temat825
|
giovedì 2 novembre 2023
|
una sciarada molto ben costruita
|
|
|
|
Sì, come ha già detto più d'uno, un film stilisticamente piuttosto acerbo ma con tanti aspetti positivi che alla fine mi hanno fatto guardare come secondarie le carenze di scrittura e di messa di in scena.
Tra questi aspetti positivi, quello per me più importante (e che tra 3 e 4 stelle mi ha fatto scegliere il voto più alto, ma il mio è 3,5) è che il film in fondo è una sciarada molto ben costruita, la cui la soluzione sta già nel titolo e per di più è una soluzione intelligente, non banale e che porta a riflettere, anche sulle convenzioni narrative di noi spettatori.
|
|
[+] lascia un commento a temat825 »
[ - ] lascia un commento a temat825 »
|
|
d'accordo? |
|
odisseo
|
giovedì 2 novembre 2023
|
film capolavoro
|
|
|
|
Film neorealista ambientato magnificamente nell'Italia dell'immediato dopoguerra, ma anche molto attuale considerato che in tante parti del nostro Paese, qualcuna insospettabile, sussistono ancora intollerabili situazioni di sopraffazione a carico delle donne, che troppo spesso sfociano nei cosiddetti femminicidi.
Ma il film non è solo un'opera di denuncia: è anche godibilissimo, a metà tra dramma è commedia, con un finale da brividi.
Applausi a Paola Cortellesi, non saprei dire di più.
|
|
[+] lascia un commento a odisseo »
[ - ] lascia un commento a odisseo »
|
|
d'accordo? |
|
paolo zecchinato
|
mercoledì 1 novembre 2023
|
film apprezzabile, ma la sceneggiatura è acerba
|
|
|
|
Un esordio non male, quello di Paola Cortellesi alla regia, però acerbo. Ottime la scenografia, la fotografia, la recitazione della Cortellesi, la colonna sonora; buoni la recitazione degli altri attor e il ritmo narrativo. Tuttavia certe pecche di sceneggiatura penso che un regista esperto non se le sarebbe lasciate sfuggire: 1) Come può Delia aver combinato l'attentato al bar con un soldato americano, se l'una non capiva la lingua dell'altro e viceversa? 2) Com'è possibile che il soldato americano si sia lasciato convincere a far esplodere il bar con dell'esplosivo prelevato dai depositi del suo esercito? 3) Come ha fatto il soldato a entrare nel bar (l'esplosione, se non ricordo male, avviene all'interno)? 4) Non si capisce perché Delia abbia dato al marito una spiegazione inventata del cioccolato ricevuto, anziché quella vera, molto 'innocente'.
[+]
Un esordio non male, quello di Paola Cortellesi alla regia, però acerbo. Ottime la scenografia, la fotografia, la recitazione della Cortellesi, la colonna sonora; buoni la recitazione degli altri attor e il ritmo narrativo. Tuttavia certe pecche di sceneggiatura penso che un regista esperto non se le sarebbe lasciate sfuggire: 1) Come può Delia aver combinato l'attentato al bar con un soldato americano, se l'una non capiva la lingua dell'altro e viceversa? 2) Com'è possibile che il soldato americano si sia lasciato convincere a far esplodere il bar con dell'esplosivo prelevato dai depositi del suo esercito? 3) Come ha fatto il soldato a entrare nel bar (l'esplosione, se non ricordo male, avviene all'interno)? 4) Non si capisce perché Delia abbia dato al marito una spiegazione inventata del cioccolato ricevuto, anziché quella vera, molto 'innocente'. 4) L'enfasi data nel finale alla massiccia partecipazione femminile nel referendum del 1946, come se fosse la conclusione della vicenda, non trova appigli nella narrazione che precede.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo zecchinato »
[ - ] lascia un commento a paolo zecchinato »
|
|
d'accordo? |
|
fabiuz62
|
mercoledì 1 novembre 2023
|
prima prova superata, anche se…
|
|
|
|
Prima prova di Paola Cortellesi in regia: superata. Il film è sicuramente originale e riesce a trattare temi spinosi alla sua maniera, restituendo l'affresco di un'Italia in fin dei conti di soli 76 anni fa (alle volte ce lo dimenticassimo...).
Apprezzabile che riesca a suscitare emozioni e a far sorridere contemporaneamente. Magari avrei evitato certe parti quasi grottesche, ma nel complesso 100 minuti che scorrono via bene.
Ecco, eviterei gli eccessi di certi commenti o di certe critiche, come pure gli applausi in sala a fine film, ma sicuramente un buon film da consigliare.
|
|
[+] lascia un commento a fabiuz62 »
[ - ] lascia un commento a fabiuz62 »
|
|
d'accordo? |
|
thomas
|
mercoledì 1 novembre 2023
|
c’è ancora domani … per il cinema italiano
|
|
|
|
Le storie “al femminile” hanno un quid di qualità in più, oramai è chiaro. È proprio il loro angolo di visuale, di prospettiva delle cose ad essere affascinante: la sensibilità straordinaria delle donne dà senso profondo a ciò che vedono e decidono di raccontare. E così Paola Cortellesi decide di riportare, a distanza di circa ottanta anni, una storia di ordinaria sopraffazione negli anni del dopoguerra; una storia di umiliazioni, fatica, rinunce, violenze e riscatto. Una storia che è esistita davvero e quindi da non dimenticare mai, fatta di mariti/padroni, di sacrificio di sé così dissennato da sfociare nell’autolesionismo, di accettazione passiva di una realtà talmente oppressiva da eliminare la speranza.
[+]
Le storie “al femminile” hanno un quid di qualità in più, oramai è chiaro. È proprio il loro angolo di visuale, di prospettiva delle cose ad essere affascinante: la sensibilità straordinaria delle donne dà senso profondo a ciò che vedono e decidono di raccontare. E così Paola Cortellesi decide di riportare, a distanza di circa ottanta anni, una storia di ordinaria sopraffazione negli anni del dopoguerra; una storia di umiliazioni, fatica, rinunce, violenze e riscatto. Una storia che è esistita davvero e quindi da non dimenticare mai, fatta di mariti/padroni, di sacrificio di sé così dissennato da sfociare nell’autolesionismo, di accettazione passiva di una realtà talmente oppressiva da eliminare la speranza. Ma il cuore delle donne sa essere più grande e così, tra un lavoro e l’altro per “arrotondare”, tra una chiacchiera e l’altra con amiche solidali, tra l’ennesima violenza fisica subita per un nonnulla e la successiva, arriva la “svolta”: una lettera improvvisa, inaspettata, la prima a lei mai indirizzata cambierà per sempre la vita della protagonista in un finale a sorpresa straordinario per intensità e Bellezza. In un bianco e nero che aiuta a rendere ancora più realistica la narrazione, Paola Cortellesi costruisce un film d’autore perchè “ruba” con grazia ed intelligenza a grandi film del passato: la madre trascurata e con lo sguardo spento che, appena alzata al mattino, si dedica a preparare la colazione dei famigliari, rimanda all’indimenticata Sofia Loren di “Una giornata particolare” di Ettore Scola, il pranzo di fidanzamento in cui tutto non va per il verso giusto ricorda “Primo amore” di George Stevens con la grande Katharine Hepburn, persino la naturalezza con cui si crea l’amicizia della protagonista con il soldato nero americano è un richiamo di quella, altrettanto naturale ed empatica, di Pasquale e Joe in “Paisà” di Roberto Rossellini. I richiami ai grandi film del passato si intrecciano ai tanti dettagli accurati che arricchiscono la qualità del film e, tra tutti, il più significativo è quello, brevissimo ma estremamente centrato, della scena nella casa dei ricchi borghesi in cui il padre mette a tacere la figlia che si è intromessa nella discussione sulla politica e il futuro che stava intrattenendo col figlio, a dimostrazione che la subalternità delle donne ottanta anni fa era un fatto trasversale, tutt’altro che limitato alle fasce della popolazione meno colte. Ma “C’è ancora domani” sa raccontarci che l’istruzione, per le donne è valsa più di un mero abito da sposa; il secondo, senza la prima, non aiutava ad emanciparsi davvero e soltanto l’accesso e il successo nel mondo del sapere e della conoscenza le ha rese, nei decenni a venire, sempre più padrone del proprio destino. Gli attori sono tutti ottimi, ma per paradosso, in un film “al femminile” le prove migliori sono quelle maschili: Valerio Mastrandrea è un povero cialtrone perdente e manesco credibilissimo, Giorgio Colangeli regala, col Sor Ottorino, un personaggio indimenticabile, degno delle migliori commedie all’italiana del passato e Virginio Marchionni è un tenero innamorato pieno di rimorsi molto lontano dai personaggi che di solito interpreta. Paola Cortellesi, Pilar Fogliati, Micaela Ramazzotti, il ritorno dopo decenni di Liliana Cavani … il cinema italiano nel 2023 è vivo, si evolve, si arricchisce di nuove cineaste ed ha un luminoso avvenire perché “se il futuro è donna” … “c’è ancora domani”.
[-]
[+] neorealismo italiano alla cortellesi
(di marco brenni)
[ - ] neorealismo italiano alla cortellesi
[+] diseducativo
(di daniele bellini)
[ - ] diseducativo
[+] occasione persa
(di giovanni )
[ - ] occasione persa
|
|
[+] lascia un commento a thomas »
[ - ] lascia un commento a thomas »
|
|
d'accordo? |
|
athos
|
martedì 31 ottobre 2023
|
chapeau! paola
|
|
|
|
Chapeau! Paola. Hai fatto un film che sentivi dentro, lo hai interpretato con passione, con il sorriso anche nei momenti più duri, con lo sguardo rivolto al futuro, con la speranza che tutto si può cambiare, con l'indipendenza delle donne libere anche nelle situazioni più frustranti. Ti sei circondata di attori bravissini, la musica, poi, centrata, canzoni che sembrano scritte proprio per certe scene e per dare ritmo a una storia vera. Chapeu! Paola.
|
|
[+] lascia un commento a athos »
[ - ] lascia un commento a athos »
|
|
d'accordo? |
|
fr�
|
martedì 31 ottobre 2023
|
bello
|
|
|
|
Bellissimo film opera prima di Paola Cortellesi.
Bello nell'estetica, intelligente nei contenuti e commuoventi le interpretazioni dei protagonisti.
Un vero esempio di grande cinema femminista.
Assolutamente consigliato.
|
|
[+] lascia un commento a fr� »
[ - ] lascia un commento a fr� »
|
|
d'accordo? |
|
antonietta russo
|
martedì 31 ottobre 2023
|
straordinaria, ma ha peccato di umiltà
|
|
|
|
Premetto che Paola Cortellesi ha tutta la mia gratitudine per il semplice fatto che esiste e che ha scelto di diventare un personaggio pubblico. Detto questo temo che abbia avuto paura di figure dal peso specifico immenso come Anna Magnani ed Ettore Scola, scegliendo una cifra originale (passi di danza, peraltro ben eseguiti, pal culmine della violenza) che purtroppo mi ha fatto uscire dall' incanto della visione. Altro neo: troppo grossolani, direi appena abbozzati i ruoli dei figli maschi. Bravissimi, oltre a lei, Marcella, l'amica fruttarola e il meccanico innamorato. Genericamente avrei indugiato, alla Pupi Avati, sulla biancheria intima, sul cibo, sul materiale scolastico ecc...
[+]
Premetto che Paola Cortellesi ha tutta la mia gratitudine per il semplice fatto che esiste e che ha scelto di diventare un personaggio pubblico. Detto questo temo che abbia avuto paura di figure dal peso specifico immenso come Anna Magnani ed Ettore Scola, scegliendo una cifra originale (passi di danza, peraltro ben eseguiti, pal culmine della violenza) che purtroppo mi ha fatto uscire dall' incanto della visione. Altro neo: troppo grossolani, direi appena abbozzati i ruoli dei figli maschi. Bravissimi, oltre a lei, Marcella, l'amica fruttarola e il meccanico innamorato. Genericamente avrei indugiato, alla Pupi Avati, sulla biancheria intima, sul cibo, sul materiale scolastico ecc... Geniale prendere spunto dalla straordinaria affluenza di donne alle urne in occasione del referendum e la scelta di cucirsi qualcosa di nuovo in segno di rispetto e di responsabilità verso il voto democratico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antonietta russo »
[ - ] lascia un commento a antonietta russo »
|
|
d'accordo? |
|
luca
|
lunedì 30 ottobre 2023
|
davvero modesto
|
|
|
|
Allibito dalla pochezza di un film che, inspiegabilmente, è esaltato, nonostante le evidenti lacune estetiche, tematiche e cinematografiche. Didascalico e, soprattutto, con un finale irritante.
[+] allibito anche io..
(di odisseo)
[ - ] allibito anche io..
[+] scoragguiante
(di goldy)
[ - ] scoragguiante
[+] sono del parere
(di gabriella)
[ - ] sono del parere
|
|
[+] lascia un commento a luca »
[ - ] lascia un commento a luca »
|
|
d'accordo? |
|
corebo
|
domenica 29 ottobre 2023
|
bello
|
|
|
|
Bel film, Paola Coltellesi che ho amato come attrice comica, non mi dava fiducia come regista-sceneggiatrice, ma mi sono dovuto ricredere, non sto a spiegare il perché quello, altri lo hanno spiegato meglio di me. A mio avviso tre soli nei: la violenza attraverso un passo di danza, mentre ho capito l'accostamento, a mio avviso addolcisce una scena cosi cruda, poiché la violenza è violenza senza sé e senza ma! Secondo neo, l'esplosione del bar una forzatura impensabile in quel periodo post-bellico! Terzo ed ultimo, non ho capito le smorfie che fa alla figlia nella scena finale. Concludo un’opera d'arte si può criticare ma comunque sempre dobbiamo lodare l'autore per il suo sforzo intellettivo.
[+]
Bel film, Paola Coltellesi che ho amato come attrice comica, non mi dava fiducia come regista-sceneggiatrice, ma mi sono dovuto ricredere, non sto a spiegare il perché quello, altri lo hanno spiegato meglio di me. A mio avviso tre soli nei: la violenza attraverso un passo di danza, mentre ho capito l'accostamento, a mio avviso addolcisce una scena cosi cruda, poiché la violenza è violenza senza sé e senza ma! Secondo neo, l'esplosione del bar una forzatura impensabile in quel periodo post-bellico! Terzo ed ultimo, non ho capito le smorfie che fa alla figlia nella scena finale. Concludo un’opera d'arte si può criticare ma comunque sempre dobbiamo lodare l'autore per il suo sforzo intellettivo. D’Andrea, Andreotti sono conosciuti per la loro bravura, quindi bravi come sempre, mi ha colpito favorevolmente Emanuela Fanelli e, la per me sconosciuta, Romana Maggiore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a corebo »
[ - ] lascia un commento a corebo »
|
|
d'accordo? |
|
|