Anno | 2006 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Simona Izzo |
Attori | Luca Zingaretti, Vanessa Incontrada, Michela Cescon, Lisa Gastoni, Rosalinda Celentano Ricky Tognazzi, Elena Bouryka, Jane Alexander (II), Eros Galbiati, Claudio Bigagli, Francesco Benigno, Hal Yamanouchi, Eva Robin's, Barbara Mautino, Marco Cataldo. |
Uscita | venerdì 13 aprile 2007 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 2,72 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 30 gennaio 2012
Nuova pellicola per Simona Izzo che ancora una volta sceglie la coralità, l'equilibrio tra comico e tragico per disegnare un affresco umano. In Italia al Box Office Tutte le donne della mia vita ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 811 mila euro e 397 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Davide è un cuoco di successo che esercita la professione in cucina e in camera da letto, dove seduce le donne mescolando fascino e spezie. A causa di un embolo finisce in camera iperbarica. Il malore lo costringe a ripercorrere la sua vita e le donne, numerose, che l'hanno condivisa: Isabella, una conturbante gourmet che assaggia cucine e chef; Stefania, una biologa ipocondriaca che riproduce sapori e profumi, Monica, una giornalista di un canale tematico (di cucina) che gli darà un figlio e il vero amore; e Laura, proprietaria fedifraga di un ristorante con due stelle Michelin. A governarle tutte una madre che si fa chiamare per nome e che nasconde un segreto. Accorse al suo capezzale, le donne gli restituiranno il "gusto" della vita.
Chi è Davide? Un casanova o un collezionista? Forse soltanto un uomo ossessionato dalle donne, di cui non può fare a meno, pena l'infelicità. Del seduttore il cuoco-filosofo non ha il fisico ma ugualmente non si trattiene davanti all'offerta di quei corpi, di quei misteri, di quelle promesse. Se a lui compete il compito di mattatore, al campionario femminile, saccheggiato dalla televisione, dal cinema e dal teatro, spetta quello equilibratore del testimone. Una girandola variopinta di attrici, Lisa Gastoni, Rosalinda Celentano, Vanessa Incontrada, Jane Alexander e l'irresistibile ed eccentrica Michela Cescon, ben orchestrate in una gastro-commedia corale. Il cantore della magia femminile è il donnaiolo-bambino di Luca Zingaretti, credibile e spassoso come chef e come amante. Il suo "vizio" ha un conto in sospeso con la figura materna, avara di affetto quando fanciullo ne aveva bisogno e diritto. Con le donne e sul lavoro il protagonista cerca e vuole avere successo per cacciare il trauma infantile e affogare il risentimento. Davide sceglie Monica su tutte, per quel profumo di latte che rivela il suo essere materna, frenando la sua ossessione e rendendolo genitore. Simona Izzo gira una commedia misurata e confidenziale, che converte il "commissario" controllato di Zingaretti (il Montalbano che lo ha reso celebre) in un cacciatore di donne esuberante e compulsivo. Quasi interamente narrato in flashback Tutte le donne della mia vita è un omaggio 'dedicato a' e 'ispirato da' Ugo Tognazzi. Un atto d'amore dovuto alla sua vocazione. A tutte le donne che ha desiderato, amato e lasciato.
TUTTE LE DONNE DELLA MIA VITA disponibile in DVD o BluRay |
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PENSATE SE IL CINAMA ITALIANO FOSSE BELLO, QUANTO DOVREI SPENDERE IN DVD, INVECE COSI' OGNI TANTO NE TROVO AL MERCATINO A 50 CENTESIMI. E COMUNQUE MI IRRITO PERCHE' HO DOVUTO VEDERLI. TECNICO DEL SUONO INCAPACE, IL 10 PER CENTO DI QUELLO CHE DICONO E' INCOMPRENSIBILE. INVECE I DIALOGHI CHE SI SENTONO SONO ASSURDI. TUTTI I PERSONAGGI SONO ISTERICI.
Film poco più che mediocre, con uno Zingaretti in grande forma ma non molto a proprio agio nei panni di questo cuoco sciupa femmine. Il mix di eros e spezie riesce in parte, la migliore tra tutte le donne della vita di Zingaretti sono la Incontrada e Lisa Gastoni (la madre Diletta), sicuramente le due interpreti migliori di questo film. Il finale è da film sentimentale, travestito però per non essere [...] Vai alla recensione »
Davide (Luca Zingaretti), in seguito a un incidente subacqueo, giace in una camera iperbarica. Mentre lotta per sopravvivere rivive i suoi problemi con le donne. Inguaribile maschilista, gastronomo di fama, pasticcione di qualità, seguiamo le sue vicende familiari e amorose. Il tono è leggero ma non banale, qualche battuta va a segno e Zingaretti è un mattatore.
«Il cibo lo fa Dio ma il diavolo ha fatto i cuochi» oppure «Dio è il più grande cuoco del mondo». E' su queste note mistico-gastronomiche e sul tormentone da rimorchio: «Lei si chiama proprio come mia madre» che si dipana la melocommedia di Simona Izzo Tutte le donne della mia vita, dove lo chef sciupafemmine di Luca Zingaretti ricorda 3 esperienze fondamentali con il gentil sesso: Stefania (Michela [...] Vai alla recensione »
Al cinema non ho incontrato molti cuochi. Ne ricordo uno ne "Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante", di Peter Greenaway e altri in "Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi di Europa", di Ted Kotcheff. Adesso ce ne propone uno nuovo, spiritosissimo, la nostra Simona Izzo, sceneggiatrice e regista, tenendolo in equilibrio sapiente fra la commedia e i sentimenti.
C'è persino un libro di cucina a firma Ugo Tognazzi, feticcio imperdibile di questo film scritto da Graziano Diana e Simona Izzo e diretto dalla stessa Izzo. Un affaire de famille, visto che Ricky Tognazzi è fra i protagonisti dell'onirica, bizzarra comedy sull'arte del cucinare e dell'amare, destrutturata proprio come un piatto di cucina contemporanea di Ferran Adrià.
Un cuoco, un padre, le donne, le amanti. Nulla a che vedere con Greenaway, ma una simpatica cialtronata della premiata ditta Izzo&Tognazzi, straordinaria e involontaria metafora del nostro caro Belpaese, bellissimo e bruttissimo, vivibilissimo e inguardabile, avanti nel tempo e ancorato al passato come forse solo oggi nessuno. La Izzo nella commedia si muoverebbe anche bene: ha ritmo e i dialoghi non [...] Vai alla recensione »
Luca Zingaretti è il cuoco-artista che non vorremmo mai incontrare. Fa tutto men che stare ai fornelli. Celebra la materia prima sotto forma di sale cubano che sa di tabacco, si fa chiamare chef, filosofeggia sul fatto che diabolicamente lavora con il fuoco, le armi da taglio e maneggia carne morta, tiene più all'estetica dei piatti che alla soddisfazione degli ospiti, battezza le sue mini-porzioni [...] Vai alla recensione »