C'è ancora domani

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Un film di Paola Cortellesi. Con Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 118 min. - Italia 2023. - Vision Distribution uscita giovedì 26 ottobre 2023. MYMONETRO C'è ancora domani * * * 1/2 - valutazione media: 3,59 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
rosario colaizzi lunedì 20 novembre 2023
da non perdere Valutazione 0 stelle su cinque
33%
No
67%

 "C'è ancora domani " Un FILM che è un pugno nello stomaco, una "urgente" bellissima " Commedia all'italiana", che, raccontandosi in bianco e nero, riavvolge il filo della memoria a quel "CINEMA neo realista" narratore della vita quotidiana delle persone comuni, che si faceva denuncia e proposta.

Le "vessazioni" e le violenze fisiche e psicologiche" SONO la normalità di Delia, la protagonista. [+]

[+] verifica a sopresa (di dreamers)
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uppercut lunedì 20 novembre 2023
femministaiolo militante Valutazione 1 stelle su cinque
89%
No
11%

A livello umano fa anche piacere che la coppia Cortellesi/Milani stia vivendo un vero trionfo. C'è ancora domani per la fiction e Io, noi e Gaber per il documentario biopic rimarranno i due protagonisti della produzione nostrana del 2023. In realtà, si tratta di prodotti totalmente diversi, per contenuti e qualità (per intenderci: Milani ha fatto davvero un ottimo lavoro). A renderli avvicinabili c'è però un passaggio presente nel film di Milani che ci offre la più limpida e condivisibile reazione a quello della Cortellesi . E' l'indimenticabile sfogo gaberiano in "Quando è moda è moda":  
Sono diverso, sono polemico e violento Non ho nessun rispetto per la democrazia E parlo molto male di prostitute e detenuti Da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti Di quelli che diranno che sono qualunquista non me ne frega niente: Non sono più compagno né femministaiolo militante, Mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari E le altre cazzate; E finalmente non sopporto le vostre donne liberate Con cui voi discutete democraticamente
Sono diverso perché quando è merda è merda
Grazie, una volta di più, caro signor G. [+]

[+] grazie anche a te (di dreamers)
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fioremina domenica 19 novembre 2023
un film di insegnamento
50%
No
50%

A metà strada tra film, intendendo per tale la narrazione che ci coinvolge, quella in cui partecipiamo trasferendoci dalla poltrona allo schermo vivendo in prima persona la storia del protagonista e il documentario e ovvero il film della narrazione insegnante.
Infatti pur non mancando della coinvolgente partecipazione non siamo mai totalmente immedesimati e lo osserviamo scorrere.
A renderlo meno film coinvolgente sono complici gli effetti del bianco e nero e la storia che benché attinta dal realismo storico è tuttavia surreale.
Surreale perché quelle madri che hanno fatto i conti con la guerra e la fame e ancor più col proprio marito padrone, oppresse, sconsolate, affaticate, laddove la sopravvivenza supera i desideri e le aspirazioni non si sarebbero mai cucite la camicetta pe il nobile scopo del voto, e non che non lo avrebbero voluto, anzi. [+]

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vincenzo ambriola sabato 18 novembre 2023
un linguaggio antico per le inquietudini attuali Valutazione 4 stelle su cinque
43%
No
57%

Dopoguerra, Roma, quartiere Testaccio, sottoscala. La vita quotidiana di una famiglia, scandita dai tempi del lavoro e della scuola, mostra drammaticamente il ruolo sociale della donna, considerata come essere senza diritti ma con tanti onerosi compiti. Il bianco e nero esalta questo messaggio, ripulendolo dalle inevitabili emozioni del colore. La musica, invece, accompagna i passaggi cruciali, enfatizzandone il ritmo e giustificando scelte di regia che, altrimenti, sarebbero fuori luogo. Si può parlare, e si parla, in tanti modi della condizione femminile e, metaforicamente, di tutti coloro che non hanno raggiunto la parità costituzionale. La Cortellese lo fa mostrandoci la bestiale normalità del passato, quando picchiare una donna non era un reato ma, anzi, una raccomandabile prassi dai nobili fini, perpetrata sotto gli occhi di tutti che non fingono di non vedere ma, anzi, vedono e alzano gli occhi al cielo. [+]

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piero sabato 18 novembre 2023
da vedere Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

Premetto che ero fortemente dubbioso su questo film, e il bianco nero ha accentuato all'inizio la mia apatia. Però.. poi ha cominciato ad interessare, man mano che si andava avanti. La trama su cui si basa il film sembrerebbe essere la ripetizione di tanti troppi casi di violenza tra le mura domestiche, che ogni giorno ci rimandiano i Mass-Media: Delia ha sposato Ivano molti anni prima, e ci ha fatto una figlia e due figli più piccoli, sperando di aver trovato il grande amore ed invece accorgendosi solo dopo di essere doventata sua proprietà. Non solo deve portatre soldi a casa, stendendo biancheria, rammendando calze, riparando ombrelli e facendo iniezioni, ma deve anche pulire e rigovernare il misero sottoscala in cui vive assieme al suocero, e venire per ogni nonnulla pestata dal marito, sottoposta a rapporti sessuali visti come un dovere ma non un piacere, e derisa e umiliata in tutti i sensi. [+]

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graziana sabato 18 novembre 2023
un film fatto bene Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

Pomeriggio di venerdì primo spettacolo 15.45, sala per 1/3 piena. Alla fine scatta spontaneo uno scrosciante applauso. Questa è la mia recensione che racconta già un film delicato ,atroce,attuale ( ahime) . Nessuna immagine di violenza pesante ( se uno schiaffo non lo consideriamo violento.....)ma la cattiveria e le violenze fisiche e psicologiche subìte dalle donne/ragazze/bambine , sono chiarissime. Una storia ambientata nel 1946 dove il massimo atto di ribellione di una donna era quello di andare a votare appena c'è stata la possibilità. Un film che a mio parere andrebbe proiettato in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Bellissimo.

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sabato 18 novembre 2023
sorprendente
33%
No
67%

Ottimo lavoro molto originale dove il messaggio è arrivato forte a tutti gli spettatori in sala ,con sorpresa finale perchè tutti pensavamo che scappasse
con l amico e nessuno fino all ultima scena ha pensato al voto .Capolavoro per essere una prima.

Grazie

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anna rosa sabato 18 novembre 2023
domani è ancora molto lontano Valutazione 3 stelle su cinque
22%
No
78%

Quadretto di genere che descrive vividamente la Roma popolare dell'immediato dopoguerra, nei giorni che precedono le prime elezioni aperte anche alle donne.
Di questa Roma fa parte una donna sulla quarantina che ha sposato un uomo abietto che la picchia alla minima contrarietà senza che lei protesti e neanche si lamenti, anzi atteggia il viso al sorriso, mentre i figli - due ragazzi e una giovane - escono dalla stanza senza reagire né a parole né coi fatti. Le sue giornate passano tra le code davanti al negozio di alimentari, servire tutta la famiglia, i lavori anche faticosi che consentono di tirare avanti e le botte che il marito le somministra. Intanto la figlia amoreggia con un giovane dal sorriso di bravo ragazzo, figlio del titolare di un caffè ben avviato, e una domenica la famiglia di lui, pur molto consapevole della sua superiorità economico-sociale, si reca a pranzo dai nostri per concludere il fidanzamento (cosa alquanto inverosimile). [+]

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enzo70 sabato 18 novembre 2023
al termine della proiezione il pubblico applaude Valutazione 5 stelle su cinque
46%
No
54%

Il cinema italiano è in un momento di grazia e la sala, gremita finalmente dal pubblico, ha reso merito all’esordio alla regia di Paola Cortellesi con un lungo applauso. E chi ama il cinema, e al cinema ci va, sa bene che nessun giudizio vale più degli sguardi degli spettatori al termine della proiezione. La Cortellesi interpreta Delia, una giovane donna, che con forza affronta i disagi della povertà nella Roma del dopoguerra. Delia lavora, e lavora tanto, per mandare avanti la sua famiglia, vive con Ivano, il marito, il suocero e tre figli. Ma l’energia di Delia si sfalda, si sgretola, davanti alle continue violenze alle quali Ivano, Valerio Mastrandrea, la sottopone. [+]

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fabio marcelli sabato 18 novembre 2023
la retorica in questo film non regge Valutazione 1 stelle su cinque
60%
No
40%

La protagonista per salvare la propria figlia commissiona l'inverosimile distruzione del bar, così facendo condanna le due donne della famiglia Moretti a una vita di stenti. Sarebbe questa la scelta di colei che poco dopo vota per esercitare i suoi diritti di cittadina e difendere i diritti delle donne? A me sembra un gesto di ritorsione gratuito e che nulla ha di democratico. 

[+] infatti (di fabrizia)
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