Anno | 1968 |
Genere | Western, |
Produzione | Italia |
Durata | 175 minuti |
Regia di | Sergio Leone |
Attori | Charles Bronson, Henry Fonda, Claudia Cardinale, Jason Robards, Gabriele Ferzetti, Paolo Stoppa Woody Strode, Jack Elam, Keenan Wynn, Fabio Testi, Frank Wolff, Conrado San Martín, Renato Pinciroli, Benito Stefanelli, Aldo Berti, Lionel Stander, Dino Mele, Bruno Corazzari, Enzo Santaniello, Salvatore Basile, Spartaco Conversi, Marco Zuanelli, Al Mulock. |
Tag | Da vedere 1968 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,48 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 aprile 2019
Nel campionario umano composto da fuorilegge, avventurieri e ambiziosi uomini d'affari, emergono le figure di un meticcio, e di una giovane vedova. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello,
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Avanza la ferrovia che unirà le due coste degli Stati Uniti. Nel campionario umano composto da fuorilegge, avventurieri e ambiziosi uomini d'affari, emergono le figure di un meticcio, che insegue l'uomo che gli ha ucciso il padre, e di una giovane vedova, che rappresenterà il futuro di una società che cancella per sempre i suoi eroi. Questa la succinta trama di un film che ne ha più di una. Sergio Leone, dotato di una certa muscolarità espressiva, ha i suoi limiti nel manierismo che accompagna ogni suo film. Cinismo, violenza e autocompiacimento sono conditi dalla musica ingombrante del suo omologo in campo musicale, Ennio Morricone.
Ogni soluzione è affidata al sensazionalismo. Il montaggio è solo un espediente per le anime semplici. Quello che si può ottimisticamente definire neo-espressionismo è mutuato dal cinema russo e, perché no?, da Orson Welles. Ma è solo un metodo applicato a una causa sbagliata. E tutti questi supposti valori si sciolgono come neve al sole di fronte a un B-movie western, realizzato però negli States. Certi temi, vedi il western, sono congeniti e appartengono alla memoria storica di una nazione.
Nel caso di C'era una volta il West, fino ad allora l'opera più ambiziosa di Leone, il mix di tutti gli ingredienti della sua cucina risultano indigesti a causa dell'insopportabile sentimentalismo che inonda la pellicola, con la complicità della troppo lodata Claudia Cardinale. Non basta andare in America e relegare Henry Fonda nel ruolo del cattivo. E con Dario Argento tra gli sceneggiatori non si va lontano. Paolo Stoppa è il più incredibile trapper della storia del west cinematografico. È come fare l' Amleto con John Goodman. Sequenze famose come quella finale, presa pari pari da Duello al sole di Vidor, sembrano un furto più che un omaggio.
C'era una volta il West ha i titoli più lunghi della storia del cinema. Diciassette minuti di narcisismo registico, con notevoli caratteristi americani a fare da manichini per i giochini grafici della fotografia di Delli Colli. Una gamba in primissimo piano e l'antagonista sul fondo, nello spazio amatoriale concesso dal cinemascope. L'epica scriteriata del film ha l'anima intinta nei sobborghi romani. Un cult movie per ragionieri in vena di poesia.
Nonostante la grande epopea dell'Uomo Senza Nome sia terminata due anni prima con l'ultimo eccezionale passo della trilogia del dollaro, Il buono, il brutto, il cattivo, Leone non ha ancora detto la sua ultima parola su un genere, il western, che è riuscito brillantemente a reinventare e a staccare dai binari classici e ormai un pò scontati del western americano.
Quando sulla frontiera del western all’italiana cominciano ad arrivare gli uomini d’affari per gli antieroi è arrivato il tempo di cedere il posto. Prima del duello finale Frank guarda negli occhi Armonica e confessa di non essere capace di cambiare natura. È un momento in cui anche lui perfido, spietato e sanguinario assassino capisce che sta arrivando un’epoca nella [...] Vai alla recensione »
L'unico film dove i dialoghi sono appena accennati,e trionfa l'esagerazione dei colori dei primi piani della durata globale e della meticolosità nel ricercare l'originalità storica. Un racconto di come anche e soprattutto nel west tutte le bassezze umane venivano fuori quando si trattava di arricchire o di salvare la vita. Un racconto che parla della nascente strapotente America [...] Vai alla recensione »
C'era una volta il west è senz'altro il miglior film di Sergio Leone. Il regista in questo film dilata di molto i tempi veloci del genere e utilizza molti stereotipi. Cambia lo scenario, passando dai deserti della Spagna a quelli dell'arizona e della monument valley. Viene girato un film in negativo, in cui prevale il male e l'attore più importante del set, peter fonda, [...] Vai alla recensione »
Impossibile per chiunque eguagliare un capolavoro simile. Tarantino si ispira apertamente a Leone e in ogni film rende più di un omaggio al Maestro. Ma non riuscirà mai ad avvicinarsi al regista italiano. Il film è un capolavoro di regia, recitazione (Henry Fonda ha fatto la recitazione della sua vita), montaggio, fotografia (Delli Colli in stato di grazia) e scenografia (Carlo Simi fantastico).
Un avido magnate delle ferrovie (Ferzetti) vuole mettere le mani sul terreno di proprietà dell'ex prostituta Jill (Claudia Cardinale) e pertanto assolda un killer (Fonda). In difesa della donna intervengono il bandito Cheyenne (Robards) e il misterioso Armonica, al quale Frank ha ucciso il fratello. Armonica uccide Frank in duello e riparte.
La superba e storica conclusione di Sergio Leone dell'epopea western, rivisitazione e corollario/appendice alla precedente trilogia del dollaro, vista con occhi commossi al suo tramonto e che cede il passo alla modernità, della tecnologia e degli affaristi. Sostanzialmente, fin dall'inizio del film, nei suoi tempi magnificamente dilatati, si ha come il sentore che tutto [...] Vai alla recensione »
C'ERA UNA VOLTA IL WEST (IT/USA, 1968) diretto da SERGIO LEONE. Interpretato da CHARLES BRONSON, HENRY FONDA, CLAUDIA CARDINALE, JASON ROBARDS JR., GABRIELE FERZETTI, PAOLO STOPPA, KEENAN WYNN, JACK ELAM, BENITO STEFANELLI, AL MULOCK, FABIO TESTI, WOODY STRODE, LIONEL STANDER, FRANK WOLFF Nel 1908 una fonte d’acqua nel deserto degli Stati Uniti meridionali viene presa di mira da persone [...] Vai alla recensione »
"Tutto è bevuto tutto è mangiato" cosi scrive Paul Verlaine in Languore,e come dargli torto dopo aver assistito a capolavori di questo tipo.Sergio Leone Maestro assoluto a cui la critica intellettualoide,sterile ed inutile non ha saputo dar elogi e premi più che meritati ma sappiamo bene che un film come C'era una volta il West da fastidio politicamente parlando.
Nel deserto del Mojave la prostituta Jill deve difendersi da Frank pericoloso killer e i suoi uomini. Jill è da poco vedova e non sa che la terra di cui è proprietaria seppure arida e poco fertile interessa a Morton potente industriale ferroviario che non esita a uccidere chi gli si oppone. Morton inizialmente assume Frank, ma il rapporto tra i due diventa conflittuale.
La superba e storica conclusione di Sergio Leone dell'epopea western, rivisitazione e corollario/appendice alla precedente trilogia del dollaro, vista con occhi commossi al suo tramonto e che cede il passo alla modernità, della tecnologia e degli affaristi. Sostanzialmente, fin dall'inizio del film, nei suoi tempi magnificamente dilatati, si ha come il sentore che tutto [...] Vai alla recensione »
la storia: non c'era lo stato, c'erano i razziatori. per soldi, uccidevano. c'erano i bounty killers, gli "spazzini del west". per soldi, uccidevano chi uccideva. gli uni e gli altri rischiavano. arrivarono gli affaristi. facevano rischiare gli altri, pagavano. affaristi delle ferrovie, veicolo di altri affaristi. la favola: il cinico, i suoi uomini, incarnazione del [...] Vai alla recensione »
Nostalgico affresco di un'epoca storica ormai agli sgoccioli. Le polverose terre desolate vengono invase da diavoli fumanti su rotaia, che portano con sè progresso e tecnologia. In questo particolare periodo storico si concentrano le vicende dei personaggi, come sempre dal passato oscuro e misterioso che si cela soltanto dopo una lunga attesa.
Una pellicola come questa o entusiasma o non piace per nulla. Io per carattere ed educazione diffido delle critiche tutte osannanti o tutte denigratorie, so che se un'opera sucita sentimenti contrastanti significa che ha colpito punti sensibili negli spettatori e già solo per questo va presa in considerazione seriamente. La fotografia e la regia sono tecnicamente perfette, il ritmo lento [...] Vai alla recensione »
E’ curioso notare come alcune “Bibbie” del genere western siano di matrice italiana. “C’era una volta il west” è infatti fratello minore de “Il buono, il brutto, il cattivo”, con la partecipazione dei grandi attori americani diretti da Sergio Leone. Le analogie sono evidenti nel carattere dei personaggi, ognuno dei quali funge da protagonista [...] Vai alla recensione »
Ottimo film e un ottimo Western. Tutto è fatto molto bene,l'ambientazione è fantastica,la storia è intrigante e gli attori sono bravissimi,ci sono davvero poche pecche e se dovessi trovare qualcosa che non mi è piaciuto per niente,dovrei tacere. Sicuramente,ripeto è tutto ben fatto,come la bellissima Cardinale,eppure non mi ha "conquistato" [...] Vai alla recensione »
Strano a dirsi (per me) ma questa volta il Farinotti mi trova in buona parte d'accordo. Non son del tutto in sintonia con la negativa recensione del critico che recensì col massimo dei voti un film da lui scritto però che dire di questo similwestern di Leone? Da giovane adoravo questo così saturante regista e ancora oggi mi colpiscono certe sue forme di linguaggio, il modo [...] Vai alla recensione »
Mi sembra una critica troppo severa anche se concordo in gran parte. Non è però il sentimentalismo a darmi fastidio, nè la sua "romanità", ma appunto la "maniera", spinta fino alla leziosaggine. In particolare mi disturba l'estrema lentezza del film, intesa, a mio parere, a dare una falsa profondità alla pellicola, quasi intenda obbligare lo [...] Vai alla recensione »
Jill (Cardinale), una ex prostituta, raggiunge il marito nella sua fattoria e trova tutta la famiglia sterminata dal bandito Frank (Fonda), per conto di un industriale ferroviario (Ferzetti) che ha interesse per le terre di famiglia. La donna verrà aiutata da due banditi, Armorica (Bronson) e Cheyenne (Robards) che lotteranno con lei contro l’assassino.
La storia è fra le più banali e i personaggi sembrano mutuati dai fumetti. Sergio Leone aveva letto troppi Tex Willer e parecchi Capitan Mihi. Scene inutilmente lunghe, estenuanti, inutilmente magniloquenti. Morale imbarazzante, sciocca (i buoni di qua, i cattivi di là): un fumettone pieno zeppo di morti ammazzati, di esibizionismi assurdi, si sadismo da grandi magazzini.
TRAMA:La storia è ambientata nel selvaggio West dove si intrecciano le vicende di un gruppo di personaggi:Cheyenne(Jason Robards),Armonica(Charles Bronson futuro interprete de IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE),Frank(Henry Fonda),Morton(Gabriele Ferzetti)e una donna chiamata Jill(Claudia Cardinale)e l'intera vicenda si muove intorno a una fattoria su cui Morton vorrebbe far passare una ferrovia.
Uno dei classici western più amati al mondo, e forse il miglior film di Sergio Leone. Inutile aggiungere altro...
1 grandissimo film con 1 meraviglioso cast, mi piacerebbe rivederlo
che dire il piu' bel western mai visto leone da oscar bellissime le musiche che bello lo scontro finale tra armonica & frank d'antologia.sergio leone il piu'grande regista italiano.
Indiscusso capolavoro in chiave western di altri tempi. L'emozione si misura per fotogrammi e nulla, visivamente parlando, ci appare inutile o superfluo nei circa 170 minuti di durata del film: l'espressività dei primi piani dei protagonisti, la scenografia geniale creata dal regista, ma soprattutto la bellissima colonna sonora composta dal maestro Ennio Morricone.
Caro Farinotti, mi sembra che l'italiano Leone sia molto più bravo a fare il "cinema americano" di quanto non siano gli americani a fare quello "italiano": il pur ottimo "Scent of a woman" non ha un quarto del pathos di "Profumo di donna", Madonna "travolta dal destino" con Giannini figlio… lasciamola perdere, e se poi gli [...] Vai alla recensione »
che sciocchezza: sono più buoni gli gnocchi al gorgonzola, le mozzarelline di bufala di Battipaglia o i Profiteroles? In comune hanno solo le forme rotonde. Fellini prima che regista è un artista internazionale, non si può paragonare a nessuno, tutt'al più a se stesso; come Picasso. Rossellini è il precursore di quello che molto dopo di lui si sarebbe chiamato [...] Vai alla recensione »
Ma chi è sto tizio che critica il film di Leone come fosse una fiction tv? Nessuna analisi sul linguaggio filmico usato qui da Leone, che ne sapeva e tanto di cinema! Il film è semplicimento epico ed ha il respiro della grandi opere e ti prende solo con la musica che nasce pere e assieme al film. Ma solo la scena iniziale, con i due movimenti di macchina del bambino che esce di corsa [...] Vai alla recensione »
Uno dei capolavori di Sergio Leone... che va al di là del West. In questo film c'è psicologia, amore, violenza, vendetta e solidarietà. Ma ciò che lo fa salire alla vetta del capolavoro è il connubio film-musica... e la straordinaria interpretazione di Claudia Cardinale.
Questo film è un capolavoro, chi sa se un giorno in Italia faranno ancora dei film così
A partire dal troppo severo giudizio (3 stelle?!) la recensione del critico l'ho trovata assolutamente priva di obiettività: è vero che il film ricorre ad alcuni stereotipi, ma non ci si deve dimenticare che essi sono stati concepiti (o quanto meno rinvigoriti) da Sergio Leone, e il sentimentalismo di cui parla è semplicemente epica, un'epica che fa di "C'era una [...] Vai alla recensione »
Grande western girato in grande stile dando molto spazio ai paesaggi. Grande colonna sonora fatta da strumenti classici, ma anche da semplici rumori per rendere le scene più realistiche. Attori bravissimi si adattano perfettamente a lunghe scene silenziose. Con lo scontro finale non si conclude solo la vicenda del film, ma tutta la cultura riguardante i western.
Grazie a un budget illimitato garantito dalla Paramount Pictures C’era una volta il West viene girato nella stessa Monument Valley dei film di John Ford con un cast stellare nel quale primeggiano Henry Fonda, per la prima volta nella parte del “cattivo”, Charles Bronson, Claudia Cardinale e un Jason Robards che smette per la prima volta i panni dell’attore impegnato per indossare [...] Vai alla recensione »
A venti anni dalla sua scomparsa, voglio ricordare il grande maestro Sergio Leone con questo capolavoro indiscusso del cinema mondiale quale è C'era una volta il west. Due ore e mezza semplicemente fantastiche !!!!
Bellissima recensione, Volevo sapere cosa ne pensi del personaggio di Henry fonda. Ciao
A chi non piace Sergio Leone un modesto consiglio: guardatevi i film di (e con) Muccino guardatevi i film di (e con) Salemme guardatevi i film il cui titolo comincia con "Scusa se..." guardatevi i "cinepanettoni" e buon divertimento...
Il miglior Western di Leone,forse il più ambizioso... certamente coinvolgente,emozionante, ricco di spunti e sfumature diverse..personaggi unici, come nello stile di Leone....grotteschi ma diversi,dialoghi eccellenti...e dove mancano la musica di Morricone compensa i silenzi in modo complementare, esprimendo gli stati e le emozioni dei protagonisti .
L voleva emanciparsi dai dollari, dei film non di quelli che fece con i film dei dollari, sembra un pò un non_film, un non_sense, un non_qualcosa; nel dicembre del 66, poco prima dell'uscita del buono ecc. lessi sul Giorno un'intervista a L il quale diceva che quello era il suo ultimo western, 'non voglio specializzarmi', diceva, Colizzi gli aveva appena trovato 'mano [...] Vai alla recensione »
Pur essendo un frequentatore di My Movies, mi sono sempre astenuto dal commentare le opere cinematografiche. Questo fino a quando mi sono imbattuto nella critica di un signor Critico Cinematografico riguardo al film “C’era una volta il west”.Leggendo le recensioni del pubblico riguardo a quello che personalmente considero un capolavoro del cinema western, ho notato con estremo piacere che, ad eccezione [...] Vai alla recensione »
Soprattutto in Italia alcuni critici non amano la poetica leonina, il perché ai miei occhi sinceramente rimane un mistero, no fa eccezione questa pellicola che omaggia il western americano, creando un' opera epica e crepuscolare dove il regista italiano canta la fine di un genere regalando emozioni intense girando sequenze da studiare nelle scuole di cinema, con un cast perfetto, Bronson [...] Vai alla recensione »
Se penso alla recensione scelta per questa pellicola provo molta tristezza, un film preso a modello da tanto cineasti viene incredibilmente ridimensionato e smontato rilevando difetti inesistenti, il film è giustamente entrato nella leggenda,del il critico in questione ci si ricorderà forse per l'astio e la supponenza dei suoi scritti.
Concordo pienamente con i tantissimi, tra iquali i fratelli Cohen, che questo è il miglior western in assoluto! .... GRAZIE SERGIO!
Sono d'accorso con gli altri sul fatto della dilatazione dei tempi e dell'allungamento a dismisura dei momenti drammatici. C'è da dire però che a me il film piace soprattutto per la colonna sonora. Una musica che rimane impressa nella memoria per sempre!! indelebile. E il finale è bellissimo, quel campo lungo con Bronson che attraversa la scena è veramente indimenticabile.
appassionata di western da 60 anni non ho mai spopportato i western spaghetti dove manca gia il piu importante i paesaggi veri dei western !mi sembra solo interessante la musica ...... cl
Sì, Copia conforme è davvero un bel film come se ne vedono di rado. Ti senti subito proiettato in un ambiente in cui tu vivi veramente: la presentazione di un libro in cui un dinoccolato inglese dalla giacca gualcita e barba trascurata presenta il suo libro che è titolo del film. Siamo in Toscana e si capisce dalla visione fissa e ravvicinata di un camino in pietra serena con decorazioni rinascimentali [...] Vai alla recensione »
FILM lentissimo.paesaggi non da vero West..Regista ampiamente sopravvalutato e ovviamente sinistroide....per dirla in Breve John Ford-Sam Peckimpha lo battono 10 a 0..viva il western americano--abbasso quello speghetti..mi stupisco di Henry Fonda e Bronson che abbiamo accettato una simile mediocrita'..unica cosa bella e gradevole del film e la splendida Claudia Cardinale all'epoca [...] Vai alla recensione »
Sergio Leone ha già composto la trilogia dei dollaro quando affresca indelebilmente con C’era una volta il West la scomparsa dei vecchi miti, nello scenario più classico dei western: la Monument Valley immortalata da John Ford. Il West è ormai civilizzato, Morton, cinico re delle ferrovie (Gabriele Ferzetti), assolda il killer Frank (Henry Fonda) per impadronirsi anche dei terreni su cui passeranno [...] Vai alla recensione »
Eccoci al quarto western di Sergio Leone, dopo Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo. Quei tre film, ma soprattutto il primo, segnarono in modo addirittura clamoroso, la riuscita del western all’italiana e ottennero successo dovunque, imponendosi all’attenzione anche delle platee più provvedute: per un rigore di tecnica e di stile che via via si faceva [...] Vai alla recensione »