davide
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domenica 28 aprile 2024
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aggettivi per non andarlo a vedere
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Velleitario perché un bianco e nero non fa De Sica
Inconcludente perché non ha coraggio di affondare il colpo nè ha intenzione di farlo
Contradditorio perché nel tentativo di ottenere i mugolii dai soliti noti dei caminetti rompe con scenette battute e ballettini da operetta il tentativo di denunciare la discriminazione di genere
Penoso per aver cercato solo il beneplacito politico dimenticandosi che l'Arte, da questa politica, va liberata e non premiata per il politically correct
Irritante per gli errori tremendi di sceneggiatura compreso un finale che vorrebbe essere simbolico e quindi tradisce lo spettatore al quale si è "venduto" un film neo realista.
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Velleitario perché un bianco e nero non fa De Sica
Inconcludente perché non ha coraggio di affondare il colpo nè ha intenzione di farlo
Contradditorio perché nel tentativo di ottenere i mugolii dai soliti noti dei caminetti rompe con scenette battute e ballettini da operetta il tentativo di denunciare la discriminazione di genere
Penoso per aver cercato solo il beneplacito politico dimenticandosi che l'Arte, da questa politica, va liberata e non premiata per il politically correct
Irritante per gli errori tremendi di sceneggiatura compreso un finale che vorrebbe essere simbolico e quindi tradisce lo spettatore al quale si è "venduto" un film neo realista.
da sconsigliare a chi ama l'arte cinematografica.
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cleos
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domenica 28 aprile 2024
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non mi e'' piaciuto
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Penon mi e' piaciuto, il fim ha sdrammatizzato la violenza sulla donna con scenette di musica e ballo, quando ancora oggi la donna muore per la violenza fisica e psicologica . Vergogna a
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mitzcat
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domenica 7 aprile 2024
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forse avevo troppe aspettative
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ho visto il film qualche giorno fa, dopo che per mesi e mesi ne ho sentito parlare benissimo, ottime recensioni, successo di critica e pubblico, addirittura c'era chi lo definiva un capolavoro.
E tutto questo "hype" che ha preceduto la visione del film, mi ha creato troppe aspettative. Sinceramente, avrei stoppato la visione già alla primissima scena, quando la protagonista e il marito, un Valerio Mastrandrea al quale bisogna almeno dare il merito di essersi calato esteticamente nella parte, sono nel letto, si svegliano, lei gli dice "buongiorno" e lui le molla uno schiaffone. Così, de botto, tanto per commentare in romanesco.
A me, il film è sembrato una pessima scopiazzatura di "Bellissima", vero capolavoro del cinema neorealista, a partire dall'aspetto della protagonista, capelli in disordine, occhiaie, vestiti rattoppati, c'è persino la scena di lei che va a fare le iniezioni a un notaio ricco, uno dei tanti lavoretti che lei fa per mettere da parte i soldi per l'abito da sposa della figlia, mentre la Magnani li risparmiava per le lezioni di canto e dizione della figlia piccolina per la quale sognava un futuro nel cinema.
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ho visto il film qualche giorno fa, dopo che per mesi e mesi ne ho sentito parlare benissimo, ottime recensioni, successo di critica e pubblico, addirittura c'era chi lo definiva un capolavoro.
E tutto questo "hype" che ha preceduto la visione del film, mi ha creato troppe aspettative. Sinceramente, avrei stoppato la visione già alla primissima scena, quando la protagonista e il marito, un Valerio Mastrandrea al quale bisogna almeno dare il merito di essersi calato esteticamente nella parte, sono nel letto, si svegliano, lei gli dice "buongiorno" e lui le molla uno schiaffone. Così, de botto, tanto per commentare in romanesco.
A me, il film è sembrato una pessima scopiazzatura di "Bellissima", vero capolavoro del cinema neorealista, a partire dall'aspetto della protagonista, capelli in disordine, occhiaie, vestiti rattoppati, c'è persino la scena di lei che va a fare le iniezioni a un notaio ricco, uno dei tanti lavoretti che lei fa per mettere da parte i soldi per l'abito da sposa della figlia, mentre la Magnani li risparmiava per le lezioni di canto e dizione della figlia piccolina per la quale sognava un futuro nel cinema.
Ma la Magnani è la Magnani, è immensa e irraggiungibile, non basta un film in bianco e nero, l'aspetto sciatto, un marito in canottiera e le urla in romanesco. Un film davvero molto deludente.
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kazan78
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domenica 7 aprile 2024
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ampiamente sopravvalutato
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Ampiamente sopravvalutato. Buona la fotografia, scenografia da dimenticare. Cominciamo con il dire che chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non aveva ben chiaro, evidentemente, come erano i rapporti familiari in quegli anni. Questo si capisce innanzitutto dal rapporto quasi caricaturale che si è voluto rappresentare tra una moglie remissiva al limite della schiavitù e un marito orco. Non si capisce poi come sia possibile che, in quegli anni, una figlia di neanche 20 anni possa rivolgersi alla madre gridandole in faccia di vergognarsi di farsi trattare come una pezza da piedi (testuali parole) senza rimediare un ceffone dal padre o dalla madre stessa, oppure, come la stessa figlia possa gridare che della morte del nonno "non me ne frega gnente" (sempre testuali parole).
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Ampiamente sopravvalutato. Buona la fotografia, scenografia da dimenticare. Cominciamo con il dire che chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non aveva ben chiaro, evidentemente, come erano i rapporti familiari in quegli anni. Questo si capisce innanzitutto dal rapporto quasi caricaturale che si è voluto rappresentare tra una moglie remissiva al limite della schiavitù e un marito orco. Non si capisce poi come sia possibile che, in quegli anni, una figlia di neanche 20 anni possa rivolgersi alla madre gridandole in faccia di vergognarsi di farsi trattare come una pezza da piedi (testuali parole) senza rimediare un ceffone dal padre o dalla madre stessa, oppure, come la stessa figlia possa gridare che della morte del nonno "non me ne frega gnente" (sempre testuali parole). Ma se in questo caso parliamo di incongruenze relazionali, in altri casi è proprio la logica a venire meno. Si fatica a comprendere come una donna remissiva al limite del masochismo, con lo sguardo costantemente e forzatamente da ebete e totalmente dedita alla famiglia, possa poi improvvisamente trovare la forza e il coraggio di: 1) accordarsi con un soldato americano per mettere una bomba in un bar per far saltare il matrimonio della figlia (ammesso che un soldato americano voglia effettivamente rischiare la corte marziale per questo); 2) anche soltanto pensare di abbandonare marito e figli per scappare con un nuovo amore; 3) restare totalmente impassibile e algida davanti alla morte del suocero che, sebbene orco anch'esso, è comunque un familiare. In buona sostanza, sebbene il messaggio di un riscatto ed emancipazione della donna sia ovviamente condivisibile, lo strumento utilizzato risulta essere caricaturale e grottesco.
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francesco izzo
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venerdì 5 aprile 2024
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campione d''incassi del 2023?? incredibile...
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Campione d'incassi italiano 2023 ( con quasi 37.000.000 di euro), nono film di sempre, quinto a produzione italiana, 19 nominations per il davide di donatello.
Verrebbe da chiedersi il perchè a chi non avesse rinunciato ormai da tempo a questo tipo di domande, essendogli cadute le braccia nell'osservare la società attuale ormai da anni.
Ma veniamo al film: in genere un certo tipo di retorica sinistrorsa è sempre stata anche antiamericana; qui no, gli mp sono visti come amiconi-salvatori; e meno male che siamo a Roma e non in Toscana, perchè magari qualche spettatore un pò più avveduto avrebbe potuto trovare qualcosa da obiettare.
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Campione d'incassi italiano 2023 ( con quasi 37.000.000 di euro), nono film di sempre, quinto a produzione italiana, 19 nominations per il davide di donatello.
Verrebbe da chiedersi il perchè a chi non avesse rinunciato ormai da tempo a questo tipo di domande, essendogli cadute le braccia nell'osservare la società attuale ormai da anni.
Ma veniamo al film: in genere un certo tipo di retorica sinistrorsa è sempre stata anche antiamericana; qui no, gli mp sono visti come amiconi-salvatori; e meno male che siamo a Roma e non in Toscana, perchè magari qualche spettatore un pò più avveduto avrebbe potuto trovare qualcosa da obiettare...
Presentare così la società degli anni 40 è un pò come presentare gli antichi romani (solo) ruttanti e sdraiati sui triclinii, col pollice verso e avvinazzati; oppure i greci pedofili ed omosessuali, o gli egizi incestuosi sposatori di sorelle e cugine (anzi di sposare cugine, per non farsi mancare niente, si parla anche in questo film).
Quantomeno una visione parziale,ideologica e riduttiva? Direi proprio di si.
Non sono sufficienti per me il b/n, la scenografia e i costumi molto ben scelti a riportarci davvero alla società degli anni 40, umanamente molto più ricca di quanto la Cortellesi vorrebbe farci credere.
Bislacca (ma con una sua logica di trama) l'esplosione del bar dei nuovi ricchi; stravagante e poco riuscita direi, invece, l'idea di far credere allo spettatore fino all'ultimo che Delia stia raggiungendo la vecchia fiamma-meccanico mentre invece sta andando a votare (evidentemente per la Repubblica). Perchè mai "disgraziata!" secondo il marito menacciuto?? La sintesi retrivo/violento/maschilista/anti-voto-alle-donne/anti-repubblicano (e quindi monarchico? o anti-voto tout court??) è a mio avviso davvero troppo rozza perchè uno spettatore qualsiasi di intelligenza e sensibilità media possa poter condividerla.
Eppure....
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asia
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giovedì 4 aprile 2024
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non arriva dove voleva
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Il film in se non è un capolavoro come gli incassi indurrebbero a credere. In alcuni passaggi irritante tanto è didascalico. Ha paura che il pubblico non capisca. Ed io non capisco perchè il pubblico non dovrebbe capire. Diamogli fiducia a questo pubblico. Possibile che gli americani lo fanno e noi italiani dobbiamo sempre stare li a spiegare....spiegare....spiegare! Due stelle perché per me è troppo timoroso. Ma per gli standard del cinema italiano forse risulterà anche pretenzioso. Alla fine potrebbe essere la storia di unabomber al femminile Il simbolismo tra bar e patriarcato è debole. L'idea anche buona ma non arriva dove voleva. Devo fare sempre lo sforzo di "facciamo che ci credo" - In questo gli americani sono superiori.
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Il film in se non è un capolavoro come gli incassi indurrebbero a credere. In alcuni passaggi irritante tanto è didascalico. Ha paura che il pubblico non capisca. Ed io non capisco perchè il pubblico non dovrebbe capire. Diamogli fiducia a questo pubblico. Possibile che gli americani lo fanno e noi italiani dobbiamo sempre stare li a spiegare....spiegare....spiegare! Due stelle perché per me è troppo timoroso. Ma per gli standard del cinema italiano forse risulterà anche pretenzioso. Alla fine potrebbe essere la storia di unabomber al femminile Il simbolismo tra bar e patriarcato è debole. L'idea anche buona ma non arriva dove voleva. Devo fare sempre lo sforzo di "facciamo che ci credo" - In questo gli americani sono superiori. Ma almeno ci ha provato!
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giuseppe61
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mercoledì 3 aprile 2024
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un fumettone
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Su questo film avevo molte aspettative. Dopo averlo visto posso dire che si tratta di un fumettone mal interpretato da Paola Cortellesi e con un pessimo Valerio Mastrandrea ( che interpreta tutti i film allo stesso modo). Troppo didascalico, mancavano solo i cartelli dei film muti che spiegavano cosa stesse succedendo. Insomma un film incolore, non solo per il bianco e nero usato dalla regista, ma anche per un'atarassica e monnalisiaca interpretazione dell'attrice principale. Per non parlare del colpetto di scena finale. E poi tutte le ovvietà: la lettera che sporge dalla tasca e poi cade. Il marito che la ritrova, la figlia che a sua volta la ritrova va e la riporta alla mamma, i bambini che fanno casino, tutti gli uomini cattivi o inutili e tutte le donne buone , brave laboriose e silenti.
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Su questo film avevo molte aspettative. Dopo averlo visto posso dire che si tratta di un fumettone mal interpretato da Paola Cortellesi e con un pessimo Valerio Mastrandrea ( che interpreta tutti i film allo stesso modo). Troppo didascalico, mancavano solo i cartelli dei film muti che spiegavano cosa stesse succedendo. Insomma un film incolore, non solo per il bianco e nero usato dalla regista, ma anche per un'atarassica e monnalisiaca interpretazione dell'attrice principale. Per non parlare del colpetto di scena finale. E poi tutte le ovvietà: la lettera che sporge dalla tasca e poi cade. Il marito che la ritrova, la figlia che a sua volta la ritrova va e la riporta alla mamma, i bambini che fanno casino, tutti gli uomini cattivi o inutili e tutte le donne buone , brave laboriose e silenti...Insomma patetico.
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(di asia)
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lizzy
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mercoledì 3 aprile 2024
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tanto rumore per nulla: sopravvalutato.
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Oggi, lo sappiamo tutti ormai, è di moda sdoganare lo sdoganabile.
La classica affermazione "Se in un film non metti 4 o 5 attori di nazionalità molto diverse (es. indiano, giapponese, spagnolo, americano e russo) e non aggiungi qua e la qualche disabile, qualche "freak", qualche persona con tragedie personali, non farai mai successo" è realistica anzichenò.
Figuriamoci in Italia non parlare di violenza sulle donne nel 2024: letteralmente impossibile.
So che posso sembrare in controtendenza, ma questo film a vederlo mi ha lasciata completamente insensibile.
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Oggi, lo sappiamo tutti ormai, è di moda sdoganare lo sdoganabile.
La classica affermazione "Se in un film non metti 4 o 5 attori di nazionalità molto diverse (es. indiano, giapponese, spagnolo, americano e russo) e non aggiungi qua e la qualche disabile, qualche "freak", qualche persona con tragedie personali, non farai mai successo" è realistica anzichenò.
Figuriamoci in Italia non parlare di violenza sulle donne nel 2024: letteralmente impossibile.
So che posso sembrare in controtendenza, ma questo film a vederlo mi ha lasciata completamente insensibile. Sia al suo "contenuto" sia a sceneggiatura e recitazione stesse.
La storia potrebbe anche starci, sicuramente, ma innanzitutto quel bianco e nero che viene usato suona assolutamente falso.
Inoltre gli attori stessi pare stiano recitando solo per guadagnarsi il compenso.
Mastrandrea che adoro è stralunato, come ha detto qualcuno la "vittima" Cortellesi fa le faccine di ogni tipo e gli altri... beh...sono abbastanza monocordi (tranne forse il becero "nonnino" che fa quel che può).
E come per il bianco e nero qua usato tutta l'ambientazione e le situazioni risultano falsissime.
Non c'è verve, non c'è patos, non c'è trasporto.
La stessa storia del soldato americano che si ostina a voler aiutare la poverella e questa che manco si sforza a farsi tradurre quel che sente da qualcuno...ma andiamo...
Per non parlare della "estrema risoluzione" dove la Cortellesi boicotta i possibili suoceri in maniera "esplosiva": e poi il violento sarebbe il marito?
Ma che, davero davero?
Quindi non solo si cerca di far passare la filosofia del "tutti porci e violenti questi uomini" (tranne il marito della fruttarola che risulta stucchevolmente schiavetto e utile come il due di coppe con briscola a bastoni, con l'incognita dello sfigato ex, fallito e pieno di rimpianti che non sapremo mai dove andrebbe a parare avendo poi la Delia tutta per se...), ma che il "ogni donna è libera di piazzar bombe qua e la se il fine è giusto" dev'essere preso come dogma di fede.
Non vi sembra un qualcosa di sbagliato a priori? Una contraddizione in termini, insomma.
E alla fine come finisce il tutto?
Ma sta "vittima" quindi scappa (ha mollato i soldi alla figlia...) o si limita ad "andare a votare" (vittoria comunque "di Pirro" in quanto sappiamo tutto che il diritto di voto è bello a parole, ma alla luce dei fatti vincerà sempre chi i voti se li compra o chi fa promesse fasulle...)?
Non si capisce.
Solito stupido espediente per lasciar lo spettatore con la domanda, ma che denota, a mio modesto avviso, una reale incapacità degli ideatori della storia di dar un finale come si deve allo spettatore.
Insomma: non è proprio possibile che tutti questi uomini siano lo schifo della natura così come non si può montare un lavoro cinematografico sui soliti triti e ritriti preconcetti misandrici.
Chiude la mia (di molto) pacata recensione la segnalazione della scena forse peggiore di tutto il film: il "ballo delle botte".
Vedere il Mastrandrea picchiare la Cortellesi a tempo di musica con lei che parrebbe (ho detto parrebbe) quantomeno in parte compiaciuta è un vero fallo da espulsione.
Questo falsa tutto il film che risente di tutta l'inesperienza iniziale della Cortellesi che si ostina a dirigere il tutto come se fosse uno dei suoi show televisivi (tempi e facce sono quelli) e che magari pretenderebbe pure di infilarci dentro qualche ballettino "distensivo" per rendere il film gradevole più o meno a tutti.
Io dico che se si voleva evidenziare veramente una "violenza" sulle donne il tutto sarebbe dovuto essere molto più crudo e diretto.
A parte luoghi e personaggi, tutti molto "patinati" per essere un ambiente molto proletario, la sceneggiatura avrebbe dovuto virare sul realismo più estremo per far diventare il film un vero capolavoro.
Che anche le musiche sono completamente sbagliate.
E financo i vestiti, poveri si, ma troppo puliti ed in ordine per il periodo storico e geografico che si volevano raccontare.
E mi fermo qui onde evitare pericolose rappresaglie della solita frangia garantista e femminista.
P.S. Domanda delle cento pistole.
Delia lascia i soldi che sarebbero dovuti servire a comprare un decente vestito da sposa alla figlia proprio alla ragazza con la motivazione di farla andare a scuola.
Ma se Ivano abbiamo visto come si comporta: quanto avrebbe impiegato a prenderseli tutti lui e/o, comunque, ad impedire, anche a bastonate, alla figlia di frequentarla, questa benedetta scuola?
Specie con la madre "eventualmente" assente.
A me questa parte del film risulta un clamoroso errore di sceneggiatura.
Non so voi che ne pensiate...
P.S. 2 Come da titolo: con tutto il trambusto che questa "opera prima" ha scatenato mi sarei aspettato qualcosa di più non tanto dalla Cortellesi (che il massimo in recitazione e genio non è mai stato), ma quanto meno da tutta l'operazione. E invece mi sono ritrovata con un vero pugno di mosche in mano.
Mosche femmine....ovviamente!
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(di effettoneve )
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leomar 2013
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martedì 2 aprile 2024
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non ci siamo proprio...
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spiace ma bocciato. chiarisco : si fa guardare fino alla fine, questo non nego. ma la storia è mal raccontata. numerose incongruenze. una su tutte la sequenza della bomba nel bar, non spoilero oltre per non disturbare chi non ha visto ancora. le scelte musicali anche: belle le canzoni ma non c'entrano nulla con il periodo storico. scelta del bianco e nero è bella ma resa malissimo. non è natia ma resa da girato in colore e questo rende le sfumatori totalmente irreali. chi ha visto film in bianco e nero sul serio, si accorge immediatamente della differenza e stona tantissimo minando la credibilità del racconto.
racconto che oscialla tra dramma e commedia di dubbio gusto.
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spiace ma bocciato. chiarisco : si fa guardare fino alla fine, questo non nego. ma la storia è mal raccontata. numerose incongruenze. una su tutte la sequenza della bomba nel bar, non spoilero oltre per non disturbare chi non ha visto ancora. le scelte musicali anche: belle le canzoni ma non c'entrano nulla con il periodo storico. scelta del bianco e nero è bella ma resa malissimo. non è natia ma resa da girato in colore e questo rende le sfumatori totalmente irreali. chi ha visto film in bianco e nero sul serio, si accorge immediatamente della differenza e stona tantissimo minando la credibilità del racconto.
racconto che oscialla tra dramma e commedia di dubbio gusto. personaggi toccati ma poi lasciati andare ( presunto spasimante in partenza per il nord che servo solo a creare l'equivoco per reggere fino alla fine del film). Finale del film del tutto inaspettato oltre a tutto ma non perché il racconto ha creato pathos e una svolta inaspettata ma solo perche salta fuori dal nulla, senza alcun nesso se non una frase, una sola, si badi che la Cortellesi pronuncia " beh tanto c'è ancora domani".....
la Cortellesi mi piace molto, è simpatica, ha talento. è la prima da regista. ci sta un passo falso. giusto osare. prossimo giro farà tesoro errori, ne sono certo.
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ale
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martedì 2 aprile 2024
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forse è un problema solo mio....
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purtroppo non riesco a capire il parlato del film, sono italiano ma per comprendere devo utilizzare i sottotitoli. Imbarazzante
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(di asia)
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