Quattro prostitute, all'indomani della chiusura delle "case" per la legge Merlin, accettano la proposta di un affarista senza scrupoli di aprire un ristorante per farne una casa d'appuntamenti. Espandi ▽
Quattro prostitute, all'indomani della chiusura delle "case" per la legge Merlin, accettano la proposta di un affarista senza scrupoli di aprire un ristorante per farne una casa d'appuntamenti. Ma le quattro ragazze, dopo qualche mese di vita onesta, si rifiutano di tornare a prostituirsi; la ribellione costerà loro una denuncia e il ritorno al marciapiede. Recensione ❯
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La commedia racconta lo scambio di vite fra due personaggi radicalmente diversi ricorrendo al cliché televisivo. Commedia, Italia2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due uomini ambiziosi di diventare il nuovo responsabile della società che ha unito due aziende. Dovranno scambiarsi le loro vite. Espandi ▽
Luca e Rocco sono i direttori creativi di due aziende che producono sanitari, ma quando verrà completata l'imminente fusione delle loro ditte ci sarà posto solo per uno dei due. La dirigenza, nella persona di una tedesca sadica che ama divertirsi con i destini dei suoi sottoposti, decide che Luca e Rocco, per salvare il proprio lavoro, debbano sottoporsi ad un gioco di ruolo: per una settimana si scambieranno vite, famiglie, case e abitudini di vita perché, essendo l'uno l'opposto dell'altro, il management pensa che il direttore creativo ideale debba riassumere in sé le virtù di entrambi. Luca è un architetto bello, atletico, vegano, single, sciupafemmine e allergico ai bambini che vive in un appartamento asettico nel centro di Roma, mentre Rocco è un geometra sovrappeso sempre a dieta, sposato con tre figli, che vive in provincia in una villa sovraffollata. Riusciranno a sopravvivere una settimana nei panni dell'altro? Recensione ❯
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Il film racconta in modo divertente e costruttivo il fallimento, vissuto spesso come una vergogna indelebile e quasi mai come preziosa occasione di crescita. Espandi ▽
Andrea Gregoretti è un regista disoccupato che abita in un capannone nel mezzo del nulla. Dopo molti dinieghi da parte dei produttori che gli ripetono che "il cinema è un mestiere d'élite" Andrea comincia a sentirsi un fallito totale, ed è in quel momento che gli arriva l'idea geniale: raccontare in un suo film le gesta dei fuoriclasse della sconfitta, ovvero tutti coloro che, soprattutto (ma non solo) in ambito sportivo, hanno toppato clamorosamente, rendendosi però protagonisti memorabili di imprese in qualche modo epiche.
È la sua ribellione alla cultura del vincente che è diventata "l'unità di misura delle nostre vite" e il suo modo di rispondere alla domanda: "Perché perdere fa così male?".
Andrea Muzzi costruisce un film a sua misura raccontando una storia metacinematografica: lui stesso è uno sceneggiatore e un regista (oltre che un attore, noto soprattutto per le collaborazioni con Alessandro Benvenuti) che fatica a trovare produttori e distributori e ha subito la cancellazione di un suo film (scritto con Ugo Chiti) alla vigilia dell'inizio delle riprese, ma non si rassegna a soccombere alla cultura cinematografica improntata ai blockbuster. Recensione ❯
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Trentaduenne viziatissimo e molto timido si consola con riviste e foto porno. Espandi ▽
Trentaduenne viziatissimo e molto timido si consola con riviste e foto porno. Un'esperta cameriera lo "svezza": la madre, saputo che intende sposarla, durante l'ultimo bagnetto lo affoga. Recensione ❯
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Il 24 aprile 1974 arriva la grande notizia: la Rivoluzione dei Garofani sta cambiando il corso della storia portoghese. Marco e Victor decidono di partire subito a bordo della 2 Cavalli di proprietà di uno dei due. Espandi ▽
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Un film che slitta tra lo sguardo naif e la cartolina, tra l'ingenuità e il modello stereotipato, in cui manca un contraddittorio meno edulcorato. Commedia, Italia2013. Durata 110 Minuti.
Ferzan Ozpetek ci presenta "un film dove si ride e si piange come accade nella vita" in stretta collaborazione con la R&C Produzioni. Espandi ▽
Nell'arco di tredici anni, a partire dai duemila, in una Lecce che scopre il piccolo grande boom economico pugliese, due giovani autoctoni (agli antipodi per estrazione sociale, convinzioni ideologiche, aspirazioni e frequentazioni) si odiano, si amano, si tradiscono, fanno esperienza della dolore e dell'ombra della morte, insomma vivono. Recensione ❯
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Da che si ricorda Amanda, 24 anni, non ha mai avuto amici. É la cosa che desidera di più. Quando scopre che da neonate lei e Rebecca passavano un sacco di tempo insieme, Amanda sceglie la sua nuova missione: convincerla che sono ancora migliori amiche. Espandi ▽
Amanda è una ragazza di 25 anni che non ha amici e forse non li ha mai avuti. Un giorno rivede una sua coetanea, Rebecca, con cui da bambina trascorreva molto tempo insieme. Ora anche Rebecca è spesso isolata. Riusciranno, insieme, ad essere meno infelici? Non è solo un film sull’isolamento ma su uno straniamento esistenziale. Amanda, opera prima di Carolina Cavalli che ha scritto anche la sceneggiatura, segue la protagonista nel suo nervoso nomadismo fisico ed esistenziale. Sorretto dalla convincente interpretazione di Benedetta Porcaroli che rende il suo personaggio malinconico, disperato, rabbioso ma anche ironico, il film mette a fuoco tutti gli altri personaggi quasi esclusivamente attraverso la sua protagonista. Forse è questo uno dei limiti del film, incapace di far respirare in pieno la storia perché troppo concentrato su Amanda. Recensione ❯
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Mix di indagine poliziesca, sitcom e commedia amicale, un film singolare tutto al femminile, debitore delle serie tv americane. Commedia, Italia2013. Durata 103 Minuti.
Gilda, Olivia e Crocetta sono tre amiche dal carattere e dalle scelte di vita molto diverse, ma condividono un segreto. Espandi ▽
In un'imprecisata isola del sud Italia vivono tre donne diverse per carattere, (com)portamento e costume. Gilda, intensa e verace 'boccadirosa', è arrivata dal continente a portare gioia ai pescatori di tonno, Olivia, ingenua e fedele consorte, è sposata col ragazzo più bello del paese e patisce per questo l'invidia delle comari, Crocetta, modesta e maldestra, è invisa agli uomini e sopporta una patente da iettatrice. Coinvolte da Olivia nell'omicidio a sangue freddo del marito, ladro e fedifrago, le donne provano solidali a coprire l'accaduto e a nascondere l'ingente refurtiva accumulata dall'uomo in numerose rapine. La loro curiosa frequentazione e la condivisione dello stesso tetto insospettiscono un bel commissario di polizia, nato sulla terraferma e insofferente ai marosi. Unite al di là della dieta alimentare e degli ideali da perseguire, Gilda, Olivia e Crocetta troveranno insieme la via per il continente e il futuro. Recensione ❯
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I Fichi d'India passano al cinema nel ruolo di due cugini senza soldi che hanno la passione per le invenzioni da brevettare. Sopravvivono grazie all'a... Espandi ▽
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Quattro amici sui cinquanta (qualcuno arrivato nella professione, qualcun altro ormai in disarmo, ma tutti con una voglia matta di rimanere giovani Espandi ▽
Quattro amici sui cinquanta (qualcuno arrivato nella professione, qualcun altro ormai in disarmo, ma tutti con una voglia matta di rimanere giovani, di vivere una vita picaresca come da ragazzi) ogni tanto lasciano le rispettive occupazioni e si radunano per le "zingarate" (vagabondaggi, scherzi feroci, ragazzate). Finché uno di loro muore (anche se la moglie crede fino all'ultimo che si tratti di una beffa dell'incorreggibile personaggio). Mario Monicelli riprende un soggetto che il povero Pietro Germi non aveva fatto in tempo a realizzare e lo traduce in immagini con l'abilità che gli è propria. Recensione ❯
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Capitolo secondo delle avventure goliardiche dei quattro amici toscanacci. Per due ore si assiste ad una girandola di scherzi e disavventure Espandi ▽
Capitolo secondo delle avventure goliardiche dei quattro amici toscanacci. Per due ore si assiste ad una girandola di scherzi e disavventure private del presente, che si alternano a flash-back che propongono vecchie avventure di quando era ancora vivo il Perozzi (il quinto amico interpretato da Philippe Noiret, che muore alla fine di Amici miei). Tutto bene finché all'improvviso una trombosi blocca su una sedia a rotelle il Mascetti. Si ride ancora. Recensione ❯
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Rigurgito di goliardiche "zingarate" per quattro amici ormai vecchiotti. Mascetti (Tognazzi) ridotto sulla sedia a rotelle, se ne va in una casa di riposo. Espandi ▽
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Alla corte di Lorenzo il magnifico, le scorribande zingare di un gruppo di amici che non accettano l'amarezza della vita. Espandi ▽
Continua la saga di Amici Miei, ma le avventure della compagnia di "toscanacci" si spostano questa volta nella Firenze della fine del '400, alla corte di Lorenzo De' Medici. Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell'intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta. Neanche la peste li fa desistere dalle loro "zingarate". Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi. Una città rinchiusa e spaventata è infatti l'ideale per far cadere dei malcapitati nelle beffe ordite dai cinque amici per esorcizzare la paura della morte con la vita. E quando, dopo l'ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume Alderighi, sembrano scarseggiare le vittime, perché non prendere di mira a sua insaputa proprio uno di loro? È così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici. Bravata in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona Recensione ❯
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Le vicende sentimentali di un gruppo di amici che per nulla al mondo rinuncerebbe alla partita del giovedì. Espandi ▽
Vittorio, cinquantenne resistente all'attacco, Lele, mediano di cuore che vive correndo, Adam, figlio ribelle di Vittorio che vive parando, Piero che pianifica il gioco e l'amore, Filippo che colpisce duro l'uomo e manca la palla, il Venezia che gareggia in riserva, e il Mina, giocatore in pensione, col vizio della punizione e del tabacco, sono sette amici in campo e nella vita, dove provano ad applicare gli schemi di gioco e a sostenere i medesimi ruoli. Ma spesso un imprevisto o un fallo possono cambiare la partita, costringendo gli uomini e i dilettanti del pallone a (ri)giocarla con umiltà e rispetto. Recensione ❯
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