Imposta dal direttore del casting Paco Pino al regista Imanol Uribe per la pellicola Dìas contados (1994) con Javier Bardem e Candela Peña, riesce con la sua interpretazione di una terrorista dell'ETA a ricevere la sua prima nomination come miglior rivelazione femminile dell'anno. Un ottimo inizio se si pensa che quello fu il suo film di debutto. Successivamente, seguirono dei cortometraggi e delle serie tv come El destino en sus manos (1995) e La virtud del asesino (1997). Dopo aver stretto un profondo sodalizio artistico con Ricardo Franco che la inserirà in moltissimi dei suoi film, seppur in piccoli ruoli, lavorando con star del panorama cinematografico spagnolo come Jordi Mollà, Eduardo Noriega, Maribel Verdú e Paz Vega, viene promossa ad attrice principale per pellicole come Sfida per la vittoria (2000) e Solo mia (2001). John Malkovich, per il suo esordio alla regia, la vorrà ne Danza di sangue (2002), mentre si farà notare anche nel thriller The reckoning - Istinti criminali (2003), cui seguirà la sua partecipazione al telefilm Abuela de verano (2005).

Finalmente Goya!
Nel 2005, riesce finalmente a vincere il suo premio Goya come miglior attrice non protagonista per Tapas di José Corbacho e Juan Cruz che la vorranno anche per Cobardes (2005), che le porterà una nuova nomination come miglior attrice non protagonista. Dopo La caja (2006), partecipa alla pellicola internazionale Che - L'argentino (2008), confermando la sua scelta di recitazione anche come segno di coraggio civile, come testimonianza della coscienza critica e della libertà della cultura. Non importa di quale paese.

Ultimi film

Drammatico, (Spagna, Francia - 2018), 130 min.
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