Tutto l'amore che serve

Film 2024 | Drammatico, 95 min.

Regia di Anne-Sophie Bailly. Un film Da vedere 2024 con Laure Calamy, Charles Peccia, Julie Froger, Geert Van Rampelberg, Rebecca Finet. Cast completo Titolo originale: Mon Inséparable. Genere Drammatico, - Francia, 2024, durata 95 minuti. Uscita cinema giovedì 19 giugno 2025 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 44 sale cinematografiche - MYmonetro 3,41 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 17 giugno 2025

Il dramma di una famiglia in difficoltà che deve affrontare una gravidanza inaspettata. Tutto l'amore che serve è 27° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 1.492,00 e registrato 514 presenze.

Consigliato sì!
3,41/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,32
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
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Un esordio davvero promettente, che fa tesoro dell'esperienza documentaria della sua autrice.
Recensione di Paola Casella
venerdì 13 giugno 2025
Recensione di Paola Casella
venerdì 13 giugno 2025

Mona Ortiz ha un figlio che soffre di un ritardo mentale, Joel: un giovane uomo che lei ha cresciuto da sola e cui ha dedicato tutta la vita, e che ha ancora bisogno di assistenza continua, o meglio, è Mona ad essere convinta di doverlo tenere sempre sotto controllo, perché questo ha fatto per tutta la vita. Quando Joel mette incinta la ragazza di cui è innamorato, Ocèane, che è a sua volta disabile, Mona vede la sua vita futura complicarsi ulteriormente, e in un impulso del momento porta Joel a fare una gita, dicendogli che andrano in Antartide, ovvero dove Joel pensa che abiti quel padre che non ha mai conosciuto. Sarà per entrambi un viaggio alla scoperta dei propri limiti e possibilità, nonché dei cambiamenti necessari della loro relazione fino a quel momento tanto esclusiva.

Tutto l'amore che serve (il cui titolo francese, molto esplicativo, era Mon inséparable) racconta proprio il vincolo viscerale che c'è fra un genitore e un figlio "non normale: la parola proibita", come dirà Mona nella scena più intensa del lungometraggio di esordio nella finzione (dopo il documentario En Travail) della regista e sceneggiatrice Anne Sophie Bailly.

Bailly sceglie di concentrarsi sul dilemma morale di Mona che "cerca di vivere ogni tanto", occasionalmente comportandosi "come se Joel non ci fosse", in questo liberandosi del pesante velo dell'ipocrisia davanti alla reale situazione di chi deve accudire una persona con disabilità e, al di là di tutto l'amore che prova, patisce l'esasperazione esistenziale del doversi mettere sempre al servizio delle esigenze dell'altro.

Il film trova la sua forza nella straordinaria Laure Calamy, che sa passare senza sforzo apparente dalla leggerezza della commedia allo strazio del dramma, cambiando espressione ogni secondo e comunicando in modo sincero ed efficace le difficoltà del suo personaggio, su cui Bailly non esercita alcun giudizio e a cui non fa mai la morale, come invece fanno le persone intorno a Mona, quelle che non capiranno mai cosa voglia dire stare di guardia 24 ore su 24.

Mona porta il suo peso quotidiano con una specie di allegria, ma rischia di rimanere schiaccciata dalla pressione che la situazione esercita su di lei senza tregua. Anche Charles Peccia Galletto è efficace nel difficile ruolo di Joel, sempre in equilibrio tra volontà di emancipazione e incapacità di provvedere completamente a se stesso.

Anne Sophie Bailly racconta senza fretta, prendendosi il tempo di far penetrare nelle nostre coscienze la consapevolezza dell'impegno di cura, ma anche la forza dell'amore vitale fra madre e figlio. Di fatto, al di là del prisma della disabilità, Tutto l'amore che serve è anche la storia di ogni rapporto madre-figlio diventato una co-dipendenza, e bisognoso di darsi un confine certo per permettere a entrambi una vita autonoma e indipendente. Nel suo film non c'è spazio per la (auto)commiserazione ma solo per la presa d'atto che non tutto è semplice come in un film hollywoodiano, e che le soluzioni non sono sempre a portata di mano. Un esordio davvero promettente, che fa tesoro dell'esperienza documentaria della sua autrice in termini di attenzione ai dettagli e di fedeltà alla complessità del reale.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 20 giugno 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Che coraggio ed onestà intellettuale nell'esordio Tutto l'amore che serve di Anne-Sophie Bailly, presentato nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia 2024. Si racconta di un peculiare rapporto tra madre e figlio quando il trentenne Joël (Charles Peccia-Galletto) comunica alla mamma estetista Mona (Laure Calamy) di aspettare un bambino con la sua compagna Océane.

venerdì 20 giugno 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

Mona, donna energica e combattiva, ha allevato da sola Joël, giovane affetto da una disabilità cognitiva che non lo rende però meno determinato della madre. Quando scopre che il ragazzo è innamorato di Océane, anche lei una ragazza con disabilità, e che la coppia è in attesa di un figlio, cerca di convincere i due a rinunciare al bambino, ma i ragazzi sono pronti ad accettare quel dono della vita. Vai alla recensione »

venerdì 20 giugno 2025
Giuseppe Ghigi
Il Gazzettino

Mona Ortiz, una brava Laure Calamy che stavolta mette a frutto le sue doti attoriali senza gigioneggiare, è la madre di Joel, ragazzo con ritardo mentale. Schiacciata dalle cure del figlio, Mona cerca ogni tanto di evadere per sentirsi una donna e non solo mamma. Quando Joel mette in cinta Ocèane, anche lei con handicap, le cose si complicano: serve tutto l'amore che serve a risolvere la situazione. [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 giugno 2025
Charlotte Garson
Cahiers du cinéma

Dietro l'aspetto di ritratto edificante di una madre coraggiosa, l'esordio di Bailly esplora Film soprattutto la codipendenza tra Mona (Calamy), madre single, e il figlio Joël (Charles Peccia-Galletto), la cui disabilità intellettiva esige una presenza materna sempre meno definibile. La cooperativa sociale in cui lavora Joël convoca Mona e i genitori di Océane (Julie Froger) per informarli che tra [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 giugno 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Madre tosta e affettuosa di un 30enne con un ritardo mentale, Mona perde il controllo quando il figlio mette incinta una ragazza con lo stesso handicap. C'è Laure Calamy, d'accordo, una delle interpreti più convincenti di questi anni, ma c'è anche l'esperienza documentaristica della regista esordiente, che applica lo sguardo su dettagli e complicazioni del reale al cinema di dramma, azione e introspezione. [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 giugno 2025
Fabiana Sargentini
Close-up

Laure Calamy ormai in patria è una star. Al Festival di Venezia, nelle ultime edizioni, la ricordiamo nel bel film di Éric Gravel, Full time - al cento per cento, madre single sempre di corsa per mantenere i suoi figli. In Tutto l'amore che serve interpreta di nuovo una madre sola, stavolta di un figlio grande con una disabilità mentale. Mona (Laure Calamy) ha avuto Joël (Charles Peccia-Galletto) [...] Vai alla recensione »

martedì 17 giugno 2025
Adriano De Grandis
Film TV

Si comincia con l'acqua, meglio, nell'acqua, madre e figlio in un istinto quasi giocoso: il primo sigillo simbolico forse è fin troppo facile, ma per fortuna Anne-Sophie Bailly, al suo esordio, emerge presto dal semplificare questo scandaglio di un legame unico come nessun altro, per porsi in un reticolo complesso, dove il corpo, la sessualità, la maternità compongono un quadro tutt'altro che rassicurante, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 giugno 2025
Federico Di Renzo
Quinlan

Il legame tra madre e figlio viene già semantizzato dalle primissime inquadrature di Tutto l'amore che serve, come qualcosa di ancestrale e viscerale - nella piscina pubblica dove i due corpi, senza gravità, si sfiorano e si guardano -, quasi come se Joël (Charles Peccia-Galletto) fosse ancora nella sacca amniotica di Mona (Laure Calamy), che lo protegge dall'esterno e dai difficili rapporti tra questo [...] Vai alla recensione »

sabato 7 giugno 2025
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Dopo avere commosso il pubblico dell'81esima Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica, Tutto l'amore che serve (Mon inséparable) approda nelle sale nostrane dal 19 giugno con I Wonder Pictures, concedendosi prima qualche altra apparizione nel circuito festivaliero come quelle al Sottodiciotto Film Festival & Campus 2024 e al Milano Film Fest 2025.

domenica 1 settembre 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Nel momento di massima tensione, Mon inséparable (presentato nella sezione Orizzonti a Venezia 81) sembra fare una furbata o perlomeno adotta una mossa facile: lascia che Mona, la protagonista, vomiti tutto addosso al suo amante, e per tutto s'intende il dolore accumulato negli anni, la frustrazione per non sentirsi all'altezza della situazione, la verità più inconfessabile di tutte.

sabato 31 agosto 2024
Daniele D'Orsi
Sentieri Selvaggi

Basterebbe osservare la sequenza d'apertura di Mon inséparable per scandagliare tutte le istanze del film, sia "simboliche" che puramente tematiche. Due corpi apparentemente inseparabili, uno materno l'altro filiale, sprofondano all'unisono nelle acque della piscina, per poi "riemergere" insieme, quasi fossero un'entità unica. L'orizzonte di riferimento, se vogliamo, lo potremmo intendere come lo stato [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
giovedì 19 giugno 2025
 

Un’opera emozionante, folgorante e sincera su una combattiva madre single, sola contro tutto e tutti. Al cinema. Guarda la clip »

NEWS
giovedì 12 giugno 2025
 

Il dramma di una famiglia in difficoltà che deve affrontare una gravidanza inaspettata. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 23 maggio 2025
 

Regia di Anne-Sophie Bailly. Un film con Camille Pistone, Laure Calamy, Geert Van Rampelberg, Charles Peccia, Aïssatou Diallo Sagna. Da giovedì 19 giugno al cinema. Guarda il trailer »

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