giovanni
|
domenica 9 giugno 2024
|
buon film, ma ...
|
|
|
|
Buon film che si lascia vedere con interesse, ma ha la struttura di un film per la TV per la superficialità di certe fasi del racconto e per l'ingenuità di alcune soluzioni.
La storia si svolge per lo più con stereotipi già visti e prevedibili. Ci sono solo due avvenimenti non prevedibili: la bomba nel bar (imprevedibile perché improbabile) e la scena finale del voto che sa tanto di soluzione forzata per dimostrare una tesi che corre in sottofondo per tutto il racconto: l'emancipazione femminile.
Si tratta comunque di un film gradevole e pulito senza le consuete (altrove) scene di sesso volgare, non mancano invece le parolacce, ma poche e neppure gravi, che servono efficacemente a caratterizzare il luogo e il momento.
[+]
Buon film che si lascia vedere con interesse, ma ha la struttura di un film per la TV per la superficialità di certe fasi del racconto e per l'ingenuità di alcune soluzioni.
La storia si svolge per lo più con stereotipi già visti e prevedibili. Ci sono solo due avvenimenti non prevedibili: la bomba nel bar (imprevedibile perché improbabile) e la scena finale del voto che sa tanto di soluzione forzata per dimostrare una tesi che corre in sottofondo per tutto il racconto: l'emancipazione femminile.
Si tratta comunque di un film gradevole e pulito senza le consuete (altrove) scene di sesso volgare, non mancano invece le parolacce, ma poche e neppure gravi, che servono efficacemente a caratterizzare il luogo e il momento.
Apprezzabile il bianco/nero che rende efficacemente il tempo e l'ambiente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giovanni »
[ - ] lascia un commento a giovanni »
|
|
d'accordo? |
|
gsilecchia
|
mercoledì 22 maggio 2024
|
c'è ancora domani: un ritratto delicato della speranza
|
|
|
|
"C'è ancora domani" è uno di quei film che ti prende per mano e ti accompagna attraverso un viaggio fatto di emozioni e introspezione. Diretto con un tocco sensibile e attento, il film si immerge nei meandri della vita di personaggi comuni, catturando momenti di straordinaria semplicità e bellezza. La trama si sviluppa attorno alla figura di Marta, una donna che si trova a un bivio nella sua vita. La sua storia è quella di molte persone: una quotidianità fatta di alti e bassi, sogni non realizzati e speranze che ancora brillano nel buio. Marta è interpretata con una delicatezza incredibile, rendendo il suo personaggio autentico e relatable. La sua interpretazione è uno dei punti di forza del film, portando sullo schermo una gamma di emozioni che vanno dalla disperazione alla gioia più pura.
[+]
"C'è ancora domani" è uno di quei film che ti prende per mano e ti accompagna attraverso un viaggio fatto di emozioni e introspezione. Diretto con un tocco sensibile e attento, il film si immerge nei meandri della vita di personaggi comuni, catturando momenti di straordinaria semplicità e bellezza. La trama si sviluppa attorno alla figura di Marta, una donna che si trova a un bivio nella sua vita. La sua storia è quella di molte persone: una quotidianità fatta di alti e bassi, sogni non realizzati e speranze che ancora brillano nel buio. Marta è interpretata con una delicatezza incredibile, rendendo il suo personaggio autentico e relatable. La sua interpretazione è uno dei punti di forza del film, portando sullo schermo una gamma di emozioni che vanno dalla disperazione alla gioia più pura. La regista, con una maestria sottile, evita di cadere nella trappola della melodrammaticità. Invece, sceglie di focalizzarsi su piccoli momenti di vita quotidiana, che costruiscono un quadro più grande e complesso. Le scene sono girate con una cura particolare per i dettagli, con una fotografia che sfrutta la luce naturale per creare un'atmosfera intima e calda. Questo approccio visivo si sposa perfettamente con il tono narrativo, dando al film una qualità quasi documentaristica che aumenta il suo impatto emotivo. Un altro aspetto che colpisce di "C'è ancora domani" è la colonna sonora. Le musiche, scelte con grande cura, accompagnano le vicende dei personaggi senza mai sovrastarle. Anzi, le note sembrano dialogare con le immagini, creando un equilibrio armonioso che rende alcune scene memorabili. La musica diventa così un personaggio a sé stante, capace di sottolineare i momenti di tensione e amplificare quelli di rilassatezza. La sceneggiatura è un mix di dialoghi ben scritti e silenzi significativi. I dialoghi, realistici e mai forzati, permettono ai personaggi di esprimersi in modo naturale, rivelando strati della loro personalità con ogni scambio di battute. I silenzi, invece, parlano forse ancora più forte: sono pause che permettono allo spettatore di riflettere, di entrare in sintonia con i protagonisti e di sentire il peso delle loro esperienze. Analizzando i difetti di questo film possiamo dire che alcuni momenti della narrazione possono sembrare lenti e che ci sono passaggi che avrebbero sicuramente beneficiato di una maggiore dinamica. Inoltre, alcuni personaggi secondari avrebbero potuto essere sviluppati meglio, aggiungendo ulteriori sfumature alla storia principale. Ciononostante, questi difetti non minano gravemente l'esperienza complessiva del film. Un tema centrale del film è la resilienza umana. "C'è ancora domani" esplora come, nonostante le avversità, le persone trovino la forza di andare avanti, di sperare e di costruire un futuro migliore. Questa tematica risuona profondamente, soprattutto in tempi incerti, e offre un messaggio di speranza che è al contempo realistico e incoraggiante. Il film eccelle nel mostrare la bellezza nascosta nelle piccole cose. Un sorriso inaspettato, un gesto di gentilezza, un momento di riflessione solitaria: sono questi dettagli che danno vita alla storia e che restano con lo spettatore anche dopo la fine del film. In un panorama cinematografico spesso dominato da grandi effetti speciali e trame complesse, "C'è ancora domani" si distingue per la sua semplicità e onestà. "C'è ancora domani" è un film che merita di essere visto. È una pellicola che ci ricorda l'importanza di non arrendersi mai e di trovare bellezza anche nei momenti più bui. La sua forza risiede nella sua autenticità e nella sua capacità di raccontare storie di vita reale con una sensibilità unica. Se stai cercando un film che ti faccia riflettere e ti lasci con un senso di speranza, "C'è ancora domani" è sicuramente una scelta eccellente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gsilecchia »
[ - ] lascia un commento a gsilecchia »
|
|
d'accordo? |
|
federico i.
|
venerdì 3 maggio 2024
|
purtroppo non abbastanza
|
|
|
|
Interessante la scelta del momento storico legato all'emancipazione elettorale della donna. La pellicola risulta putroppo piatta senza chiaro scuri. La totale mancanza nell'uso delle luci e delle ombre, caratteristica dei film che ritraggono il dopoguerra non permette allo spettatore di immergersi nell'atmosfera alle volte rarefatta che film come "Il ferroviere" di P. Germi hanno invece saputo creare. Il confronto Cortellesi Paola/ Luisa Della Noce non trova equilibrio. Pur interpretando entrambe la medesima figura femminile sia per periodo storico sia per profilo socio culturale la prima si ferma mentre la seconda travolge impatta coinvolge. Mastrandrea regge pur con qualche esagerazione grottesca.
[+]
Interessante la scelta del momento storico legato all'emancipazione elettorale della donna. La pellicola risulta putroppo piatta senza chiaro scuri. La totale mancanza nell'uso delle luci e delle ombre, caratteristica dei film che ritraggono il dopoguerra non permette allo spettatore di immergersi nell'atmosfera alle volte rarefatta che film come "Il ferroviere" di P. Germi hanno invece saputo creare. Il confronto Cortellesi Paola/ Luisa Della Noce non trova equilibrio. Pur interpretando entrambe la medesima figura femminile sia per periodo storico sia per profilo socio culturale la prima si ferma mentre la seconda travolge impatta coinvolge. Mastrandrea regge pur con qualche esagerazione grottesca. Bravissima la figlia Marcella interpretata da Romana Maggiora. Migliore scena il pranzo tra futuri consuoceri.
Grazie per l'opportunità di esprimere le mie impressioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a federico i. »
[ - ] lascia un commento a federico i. »
|
|
d'accordo? |
|
federico i.
|
venerdì 3 maggio 2024
|
purtroppo non abbastanza
|
|
|
|
Interessante la scelta del momento storico legato all'emancipazione elettorale della donna. La pellicola risulta putroppo piatta senza chiaro scuri. La totale mancanza nell'uso delle luci e delle ombre, caratteristica dei film che ritraggono il dopoguerra non permette allo spettatore di immergersi nell'atmosfera alle volte rarefatta che film come "Il ferroviere" di P. Germi hanno invece saputo creare. Il confronto Cortellesi Paola/ Luisa Della Noce non trova equilibrio. Pur interpretando entrambe la medesima figura femminile sia per periodo storico sia per profilo socio culturale la prima si ferma mentre la seconda travolge impatta coinvolge. Mastrandrea regge pur con qualche esagerazione grottesca.
[+]
Interessante la scelta del momento storico legato all'emancipazione elettorale della donna. La pellicola risulta putroppo piatta senza chiaro scuri. La totale mancanza nell'uso delle luci e delle ombre, caratteristica dei film che ritraggono il dopoguerra non permette allo spettatore di immergersi nell'atmosfera alle volte rarefatta che film come "Il ferroviere" di P. Germi hanno invece saputo creare. Il confronto Cortellesi Paola/ Luisa Della Noce non trova equilibrio. Pur interpretando entrambe la medesima figura femminile sia per periodo storico sia per profilo socio culturale la prima si ferma mentre la seconda travolge impatta coinvolge. Mastrandrea regge pur con qualche esagerazione grottesca. Bravissima la figlia Marcella interpretata da Romana Maggiora. Migliore scena il pranzo tra futuri consuoceri.
Grazie per l'opportunità di esprimere le mie impressioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a federico i. »
[ - ] lascia un commento a federico i. »
|
|
d'accordo? |
|
davide
|
domenica 28 aprile 2024
|
aggettivi per non andarlo a vedere
|
|
|
|
Velleitario perché un bianco e nero non fa De Sica
Inconcludente perché non ha coraggio di affondare il colpo nè ha intenzione di farlo
Contradditorio perché nel tentativo di ottenere i mugolii dai soliti noti dei caminetti rompe con scenette battute e ballettini da operetta il tentativo di denunciare la discriminazione di genere
Penoso per aver cercato solo il beneplacito politico dimenticandosi che l'Arte, da questa politica, va liberata e non premiata per il politically correct
Irritante per gli errori tremendi di sceneggiatura compreso un finale che vorrebbe essere simbolico e quindi tradisce lo spettatore al quale si è "venduto" un film neo realista.
[+]
Velleitario perché un bianco e nero non fa De Sica
Inconcludente perché non ha coraggio di affondare il colpo nè ha intenzione di farlo
Contradditorio perché nel tentativo di ottenere i mugolii dai soliti noti dei caminetti rompe con scenette battute e ballettini da operetta il tentativo di denunciare la discriminazione di genere
Penoso per aver cercato solo il beneplacito politico dimenticandosi che l'Arte, da questa politica, va liberata e non premiata per il politically correct
Irritante per gli errori tremendi di sceneggiatura compreso un finale che vorrebbe essere simbolico e quindi tradisce lo spettatore al quale si è "venduto" un film neo realista.
da sconsigliare a chi ama l'arte cinematografica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a davide »
[ - ] lascia un commento a davide »
|
|
d'accordo? |
|
cleos
|
domenica 28 aprile 2024
|
non mi e'' piaciuto
|
|
|
|
Penon mi e' piaciuto, il fim ha sdrammatizzato la violenza sulla donna con scenette di musica e ballo, quando ancora oggi la donna muore per la violenza fisica e psicologica . Vergogna a
|
|
[+] lascia un commento a cleos »
[ - ] lascia un commento a cleos »
|
|
d'accordo? |
|
mitzcat
|
domenica 7 aprile 2024
|
forse avevo troppe aspettative
|
|
|
|
ho visto il film qualche giorno fa, dopo che per mesi e mesi ne ho sentito parlare benissimo, ottime recensioni, successo di critica e pubblico, addirittura c'era chi lo definiva un capolavoro.
E tutto questo "hype" che ha preceduto la visione del film, mi ha creato troppe aspettative. Sinceramente, avrei stoppato la visione già alla primissima scena, quando la protagonista e il marito, un Valerio Mastrandrea al quale bisogna almeno dare il merito di essersi calato esteticamente nella parte, sono nel letto, si svegliano, lei gli dice "buongiorno" e lui le molla uno schiaffone. Così, de botto, tanto per commentare in romanesco.
A me, il film è sembrato una pessima scopiazzatura di "Bellissima", vero capolavoro del cinema neorealista, a partire dall'aspetto della protagonista, capelli in disordine, occhiaie, vestiti rattoppati, c'è persino la scena di lei che va a fare le iniezioni a un notaio ricco, uno dei tanti lavoretti che lei fa per mettere da parte i soldi per l'abito da sposa della figlia, mentre la Magnani li risparmiava per le lezioni di canto e dizione della figlia piccolina per la quale sognava un futuro nel cinema.
[+]
ho visto il film qualche giorno fa, dopo che per mesi e mesi ne ho sentito parlare benissimo, ottime recensioni, successo di critica e pubblico, addirittura c'era chi lo definiva un capolavoro.
E tutto questo "hype" che ha preceduto la visione del film, mi ha creato troppe aspettative. Sinceramente, avrei stoppato la visione già alla primissima scena, quando la protagonista e il marito, un Valerio Mastrandrea al quale bisogna almeno dare il merito di essersi calato esteticamente nella parte, sono nel letto, si svegliano, lei gli dice "buongiorno" e lui le molla uno schiaffone. Così, de botto, tanto per commentare in romanesco.
A me, il film è sembrato una pessima scopiazzatura di "Bellissima", vero capolavoro del cinema neorealista, a partire dall'aspetto della protagonista, capelli in disordine, occhiaie, vestiti rattoppati, c'è persino la scena di lei che va a fare le iniezioni a un notaio ricco, uno dei tanti lavoretti che lei fa per mettere da parte i soldi per l'abito da sposa della figlia, mentre la Magnani li risparmiava per le lezioni di canto e dizione della figlia piccolina per la quale sognava un futuro nel cinema.
Ma la Magnani è la Magnani, è immensa e irraggiungibile, non basta un film in bianco e nero, l'aspetto sciatto, un marito in canottiera e le urla in romanesco. Un film davvero molto deludente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mitzcat »
[ - ] lascia un commento a mitzcat »
|
|
d'accordo? |
|
kazan78
|
domenica 7 aprile 2024
|
ampiamente sopravvalutato
|
|
|
|
Ampiamente sopravvalutato. Buona la fotografia, scenografia da dimenticare. Cominciamo con il dire che chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non aveva ben chiaro, evidentemente, come erano i rapporti familiari in quegli anni. Questo si capisce innanzitutto dal rapporto quasi caricaturale che si è voluto rappresentare tra una moglie remissiva al limite della schiavitù e un marito orco. Non si capisce poi come sia possibile che, in quegli anni, una figlia di neanche 20 anni possa rivolgersi alla madre gridandole in faccia di vergognarsi di farsi trattare come una pezza da piedi (testuali parole) senza rimediare un ceffone dal padre o dalla madre stessa, oppure, come la stessa figlia possa gridare che della morte del nonno "non me ne frega gnente" (sempre testuali parole).
[+]
Ampiamente sopravvalutato. Buona la fotografia, scenografia da dimenticare. Cominciamo con il dire che chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non aveva ben chiaro, evidentemente, come erano i rapporti familiari in quegli anni. Questo si capisce innanzitutto dal rapporto quasi caricaturale che si è voluto rappresentare tra una moglie remissiva al limite della schiavitù e un marito orco. Non si capisce poi come sia possibile che, in quegli anni, una figlia di neanche 20 anni possa rivolgersi alla madre gridandole in faccia di vergognarsi di farsi trattare come una pezza da piedi (testuali parole) senza rimediare un ceffone dal padre o dalla madre stessa, oppure, come la stessa figlia possa gridare che della morte del nonno "non me ne frega gnente" (sempre testuali parole). Ma se in questo caso parliamo di incongruenze relazionali, in altri casi è proprio la logica a venire meno. Si fatica a comprendere come una donna remissiva al limite del masochismo, con lo sguardo costantemente e forzatamente da ebete e totalmente dedita alla famiglia, possa poi improvvisamente trovare la forza e il coraggio di: 1) accordarsi con un soldato americano per mettere una bomba in un bar per far saltare il matrimonio della figlia (ammesso che un soldato americano voglia effettivamente rischiare la corte marziale per questo); 2) anche soltanto pensare di abbandonare marito e figli per scappare con un nuovo amore; 3) restare totalmente impassibile e algida davanti alla morte del suocero che, sebbene orco anch'esso, è comunque un familiare. In buona sostanza, sebbene il messaggio di un riscatto ed emancipazione della donna sia ovviamente condivisibile, lo strumento utilizzato risulta essere caricaturale e grottesco.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kazan78 »
[ - ] lascia un commento a kazan78 »
|
|
d'accordo? |
|
francesco izzo
|
venerdì 5 aprile 2024
|
campione d''incassi del 2023?? incredibile...
|
|
|
|
Campione d'incassi italiano 2023 ( con quasi 37.000.000 di euro), nono film di sempre, quinto a produzione italiana, 19 nominations per il davide di donatello.
Verrebbe da chiedersi il perchè a chi non avesse rinunciato ormai da tempo a questo tipo di domande, essendogli cadute le braccia nell'osservare la società attuale ormai da anni.
Ma veniamo al film: in genere un certo tipo di retorica sinistrorsa è sempre stata anche antiamericana; qui no, gli mp sono visti come amiconi-salvatori; e meno male che siamo a Roma e non in Toscana, perchè magari qualche spettatore un pò più avveduto avrebbe potuto trovare qualcosa da obiettare.
[+]
Campione d'incassi italiano 2023 ( con quasi 37.000.000 di euro), nono film di sempre, quinto a produzione italiana, 19 nominations per il davide di donatello.
Verrebbe da chiedersi il perchè a chi non avesse rinunciato ormai da tempo a questo tipo di domande, essendogli cadute le braccia nell'osservare la società attuale ormai da anni.
Ma veniamo al film: in genere un certo tipo di retorica sinistrorsa è sempre stata anche antiamericana; qui no, gli mp sono visti come amiconi-salvatori; e meno male che siamo a Roma e non in Toscana, perchè magari qualche spettatore un pò più avveduto avrebbe potuto trovare qualcosa da obiettare...
Presentare così la società degli anni 40 è un pò come presentare gli antichi romani (solo) ruttanti e sdraiati sui triclinii, col pollice verso e avvinazzati; oppure i greci pedofili ed omosessuali, o gli egizi incestuosi sposatori di sorelle e cugine (anzi di sposare cugine, per non farsi mancare niente, si parla anche in questo film).
Quantomeno una visione parziale,ideologica e riduttiva? Direi proprio di si.
Non sono sufficienti per me il b/n, la scenografia e i costumi molto ben scelti a riportarci davvero alla società degli anni 40, umanamente molto più ricca di quanto la Cortellesi vorrebbe farci credere.
Bislacca (ma con una sua logica di trama) l'esplosione del bar dei nuovi ricchi; stravagante e poco riuscita direi, invece, l'idea di far credere allo spettatore fino all'ultimo che Delia stia raggiungendo la vecchia fiamma-meccanico mentre invece sta andando a votare (evidentemente per la Repubblica). Perchè mai "disgraziata!" secondo il marito menacciuto?? La sintesi retrivo/violento/maschilista/anti-voto-alle-donne/anti-repubblicano (e quindi monarchico? o anti-voto tout court??) è a mio avviso davvero troppo rozza perchè uno spettatore qualsiasi di intelligenza e sensibilità media possa poter condividerla.
Eppure....
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesco izzo »
[ - ] lascia un commento a francesco izzo »
|
|
d'accordo? |
|
asia
|
giovedì 4 aprile 2024
|
non arriva dove voleva
|
|
|
|
Il film in se non è un capolavoro come gli incassi indurrebbero a credere. In alcuni passaggi irritante tanto è didascalico. Ha paura che il pubblico non capisca. Ed io non capisco perchè il pubblico non dovrebbe capire. Diamogli fiducia a questo pubblico. Possibile che gli americani lo fanno e noi italiani dobbiamo sempre stare li a spiegare....spiegare....spiegare! Due stelle perché per me è troppo timoroso. Ma per gli standard del cinema italiano forse risulterà anche pretenzioso. Alla fine potrebbe essere la storia di unabomber al femminile Il simbolismo tra bar e patriarcato è debole. L'idea anche buona ma non arriva dove voleva. Devo fare sempre lo sforzo di "facciamo che ci credo" - In questo gli americani sono superiori.
[+]
Il film in se non è un capolavoro come gli incassi indurrebbero a credere. In alcuni passaggi irritante tanto è didascalico. Ha paura che il pubblico non capisca. Ed io non capisco perchè il pubblico non dovrebbe capire. Diamogli fiducia a questo pubblico. Possibile che gli americani lo fanno e noi italiani dobbiamo sempre stare li a spiegare....spiegare....spiegare! Due stelle perché per me è troppo timoroso. Ma per gli standard del cinema italiano forse risulterà anche pretenzioso. Alla fine potrebbe essere la storia di unabomber al femminile Il simbolismo tra bar e patriarcato è debole. L'idea anche buona ma non arriva dove voleva. Devo fare sempre lo sforzo di "facciamo che ci credo" - In questo gli americani sono superiori. Ma almeno ci ha provato!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a asia »
[ - ] lascia un commento a asia »
|
|
d'accordo? |
|
|