renato volpone
|
sabato 9 marzo 2013
|
ritorna la buona commedia
|
|
|
|
Finalmente una commedia italiana dove si ride, e si ride di gusto. Tre donne, completamente diverse l’una dall’altra, si trovano, loro malgrado a diventare amiche nella “sfortuna” e nella fortuna. Già dalla prima scena, con la processione del Santo emergono tutti i caratteri della Sicilia più antica e tradizionalista, caratteri che vengono visti con garbato e sottile umorismo e che portati all’estremo fanno tremare la pancia dal ridere. Siamo in una non ben precisata isola, ma una splendida fotografia ci offre un mare che ti viene voglia di tuffarticisi e un paese medievale con meravigliose strettoie e scorci sul mare. La storia è ben congegnata e tiene l’attenzione accesa per tutto il film.
[+]
Finalmente una commedia italiana dove si ride, e si ride di gusto. Tre donne, completamente diverse l’una dall’altra, si trovano, loro malgrado a diventare amiche nella “sfortuna” e nella fortuna. Già dalla prima scena, con la processione del Santo emergono tutti i caratteri della Sicilia più antica e tradizionalista, caratteri che vengono visti con garbato e sottile umorismo e che portati all’estremo fanno tremare la pancia dal ridere. Siamo in una non ben precisata isola, ma una splendida fotografia ci offre un mare che ti viene voglia di tuffarticisi e un paese medievale con meravigliose strettoie e scorci sul mare. La storia è ben congegnata e tiene l’attenzione accesa per tutto il film. Le tre donne sono bellissime e conturbanti e davvero ritroviamo alla grande la Capotondi, la Gerini e l’Impacciatore in ruoli comici dove si muovono perfettamente a loro agio. Splendide sono anche le vecchie donne di Sicilia, le madri, grandiose. La storia è quella di donne sfruttate, ognuna con un percorso diverso, da chi vuole usarle per un proprio scopo personale. Il caso vuole che le tre si ritrovino invischiate in un fatto di “sangue” che le rende amiche per forza e non per amore. Ma le risate ci portano a voler bene a tutte e tre e restarne incantati ed innamorati. La gag sono quelle di sempre, ma mescolare in un gioco che rendono tutto originale. E anche il finale, un po’ criticato, lascia le donne come sono e come vorremmo che fossero, perché non potrebbero essere diverse. Un “brava” a Giorgia Farina per la regia di questo suo primo lungometraggio riuscitissimo. Assolutamente da non perdere per chi ama la commedia leggera.
[-]
[+] ma non starai esagerando?
(di giupapa)
[ - ] ma non starai esagerando?
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
renny83
|
venerdì 8 marzo 2013
|
la mimosa del cinema italiano.
|
|
|
|
Amiche da Morire oltre ad essere una commedia frizzante, agile, caretteristica e dai tratti fortemente noir, è anche, e soprattutto un idea innovativa e socialmente coraggiosa.
Più che soffermarmi sui ruoli delle 3 protagoniste femminili vorrei assolutamente sottolineare, ed ovviamente lodare, la figura di Giorgia Farina, che ha scritto e diretto il film.
Le 5 stelline premiano soprattuto lei, che ha avuto il coraggio di proporre una sceneggiatura completamente femminile che in qualche modo ribalta i clichè cinematografici e sociali in cui la donna è stata quasi sempre relegata ad un ruolo accessorio e di conseguenza secondario.
Il film crede fortemente nell'amicizia tra le donne andando a contrastare una delle massime sociali affermata da Nietzsche, in cui affermava : “Per troppo tempo si nasconde nella donna uno schiavo e un tiranno.
[+]
Amiche da Morire oltre ad essere una commedia frizzante, agile, caretteristica e dai tratti fortemente noir, è anche, e soprattutto un idea innovativa e socialmente coraggiosa.
Più che soffermarmi sui ruoli delle 3 protagoniste femminili vorrei assolutamente sottolineare, ed ovviamente lodare, la figura di Giorgia Farina, che ha scritto e diretto il film.
Le 5 stelline premiano soprattuto lei, che ha avuto il coraggio di proporre una sceneggiatura completamente femminile che in qualche modo ribalta i clichè cinematografici e sociali in cui la donna è stata quasi sempre relegata ad un ruolo accessorio e di conseguenza secondario.
Il film crede fortemente nell'amicizia tra le donne andando a contrastare una delle massime sociali affermata da Nietzsche, in cui affermava : “Per troppo tempo si nasconde nella donna uno schiavo e un tiranno. Perciò la donna non è ancora capace di amicizia: conosce soltanto l’amore.”
Film rivoluzionario, coraggioso ma ITALIANO!!
Buona Visione
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renny83 »
[ - ] lascia un commento a renny83 »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
mercoledì 16 aprile 2014
|
quelle strane amicizie
|
|
|
|
Simpatica commedia nera diretta da Giorgia Farina che vede come protagonista tre donne, ognuna caratterialmente diversa dall'altra, ma per uno strano caso del destino unite da una brutta faccenda avvenuta in un'isoletta siciliana. Da qui ha inizio una serie di divertenti siparietti con tanto di Ispettore al seguito che sente puzza di bruciato su questa strana amicizia davvero improbabile fra le tre donne. Un cast ricco e ben assortito con tanto anche di "commari" superstiziose e classicamente sicilianuzze, la Capotondi recita un siciliano scolastico che la rende oltremodo comica in positivo, Sabrina Impacciatore è perfetta nel ruolo della donna portaiella e la Gerini esalta le proprie forme e la propria sensualità nel ricoprire i panni di una donna di piacere del luogo.
[+]
Simpatica commedia nera diretta da Giorgia Farina che vede come protagonista tre donne, ognuna caratterialmente diversa dall'altra, ma per uno strano caso del destino unite da una brutta faccenda avvenuta in un'isoletta siciliana. Da qui ha inizio una serie di divertenti siparietti con tanto di Ispettore al seguito che sente puzza di bruciato su questa strana amicizia davvero improbabile fra le tre donne. Un cast ricco e ben assortito con tanto anche di "commari" superstiziose e classicamente sicilianuzze, la Capotondi recita un siciliano scolastico che la rende oltremodo comica in positivo, Sabrina Impacciatore è perfetta nel ruolo della donna portaiella e la Gerini esalta le proprie forme e la propria sensualità nel ricoprire i panni di una donna di piacere del luogo. Ottima commedia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
luigi chierico
|
venerdì 5 dicembre 2014
|
spassoso
|
|
|
|
Nulla di impegnativo, un filmetto tanto per fare quattro risate. Lo scopo è raggiunto, peccato che arrivi poco al continente, molto resta nella Trinacria dove non si perde una sola battuta,nel film non ci sono battute d’arresto,un continuo dialogo accompagnato da una serie di episodi e comportamenti ambientali che rendono molto bene la vita,i preconcetti, l’humor di un paesino con tante comari e tanti vecchi, arzilli sino a morirne in complessi amplessi con donne di piacere. Ma è un piacere morire così, dice qualcuno dinanzi ad un salma al cui individuo si attribuiscono delle ultime parole mai pronunciate. Si dice che non c’è matrimonio senza pianto e funerale senza riso. Modi di direi entrambi conclamati nel corso del film.
[+]
Nulla di impegnativo, un filmetto tanto per fare quattro risate. Lo scopo è raggiunto, peccato che arrivi poco al continente, molto resta nella Trinacria dove non si perde una sola battuta,nel film non ci sono battute d’arresto,un continuo dialogo accompagnato da una serie di episodi e comportamenti ambientali che rendono molto bene la vita,i preconcetti, l’humor di un paesino con tante comari e tanti vecchi, arzilli sino a morirne in complessi amplessi con donne di piacere. Ma è un piacere morire così, dice qualcuno dinanzi ad un salma al cui individuo si attribuiscono delle ultime parole mai pronunciate. Si dice che non c’è matrimonio senza pianto e funerale senza riso. Modi di direi entrambi conclamati nel corso del film. l’intera vicenda scorre leggera tra un lavoro affidato alle donne, tra le strade del paese o dinanzi ad un mare tanto bello quanto depositario di una speranza:Andar via. Palermo è lontana.
La giovanissima regista Giorgia Farina di 28 anni ha voluto girare un film al femminile e quindi le protagoniste di questa simpatica storia sono tre donne: Gilda, Olivia e Crocetta. e per ancor meglio ottenere il risultato desiderato si è avvalsa di tre belle e brave attrici: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini non è soltanto esuberante, è veramente eccezionale, indossa benissimo le vesti di Gilda in un ruolo tanto sfacciato ed inconsueto che però sembra appartenerle. L’amore a pagamento non è tutto per chi è giunto nell’isola per far fortuna. Simpaticissima e bravissima, è lei che tiene testa a tutto, che fa da collant tra Olivia e Crocetta. A Cristiana Capotondi è affidata la parte della fanciulla latte e miele, ingenua e fedele innamorata, amabile da vedere, semplice e casta, ma armata di tanta buona intenzione a farla finita. Sorretta dalle due amiche, incoraggiata, è la figura centrale attorno a cui si svolge il fatto e si evolve nel bene e nel male. Brava e bella Cristiana, già da tempo ha superato brillantemente gli esami (Notte prima degli esami). Il ruolo peggiore lo ricopre egregiamente la simpatica Sabrina Impacciatore. Deve essere la iettatrice, dimessa, irrequieta,indottrinata, sa tutto sui gialli, delitti, inchieste ed indagini. Cucina ma non fuma, non va dall’estetista: una siciliana d’altri tempi. Anche lei finirà nelle calde acque per tentare di salvare il salvabile dopo l’ennesimo scontro verbale e manesco da morire tra le amiche. Amiche da morire! Rivedremo volentieri altri film di Giorgia Farina che può considerarsi anche lei, dopo Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore,un’amica da morire.
chibar22@libero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luigi chierico »
[ - ] lascia un commento a luigi chierico »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
sabato 6 luglio 2013
|
il segreto dell'uomo in scatola.
|
|
|
|
Tre donne, diversissime fra loro, diventano improvvisamente (e inspiegabilmente) amiche per la pelle, destando più di qualche perplessità nella piccola comunità del sud Italia nella quale vivono, a partire dall'Ispettore di Polizia, convinto che le tre nascondano qualcosa. Giorgia Farina, regista esordiente e lo sceneggiatore Fabio Bonifacci confezionano una commedia rosa che vira sul noir al femminile, ritraendo tre donne con caratteri, valori ed obiettivi del tutto differenti, immergendole in un'Italia pregna di preconcetti e pregiudizi, divisa tra modernità e arretratezza in cui non si vive liberi ma oppressi dai condizionamenti sociali e culturali.
[+]
Tre donne, diversissime fra loro, diventano improvvisamente (e inspiegabilmente) amiche per la pelle, destando più di qualche perplessità nella piccola comunità del sud Italia nella quale vivono, a partire dall'Ispettore di Polizia, convinto che le tre nascondano qualcosa. Giorgia Farina, regista esordiente e lo sceneggiatore Fabio Bonifacci confezionano una commedia rosa che vira sul noir al femminile, ritraendo tre donne con caratteri, valori ed obiettivi del tutto differenti, immergendole in un'Italia pregna di preconcetti e pregiudizi, divisa tra modernità e arretratezza in cui non si vive liberi ma oppressi dai condizionamenti sociali e culturali. Gilda, Olivia e Crocetta , assieme all'isoletta in cui vivono, sono il cuore pulsante della storia, sono rispettivamente la puttana, la mogliettina perfetta e la donna del sud vessata, splendidamente interpretate da attrici perfette: la Gerini è assolutamente straripante, la Capotondi è timida e naif al punto giusto mentre la Impacciatore si trova a suo agio appesantita dal fardello della calunnia che la perseguita ed è la più (tragi)comica delle tre. Il film parte così così, col passo incerto, paga il dazio della regista all'esordio per poi alzare il ritmo e il tono nella seconda parte concentrato sull'improbabile terzetto e sul loro segreto che le porterà ad essere prima semplici alleate poi vere amiche. Oltre alle attrici, la csa migliore del film sono per l'appunto ritmo e tempi comici e la commistione di quei generi tato bistrattat dal cinema italiano contemporaneo, ovvero spy story e western strizzando l'occhio al cinema dei Coen. Commedia coraggiosa con una discreta scrittura, magari ingenua, che incita al girl power.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
grazias88
|
domenica 17 marzo 2013
|
la forzatura non crea emancipazione
|
|
|
|
Il film denota subito la presenza di due penne diverse, due sceneggiatori, l'esordiente Farina (anche regista) e l'esperto Bonifacci. Alla prima si potrebbero attribuire le dinamiche generali dello sviluppo del racconto e dei suoi personaggi, mentre al secondo le più convenzionali, ma forse anche più riuscite, gag che strappano risate. Mentre nella prima parte del film, anche grazie ad alcuni colpi di scena, il secondo aspetto, quello delle risate, prevale, nella seconda emergono alcune tendenze narrative relative ai personaggi che finiscono per aggrovigliarsi e ripetersi. E' molto apprezzabile il tentativo di unire più registri, di usare il grottesco per evitare il banale, e anche l'operazione di rispolvero di straordinarie commedie amare d'ambientazione siciliana di Germi, e per questo dispiace il modo in cui tutte queste premesse cadano in una parabola discendente verso la ridondanza e il macchiettistico più visto, in particolare la parentesi da brutto anatroccolo attribuita alla Impacciatore (che risulta quella più a suo agio nel ruolo, al contrario di una Gerini insolitamente meno credibile e una Capotondi "ragazza con la pistola" divertente ma per lo più monocorde).
[+]
Il film denota subito la presenza di due penne diverse, due sceneggiatori, l'esordiente Farina (anche regista) e l'esperto Bonifacci. Alla prima si potrebbero attribuire le dinamiche generali dello sviluppo del racconto e dei suoi personaggi, mentre al secondo le più convenzionali, ma forse anche più riuscite, gag che strappano risate. Mentre nella prima parte del film, anche grazie ad alcuni colpi di scena, il secondo aspetto, quello delle risate, prevale, nella seconda emergono alcune tendenze narrative relative ai personaggi che finiscono per aggrovigliarsi e ripetersi. E' molto apprezzabile il tentativo di unire più registri, di usare il grottesco per evitare il banale, e anche l'operazione di rispolvero di straordinarie commedie amare d'ambientazione siciliana di Germi, e per questo dispiace il modo in cui tutte queste premesse cadano in una parabola discendente verso la ridondanza e il macchiettistico più visto, in particolare la parentesi da brutto anatroccolo attribuita alla Impacciatore (che risulta quella più a suo agio nel ruolo, al contrario di una Gerini insolitamente meno credibile e una Capotondi "ragazza con la pistola" divertente ma per lo più monocorde). Anche il personaggio maschile di punta, quello di Vinicio Marchioni, parte in maniera interessante con i suoi tic un po' alla Fulvio di Bianco, rosso e verdone, ma finisce nel descrivere un personaggio fondamentalmente innocuo per colpa di una rigidità del ruolo che lo ingabbia funzionalmente alla vincita delle tre protagoniste, facendolo apparire come un totale sciocco (azzerando, così, la suspance). Certo, lo scopo era proprio questo, sovvertire le regole del maschio-vincente e della donna-vittima. Però, non si può dire che sia originale come vuole pubblicizzarsi, anzi, l'annullamento dei personaggi maschili è così forzato (vedere come è rappresentato Paternò) che non giova affatto all'emancipazione delle tre, le quali appaiono come delle tizie bizzarre fuori dal mondo a cui va sempre tutto bene un po' per fortuna, un po' per buchi di sceneggiatura, come quello eclatante tra il tuffo del santo in mare e il centro benessere, uno stacco tra due scene privo di collegamenti logici (in cui la seconda vuole annullare la sventura della prima, rendendola così essenzialmente inutile). Errore molto grave se si pensa alla posizione che occupa all'interno dell'opera.
[-]
[+] una bella recensione
(di francesco2)
[ - ] una bella recensione
[+] mamma li turchi
(di il15agosto70)
[ - ] mamma li turchi
|
|
[+] lascia un commento a grazias88 »
[ - ] lascia un commento a grazias88 »
|
|
d'accordo? |
|
|