Semplice e chiaro, La vita è bella laicizza la memoria senza mai dimenticare. Drammatico, Italia1997. Durata 131 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sei anni dopo il matrimonio di Guido e Dora, lui viene prelevato con lo zio Eliseo e il figlio Giosué e portato in un campo di concentramento. Lei, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa. Espandi ▽
Quando a Dumas père era mossa l'accusa di violentare la Storia, il sagace romanziere si scagionava obiettando che dai suoi atti di violenza nascevano dei bei bambini. Un'osservazione simile si potrebbe rivolgere ai puristi e a quanti storcono il naso di fronte a La vita è bella. Il film di Benigni infatti non è una pedante ricostruzione manualistica, ma una storia nella Storia, una favola moderna costruita sullo sfondo di una delle più drammatiche pagine che l'umanità ricordi. Recensione ❯
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Un film politico che esalta la sperimentazione sulla possibilità di un western muto in cui i dettagli, il montaggio e la colonna sonora si dimostrano in grado di sostituire le parole. Western, Italia, Spagna1966. Durata 182 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Mentre infuria la guerra di Secessione, tre loschi figuri si danno battaglia per un tesoro nascosto in un cimitero. Espandi ▽
Mentre infuria la guerra di Secessione, tre figuri si danno battaglia per un tesoro nascosto in un cimitero. Il Buono (soprannominato "Biondo"), il "Brutto" Tuco e il "Cattivo" Sentenza passano attraverso campi di concentramento, battaglie, deserti e città distrutte, fino al regolamento di conti finale. Vince il Buono, uccidendo il Cattivo e mettendo il Brutto nell'impossibilità di nuocere. Al suo terzo western, Sergio Leone non s'accontenta più di accumulare i morti ammazzati, vuole inserire le carneficine in un discorso più ampio e significante (la polemica contro la guerra, la religione, i lager). Recensione ❯
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Ritratto della camorra e della criminalità contemporanea nella città di Napoli. Dal Best-seller di Roberto Saviano. Espandi ▽
Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Recensione ❯
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Una sfida all'ultimo boccone e una gang. Due rivali uniscono le forze per combatterli. Espandi ▽
Ben e Kid, rivali nei rally, vincono ex aequo una Dune Buggy. Per decidere a chi spetti l'auto si sfidano in una gara in cui vince chi mangia più salsicce e beve più birre. Il bar del Luna Park in cui avviene il confronto viene distrutto da una gang e la Dune Buggy finisce in fiamme. Da rivali, i due si trasformano in alleati per ottenere giustizia. Recensione ❯
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Le azioni di volontariato di TakeMeBack si trasformano in emozionanti viaggi di crescita personale. Documentario, Italia, Sri Lanka2018. Durata 70 Minuti.
Due giovani ragazzi si impegnano in Sri Lanka nell'organizzazione e consegna dei materiali scolastici ai bambini di Ambewela. Espandi ▽
Andrea raggiunge Antonio in Sri Lanka per una nuova missione firmata TakeMeBack. Dopo aver raccolto numerose donazioni, i ragazzi devono consegnare il materiale scolastico ai bambini di Ambewela. Il viaggio solidale non è solo un'azione di beneficenza ma è una vera e propria esperienza di vita. I due amici instaurano un profondo dialogo con gli abitanti del posto, assaporano le pietanze tipiche e camminano su sentieri sconosciuti. Un'esperienza che li cambirà per sempre.
Con l'aiuto del regista Marco Napoli, i due protagonisti raccontano la loro originale concezione di viaggio: un mix di azioni di beneficienza e di crescita personale che caratterizza lo spirito di TakeMeBack. Serendip è l'antico nome dell'attuale Sri Lanka, una terra che abbiamo il piacere di scoprire assieme ad Andrea Mariani e Antonio di Leonardo. Il primo docu-film prodotto dalla Onlus italiana testimonia la missione del 2017 che aveva come obiettivo la donazione di materiale scolastico, zaini e vestiti a circa duecento bambini.
La spontaneità di tutti i volti è lampante e notiamo la poca costruzione dietro alla camera che sa rimanere silensioza ove necessario. Con un approccio semplice e conciso, Marco Napoli registra i momenti più significativi del loro viaggio. Privilegiati sono i momenti di dialogo con le persone incontrate durante il loro cammino. Ottima scelta, quella di lasciare spazio agli abitanti del posto per farli esprimere liberamente. Recensione ❯
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Di Costanzo scandaglia l'animo umano giocando con lo spazio e sulla molteplicità dei punti di vista. Drammatico, Italia2021. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un vecchio carcere ottocentesco è in dismissione. Per problemi burocratici i trasferimenti si bloccano e una dozzina di detenuti con pochi agenti rimangono in attesa di nuove destinazioni in un'atmosfera sospesa. Espandi ▽
Un carcere ormai in degrado sta per essere chiuso. Arriva però un contrordine: 12 detenuti ed alcuni agenti di polizia penitenziaria dovranno restarci un po' più a lungo degli altri perché la struttura che dovrebbe accogliere i detenuti non è a momento disponibile. Diventa quindi necessario gestire in modo nuovo il rapporto considerato che gran parte dell'edificio è ormai chiusa. In quelle mura corrose ci sono due microcosmi conviventi e, al contempo, separati dalle sbarre e dai reciproci ruoli. Il che non impedisce le divisioni all'interno dei singoli gruppi. Sostenuto da una colonna sonora musicale di tutto rispetto di Pasquale Scialò, Di Costanzo compie un'operazione di accerchiamento fisico e psicologico dei suoi personaggi (le celle sono in una rotonda) portandone progressivamente in evidenza le sfumature psicologiche. Al centro finiscono con il trovarsi l'ispettore Gaetano Gargiulo di Servillo e il detenuto Carmine Lagioia di Orlando. Ma questo non deve trarre in inganno perché il film è un'opera corale in cui ogni dettaglio è curato con attenzione e partecipazione. Recensione ❯
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Bellocchio tiene in pugno il grande schermo e mette allo specchio uno Stato criminalmente assente . Drammatico, Italia2019. Durata 148 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il primo grande pentito di mafia, l'uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Espandi ▽
Sicilia, anni Ottanta. I Corleonesi, capitanati da Totò Riina, sono intenti a far fuori le vecchie famiglie mafiose. Mentre il numero dei morti ammazzati sale, Tommaso Buscetta, capo della Cosa Nostra vecchio stile, viene arrestato dalla polizia brasiliana ed estradato in Italia. Ad aspettarlo c'è il giudice Falcone, che vuole da lui una testimonianza. Marco Bellocchio con questo film certifica l'implosionenaturale del gangster movie: qui non c’è la classicaparabola di ascesa e caduta del boss criminale, ma quel "teatro psicologico" che è il crimine organizzato.
Bellocchio è uno dei pochi registi che ancora tengono in pugno il grande schermo, con una consapevolezza profonda del vissuto cinematografico internazionale e un comando totale della propria visione personale. Recensione ❯
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Nel campionario umano composto da fuorilegge, avventurieri e ambiziosi uomini d'affari, emergono le figure di un meticcio, e di una giovane vedova. Espandi ▽
Avanza la ferrovia che unirà le due coste degli Stati Uniti. Nel campionario umano composto da fuorilegge, avventurieri e ambiziosi uomini d'affari, emergono le figure di un meticcio, che insegue l'uomo che gli ha ucciso il padre, e di una giovane vedova, che rappresenterà il futuro di una società che cancella per sempre i suoi eroi. Recensione ❯
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La ri-scoperta di una figura fondamentale della nostra cultura in un'opera che ne coglie tutte le sfumature. Documentario, Italia2023. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In occasione del 70° anniversario della nascita dell'indimenticabile Massimo Troisi, docufilm che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali inediti. Espandi ▽
Mario Martone torna ad incontrare, dopo averlo fatto nella vita, Massimo Troisi riproponendolo a chi 'c'era' quando entrava progressivamente nella case (con la televisione) e nel cuore (con il cinema) degli italiani di qualsiasi latitudine e anche a chi è venuto dopo. Lo fa attraverso un percorso nella sua carriera di attore e di regista ma anche in quella di uomo con il suo carattere schivo ma estremamente sensibile. Ne ricostruisce il lavoro e le passioni tramite le testimonianze di chi, come Anna Pavignano, lo ha amato e ne ha condiviso il percorso di scrittura e di molti altri che ne hanno apprezzato la genialità e l’arte. A settanta anni dalla nascita Troisi viene ricordato in un'opera che coglie tutte i molteplici aspetti del suo essere uomo ed artista. Recensione ❯
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Un 'Amarcord' che diverte, omaggia i Maestri e ricostruisce con il consueto stile la genesi artistica ed emotiva di Sorrentino. Drammatico, Italia2021. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Espandi ▽
“Alla fine torni sempre a te e a questa città”, dice il regista Antonio Capuano a Fabio, alter ego cinematografico di Paolo Sorrentino, che con È stata la mano di Dio ripercorre la propria storia famigliare e fornisce il racconto della formazione che l’ha portato a trasferirsi a Roma per diventare regista. Ma Napoli se l’è portata dentro, e solo oggi affronta di petto il suo rapporto con la città, nonché la tragedia della perdita dei genitori ad un’età ancora incerta. Sorrentino torna a bagnare i panni in quel mare che "non bagna Napoli" per ripescarvi le origini della sua vocazione e rendere omaggio a chi, prima ancora dei Maestri, ha arricchito il suo mondo interiore. Si ride, tanto, in questa storia di discendenti del Regno di Napoli, insieme a questa galleria di personaggi a volte grotteschi ma mai meno che umani. E Maradona è il nume tutelare ricorrente che manda segni da lontano, che fa ballare sui balconi un’intera città, che salva la vita e l’onore, che riesce a non essere mai deludente, almeno in quegli anni lontani. Recensione ❯
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Un film divertentissimo, consacrazione della coppia Spencer-Hill e punto di rottura per il genere. Western, Italia1970. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
È un film western? Un film comico? Un western comico? Non esattamente: è un film di Bud Spencer e Terence Hill, che fa genere a sé, anche se all'epoca non si poteva sapere. Espandi ▽
Gli ultimi fuochi degli spaghetti-western. Lo chiamavano Trinità…, quarto film della coppia Bud Spencer e Terence Hill, rappresenta nel 1970 un decisivo punto di rottura per il genere. Si esce all’improvviso dal West crepuscolare caratterizzato da protagonisti disincantati e cinici, una cruda violenza e dal ricorrente tema della vendetta. Il genere si contamina con una comicità che ha la velocità incontrollata delle gag del muto. Gli schiaffi e i cazzotti sostituiscono le pistole anche se nella scena della locanda Trinità può esibire le sue doti di pistolero, anticipando gli altri con un colpo d’occhio, un gesto improvviso che non solo vede ma percepisce quello del suo nemico. Il regista valorizza al meglio la coppia Bud Spencer-Terence Hill, che si scambiano i ruoli, si fanno da spalla, agiscono in coppia oppure uno guarda quando l’altro è in azione e interviene solo se c’è bisogno. Sembrano capitati lì per caso, lasciano il segno della loro presenza e poi se ne vanno. Un film che non ha affossato il western all’italiana. L’ha solo cambiato già all’inizio con Trinità trascinato dal cavallo nel deserto e ha inaugurato un’altra fortunata stagione nel cinema italiano. Recensione ❯
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Un'opera ambiziosa, resistente, tragica, dove la Napoli di Scarpetta diventa emblema e repertorio di tutte le emozioni del mondo. Drammatico, Italia2021. Durata 133 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Scarpetta, che fu padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, e dedicò tutta la sua vita al teatro. Espandi ▽
Qui rido io è una questione di paternità, biologica e artistica. È una questione di ‘plagio’, illegittima appropriazione della paternità di un’opera. È ‘faccenda’, insomma, di vincoli affettivi ed effetti legali. Mario Martone, uomo di cinema e di teatro che si confronta ogni giorno con gli attori, i testi e le epoche, rintraccia la poesia semplice dell’opera di Eduardo Scarpetta e disegna il profilo del padre naturale e artistico di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo, nomen nescio all’anagrafe. Alla maniera di Eduardo (De Filippo), sposta sul piano del ‘palcoscenico’ le definizioni del rapporto di Scarpetta con i suoi figli. L’artista napoletano incarna le abitudini da patriarca dentro un film che rileva l’abuso patriarcale, da cui nasce come un paradosso una bottega familiare e una quantità di testi e tessiture teatrali che si intrecciano, permangono, si ricorrono, si trasformano, si rigenerano fino a determinare nuove soluzioni. Recensione ❯
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Salce sa cogliere con ironia ma anche con pietas i tratti caratteriali di Fantozzi, facendoci ridere di noi stessi e della nostra ignavia. Comico, Italia1975. Durata 100 Minuti.
Arriva in DVD il ragionier Ugo Fantozzi, ineguagliata icona della sopravvivenza alla quotidiana ferocia della vita da impiegato. Passano gli anni, ma le risate continuano. E la Corazzata Potemkin resta quello che è... Espandi ▽
Il ragionier Ugo Fantozzi, dimenticato da molti giorni nei gabinetti murati della società ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica viene ritrovato grazie a una 'rispettosa' telefonata della moglie Pina che ha osato finalmente chiedere sue notizie. Da quel momento veniamo a conoscenza della sua vita familiare (ha una figlia, Mariangela, dall'aspetto decisamente poco invitante), del suo segreto amore (la collega signorina Silvani) e soprattutto delle vessazioni a cui è sottoposto (e a cui talvolta si auto sottopone preventivamente) al lavoro. Recensione ❯
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Manipolando e reinventando i luoghi canonici di un genere, Sergio Leone finisce per elevarli a mito. Western, Italia1965. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Visto il successo di Per un pugno di dollari, Leone realizza il secondo episodio delle avventure del suo pistolero senza nome. Espandi ▽
Visto il successo di Per un pugno di dollari, Leone realizza il secondo episodio delle avventure del suo pistolero senza nome. In questo film il nostro eroe è un cacciatore di taglie che si associa a un distinto pistolero mosso, nella caccia a un sadico bandito messicano, più dal desiderio di vendetta che dalla cupidigia. Recensione ❯
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Il primo capitolo della trilogia del dollaro che ha consegnato l'opera di Sergio Leone alla Storia del cinema. Western, Italia1964. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
In una cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico, dominata da due famiglie di prepotenti, giunge un pistolero che, fingendo d'allearsi ora all'una ora all'altra, le fa sterminare a vicenda. Espandi ▽
Pistolero solitario, Joe arriva a San Miguel, cittadina al confine tra Stati Uniti e Messico divisa dalla lotta per il monopolio di due famiglie, i Rojo e i Baxter, che commerciano rispettivamente in alcol e in armi. Fingendo di vendersi ai primi, Joe fa in realtà il doppio gioco con lo scopo di mettere gli uni contro gli altri e trarre profitto dalla reciproca eliminazione delle forze antagoniste. Scoperto l'inganno, i Rojo torturano Joe che, salvatosi in extremis, sferrerà l'ultimo colpo in uno spettacolare duello. Recensione ❯
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