C'è ancora domani

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Un film di Paola Cortellesi. Con Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 118 min. - Italia 2023. - Vision Distribution uscita giovedì 26 ottobre 2023. MYMONETRO C'è ancora domani * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
nanobrontolo lunedì 27 novembre 2023
il segreto del suo successo Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

È un film che tratta un tema assai significativo in modo elementare, fruibile a tutti! La genialità di Cortellesi sta, non solo nell'aver scelto di parlarne ma di averlo fatto senza confezionare un polpettone dall'effetto quindi divulgativo e, speriamo, educativo. Al termine della proiezione il pubblico ha applaudito! 

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simona proietti lunedì 27 novembre 2023
il maschilismo che boccia questo capolavoro Valutazione 4 stelle su cinque
29%
No
71%

Sarà che un film femminista come questo, non piace molto al maschilismo italiano, sarà che il patriarcato è duro a morire, ma evidentemente questo film ha suscitato notevoli e contraddittorie recensioni. Un film digitale dal sapore di pellicola, non tanto per il bianco e nero, quanto per le immagini poco definite tipiche appunto della pellicola. Con una recitazione neorealista (si è già detto) e con una sceneggiatura di ferro seguita in maniera scrupolosa, il racconto scorre in maniera davvero gradevole, regalando momento di ilarità misti a commozione. Molto bella la scena surreale (che poco c'entra col neorealismo) in cui la protagonista si incontra col meccanico del paese ed i loro sguardi si accarezzano, come a presagire un futuro amore. [+]

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gabriella sabato 25 novembre 2023
uno sguardo al passato proiettato sul futuro Valutazione 4 stelle su cinque
47%
No
53%

 Buon esordio per Paola Cortellesi dietro la macchina da presa, la sua è una storia semplice e autentica, nei contrasti del bianco e nero neorealistico, racconta di un'Italia da poco uscita dalla guerra, un paese che si va via via ricostruendo ma che tra le mura domestiche è rimasto immobile e chiuso. Siamo nel 46 a Roma, Delia è la moglie di Ivano ( credo di non avere mai visto Andrea Mastandrea così cattivo), è madre di tre figli, la maggiore, Marcella, fidanzata con Giulio, e due maschi pestiferi , oltre un suocero esigente e odioso, per niente riconoscente che la nuora si occupi anche di lui, oltre gli innumerevoli lavoretti che sbriga tra una corsa e l'altra durante il giorno, che si conclude con le faccende domestiche, e la cena da preparare. [+]

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fabrizio friuli sabato 25 novembre 2023
la dolorosa vita di delia Valutazione 3 stelle su cinque
44%
No
56%

In una Roma d' altri tempi,  dove vige ( ed ancora oggi sembra esserci ancora ) l' opprimente patriarcato, Delia sopporta passivamente il marito violento e primordiale che non la riverisce ma dice di volerle bene ( in un solo momento della sua vita ) e fa in modo di essere una buona madre per i suoi tre figli  : due maschi e una femmina,  la maggiore,  in procinto di sposare un giovane ragazzo appartenente ad una famiglia di persone arricchite grazie all' apertura di un bar. Tuttavia,  quando Delia si rende conto che il ragazzo che aveva il carattere da bravo ragazzo o meglio,  l' apparire di un bravo ragazzo,  scopre che in realtà il futuro sposo della figlia le impone di truccarsi e di essere bella solamente per lui. [+]

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gianni quilici venerdì 24 novembre 2023
un film sincero che colpisce Valutazione 3 stelle su cinque
17%
No
83%

Il film di Paola Cortellesi è sincero e colpisce. Alla fine della proiezione in una grande sala cinematografica,  quasi piena, è scattato un applauso istintivo e convinto. Un applauso di liberazione dopo l’ansia accumulata.

Anche perché, almeno per me, il finale è stato sorprendente. E questa sorpresa è emozionante, perché riguarda non soltanto la protagonista del film, ma tutte le donne ( o quasi): le donne di ieri, le donne di oggi. Perché la condizione delle donne è cambiata moltissimo dal 1946, l’anno in cui si svolge la storia del film. Ma non tutti gli uomini hanno accettato questo cambiamento. E questo ha prodotto l’orrore dei femminicidi di oggi. Anche per questo il film è così sentito.

La Cortellesi, protagonista anche come attrice,  realizza il suo primo lungometraggio come regista. E lo fa architettando un film “neorealista” nella Roma dell’immediato dopoguerra con le camionette americane sentinelle della città, ricostruita in un bianco e nero, curato felicemente da Davide Leone, direttore di fotografia, e con la scelta felice di dialoghi e volti credibili.

E lo fa mescolando nel neorealismo un linguaggio moderno:  in una scena di violenza familiare, di violenza cruda, innesta improvvisamente la danza a tempo di musica, in ralenti, con paso doble, che crea una distanza da ciò che è pura, immotivata violenza; oppure alterna, con le composizioni musicali efficaci di Lele Marchitelli,  le canzoni di allora di Achille Togliani con quelle di Dalla, Nada e anche innesti internazionali di hip hop e di rock alternativo.     

I protagonisti sono : Delia una donna che si potrebbe dire “brava” come moglie, madre,  cuoca, come lavoratrice facendo piccoli lavoretti, ma sottomessa a Ivano, il marito, che la riempie di botte e la umilia, appena può. Lei subisce come se fosse uno dei 10 comandamenti, ma ha una sua dignità e bellezza,  un amore possibile ma nello stesso tempo, allora, impossibile, nasconde parte dei soldi guadagnati per il futuro della figlia. Ivano è un Valerio Mastandrea bravisimo nel trasformarsi in un omaccione baffuto, fisicamente imponente nella postura,  tagliente e aggressivo nella parol, ma, bontà sua, da marito padrone, qualche volta, concessivo.

Come sceneggiatrice la Cortellesi concede “qualcosa” di poco credibile alla storia, ma funzionale ad essa, come per esempio l’attentato alla pasticceria, ma lo fa come se  dicesse a noi spettatori “ credici, questo è accaduto, non te lo dimostro, te lo lascio immaginare”. Oppure costruisce nel finale  una serie di coincidenze un poco meccaniche per creare quel pathos di tensione, in cui è la donna oppressa questa volta è Lei  ad essere vittoriosa. 

Il finale è, infatti, un inno a quel momento storico solenne, in cui la donna italiana acquista, per la prima volta il diritto di cittadina di fronte alla legge. Paola Cortellesi ne fa una  metafora, che va oltre quel giorno. Da lì inizia il percorso di liberazione della donna, che la Resistenza femminile aveva anticipato e che il titolo, indovinatissimo “C’è ancora domani”, ti avverte, deve ancora continuare.

 

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venerdì 24 novembre 2023
info non valide
0%
No
100%

Fino a stamattina l orario era 16.45/19....
Non è corretto!!!

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highmax martedì 21 novembre 2023
tutti bravissimi Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

Film molto ben fatto, con ottime trovate e soluzioni. Visione certamente consigliata. Una domanda che vorrei fare alla Cortellesi è la seguente: per quale motivo - per la colonna sonora - sono stati mescolati brani d'epoca con altri recenti? Pur trattandosi di pezzi bellissimi, il mix e, in particolare le cansoni recenti, mi sono parsi un pò slegato tra loro e rispetto al fluire delle immagini.  Max

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cinzia martedì 21 novembre 2023
brillante commedia amara: da non mancare! Valutazione 5 stelle su cinque
45%
No
55%

non faccio #spoiler
E’ un bel film. Recitato benissimo da Cortellesi e da tutti gli attori, Emanuela Fanelli su tutti (ma quanto è brava e simpatica e divertente) e girato in maniera fresca, diretta, senza tanti arzigogoli ma efficacemente dalla medesima bravissima Cortellesi.
E’ un film molto triste per le situazioni, i fatti, la vita che racconta dove però si ride molto perché va a pescare i lati più ipocriti e retorici e falsi e bigotti della società (del tempo ma che persistono, ancora più sottili e nascosti e feroci) e li evidenzia spietatamente e questo li rende comici, ridicoli, assurdi, appunto divertenti.
Delia (Cortellesi) è una giovane donna, precocemente segnata dal tempo e dalla vita difficile degli anni della guerra e del primissimo dopoguerra, madre di due figli e sposata con Ivano (Iva’) manesco nei confronti della moglie, assurdamente orgoglioso e antipatico nei confronti di tutto il mondo esterno, con cui non ha un minimo di empatia. [+]

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vittorio stano lunedì 20 novembre 2023
intensa bellezza Valutazione 4 stelle su cinque
43%
No
57%

Talentuosa, eclettica attrice, Paola Cortellelsi da oltre due decenni arricchisce il panorama televisivo, teatrale e cinematografico. Esilarante nelle imitazioni di personaggi che spaziano dalla politica alla musica; ironica, convincent e ...commovente il monologo sulle donne al Premio Donatello. Con "C'è ancora domani" è anche convincente sceneggiatrice e regista. Paola Cortellesi ha messo in scena un film al femminile di qualità. La sua straordinaria sensibilità di donna impegnata dà un senso profondo a quello che decide di raccontare. Il film riporta, a distanza di 80anni, una storia di ordinaria sopraffazione negli anni del dopoguerra; una storia di fatica, umiliazioni, rinunce, violenza fisica, morale , psicologica e. [+]

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umberto lunedì 20 novembre 2023
meglio di tanti libri e professoroni Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

C'È ANCORA DOMANI... Debutto alla regia per Paola Cortellesi e non si può dire che non sia stata una prima col botto, tanto da risultare non solo largamente migliore delle ultime produzioni del marito, ma tra i migliori film italiani degli ultimi dieci anni. Il successo è dovuto soprattutto alle tematiche trattate incentrate sia sui diritti civili che civici e sull'importanza della loro conquista, valore che oggi viene preso con superficialità se non, in alcuni casi, disfrattato o calpestato. Per fare ciò, la Cortellesi racconta una storia ambientata nel maggio del 1946, periodo in cui la società italiana era di stampo patriarcale, e lo fa in modo molto originale mischiando una bella fotografia in bianco e nero con delle musiche moderne e delle scene ironiche che sdrammatizzano e rendono leggeri i momenti più crudi. [+]

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