Titolo originale | The Happening |
Anno | 2008 |
Genere | Fantascienza, |
Produzione | USA, India |
Durata | 91 minuti |
Regia di | M. Night Shyamalan |
Attori | Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Betty Buckley, Frank Collison Ashlyn Sanchez, Spencer Breslin, Robert Bailey Jr., Jeremy Strong, Alan Ruck, Victoria Clark, M. Night Shyamalan, Alison Folland, Kristen Connolly, Cornell Womack. |
Uscita | giovedì 12 giugno 2008 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 2,87 su 17 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 maggio 2019
Una famiglia cerca di sfuggire a una catastrofe naturale che potrebbe rappresentare una minaccia per l'intera umanità. In Italia al Box Office E venne il giorno ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 2,4 milioni di euro e 1,2 euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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C'è qualcosa nell'aria. Qualcosa di impalpabile e indefinito. Un respiro e si spegne l'istinto di sopravvivenza dell'uomo. In città, sui marciapiedi, nei parchi, sulle strade, la gente si toglie la vita: precipitando da un'impalcatura, sparando un colpo di pistola, pugnalandosi con un fermaglio, lanciandosi sotto un'automobile. Elliot Moore, insegnante di scienze in un liceo di Philadelphia, è deciso ad allontanarsi dalla città per trovare rifugio nella campagna della Pennsylvania insieme a una coppia di amici e alla moglie Alma, una giovane donna in piena crisi esistenziale. Ma nessun luogo appare sicuro e i fuggiaschi restano vulnerabili davanti alla minaccia della natura. Com'è iniziato tutto questo e quando finirà?
Come Hitchcock, Mr. Night Shyamalan si nasconde nei suoi film, come nel cinema di Hitchcock un personaggio normale è alle prese con lo straordinario, soltanto che per il regista (indiano)americano, lo straordinario può essere soprannaturale e declinabile: il paranormale per Il sesto senso, il fantastico per Signs, il fumetto per Unbreakable - Il predestinato, il fantasy per Lady in the water. Di volta in volta i suoi protagonisti si sono scoperti morti, invulnerabili, onnipotenti, fuori tempo e affabulatori.
Di film in film Shyamalan ha tracciato un sentiero personale e inedito con uno stile preciso e qualche ossessione: quella per l'acqua, gli incidenti stradali e le cantine, quella per la colonna sonora potente (James Newton Howard adoperato come Hitchcock adoperava Bernard Hermann), per la morbosa costruzione della suspence e per l'architettura narrativa, una trappola che scatta alla fine del racconto puntando sulla distrazione dello spettatore.
E venne il giorno è tutto questo e molto altro ancora. È un film misterioso e perturbante, saturo di colori freddi, carico di tensione sonora e atmosfere livide. Dentro un clima diffuso di inquietudine, Shyamalan esaspera quella forma di allarme emotivo che si ritrova in ogni sua opera e che anche questa volta prende corpo nei personaggi, immersi in un rammarico che li ha separati da un affetto assoluto e cruciale. Padrone "favoloso" di atmosfere, attori e tecniche di gestione della tensione, Shyamalan pone l'accento su un individuo, il professore malinconico e devoto (alla moglie) di Mark Wahlberg, che compie un percorso di emancipazione dentro un mondo che diventa improvvisamente un'entità estranea e ostile. Contro l'ipotesi comunitaria, che quando è introdotta si distingue per un carattere negativo e privativo (Signs e The village), il regista delle favole oppone un soggetto mosso dall'impulso di fare corpo a sé. Così il protagonista di E venne il giorno si allontana dalle masse, dal gruppo e dalle persone, per costituire con la moglie e la piccola Jess, orfana dei genitori, un'altra embrionale società in cui ritrovare quello che si è perso (un'illuminata età dell'oro dove gli esseri umani e le creature vivevano in pace) e condividere un dono (l'amore). Se Lady in the water è un film metalinguistico, sull'arte di raccontare storie e sul bisogno ancestrale di farlo, E venne il giorno è costruito sul modello tradizionale del racconto fantastico ottocentesco. Lo spettatore è tenuto per buona parte del racconto in uno stato di accorta indefinibilità, tutto quello che di anormale e di incomprensibile si verifica nel mondo degli uomini è l'effetto di un causa sovrannaturale, irrazionale e scientificamente inverificabile. Il "meraviglioso" è dato proprio dallo stato di sospensione che quella indefinibilità genera nella narrazione stessa.
E venne il giorno è un film potente che mette a nudo la solitudine e la paura degli uomini, una distesa di esseri inermi e indifesi in cerca di protezione. Forse è questo il senso del cinema di Mr. Night. L'uomo delle favole che ha la notte nel nome.
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Risulta alquanto strano leggere i commenti entusiasti della critica per un film di sicuro affascinante ma contenutisticamente deludente. Fatti salvi l'ambientazione, la lodevole recitazione, il montaggio e la competente regia, ciò che manca è proprio l'impegno creativo di escogitare una soluzione narrativa coerente e necessaria.
Ricco di suspence, gelido come pochi altri, questo film ci narra della scorporazione dell'umanità dal mondo in cui vive, puntando in particolare l'occhio su un solo uomo, un bravissimo Mark Wahlberg che regge sulle proprie spalle quasi per intero il peso della storia. Ennesimo film catastrofico o simile in cui la paura e il sentirsi indifesi e piccoli rispetto all'ignoto la [...] Vai alla recensione »
Shyamalan è un regista altalenante. A volte crea qualcosa di particolare e intrigante (come il "Sesto Senso", appunto), altre delle stupidaggini come questo "E venne il giorno". Nel film non funziona proprio nulla: non bastano ventose boscaglie e distese d'erba a perdita d'occhio. Il film non ha una trama efficace.
Cos'è un'opera d'arte? sarebbe interessante chiederlo a Jack London o Van Gogh, morti poveri e incompresi. L'arte semplicemente non esiste, ed è una, nessuna, centomila, come direbbe Pirandello. Dipende troppo dalle mode e dalle speculazioni. E pare gridare questo la tecnica e la forma di questo film, icona più unica che rara nel suo genere, opera che nasce [...] Vai alla recensione »
Interessante fino a un certo punto,poi decisamente mediocre. Il concetto che la natura,oggettiva padrona del mondo,maturi un profondo senso di vendetta contro i propri ospiti ci sta alla grande. Quante volte e quante volte l'uomo ha infatti devastato e torturato il proprio pianeta? E quante volte lo farà ancora? Giusto dunque che l'aria che respiriamo si trasformi in vento carnefice. Meno [...] Vai alla recensione »
QUESTO LAVORO (HO VISTO SOLTANTO IL SESTO SENSO DI QUESTO REGISTA) L'HO VISIONATO E GIUDICATO SENZA FARMI INFLUENZARE NE' DAL NOME.. NE' DAL SUO PASSATO DI AUTORE. LO GIUDICO PER TRE STELLE.. NON TANTO PER LA MANIFESTAZIONE ESPRESSA NELLA SCENEGGIATURA.. CHE A MIO GIUDIZIO E' COMUNQUE DISCRETA.. SIA NELLA TECNICA .SIA NELL'INTERPRETAZIONE GENERALE DEL CAST (UN PO' MENO QUELLA [...] Vai alla recensione »
ma perchè questo shymalan si ostina a fare cinema? un film senza capo ne coda così come the village e the signs Mediocre all'ennesima potenza altamente sconsigliato!!
Nei film di Shyamalan, regista che ha talento sovrannaturale nel raccontare vere e proprie favole terrorizzanti tramite la cinepresa, sono presenti elementi fondamentali ai quali bisogna ricondurvi tutto quello che si può analizzare durante la visione. Essi sono in primo luogo la Paura, forza dai poteri inimmaginabili, poi la Fede, od in senso più largo la Fiducia, una delle risposte dell’uomo assieme [...] Vai alla recensione »
Non sapevo cosa dire riguardo questo film ma poi ho letto la recensione del sito e prendendo spunto dalle frasi in essa contenute ho trovato il giusto argomento da trattare. Cito testualmente: E venne il giorno è "saturo di colori freddi, carico di tensione sonora e atmosfere livide", ma dove??? Colori luminosi, tonalità di giallo dappertutto in ogni scena ogni inquadratura, fotografia opaca (che nn [...] Vai alla recensione »
...E venne il giorno della resa dei conti.Natura contro uomo. Paesaggio contro città.Una guerra tutt'altro che pacifica o tantomeno sussurata fra le righe; piuttosto una vera e proprio lotta all'ultimo sangue, più potente di mille eserciti, più spietata di mille combattimenti e governata da una logica esattamente rovesciata: la natura non ci uccide, ci porta ad ucciderci.
La frase "Un atto della natura che non capiremo mai abbastanza" viene pronunciata due volte, all'inizio e alla fine del film. Forse anche l'intero film non è stato capito a sufficienza, forse i 2012 o The Island la fanno da padrone, gli effetti speciali vincono i confronti con film ridotti all'essenziale come questo, forse il pubblico è diviso in caste e ciascuna [...] Vai alla recensione »
Pur essendo lodevole l'iniziativa di fare un film ispirato alla fantascenza anni 50 l'ho trovato troppo incompleto e spesso incomprensibile. concordo col voto 6+
NON HO MOLTO DA DIRE. MA PER CHI AMA LA FANTASCIENZA è MEGLIO VEDERSI UNA PARTITA DI CALCIO. PESSIMA, MA VERAMENTE PESSIMA INTERPRETRAZIONE DI TUTTI GLI ATTORI. MEGLIO UN NOSTRO FILM CINEPANETTONE. AI SUOI TEMPI FANTOZZI AVREBBE DETTO "UNA CAGATA PAZZESCA!", E IL FINALE è DECISAMENTE PEGGIORE DE "LA CORAZZATA POTEMKYN".
Il film di shyalaman è un incubo catastrofico isterico votato ad impressionare pubblico particolarmente ansioso, dal punto di vista fantascientifico è un lavoro banale privo di idee originali con un cast poco credibile e una sceneggiatura melensa la cui visione non desta mai emozioni da ricordare. Saluti.
E' un film che parte benissimo ma appena girata la curva, non resta niente. Nulla rimane segreto, la trama è una pietra al collo e almeno verso la fine si spera in un cambio di direzione imprevisto, invece finisce nell'abisso dell'indifferenza piu totale dello spettatore. Banale!
senza dubbio è un film particolare. Personalmente non mi ritengo in grado di svelare il mistero di Shyamalan (genio o brocco?) ma una cosa di questo film va detta: le scene in cui si arrestano ad ascoltare il rumore del vento sono di gran classe. Sottili, eteree... personalmente le ritengo una perla. Come suo solito poi, le scene di orrore improvviso sono magistrali.
Venne il giorno, non si sa bene di cosa,ma venne. Un po di sana tensione ci sarebbe pure,purtroppo si perde in questa storia piuttosto aleatoria della tossina "del vento". La cosa più triste è che miete vittime se si è in gruppo,magari se siamo in due o tre e non ci stringiamo la mano ci risparmia,per carità di Dio,che immensa scemenza.
Datemi retta.. non perdete tempo con questo inutile film.. ah come sono lontani i tempi di the village e del sesto senso.. voto: 4
mancanza di idee,banale...povero... una vera delusione!
Per quanto abbia realizzato film molto interessanti come "il sesto senso", Shyamalan è sempre stato un regista piuttosto sopravvalutato. E questo film (insieme a "l'ultimo dominatore del'aria") ne è la prova. L' idea di base (un "qualcosa",un "virus" che fà suicidare le persone senza spiegazione) potrebbe essere molto più potente e disturbante se si distaccasse dal solito messaggio ecologista trito [...] Vai alla recensione »
Questo non è un film catastrofico, anche se può sembrare. E' un film strano, bello, potente, ansiogeno, di tensione, ed è l'effettiva rivincia dell'indiano M. Night Shyamalan, dopo film poco riusciti, come Signs o Unbreakable, che, anche se entrambi riuscivano a tenere alta la tensione, non riuscivano invece a stupire, a prendere dall'inizio alla fine, e ti lasciavano [...] Vai alla recensione »
Decisamente non un film che si lascia vedere tutto d'un fiato... una trama interessante, un messaggio importante, scene talvolta forti per un film del genere..ma alla fine che genere è?? Horror?? Fantahorror?? Fantascienza ?? Sicuramente a metà tra questi due generi ed il rischio è di scontentare gli appassionati dell'uno o dell'altro genere.
Ma qual'è lo scopo di questo film? All'inizio gli scenari sembrano predisporre un film dove i protagonisti cercano in tutti i modi una via per fermare questa catastrofe, ma poi niente da fare: i personaggi muoiono(mi riferisco all'esperto di botanica, l'unico a mio avviso che poteva essere in grado di spiegare il fatto), nessuna speranza, soltanto un finale dove non si capisce il motivo dell'evento [...] Vai alla recensione »
ottimo film ottimi effetti speciali mark wahlberg 6 un grande a fare i film ma permè lo dovevano fare di almeno 2 ore e mezza non di 1 ora e mezza
Incomprensibile come la recensitrice sia riuscita a trovare tali e tanti valori e significati in un film dalla trama sostanzialmente sconnessa e risibile. Incomprensibile anche come sia riuscita a definire il protagonista "insegnante in un liceo di Philadelphia", quando la storia incomincia invece nel Central Park di New York. A Philadelphia Wahlberg-Elliot cerca invece di arrivarci proprio fuggendo [...] Vai alla recensione »
Visto in Tv, in un pomeriggio freddo e uggioso. Cioè in una di quelle occasioni in cui la poltrona comoda e il caminetto acceso fanno sembrare discreto un film brutto, rendono bello uno discreto e promuovono a capolavoro un film appena buono. Ma questo no! La stupidità è troppa nella storia, nei comportamenti e nei dialoghi.
"L'artista - quindi il regista - puo' sciamanizzare o profetizzare politicamente o religiosamente, mettendo la sua arte o il suo talento al servizio di una causa o di una fede", sono le parole di E. Morin nel limpido testo sull'estetica del 2019. E appunto guardando questo film apparentemente "fantascientifico" noi ora abbiamo "fede" nel combattere il morbo [...] Vai alla recensione »
E' forse il miglior film di M. Night Shyamalan. E' riuscito, con trovate geniali, inquadrature degli attori che guardano qualcosa di indefinito che è lì ma non si riesce a decifrare e conoscere, a incutere panico e suspense negli spettatori. Una tossina liberata forse dalle piante che si sentono minacciate dagli esseri umani (ma questo si comprende solo nella seconda parte del [...] Vai alla recensione »
Un'idea molto interessante quella da cui parte "E venne il giorno": come al solito Shyamalan si conferma un regista originale e inventivo. Purtroppo, però, questo film risulta monocorde e privo della giusta atmosfera che si addice ad una storia simile. Gli attori, poi, non aiutano: a parte Mark Whalberg, nessuno riesce a rendere partecipe lo spettatore.
A sinistra della stella metto un segno meno. Voto sotto zero per uno dei più insignificanti pseudo-film mai visti.
L'intoppo del film,a mio parere,sta nella velocità dello sviluppo dei fatti. In 90 minuti circa,il regista ha racchiuso molte scene che si susseguono in modo cronologico corretto ma un pò rapido,che rende la vita difficile allo spettatore. Comunque,il cast ha saputo ben sfruttare gli aspetti fantascientifici,mutandoli a volte in caratteristiche tipiche del film dell'orrore.
no dai obbiettivamente l'idea del film è anche passabile ma la sua costruzione è a dir poco mediocre manca tutto e gli attori sono impalpabili...... non amo il genere catastrofico ma immagino la delusione per gli amanti di genere..... evitare
Mi dispiace per chi ha visto il film e ha pagato il biglietto. Il film è pessimo, gli attori sono tutti di serie B. La trama è molto sconclusionata. Prima di invitare il pubblico "Pagante" al cinema, bisognerebbe far vedere i film a gente esperta, io mi offro per far ciò. Sia i soldi che il tempo costano molto cari per investirli in stupidagini. Grazie.
Chi cerca chiasso e inseguimenti non apprezzerà questo film, tutto giocato sull'angoscia e sulla disperazione. Originalissimo, ben fatto, repellente per lo spettatore che non ha voglia di usare il cervello. Unica pecca la recitazione non proprio eccelsa, però bisogna dire che tutto il film è permeato dello stesso disagio di fondo, e le espressioni seppure statiche non stonano con le vicende.
Film interpretato da attori noti e non con una trama inverosimile e/o utopica.Certamente il pubblico dopo aver visto il sesto senso,meraviglioso film dell' occulto e sicuramente di altro genere ma apprezzato a livello mondiele ne sara' rimasto alquanto deluso.La trama e' mediocre,come la storia e l'interpretazione globale.Complessivamente film piu' che discreto.Voto 6+
Niente da dire Shyamalan ci sa fare e forse non lo lasciano fare a sufficienza. Tema attualissimo e sufficientemente realistico. Quel giorno è forse maledettamente più vicino di quanto si possa immaginare. Da vedere. Tematica: FUTURO
Film assolutamente valido,sia sul piano delle idee che di quello visivo.Può non piacere,leggo molte recensioni negative,ma non si può dire che non sia originale e inquietante.Il paragone con il sesto senso è improponibile,sono generi completamente diversi,solo il regista è lo stesso. i temi toccati sono tanti e intriganti,il rapporto uomo-natura,la solitudine umana,il mistero [...] Vai alla recensione »
uno dei film piu belli che abbia mai visto;pero essendo il mio genere preferito sono molto "generoso" nel votarlo
Bel film che a tratti mette angoscia. Lo definirei horror...
un film per riflettere. Anche con pochi mezzi Shyamalan riesce a creare un gran bel film. Da non perdere
Il solo pensiero mi fa tremare. L' idea del film e' tremendamente geniale ed assurdamente realizzabile. Basti pensare che i coralli fanno la medesima cosa sul fondo del mare. Tossine per allontanare eventuali minacce. Sfruttare un veicolo ( il vento ) per difendere se stessi, esseri immobili. Non tutti possono apprezzare questo film. Non coloro che, non conoscendo appieno le piante, non conoscono la [...] Vai alla recensione »
Per chi conosce Shyamalan gli ingredienti principali sono gli stessi : mistero, azione lenta, angoscia,inquietudine. E funzionano nuovamente alla grande anche in questo (oserei dire) ambiental- thriller. La trama di per se funziona bene e mette a nudo uno dei temi piu' scottanti del millenio: Il cambiamento climatico, da un punto di vista nettamente piu' oscuro.
C'è un record in questo film. Il minor tempo necessario per deludere lo spettatore. Dopo due minuti, la scena dello spillone spinge già a buttare il blu-ray dietro qualche libro e a dimenticarsi della sua esistenza. Io avevo visto "The lady in the water" e contrariamente a quanto universalmente detto da tutti, qualcosa l'avevo salvata del film, ma qui io, che [...] Vai alla recensione »
ottimo da quello che ho capito ilcontinuo sara in francia
Un film che nella sua semplicità e linearità riesce a creare quella tensione e ansia che ti tiene attaccato allo schermo. Bravo il regista, non si smentisce nel suo genere.
checchè se ne dica questo è un buon film. Decisamente SOPRA LE RIGHE rispetto a tanti altri filmetti. La parte della casa con la vecchia è davvero eccezzionale, poi zooey deschanel è una grande attrice a mio parere. I film non si possono solo criticare impariamo ad apprezzarli
E' Un film davvero particolare, c'è chi l'ha definito horror, ma non lo è!E' Sicuramente Strano, Ma Particolare nel Suo Genere.
Night è un vero disastro, nulla da aggiungere. Tranne per l'idea di base davvero interessante, ma sviluppata con un taglio horror becero, trito e ritrito e con citazioni mediocri alle opere del nostro Dario Argento. I dialoghi finali come pure le situazioni che dovrebbero risolvere una trama pressoché inesistente, sono semplicemente pietosi. Fa davvero male ammettere che il sesto senso è stato il suo [...] Vai alla recensione »
È arduo giudicare un film come «E venne il giorno», perché le identiche considerazioni possono servire all'accusa e alla difesa. Del resto dopo l'unanimità riscossa col folgorante esordio del '99 («Il sesto senso»), il trentottenne indiano-americano M. Night Shyamalan non ha fatto altro che spaccare il pubblico: basta curiosare nei vortici del web per cogliere gli sfoghi di estimatori e spregiatori [...] Vai alla recensione »
I migliori film di M. Night Shyamalan sembrano degli incantesimi. Nei suoi momenti più riusciti, E venne il giorno funziona nello stesso spazio sospeso, tra horror e meraviglia, tra favola e realtà. L'attacco è uno dei più forti che il regista indiano trapiantato a Philadelphia abbia mai ideato: una serie di suicidi improvvisi e inspiegabili nel tran tran idilliaco di Central Park.
A Central Park, una ragazza si trafigge la gola con lo chignon. Operai che si lasciano cadere dalle impalcature. Chiunque trovi una pistola si suicida. Quale virus (terrorista?!) annienta l'istinto di conservazione degli abitanti della costa est degli States? Cosa ha invertito le leggi di natura? Forse Madre Natura stessa reagisce alla minaccia umana? M.
Ancora minacce, ancora apocalissi. Nella stagione 2007-2008 il mondo è già finito e ricominciato 3 volte: in Cloverfield, in Io sono leggenda e in Cecità, il film da Saramago che ha aperto Cannes. Ora tocca al regista del Sesto senso (e di Signs e The Village), minimalista dell'orrore capace di rendere minacciosi i luoghi e gli eventi più quotidiani.
Slittamenti progressivi e geniali di una paura che dall'ordinario dell'oggetto quotidiano passa allo straordinario del suo effetto letale: dal bicchiere e dalla forbici di Hitchcock agli alberi e all'erba di M. Night Shyamalan. Lo stormir di fronda è il motore d'angoscia di "E venne il giorno": non un apologo ma ancora, come "Il sesto senso", "Unbreakable", "Signs", "The Village" e "Lady in the Water", [...] Vai alla recensione »
Dopo La notte dei morti viventi di George Romero, E venne il giorno di M. Night Shyamalan, titolo né fedele, né suggestivo al posto dell'originale The Happening (L'evento). Clima di terrore e sfondo rurale sono analoghi nei due film; invece che morti viventi, ora appaiono vivi suicidanti, ma tutto accade in 24 ore e la causa dei suicidi di massa è indicata solo da ipotesi, sempre come accadeva quarant'anni [...] Vai alla recensione »
Alle 8.30 di una mattina qualsiasi al Central Park di New York si verifica un fatto strano e terribile. Mentre i passanti si fermano di colpo e rimangono immobili come statue, qualcuno comincia a camminare all'indietro e all'improvviso una ragazza seduta su una panchina si trafigge la gola con lo spillone dei capelli. Poco dopo, ancora a Manhattan, si vedono gli operai di un cantiere edilizio gettarsi [...] Vai alla recensione »
La parabola descritta dal cinema di M. Night Shyamalan è esemplare. Un libro americano dei morti che si riflette nello specchio scuro del (dis)farsi di una comunità. Cineasta attratto dalla wilderness e dall’agorafobia, Shyamalan è uno studioso del rapporto tra soggetto e paesaggio, l’equazione che fonda il discorso sulla civilization. Sin da Il sesto senso, la comunità statunitense è sempre stata [...] Vai alla recensione »
The knives had been out and sharpened long before M. Night Shyamalan's latest movie, “The Happening,” opened on Friday. A fine craftsman with aspirations to the canon, this would-be auteur has, in the last few years, experienced a sensational fall from critical and commercial grace, partly through his own doing — by making bad movies and then, even after those movies failed, by continuing to feed his [...] Vai alla recensione »
Nelle intenzioni di M.Night Shyamalan E venne il giorno doveva essere un B-movie, lo ha detto lui, lo hanno ripetuto molte recensioni sui giornali americani: c'è la catastrofe, forse un attacco di terroristi, ciò che sono diventati oggi gli alieni di un tempo, sempre senza volto e senza identità tangibile, ci sono gli ammiccamenti alla scienza, il protagonista, Elliot Moore (Mark Wahlberg), insegna [...] Vai alla recensione »
As world-ending scenarios go, M. Night Shyamalan favors the whimper over the bang. In "The Happening," his latest elegant but failed creep-fest, some mysterious force causes people to freeze, and then resourcefully do themselves in by whatever means at hand. The action begins in New York City, where diversity and sheer population density immediately yield an impressive array of creative suicides within [...] Vai alla recensione »
"Phénomènes" : terreur dans les bois de Pennsylvanie Il existe deux bandes-annonces de Phénomènes, que l'on peut voir sur Internet. L'une, destinée au public familial, montre une horde d'Américains ordinaires perdue au fin fond de la Pennsylvanie, en proie à des dangers mystérieux. L'autre, interdite aux moins de 17 ans, collectionne des situations sanguinolentes - défenestrations, pendaisons, suicides. [...] Vai alla recensione »
Se siete stati choccati da Il sesto senso, se siete stati coinvolti da Signs, rimarrete probabilmente delusi assistendo alla proiezione dell’ultimo film di questo straordinario regista indiano. Straordinario per la capacità di creare e gestire atmosfere irreali, vestite in questo caso di colori freddi, sottolineate da musiche enfatiche e stranianti.
L'inizio di E venne il giorno di M. Night Shyamalan sembra «copiato» da un episodio di Ai confini della realtà, serie televisiva americana anni sessanta che fondò il genere delle piccole e misteriose apocalissi. Non a caso alla scrittura della serie vi partecipò Richard Matheson, maestro del genere, autore di Io sono leggenda, primo romanzo «degli zombie» (George A.
Epidemia di suicidi negli Usa. Terrorismo chimico? No, tossine vegetali. La Terra (o Dio) ci avvisano. Modello: la SF anni '50. Sottinteso: l'11/9. Clima tra «Ultracorpi» e Romero. Ma il regista non è un fanta-autore bensì un maestro del mélo apocalittico teologico estenuato. Basta saperlo. BELLO - PER CREDENTI Da ViviMilano, giugno 2008
Vedo la gente scema. È il tormentone principe dei finti trailer di Mai dire martedì, è uno dei cult di Maccio Capotonda, Ennio Annio e Bruno Liegi baston liegi, è Il sesto scemo. Chissà cosa direbbe M. Night Shyamalan guardando il suo capolavoro parodiato senza pietà. Probabilmente apprezzerebbe, o forse avrebbe la stessa reazione che ha avuto chi scrive quando ha visto E venne il giorno.