Un thriller soprannaturale che esplora la natura artigianale del cinema e trova felici intuizioni visive. Thriller, Horror - Italia2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Costretto allo sfratto, Pietro mette a punto una strategia per continuare a vivere dentro casa sua. Un giorno, però, una madre disperata stravolgerà i suoi piani. Espandi ▽
La casa non è più un rifugio ma una minaccia. Come in Avati (La casa dalle finestre che ridono) e Argento (Profondo rosso), è lei la principale protagonista di L’angelo dei muri. Viene invasa da sconosciuti, diventa potenziale luogo di visioni (lo stesso passato del protagonista?), ma anche di contatti segreti come quello tra Pietro e la bambina. Bianchini, più che un horror, firma un thriller soprannaturale dove, come nei suoi precedenti lungometraggi, mostra la materia del set (la polvere nell’appartamento) e utilizza in modo efficace la componente sonora come nel rumore del vento che apre le finestre. L’angelo dei muri è l’esempio di un cinema di genere indipendente che, a prima vista, può anche apparire quasi silenzioso e sottratto perché non cerca il facile effetto sorpresa, ma alla fine riesce a portare a casa il risultato. Recensione ❯
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Il regista Scott Derrickson torna alle sue radici e collabora di nuovo con il marchio più importante del genere, Blumhouse, per un nuovo thriller horror. Espandi ▽
Finney Shaw, un timido ma intelligente ragazzo di 13 anni, viene rapito da un sadico assassino che lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato dove le urla servono a poco. Quando un telefono disconnesso inizia a squillare sul muro, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell'assassino. E sono decisi a fare in modo che ciò che è successo a loro non accada a Finney. Recensione ❯
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Un territorio audace e inesplorato, caratterizzato da dinosauri mai visti, azione vertiginosa e nuovi sorprendenti effetti visivi. Espandi ▽
Dall'architetto e regista di Jurassic World Colin Trevorrow, Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia. Recensione ❯
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Il pistolero Trinità arriva in paese e trova il proprio fratello che fa lo sceriffo. Ma costui è un furfante che ha architettato un piano ai danni del... Espandi ▽
Il pistolero Trinità arriva in paese e trova il proprio fratello che fa lo sceriffo. Ma costui è un furfante che ha architettato un piano ai danni del ricco Harrison. Trinità si trova a sventare contemporaneamente i piani del falso sceriffo e di Harrison che opprime una comunità di mormoni, e si innamora di una delle ragazze della setta. Recensione ❯
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Uno degli anime con gli incassi maggiori di sempre in Giappone e nel mondo. Espandi ▽
Protagonista del film è Yuta Okkotsu che, da bambino, ha perso la sua migliore amica, Rika, uccisa in un incidente d'auto davanti ai suoi occhi. I due si erano promessi amore eterno così, dopo l'incidente, Rika è diventato uno spirito vendicativo, mentre Yuta ha iniziato a desiderare la morte, dopo essere caduto vittima della sua maledizione. È in questo momento della storia che fa la sua comparsa lo stregone Satoru Gojo, che accoglie Yuta all'istituto di arti occulte. Qui, Yuta fa la conoscenza di Maki Zen'in, Toge Inumaki e Panda, compagni di classe che lo aiuteranno a trovare la giusta determinazione per ritrovare fiducia in se stesso e spezzare la maledizione di Rika. Un giorno, però, il malvagio stregone nero Suguru Geto, espulso dall'istituto per aver massacrato dei civili senza poteri, fa la sua comparsa di fronte a Yuta e ai suoi nuovi amici. Deciso a creare un paradiso solo per gli stregoni, Geto scatena a Shinjuku e a Kyoto un migliaio di maledizioni per sterminare i senza poteri. Riuscirà Yuta a fermarlo? E riuscirà a spezzare per sempre la maledizione di Rika? Recensione ❯
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Il lato nascosto della grande scrittrice. Espandi ▽
Emily Dickinson è stata un'autrice prolifica, innamorata e ricambiata dalla cognata Susan, ma comunemente descritta come sentimentalmente fredda e reclusa in casa. Il film della regista indipendente Madeleine Olnek, basato sulle lettere private di Dickinson (pubblicate in Italia da Einaudi) è una descrizione audace e irriverente della vita della poetessa in lotta con un mondo letterario dominato dagli uomini e dal
patriarcato. Recensione ❯
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Al suo esordio Jasmine Trinca firma un film tra favola e realtà, in grado di trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Drammatico, Italia2022. Durata 93 Minuti.
Una bambina ama sua madre, ma sua madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le vie grandi e segrete dell'amore. Espandi ▽
Alla sua opera prima Jasmine Trinca affronta con la consapevolezza di chi conosce la storia del cinema un tema molto personale in equilibrio tra favola e realtà. Quando un autore si trova ad affrontare il suo primo lungometraggio, se lo è nell'intimo non lavora su commissione e non accetta compromessi. Jasmine Trinca si rivela tale realizzando un film che non strizza l'occhio al box office trasfigurando un reale rapporto Jasmine/genitrice offrendogli un contesto di dolorosa astrazione. È come se l'attrice nel momento in cui dirige la sua 'opera prima' avesse bisogno di avere vicino sia chi esordisce, Maayane, sia chi invece le offre la solidità di una carriera riconosciuta e riconoscibile. In questo film di presenze/assenze, in cui quella della madre risulta dominante, il loro esserci permette a Jasmine Trinca di muovere le sue dita di regista all'esordio con la stessa partecipe perizia di quella della sua giovane protagonista sui tasti del sassofono che utilizza come strumento di comunicazione. Il sax di Jasmine è un film che saprà parlare agli spettatori che amano un cinema che sa trasformare il dolore in ricercata raffinatezza. Recensione ❯
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Il film ritrae la famiglia di Nena, riunita per festeggiarne il compleanno nella sua casa in riva al mare. Espandi ▽
Umberto e Nena sono sposati da decenni ma la loro coppia è sempre stata in realtà un triangolo. Nel giorno del compleanno di Nena la famiglia, che comprende due figli, i loro compagni e la nipotina Alma, si riunisce nella casa di famiglia al mare. Sarà in quest'occasione che verranno fuori le problematiche e le relazioni disfunzionali che caratterizzano i particolari legami familiari. Il paradiso del pavone, terzo lungometraggio diretto da Laura Bispuri e da lei scritto insieme a Silvana Tamma, soffre della stessa disfunzionalità che rappresenta.
Accanto al talento registico ed all'impeccabile professionilità e bravura dell'apparato tecnico, la mancanza di equilibrio in quella enclave problematica sembra quasi estendersi anche alla costruzione dei personaggi, con i quali si fa fatica ad empatizzare. Recensione ❯
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Una donna dalla doppia identita decide improvvisamente di fuggire da tutto. Espandi ▽
Judith conduce una doppia vita tra la Svizzera e la Francia. Da una parte c'è Abdel, con il quale cresce una bambina, dall'altra Melvil, con cui ha due ragazzi più grandi. Poco a poco, questo equilibrio fragile fatto di menzogne, segreti e andirivieni va pericolosamente in frantumi. Messa all'angolo, Judith sceglie la fuga in avanti, in un'escalation vertiginosa. Recensione ❯
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Una donna riscopre l'attrazione nei confronti di un uomo conosciuto quindici anni prima. Espandi ▽
La settantenne Shauna, donna raffinata, libera e indipendente, architetto in pensione, ha messo da parte e archiviato la sua vita sentimentale, ma un giorno si imbatte per caso in Pierre, un medico quarantacinquenne ora felicemente sposato e padre di famiglia, che l'aveva profondamente colpita in un breve incontro avvenuto quindici anni prima. Lui la vede ancora come una donna attraente, ma entrambi sono turbati dall'iniziare una relazione. Mentre la vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al passato. Recensione ❯
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Un super cast per la nuova commedia francese di Nicolas Benamou. Espandi ▽
Agosto 1970, nel pieno del periodo yéyé. Come ogni anno, il miliardario Croissant e sua moglie Eliane hanno invitato la crème dello show-business nella loro sontuosa villa di Saint-Tropez. Nulla sembra poter rovinare i festeggiamenti tranne il preoccupante sabotaggio della decappottabile della coppia. Convinto di essere vittima di un tentato omicidio, Croissant coinvolge l'amico ministro Jacques Chirac per avvalersi dei servizi del miglior poliziotto di Parigi. Ma nel cuore dell'estate è disponibile solo il Commissario Botta a poche settimane dal pensionamento. Tanto arrogante quanto incompetente, è con metodi molto personali che il poliziotto seguirà le orme del piantagrane. Recensione ❯
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La vita di una giovane coppia sconvolta dall'arrivo di un uomo dal passato tormentato. Commedia, Drammatico - Francia2021. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Simon ed Hélène vendono una cantina nel palazzo in cui abitano. La acquisterà un uomo misterioso che sconvolgerà pian piano la vita della coppia. Espandi ▽
A Parigi, Simon ed Hélène decidono di vendere una cantina nello stabile dove abitano. Un uomo dal passato torbido l'acquista e ci va a vivere senza dire niente a nessuno. Piano piano la sua presenza sconvolgerà la vita della coppia. Recensione ❯
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L'attrice racconta sua madre Jane Birkin in un intimo ritratto. Espandi ▽
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di un figlio, anzi una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in Jane par Charlotte, documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico.
Portatrici sane della stessa filosofia di vita libera, lontana da pregiudizi e convenzioni, Jane e Charlotte affrontano davanti alla macchina da presa temi esistenziali, ricordi, paure. Ne esce un ritratto umano insieme lieve e potente, senz'altro commovente, che dice molto della donna, più che dell'artista, Jane Birkin. Recensione ❯
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