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Leonardo Di Costanzo

Leonardo Di Costanzo è un regista, scrittore, sceneggiatore, fotografo, è nato nel 1958
Nel 2022 ha ricevuto il premio come miglior sceneggiatura al David di Donatello per il film Ariaferma. Dal 2013 al 2022 Leonardo Di Costanzo ha vinto 2 premi: David di Donatello (2013, 2022).

Napoli non è più Napoli

A cura di Fabio Secchi Frau

Abilissimo documentarista italiano, formatosi in Francia, ma sviluppatosi in Italia, Leonardo di Costanzo ha il grande merito di aver saputo narrare le brutture di Napoli senza che Napoli si riconosca in se stessa, anche lì dove il cinema perde la propria realtà inalienabile per riappropriarsi della funzione di fiction. Il segreto di questa "espropriazione" è legare le storie che vuole narrare a luoghi che sembrano solo un lontano eco della marginalità campana, nonché privare i protagonisti di tutte quelle che sono le caratteristiche più folkloristiche della popolazione regionale/cittadina. Attraverso questo lavoro, documentari e pellicole non si slegano di certo dalla tipicità del luogo, ma assumono un livello più universale, trovando la possibilità di empatizzare anche con chi vive in ambienti diversi da quelli descritti.

Studi
Leonardo di Costanzo nasce a Ischia nel 1958 e, dopo essersi laureato all'Istituto Orientale di Napoli, si trasferisce in Francia, dove comincia a studiare nei corsi di Regia di Cinema Documentaristico presso gli Ateliers Varan. Questa esperienza lo porterà a lavorare inizialmente nel cinema parigino lungo tutti gli Anni Ottanta, per poi trasferirsi in Cambogia dove, assieme al collega Rithy Panh, aprirà un centro per documentaristi.

I documentari
Uno dei suoi primi lavori è il documentario televisivo Prove di Stato del 1998, che affronta il problema della latitanza dello Stato Italiano nel comune di Ercolano a partire dal 1995, anno di elezione a sindaco di Luisa Bossa, ex-preside di un liceo, determinata a migliorare le condizioni sociali del suo paese, scontrandosi però con le povertà e le miserie della gente. Seguirà, nel 2003, A scuola, uno spaccato di vita scolastica nella scuola media "Nino Cortese" di Napoli, che riceve la candidatura al David di Donatello, per aver esplorato i territori di uno scontro generazionale, rappresentato dagli alunni, che si esprimono in dialetto e seguono le regole della famiglia e della strada, e i professori, che invece comunicano in italiano e rappresentano Stato e l'educazione. Verranno poi Odessa (2006), sulle sorti dell'equipaggio di dieci uomini della nave da crociera Odessa (che la società armatrice ucraina Blasco in crisi abbandonò nel 1995 nel porto di Napoli) e l'episodio "Houcine" di L'Orchestra di Piazza Vittorio: I diari del Ritorno (2007).

Le opere di finzione
Nel 2012, realizza il suo primo film a soggetto, L'intervallo, che sarà presentato alla 69° Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella Sezione Orizzonte. La pellicola, che gli fa ottenere il David di Donatello come miglior regista esordiente, gli porta anche un Ciak d'Oro per la migliore opera prima e il Gran Premio della Stampa Estera ai Globi d'Oro del 2013.
L'opera tratta del malinconico rapporto tra due adolescenti napoletani, rispettivamente un carceriere e una prigioniera, costretti a rimanere rinchiusi in un edificio abbandonato dal peso della guerra tra bande camorristiche di quartiere. Immancabilmente, le tante ore passate insieme avvicinano i due ragazzi, quasi riscoprendo attraverso l'uso della fantasia i bambini che ancora vivono dentro di loro. La critica italiana applaude per lo straordinario ritmo e la sceneggiatura tesissima.
Dopo aver partecipato con l'episodio "L'avamposto" (incentrato durante la Prima Guerra Mondiale) al film collettivo I ponti di Sarajevo, dirige L'intrusa nel 2017, storia della fondatrice di un centro ricreativo, che offre protezione alla moglie di un camorrista del quartiere, andando a scontrarsi con cittadini, operatori sociali e volontari che, nonostante cerchino o contribuiscano a creare un ambiente lontano dalla violenza, sembrano non voler subire la presenza di chi potrebbe minacciare la labile pace. Con uno stile essenziale, di Costanzo crea un dramma etico e lucidissimo, che spinge lo spettatore a interrogarsi sul significato di protezione e sull'inclusività dei più deboli all'interno delle logiche di gruppo.
Esce poi Ariaferma, con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane e Salvatore Striano, incentrato sul mondo delle carceri sarde.

Ultimi film

Drammatico, (Italia - 2021), 117 min.
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