Anno | 1960 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Antonio Pietrangeli |
Attori | Claudio Gora, Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Marcello Mastroianni Gina Rovere, Ivo Garrani, Nando Angelini, Domenico Modugno, Gianrico Tedeschi, Enzo Maggio, Valeria Fabrizi, Italia Marchesini. |
Tag | Da vedere 1960 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,76 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 12 giugno 2017
Quattro prostitute, all'indomani della chiusura delle "case" per la legge Merlin, accettano la proposta di un affarista senza scrupoli di aprire un ristorante per farne una casa d'appuntamenti.
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CONSIGLIATO SÌ
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Quattro prostitute, all'indomani della chiusura delle "case" per la legge Merlin, accettano la proposta di un affarista senza scrupoli di aprire un ristorante per farne una casa d'appuntamenti. Ma le quattro ragazze, dopo qualche mese di vita onesta, si rifiutano di tornare a prostituirsi; la ribellione costerà loro una denuncia e il ritorno al marciapiede.
IL poliedrico e coraggioso Pietrangeli, insieme ai fidi Maccari e Scola, scrive la sceneggiatura di un film estremante coraggioso e dai risvolti amari, che dirige in maniera impareggiabile. All'idomani della chiusura delle case di tolleranza, alcune ragazze guidate da Adua, interpretata da una matura e consapevole Simone Signoret, decidono di contiunuare la professione in proprio, in maniera semiclandes [...] Vai alla recensione »
Gli anni ottanta hanno commesso un grave danno facendo credere ai più l' incapacità di Sandra Milo. Recuperate Adua e le compagne, film caduto nel dimenticatoio e poco ricordato. Girato nel 59 e distribuito l'anno successivo ha la sventura di vedere luce dopo "Nella città l'inferno" a cui si ispira per il gineceo e leggera morbosità di racconto.
La legge Merlin impone la chiusura delle “case”. Quattro donne decidono di organizzare il loro lavoro futuro, comprando una trattoria che permetterebbe loro di continuare a “lavorare” in segreto. Non hanno fatto i conti col fatto che come prostitute legalizzate sono schedate negli archivi della polizia che nega loro il permesso per aprire la trattoria.
Sono certo che la senatrice Merlin avesse tutte le migliori intenzioni quando fece approvare la legge che di fatto chiudeva i postriboli. Come donna, voleva certamente restituire alle "signorine" che esercitavano il meretricio nelle cosiddette case chiuse, la dignità che spetta ad ogni essere umano. Ma come il bel film di Pietrangeli dimostra, una volta che sei caduta nel fango, [...] Vai alla recensione »
Taglio secco, narrazione ben ritmata. Un'incursione originale nell'arte di arrangiarsi della povera gente. Qualche notazione romantica di troppo e qualche giustificazione culturale (l'ìingenuità delle prostitute, secondo una vocazione sociale) tirata per i capelli. Un Mastroianni finalmente accettabile (non può andare oltre a provincia) e una superba Signoret.
Presentato pochi giorni fa a Venezia con vivissimo successo, quest’ultimo film di Antonio Pietrangeli ci mette di fronte alla dolorosa vicenda di quattro donne che, dopo l’entrata in vigore della legge Merlin, non trovano nulla di meglio da fare che continuare in altro modo il loro mestiere. Per meglio coprire, però, quell’attività ormai divenuta illecita, si danno anche ad esercitare una professione [...] Vai alla recensione »