Titolo originale | Les jeunes amants |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Belgio |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Carine Tardieu |
Attori | Sharif Andoura, Fanny Ardant, Cécile De France, Florence Loiret-Caille, Melvil Poupaud Manda Touré. |
Uscita | giovedì 23 giugno 2022 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
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Ultimo aggiornamento giovedì 14 aprile 2022
Una donna riscopre l'attrazione nei confronti di un uomo conosciuto quindici anni prima.
CONSIGLIATO N.D.
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La dedica finale a Solveigh Anspach, la cineasta franco-islandese nel 2015 non è casuale; Les jeunes amants nasce infatti da una sua idea originale. È un film che parla di passioni e malattia. Non ci sono le rivelazioni del precedente film di Carine Tardieu, Toglimi un dubbio ma piuttosto è un racconto inquieto sulla ricerca e l'impossibilità della felicità.
I destini di Shana (Fanny Ardant) e Pierre (Melvil Poupaud) si sono incrociati a Lione nel 2006 in un ospedale. Lei era l'amica della donna in fin di vita, lui il medico che si occupava della paziente che resta subito colpita dal fascino della donna. Si ritrovano 15 anni più tardi e si raccontano le loro storie e i dolori privati. Pierre è sposato e ha due figli ed è molto più giovane di Shana, un architetto in pensione che cerca di aiutare la figlia nella sua vita incasinata. Dopo l'incontro nella campagna irlandese, la passione corre sui binari, sulla linea Parigi-Lione-Parigi. I due iniziano una relazione, piena di incertezze sul loro futuro e su quella delle loro famiglie.
Si guardano negli occhi, poi dalla finestra della casa in Irlanda, poi ancora negli occhi. Tardieu mostra tutte le intermittenze del cuore, l'amore che fa rima con desiderio e disperazione, con un impeto che non controlla perché è proprio la vicenda di Shana e Pierre che è tempestosa. Fanny Ardant evidenzia con bravura la fragilità emotiva e fisica di Shana e mostra le sue emozioni anche con un solo sguardo o un silenzio. Ma è tutto il cast a funzionare in Les jeunes amants, da Melvil Poupaud a Cécile de France che è stata protagonista anche in Toglimi un dubbio. Il limite probabilmente è quello di rimarcare gli stati d'animo con un gesto (le rose buttate addosso, il dettaglio delle mani) oppure con una scrittura al limite della verbosità: la confessione di un tradimento, le spiegazioni mediche sui medicinali e lo stato di salute dei pazienti. Il film però ha al tempo stesso momenti di notevole intensità da quella di Shana che scoppia a piangere davanti alla figlia a quella in cui la donna vede da lontano Pierre che sta aiutando una ragazza con una valigia.
Les jeunes amants è un film sul tempo che resta, sulla nostalgia del passato (soprattutto di un certo cinema francese). Nel 'breve incontro' dei due protagonisti tornano in mente gli incroci nella metropolitana di Robert De Niro e Meryl Streep in Innamorarsi ma soprattutto emergono gli incroci del caso e del destino del cinema di Claude Lelouch in un altro film di uomini e donne, di intrecci paralleli, dove il destino resta sempre qualcosa di totalmente incontrollabile e ingestibile.
Da Sentieri Selvaggi, 16 ottobre 2021
La settantenne Shauna, donna raffinata, libera e indipendente, architetto in pensione, ha messo da parte e archiviato la sua vita sentimentale, ma un giorno si imbatte per caso in Pierre, un medico quarantacinquenne ora felicemente sposato e padre di famiglia, che l’aveva profondamente colpita in un breve incontro avvenuto quindici anni prima. Lui la vede ancora come una donna attraente, ma entrambi sono turbati dall’iniziare una relazione. Mentre la vita familiare di Pierre va presto a rotoli, Shauna lotta con emozioni e sentimenti che credeva appartenessero ormai al passato.
È ancora possibile nel 2021 raccontare un amour fou tra una settantenne e un quarantacinquenne? In Francia sì. Quale donna non vorrebbe essere Fanny Ardant, alla sua età ancora così fascinosa e seducente? Una miscela di romanticismo estremo, coraggio, impossibilità dell'amore felice (e invece). La regista Carine Tardieu e coloro che hanno scritto la sceneggiatura hanno deciso di osare e contrastare [...] Vai alla recensione »
Aveva ragione François Truffaut, uomo che, oltre ad amare visceralmente il cinema amava smisuratamente anche le donne, sul fatto che Fanny Ardant fosse una donna piena di charme; e non a caso gli ultimi due lungometraggi del regista francese, La signora della porta accanto (La femme d'à côté, 1981) e Finalmente domenica! (Vivement dimanche!,1983), possono essere recepiti anche come amorevoli omaggi [...] Vai alla recensione »
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