Bell'esordio italiano che racconta con garbo e urgenza la storia di una donna in Mauritania. Drammatico, Italia2019. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La complessità del rapporto tra le donne e i loro corpi attraverso la storia di una donna che mette a rischio la propria salute per soddisfare un canone estetico imposto da altri. Espandi ▽
Verida, una ragazza della Mauritania, viene svegliata dalla mamma una mattina con una comunicazione speciale: è stato trovato il suo futuro marito, e ora inizia la pratica del gavage, secondo cui una futura sposa deve ingrassare decine di chili prima del "sì" per soddisfare i criteri estetici degli uomini del luogo. Sottoposta a una dieta ferrea di dieci pasti al giorno, Verida subisce in silenzio l'influenza della madre e il volere di un uomo che non ha scelto. Nel frattempo, il ragazzo taciturno che viene a casa a pesarla è l'unico che le regala un sorriso. Recensione ❯
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Sorrentino legge la figura di Andreotti con una cifra di grottesco, finendo per far coincidere reale e surreale. Drammatico, Italia2008. Durata 110 Minuti.
La storia d'Italia attraverso la vita e la carriera di un uomo: Giulio Andreotti. Espandi ▽
C'è un uomo che soffre di terribili emicranie e arriva anche a contornarsi il volto con l'agopuntura pur di lenire il dolore. È la prima immagine (grottesca) di Giulio Andreotti ne Il divo.
Siamo negli Anni Ottanta e quest'uomo freddo e distaccato, apparentemente privo di qualsiasi reazione emotiva, è a capo di una potente corrente della Democrazia Cristiana ed è pronto per l'ennesima presidenza del Consiglio. L'uccisione di Aldo Moro pesa però su di lui come un macigno impossibile da rimuovere. Passerà attraverso morti misteriose (Pecorelli, Calvi, Sindona, Ambrosoli) in cui lo si riterrà a vario titolo coinvolto, supererà senza esserne scalfito Tangentopoli per finire sotto processo per collusione con la mafia. Processo dal quale verrà assolto. Recensione ❯
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Vaudeville sociologico, commedia amicale che si fa viaggio di personaggi in cerca d'amore. Commedia, Italia2015. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il film si ispira a "Le prénom", pièce teatrale di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, trionfo teatrale a Parigi nella stagione 2010. Espandi ▽
Paolo Pontecorvo, agente immobiliare con la battuta pronta e il vizio della beffa, e Simona, aspirante scrittrice di periferia col vizio della gaffe, aspettano un bambino. In occasione di una cena, che raccoglie intorno al tavolo i futuri zii e la futura zia, Paolo comunica con enfasi e convinzione il nome scelto per il nascituro. La famiglia, composta da professori universitari, insegnanti e musicisti allineati a sinistra, non reagisce bene davanti a quel nome, un nome 'inquadrato' a destra e dentro un passato drammatico per la nazione. Dibattito e scambio di idee degenerano presto in una messa in discussione di valori, scelte e persone, che non mancano di offendere e ferire tutti, nessuno escluso. Ma qualche volta l'amore può fare miracoli e rimettere ordine nel caos degli affetti. Recensione ❯
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Una commedia sfacciatamente popolare con una misura di leggerezza ed efficaci tempi comici. Commedia, Italia2022. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo ricco e avido nel tentativo di recuperare del denaro necessario si troverà nel bel mezzo di un sorprendente viaggio a cavallo tra passato, presente e futuro. Espandi ▽
Il principe di Roma sembra un incrocio fra il Canto di Natale dickensiano, cui è dichiaratamente ispirato, e Il marchese del Grillo monicelliano, da cui “ruba” il protagonista reso immortale da Alberto Sordi, e certamente ricalca da entrambi lo stile e la morale, aggiungendo qua e là una spruzzata di Luigi Magni e un’evocazione di Fantasmi a Roma. Edoardo Falcone ha un innato senso del ritmo di commedia, dunque al netto di tutte le ispirazioni precedenti, che lo rendono palesemente derivativo, il suo film ha una misura di leggerezza e di divertimento che gli ingrazieranno il pubblico popolare. Non c’è pretesa di originalità in questa storia, né di accuratezza storica o filologica, ma ci sono una bonomia e una capacità di gestire gli attori dando loro lo spazio comico necessario senza lasciarli tracimare (specialmente Giallini). Recensione ❯
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Un linguaggio impudente e coraggioso per raccontare l'infanzia incompresa. Drammatico, Belgio, Francia, Italia2011. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film dei fratelli Dardenne partecipa al Festival di Cannes 2011 in Concorso. Espandi ▽
Cyril ha dodici anni, una bicicletta e un padre insensibile che non lo vuole più. 'Parcheggiato' in un centro di accoglienza per l'infanzia e affidato alle cure dei suoi assistenti, Cyril non ci sta e ostinato ingaggia una battaglia personale contro il mondo e contro quel genitore immaturo che ha provato 'a darlo via' insieme alla sua bicicletta. Durante l'ennesima fuga incontra e 'sceglie' per sé Samantha, una parrucchiera dolce e sensibile che accetta di occuparsi di lui nel fine settimana. Recensione ❯
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Seguendo l'esempio della urban comedy d'oltreoceano, Io e lei racconta la quotidianità di una coppia omosessuale senza cedere agli stereotipi. Commedia drammatica, Italia2015. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di Viaggio sola, Maria Sole Tognazzi richiama Margherita Buy a vestire i panni di una delle due protagoniste di Io e lei. Espandi ▽
Marina e Federica sono una coppia stabile che convive da 5 anni. Marina è un'ex attrice e un'imprenditrice di successo che ha sempre saputo di essere lesbica, ma che per esigenze di lavoro ha aspettato qualche tempo a fare outing. Federica è architetto, è stata sposata, ha un figlio ormai adulto, e dopo il divorzio si è innamorata di Marina, la sua prima relazione omosessuale. Ma non si considera lesbica e non gradisce che la sua convivenza diventi di dominio pubblico. Quando Federica si imbatte in una figura del proprio passato il rapporto fra le due donne si incrina e vengono alla luce tutte le loro fragilità. Recensione ❯
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Amalia, una sessantenne separata dal marito, viene trovata morta con indosso solo un reggiseno troppo "ricercato" per lei. Espandi ▽
Amalia, una sessantenne separata dal marito, viene trovata morta con indosso solo un reggiseno troppo ricercato per lei. La figlia Delia, che vive a Bologna, torna a Napoli per indagare sulla morte della madre. Nel tentativo di ricostruire gli ultimi giorni di Amalia, a partire dall'ultima telefonata ricevuta, Delia si trova a ripercorrere la propria vita. Ricorda la madre bellissima e contesa dagli uomini ma, soprattutto, vede tornare alla luce un doloroso passato rimosso. Recensione ❯
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Dal romanzo bestseller, un film che sa emozionare e far riflettere, lavorando sugli sguardi, i gesti, i silenzi. Drammatico, Italia2021. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazzina di tredici anni che tutti chiamano l'Arminuta scopre di non essere la figlia delle persone con cui è cresciuta e viene restituita alla sua vera famiglia. Espandi ▽
Tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio vincitore del Premio Campiello 2017. Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non sapeva di appartenere. All'improvviso perde tutto della sua vita precedente: una casa confortevole e l'affetto esclusivo riservato a chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo. Recensione ❯
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La storia di Ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Espandi ▽
Torino, 1938. Venuta in città a lavorare assieme al fratello Severino, la giovane Ginia fa la sarta in un atelier di moda. Durante l’estate conosce la misteriosa Amelia, di poco più grande, che fa la modella per vari pittori della città. Attraverso Amelia, Ginia conoscerà tra gli altri i pittori Rodrigues e Guido, innamorandosi di quest’ultimo e chiedendosi come sarebbe se anche lei si lasciasse disegnare. È al terzo lungometraggio come regista - a cinque anni da Fiore gemello - che Laura Luchetti incontra il Cesare Pavese della novella “La bella estate”, trovando un felice matrimonio di temi tra quelli a lei cari e quelli da riscoprire nell’opera che il romanziere firmò originariamente nel 1940. Romanzo di formazione al femminile ambientato nella Torino dell’immediato pre-guerra, storia d’amore celata e di rapporto fiorente con il proprio corpo e il proprio desiderio, La bella estate inquadra con maturità il racconto della giovinezza inquieta, dandogli anche una veste formale elegante e dal sapore classico. Recensione ❯
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Qualche dubbio di troppo trasforma l'esistenza di Andrea che si risveglia ogni giorno in una vita diversa, in un se stesso diverso e in realtà in cui Laura non è mai stata la sua compagna. Espandi ▽
La donna per me è una commedia romantica sul modello angloamericano, che fa riferimento a titoli come Ricomincio da capo e Palm Springs, ma anche Questione di tempo o Sliding Doors. Marco Martani torna alla regia, a distanza di 14 anni da Cemento armato e dopo aver firmato numerosi copioni diretti da altri, per ambientare a Spoleto, sua città natale, una storia che gli sta evidentemente a cuore, e che ha sceneggiato insieme ad Eleonora Ceci. E la sceneggiatura, nonostante abbia chiari i modelli di ispirazione, prende strade inattese, è ricca di svolte e di eventi e si muove in modo vivace e intelligente, al netto delle rare implausibilità pur all’interno di una storia di per sé surreale. La regia fa la scelta più intelligente: quella di mettersi al servizio della storia senza fuochi d’artificio, ma con una grande attenzione alla dimensione percettiva di Andrea, che come noi spettatori si ritrova precipitato in ambienti e situazioni continuamente cambiate. Recensione ❯
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Peppino vive in quella che oggi verrebbe definita una famiglia disfunzionale. Ma a Napoli, nel 1973, la sua agli occhi del mondo è solo una famiglia un po' scombinata. Espandi ▽
Napoli, 1973. Peppino è il più giovane membro della famiglia Sansone. Neanche dieci anni, l'onta di una forte miopia giovanile e un'ammirazione per lo strambo cugino che crede di essere Superman. In seguito alla sua morte, il piccolo Peppino comincia a immaginarne la presenza, e di questo supereroe fantasma dal naso aquilino e dal forte accento napoletano fa il suo unico amico fidato. Quando la madre Rosaria entra in depressione dopo aver scoperto che il marito la tradisce, sarà infatti lui, più che i due zii giovani e incoscienti o i tre piccoli pulcini donati dal padre fedifrago, a insegnargli come trovare il proprio posto nel mondo. Recensione ❯
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Torino. Il professor Sajevo pedina una ragazza, Lisa. L'abborda in un ristorante e si fa riconoscere: "Sono quello cui hai sparato, mi sono salvato pelo". Espandi ▽
Il regista Vito Palmieri, ispirandosi al romanzo ominimo di Michele Santeramo che lo affianca come cosceneggiatore, fa leva sulla sua esperienza di documentarista per raccontare questa storia di (tentata) redenzione e riscatto incastonandola in un paesaggio silenzioso e riflessivo, dominato dalle statue giganti di Peccioli che dominano il paesagio come muti osservatori delle piccole vicende degli esseri umani. La bella fotografia di Michele D'Attanasio valorizza tanto il borgo toscano quanto le campagne circostanti e il volto intenso di Marianna Fontana, che interpreta la tormentata Anna con dolorosa intensità. Sono particolarmente interessanti le reazioni degli abitanti del paese ad Anna, che rappresentano le varie sfumature dell'accoglienza (o della sua mancanza) nei confronti di chi ha avuto a che fare con la giustizia. Il film esplora quietamente la possibilità di una riparazione e il coraggio necessario per portare avanti un'esistenza irrimediabilmente segnata senza scappare dalle sue conseguenze, in un mondo in cui nessuno dimentica e tutti si sentono in diritto di giudicare, sopratttto nell'era in cui le notizie viaggiano sui media in modo onnipresente e inevitabile. Recensione ❯
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Un trionfo di puro cinema d'intrattenimento, il primo vero superhero movie italiano. Azione, Italia2015. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Claudio Santamaria nei panni di un piccolo delinquente che diventa invulnerabile al dolore e decide di usare questo potere per la sua carriera di criminale. Espandi ▽
Enzo Ceccotti non è nessuno, vive a Tor Bella Monaca e sbarca il lunario con piccoli furti sperando di non essere preso. Un giorno, proprio mentre scappa dalla polizia, si tuffa nel Tevere per nascondersi e cade per errore in un barile di materiale radioattivo. Ne uscirà completamente ricoperto di non si sa cosa, barcollante e mezzo morto. In compenso il giorno dopo però si risveglia dotato di forza e resistenza sovraumane. Mentre Enzo scopre cosa gli è successo e cerca di usare i poteri per fare soldi, a Roma c'è una vera lotta per il comando, alcuni clan provenienti da fuori stanno terrorizzando la città con attentati bombaroli e un piccolo pesce intenzionato a farsi strada minaccia la vicina di casa di Enzo, figlia di un suo amico morto da poco. La ragazza ora si è aggrappata a lui ed è così fissata con la serie animata Jeeg Robot da pensare che esista davvero. Tutto sta per esplodere, tutti hanno bisogno di un eroe. Recensione ❯
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Un film da far vedere nelle scuole per la dolcezza e la precisione con cui si racconta l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Animazione, Francia, Italia, Belgio, Svizzera, Portogallo2022. Durata 70 Minuti.
L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad
Annecy. Espandi ▽
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la ‘saga’ degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. Grazie all’utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri il regista ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l’Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell’emigrazione. Un film come questo, grazie alla tecnica adottata e ai toni utilizzati, dovrebbe essere mostrato nella scuola dell’obbligo per ricordare a tutti, sin dalla più giovane età, che il passato del nostro Paese va conosciuto e non dimenticato. Anche e soprattutto quando si pronuncia con disprezzo la parola ‘migranti’. Recensione ❯
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Le differenti prospettive dell'essere donna messe in campo con rara astrazione e sobrietà . Drammatico, Italia, Argentina2019. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di tre donne a confronto con maternità e religione. Espandi ▽
Buenos Aires. Lu e Fati sono madri adolescenti che vivono in una casa famiglia religiosa. Suor Paola, appena arrivata dall'Italia, è in procinto di prendere i voti perpetui. L'incontro delle tre donne e il loro rapporto con la maternità scateneranno reazioni inaspettate.
Adolescenze strappate al flusso naturale della crescita, donne ancora ragazze e già madri. Maura Delpero parte da qui per rappresentare un luogo in cui convivono oggetti, sensazioni e persino odori apparentemente inconciliabili: da un lato ragazze inadeguate a essere madri, dall'altro donne che hanno scelto di non diventarlo.
Muovendosi con sobrietà e astrazione rara, la regista mette in scena le differenti prospettive dell'essere donna, la comprensione reciproca e silenziosa, i non detti che prevalgono su quanto è platealmente esposto e sui confini che separano il sacro e il profano. Recensione ❯
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