Anno | 2025 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Al cinema | 14 sale cinematografiche |
Regia di | Beppe Manzi |
Uscita | lunedì 14 aprile 2025 |
Distribuzione | Nexo Studios |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 aprile 2025
Un viaggio esclusivo e romantico, per chi ama il calcio, lo sport e la libertà di sognare. Atalanta - Una Vita da Dea è 8° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 30.561,00 e registrato 19.646 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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2024. Mancano pochi giorni alla finale di Dublino del 22 maggio dove l'Atalanta sfiderà il Bayern Leverkusen in finale di Europa League. La squadra tedesca è imbattuta da 51 partite. Negli occhi dei giocatori e nei tifosi c'è ancora la delusione per la finale di Coppa Italia persa contro la Juventus il 15 maggio. Ma il 18 l'Atalanta si riscatta subito con la vittoria in campionato a Lecce dove conquista l'accesso alla Champions League. Sono giorni intensi, pieni di tensione, ma anche di aspettative. E da qui parte un viaggio sospeso tra passato e presente, con alcuni dei protagonisti di questa straordinaria annata ma anche di alcuni giocatori più rappresentativi del passato. C'è chi non c'è più, come Gaetano Scirea, cresciuto nelle giovanili della squadra nerazzurra e poi approdato in prima squadra prima di passare alla Juventus. Oppure Mino Favini, responsabile del settore giovanile che è diventato uno dei migliori a livello europeo. Ma ci sono anche calciatori che hanno segnato la storia del club e che sono rimasti per sempre legati alla squadra e a Bergamo come lo svedese Glenn Strömberg, che i tifosi ancora salutano con affetto quando lo incrociano nelle vie della città.
Atalanta: una vita da Dea, diretto da Beppe Manzi, ripercorre le fasi più importanti questa incredibile stagione culminata con la vittoria dell'Europa League con il punteggio di 3-0, attraverso le voci dei protagonisti a partire dal presidente Antonio Percassi, il figlio Andrea che è amministratore delegato, l'allenatore Gian Piero Gasperini, il co-chairman Stephen Pagliuca e alcuni dei calciatori più importanti come Marten De Roon, Ademola Lookman, Matteo Ruggeri, Charles De Ketelaere, Marco Pasalic, Rafael Tolói, Isak Hien, Gianluca Scamacca, Davide Zappacosta, Berat Djimsiti, Giorgio Scalvini, Marco Carnesecchi, Da Silva Éderson, Sead Kolasinac e Francesco Rossi.
Come molte operazioni di questo tipo come, per esempio, Inter. Due stelle sul cuore, anche
Atalanta: una vita da Dea combina l'aspetto celebrativo con frammenti della storia recente e
passata della Dea. Si ritorna così al 4 giugno del 2010 quando Percassi ha rilevato la squadra che
era retrocessa in serie B e ha ottenuto subito la promozione l'anno dopo. E poi segue la crescita
continua con l'arrivo di Gasperini, le qualificazioni in Champions League fino al successo in
Europa League e il nuovo stadio. Scorrono anche in split-screen le due semifinali del 2024 e quella
del 1988, in cui ha rispettivamente battuto l'Olympique Marsiglia ed è stata eliminata dal Malines
in una partita incredibile e sfortunata in quella che allora si chiamava ancora Coppa delle Coppe.
Dall'archivio in bianco e nero spuntano invece le immagini in quella che, al momento, è l'unica
Coppa Italia della squadra, vinta nel 1963 contro il Torino, dove tra le testimonianze c'è anche un
protagonista non solo di quella partita, ma anche di tutta la storia dell'Atalanta che è il portiere Pier
Luigi Pizzaballa.
Arricchito anche dalle parole del giornalista Xavier Jacobelli e del commentatore
sportivo ed ex-calciatore Daniele Adani, Atalanta - Una vita da Dea ha tutto quello che serve ai
documentari sulle squadre di calcio. Quelli sui singoli calciatori riescono a entrare più nell'intimità,
anche con qualche sperimentazione puramente cinematografica, come lo splendido Zidane, un
portrait d XXI° siècle del 2006. Qui emerge invece la dimensione collettiva dove qualche aspetto e
più approfondito e qualche altro necessariamente sacrificato. Forse aveva bisogno di qualche
filmato in più e qualche testimonianza di meno. Riesce però a conservare intatta l'emozione di
un'impresa che resterà nella storia.
Atalanta. Una vita da Dea ripercorre la cavalcata trionfale dell'Atalanta, che da regina delle provinciali si è trasformata in regina d'Europa, vincendo nel 2024 l'Europa League. Nella settimana più esaltante, prima della finale europea, l'Atalanta aveva perso la finale di Coppa Italia contro la Juventus e qualche giorno dopo la cocente sconfitta raggiungeva la storica qualificazione in Champions League, [...] Vai alla recensione »
Alzi la mano chi non ha mai provato un po' di simpatia per l'Atalanta (bresciani a parte). «La regina delle provinciali», come una volta la chiamavamo, è da tempo sinonimo di corsa, gioco, creatività; di giovani svezzati e di misconosciuti giocatori diventati grandi in nerazzurro (per i bergamaschi il nerazzurro primigenio) e poi approdati ad altre squadre più blasonate (non sempre con i risultati [...] Vai alla recensione »