Guida alla programmazione dei film in uscita nelle sale cinematografiche di provincia di Pisa (Pisa). Trova il cinema più vicino e gli orari dei film della settimana.
Riparte la saga con un capitolo curioso. Ma sono troppi i luoghi comuni. Azione, Fantascienza - USA2024. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un nuovo capitolo della saga de Il pianeta delle scimmie, che riprenderà molti anni dopo la conclusione del film del 2017 The War - Il pianeta delle scimmie. Espandi ▽
Sono passate generazioni dalla morte del primo leader delle scimmie senzienti, Cesare, e ora i primati hanno il controllo del mondo, ma non hanno sviluppato una società particolarmente evoluta. Noa vive infatti in una piccola comunità rurale. La specializzazione del suo clan è addestrare aquile, di cui rubano le uova per crescerle in modo che rispondano al canto delle scimmie. Questa comunità viene razziata dal vicino regno di Proximus Caesar. Gli aggressori cercano una giovane donna.
Riparte la saga del Pianeta delle scimmie con un netto salto temporale in avanti e però pure un villain e un protagonista troppo generici. L'ultimo atto apre prospettive interessanti per il futuro, ma ci arriva con fatica. Due ore e venti minuti, costellati di luoghi comuni, di simbologie fin troppo trasparenti e di dialoghi stentati.
Wes Ball realizza alcune buone sequenze spettacolari e le città ridotte ad antiche rovine coperte di vegetazione sono uno scenario affascinante. Non sempre la logica degli eventi è però convincente, ci sono le tipiche scorciatoie del cinema avventuroso e pure qualche drammatizzazione di troppo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Guadagnino dirige un'esplorazione - maliziosamente - seduttiva del desiderio. Che rimbalza come una pallina da tennis. Drammatico, USA2024. Durata 131 Minuti.
Luca Guadagnino dirige un film ambientato nel mondo del tennis ma incentrato sulla rivalità (anche amorosa) tra tre ragazzi. Espandi ▽
Art e Patrick sono amici da quando avevano 12 anni, ed entrambi giocano a tennis sognando una carriera da professionisti. Ma quando in campo scende Tashi, la giocatrice più brillante della sua generazione, la loro amicizia viene messa alla prova dalla competizione per le sue attenzioni. Anni dopo, quando Art, che nel frattempo è diventato una star del tennis (ma sta ancora inseguendo il sogno di vincere gli US Open), partecipa a un challenger, ovvero un incontro di livello inferiore nel mondo dei tornei professionistici, si trova di fronte proprio Patrick, che nel frattempo si è perso per strada, riducendosi a dormire nella sua automobile. E sarà sempre Tashi l'ago della bilancia fra quei due sfidanti.
Challengers, scritto dal drammaturgo e romanziere Justin Kuritzkes e diretto da Luca Guadagnino, è una esplorazione geometrica del desiderio che rimbalza come una pallina da tennis e colpisce gli avversari a 200 chilometri all'ora, quasi la velocità del proiettile.
Nella sua voglia di giocare con la natura volubile e feroce del desiderio e con le dinamiche del dominio e della sottomissione, il film ha in sé qualcosa di ludicamente, e maliziosamente, seduttivo. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tra ironia e buone trovate, è il miglior film di David Leitch. Con Ryan Gosling che fa la parte del leone. Azione, Drammatico, Thriller - USA2024. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di uno stuntman che si ritrova a indagare sul caso di una persona scomparsa. Espandi ▽
Colt Seavers è uno stuntman innamorato di Jody Moreno, un'assistente alla regia. Quando subisce un grave incidente sul set, si convince a lasciare la professione e pure l'amata. Rassegnatosi a fare il parcheggiatore riceve un'inattesa chiamata dalla producer Gail, con una proposta che non può rifiutare: partecipare agli stunt di Metalstorm, il primo film da regista della sua ex. Ma c'è un equivoco, perché non è stata Jody a volerlo sul set, bensì Gail, che gli affida l'incarico di ritrovare la star del film, inspiegabilmente scomparsa, ossia quel Tom Ryder di cui Colt è stato per molti anni la controfigura.
Il merito della riuscita del film è anche dell'incalzante sceneggiatura di Drew Pierce, che movimenta i momenti di quiete con un fuoco di fila di battute e con personaggi secondari caratterizzati da efficaci tormentoni.
Ovviamente la parte del leone la fa Ryan Gosling, che sempre più dimostra di funzionare in ruoli in cui non si prende sul serio. Lo spalleggia con buona alchimia Emily Blunt, che alterna severità e complicità secondo gli schemi della commedia romantica. Ben congegnato anche il finale che mantiene il tocco ironico e inanella tre buone trovate. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno spaccato profondo nelle contraddizioni nell'Ungheria di Orbàn, tra residui post-Nouvelle Vague e un coinvolgente lavoro di scrittura. Drammatico, Ungheria, Slovacchia2023. Durata 152 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un paese diviso in due raccontato attraverso l'esame di maturità di un diciottenne che si conclude con uno scandalo. Espandi ▽
Dal lunedì al martedì successivo. Nove giorni di un'estate ungherese vista attraverso la prospettiva di quattro personaggi diversi: uno studente Abel, il padre nazionalista del ragazzo, il professore idealista anti-Orbàn e la giovane reporter a caccia di scoop. Explanation for Everything è uno spaccato profondo dell'Ungheria di oggi ed è capace di raccontare le contraddizioni del proprio paese attraverso i diversi personaggi. Ci sono degli affascinanti residui post-Nouvelle Vague proprio nella struttura temporale del film dove l'intreccio tra arte, politica e sentimenti potrebbero far pensare al cinema di Arnaud Desplechin che si liberano nell'ottimo finale. Ga´bor Reisz, al terzo lungometraggio, parla della storia del suo paese attraverso il presente richiamando la festa nazionale del 15 marzo dove si commemora l'inizio della Rivoluzione del 1848 che ha portato l'Ungheria all'indipendenza. Lo fa con rabbia e passione, si muove in prima linea, cita direttamente Il figlio di Saul ed esplode nella potente scena dello scontro tra il padre di Abel e Jakab che ha un'energia incontrollata e coinvolgente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un thriller psicologico hitchcockiano che affascina e colpisce nel segno. Drammatico, Thriller - USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Jessica Chastain e Anne Hathaway al centro di un intenso thriller psicologico di influenza hitchcockiana. Espandi ▽
Alice e Celine sono due vicine di casa, ma soprattutto due care amiche. Si frequentano, organizzano feste insieme ai loro mariti, guardano i figli crescere e giocare insieme. Almeno finché il bambino di una delle due precipita dal terrazzo, davanti agli occhi increduli dell'altra. Nulla sarà più come prima, e una spirale di sospetti, sensi di colpa, paranoie e delitti comprometterà per sempre la loro amicizia.
Pur avendo a disposizione poco tempo (poco più di tre settimane) e un budget contenuto (per quelli che sono gli standard delle due attrici), il risultato è un thriller psicologico hitchcockiano e patinato che deve tutto all'affiatamento delle due dive Jessica Chastain e Anne Hathaway.
La riflessione che scaturisce dal film è importante: perdere un figlio diventa più che un inimmaginabile trauma personale, diventa anche una perdita di ruolo, di senso sociale. Se una donna non è più madre allora chi è? Che cosa resta di lei?
Il tema freudiano del doppio è sempre interessante, quando poi è combinato con il tema dell'emancipazione femminile nell'America degli anni Sessanta e sviluppato da un regista esperto di fotografia sa affascinare e colpire nel segno. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un film multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale su un artista che ama l'anonimato. Documentario, Animazione - Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che unisce immagini dal vero e animazione per raccontare l'evoluzione di un'artista straordinario: Liberato. Espandi ▽
C'è un artista in tour per l'Europa - Berlin', Parigg', Londr' - con la sua crew che è una comitiva che è una compagnia, e ad ogni tappa ci si deve fare una foto con la sciarpa del Napoli calcio sotto gli skyline metropolitani per liberarli. Ci sono e' cumpagn di questa posse che vanno in giro assieme da anni e che da anni coprono un segreto, però sono liberi di parlare di tutto il resto, di come sono arrivati lì, di quello che sapevano, di quello che hanno imparato e anche di quello che non sanno di avere davanti.
C'è un ragazzo che nun tene padrone tranne la musica che vorrebbe fare e che ancora non gli esce fuori, nonostante la bacchetta del nonno, la band del liceo, l'amore di una mangaka. Ci sono 'o sang' 'e San Gennaro, ll'ov' sott' 'o Castiell', 'o Munaciell', Pulecenell'. E poi c'è Liberato, che è tutte queste cose assieme e nessuna di queste.
La paranza di Lettieri e Liberato è multi-mediale, multi-piattaforma, multi-generazionale. E non sembra avere altre convergenze nel panorama italiano. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'originale e riuscita avventura fuori dai comfort casalinghi del gattone più amato del grande schermo. Animazione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un lungometraggio d'animazione ispirato al pigro gattone rosso innamorato delle lasagne, creato da Jim Davis. Espandi ▽
Garfield, il pigro gattone che odia il lunedì (giorno del bagnetto) e che fagocita le adorate lasagne, incontra inaspettatamente il trasandato gatto di strada Vic che si rivela essere il padre che lo aveva abbandonato da cucciolo. Insieme a lui, e al fedele amico canino Odie, sarà costretto a lasciare le comodità di casa per lanciarsi in un'esilarante rapina ad alto rischio.
Diretto da Mark Dindal, regista di Le follie dell'imperatore di cui qui ritroviamo anche il cosceneggiatore David Reynolds, Garfield: una missione gustosa è una riuscita commedia che conserva il dna surreale dell'amato felino arancione accordandolo con divertenti elementi della contemporaneità.
Il merito va sicuramente all'impianto produttivo. Ma anche all'animazione che è perfettamente funzionale alla rappresentazione del mondo morbido e ovattato di Garfield. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Quando un gruppo di amici viola incautamente la sacra regola della lettura dei Tarocchi, scatenano inconsapevolmente un male indicibile intrappolato nelle carte maledette. Espandi ▽
Un gruppo di sette amici si ritrova in una vecchia villa isolata, appositamente affittata, per un weekend spensierato. L’occasione è data dal compleanno di una di loro, Elise. Ma, finita anzitempo la birra, i ragazzi perlustrano la villa alla ricerca di alcolici e finiscono con lo scovare, in una stanza in cui sarebbe interdetto l’ingresso, un vecchio mazzo di tarocchi. Usando il misterioso mazzo di tarocchi, gli sprovveduti vacanzieri si mettono in guai molto seri, causati da un’antica maledizione. La profezia del male crea una classica situazione di pericolo partendo da una premessa molto semplice - la lettura dei tarocchi - che consente di dare il via a una serie di siparietti mortali. La prevedibilità di una simile costruzione è evidente ed è anche una circostanza molto comune nell’horror. Qui i personaggi sono in genere poco interessanti ed è anche poco interessante il loro destino, ma le scene clou presentano una buona vivacità e sono realizzate con una certa inventiva e l’ausilio di apprezzabili effetti speciali in modo da garantire una buona resa spettacolare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un esordio autoriale e divulgativo che è pura emanazione dei codici etici ed estetici della sua autrice. Drammatico, Italia2023. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Paola Cortellesi fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra. Espandi ▽
Delia è “una brava donna di casa” nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però “ha il difetto che risponde”, in un’epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua “mancanza”. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa. C’è ancora domani è l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è una pura emanazione della sua persona. Il tono è divulgativo, pensato per raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma questo non va a scapito della sua vocazione autoriale. L’aspetto più sorprendente del film è che, di fatto, è un horror, ma raccontato attraverso il filtro gentile della sensibilità di Paola Cortellesi, nel suo stile riconoscibilmente “leggero” che riassume ciò che abbiamo finora appreso di lei: la capacità di parlare di cose serissime rendendole appetibili, il rispetto della propria e altrui dignità. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una parabola pura e scevra da retorica sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Drammatico, Italia, Belgio2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coproduzione internazionale ispirata alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti. Espandi ▽
Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista, il personale e folgorante esordio di Sofia Coppola. Drammatico, USA1999. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Cinque sorelle fra i quindici e i diciannove anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. Espandi ▽
A metà anni '70, in una cittadina della provincia americana, i coniugi Lisbon hanno una vita agiata: lui insegna matematica, lei è casalinga e insieme allevano secondo rigidi principi religiosi cinque bellissime figlie, di età compresa fra i tredici e i diciassette anni: Cecilia, Lux, Bonnie, Mary e Therese. Dopo il primo, inspiegabile suicidio di Cecilia, la famiglia in lutto prova a riprendere a vivere, ma la voglia di libertà delle ragazze, l'interesse dei ragazzi loro coetanei e in particolare il corteggiamento di Lux da parte del bello della scuola, Trip, faranno precipitare le cose.
Torna in sala grazie alla Cineteca di Bologna l'esordio nel lungo di Sofia Coppola, all'epoca ventisettenne e già capace di esprimere uno stile personale e folgorante, tra echi della New Hollywood e immaginario iperrealista.
La luce di taglio, i colori smorti e l'aria asettica esprimono perfettamente un'idea di casa, di comunità e famiglia idealizzata e insieme misera. L'America di Sofia Coppola - che in seguito solo a tratti raggiungerà i livelli di questo film - è fin da subito un mito borghese; il frutto di una società impegnata da sempre a far dimenticare le sue origini. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film più provocatorio dell'anno: un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto che somiglia al nostro presente. Azione, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 109 Minuti.
In un'America sull'orlo del collasso un gruppo di reporter intraprende un viaggio in condizioni estreme, mettendo a rischio le proprie vite per raccontare la verità. Espandi ▽
In una New York a corto di acqua e dove la guerra è arrivata in forma di terrorismo, il giornalista Joel e la fotografa Lee hanno deciso che è rimasta una sola storia da raccontare: intervistare il Presidente degli Stati Uniti, da tempo trinceratosi a Washington mentre dilaga una feroce Guerra Civile. Partono così per un viaggio verso la capitale. Contro quel che resta del governo si muovono le truppe congiunte Occidentali di Texas e California. Il resto è solo caos di microconflitti e atrocità.
Il film più provocatorio dell'anno, e il più costoso mai prodotto da A24, non offre spiegazioni bensì scuote dispiegando un violentissimo conflitto, ambientato in America ma rivolto più in generale al degrado della Democrazia. Alla vera origine di questa Civil War c'è la demonizzazione dell'avversario politico, l'assunzione di entrambe le parti di una posizione di presunta superiorità etica.
Gli inserti fotografici sono la principale marca stilistica del film, dove il flusso frenetico dell'azione è spesso spezzato da immagini statiche, a volte in bianco e nero, di uno o due secondi di durata e senza audio che non sia il suono di uno scatto di macchina fotografica. I suoi giornalisti sono l'unica risposta possibile alla fine della democrazia. È attraverso di loro che Garland firma un'opera dal taglio documentaristico, specchio di un mondo distorto ma in cui è fin troppo facile riconoscere il presente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un rispettoso e romantico ritratto di Amy Winehouse, dove la musica è la grande protagonista. Biografico, Drammatico, Musicale - USA2024. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film su Amy Winehouse, la cantante britannica scomparsa prematuramente all'età di 27 anni nel 2011. Espandi ▽
Nata e cresciuta a Londra, famiglia di origini ebraiche, genitori divorziati, Amy Jade Winehouse è una giovane donna libera, con un amore spiccato per la musica jazz, sense of humour e gusto per l'imprecazione. Amy ha voce potente, estensione, groove, è cresciuta ascoltando musica afroamericana. Nessuno sa tenerle testa e nessun uomo sa starle vicino come lei vorrebbe. Tutto cambia quando al "The Good Mixer" di Camden entra Blake Fielder-Civil, tossicomane che la seduce mimando Leader of the Pack delle Shangri-Las. È colpo di fulmine, inizio di una relazione devastante per entrambi.
Il film si focalizza sulla storia d'amore tra Amy e Blake perché è dell'amore non corrisposto, di quel black vischioso, quel back to us che segue ad ogni fine, che Winehouse ha sempre cantato, conquistando i pubblici di tutto il mondo.
Marisa Abela, anche dal punto di vista vocale, è una Winehouse accattivante e convincente. Più che una ricostruzione verosimile, un ritratto più rispettoso possibile di una donna lasciata sola a combattere con ferite forse troppo antiche. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un buon esempio di innovazione, dalla regia movimentata e dall'animazione ispirata. E con una serie di nuovi personaggi esilaranti. Animazione, USA2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Po deve affrontare una novità: il maestro Shifu non potrà più essere il Guerriero Dragone. Per il panda è il tempo di una nuova avventura e di nuovi amici/nemici. Espandi ▽
Il Maestro Shifu ha una notizia per Po: non potrà più essere il Guerriero dragone ma dovrà scegliere il suo successore. Po non è contento, sia perché il ruolo di Guerriero dragone gli piace, sia perché, nonostante gli sia stato consegnato il bastone della saggezza, non si ritiene in grado di assumere il ruolo di guida spirituale. Il kung fu panda si imbatte in una volpe, Zhen, agilissima e pronta a rubare e a giocare sporco, che lo informa di un nuovo grande pericolo, ovvero la Camaleonte.
La regia di Mike Mitchell è movimentata, l'animazione ha momenti ispirati che si rifanno all'iconografia classica orientale e sequenze a rotta di collo, e la sceneggiatura del trio Jonathan Aibel, Glenn Berger e Darren Lemke, pur non avendo la potenza dirompente e innovativa del primo episodio della saga, costruisce una vicenda facile da seguire e ricca di spunti comici.
Kung Fu Panda 4 è un buon esempio di innovazione nella continuità, che ci insegna ad avere il coraggio di lasciare quello che siamo per diventare quello che saremo e a liberarci dei cattivi maestri, ricordandoci che l'arte del kung fu non è qualcosa che puoi rubare ma qualcosa che ti devi meritare. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un cast affiatato e ben diretto, al servizio di una storia famigliare che rimanda a Monicelli e Scola. Drammatico, Italia2024. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia corale che esplora le tensioni familiari di sei fratelli nati dallo stesso padre e da madri diverse. Espandi ▽
Guido, Marco, Leo, Gaelle e Mattia sono, in ordine di età, i cinque figli di Manfredi Alicante, padre egoista e narciso che si è appena tolto la vita. All'apertura del suo testamento i cinque figli scopriranno di avere anche una sorella, Luisa. I sei litigano fra di loro, alcuni anche a causa di antiche ruggini, e trovare un'intesa su come gestire l'allevamento di ostriche che hanno collettivamente ereditato, e che il padre ha trasformato in una utopistica coltivazione di perle, non è facile. Ci saranno discussioni e rappacificazioni, intese e ostilità nella cornice di Bordeaux, ultima residenza del padre e della terza moglie francese.
Sei fratelli, scritto da Luca Infascelli e Simone Godano e diretto da Godano stesso, parte da una buona premessa e va a toccare un tema eminentemente cinematografico, ovvero la complessità del rapporto fra fratelli e sorelle, soprattutto all'interno di una famiglia allargata.
Se da un lato è divertente osservare le interazioni di un cast affiatato di attori abili e ben diretti, dall'altro si sente la mancanza di un maggiore coraggio nell'esporre le piccinerie e le contraddizioni che fanno parte della natura umana, in particolare all'interno delle dinamiche famigliari. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
C'è qualche incertezza ma il film è godibile e conferma ancora una volta la felicità dell'idea primigenia. Avventura, Commedia, Fantasy - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l'iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali. Espandi ▽
I nuovi acchiappafantasmi si sono ormai stabilmente insediati al posto dei loro predecessori. Phoebe Spengler, il fratello Trevor, la madre e il suo nuovo compagno, il professor Gary Grooberson, vivono e lavorano, infatti, nell'ex caserma dei pompieri che ha visto nascere la grande avventura. Ma poiché non si può mai stare tranquilli, il sindaco di New York, che desidera sbarazzarsi di loro, fa leva sulla minore età di Phoebe per proibirle di continuare ad indossare la divisa e lo zaino protonico, scatenando in lei rabbia e frustrazione. Nel frattempo, al negozio di oggetti "posseduti" di Ray, arriva una strana sfera di ottone, risalente a qualche migliaio di anni or sono, la cui apertura accidentale scatena ben altre minacce.
Ora questo sequel del mezzo sequel (e mezzo reboot) fatica invece un po' a trovare un'identità, per cui da un lato ripropone una volta di troppo la tematica della reunion, rischiando di trasformare l'omaggio in retorica, e dall'altro cerca una propria strada con delle sottotrame sentimentali che restano però solo accennate.
Nessun dramma, dunque, solo un problema di sovraffollamento: per fare in modo che ognuno dei tantissimi personaggi in campo, vecchi e nuovi, avesse il suo momento, si è finito per strizzare troppo anche chi voleva o meritava di più. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.