Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Gran Bretagna |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Woody Allen |
Attori | Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider, Sara Martins Elsa Zylberstein, Yannick Choirat, Grégory Gadebois, William Nadylam, Guillaume De Tonquedec, Arnaud Viard, Jeanne Bournaud, Naidra Ayadi, Anne Loiret, Benoît Forgeard, Philippe Uchan, Sâm Mirhosseini, Emilie Incerti-Formentini, Éric Frey, Samantha Fuller, Juliette Plumecocq-Mech, Christophe Kourotchkine, Constance Dollé, Jamel Elgharbi, Sharif Andoura, Isabelle de Hertogh, Bruno Gouery, Hugo Dillon, Emmanuel Bonami, François Loriquet. |
Uscita | mercoledì 6 dicembre 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,52 su 41 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 dicembre 2023
Una coppia sembra vivere la relazione perfetta. Ma un incontro cambia tutto. In Italia al Box Office Un colpo di fortuna - Coup de Chance ha incassato 2,6 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all'inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell'armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale.
Woody Allen torna in una Parigi autunnale per proporci una sintesi dei temi che più lo hanno interessato nel corso degli anni e che ancora gli offrono materia di riflessione.
Lasciatisi alle spalle Un giorno di pioggia a New York dove i ventenni parlavano come anziani intellettuali e il cinefilo Rifkin's Festival Woody affronta nuovamente il tema che più lo affascina: le dinamiche di coppia e il rapporto tra la fredda razionalità (anche se mascherata da sentimentalismo) e il flusso dei sentimenti veri.
Fanny ama realmente il suo secondo marito anche se il dubbio di essere per lui la moglie trofeo da esibire in società non ha mancato di sfiorare la sua mente. Mentre lui ha un rapporto con il denaro che lo porta ad affermare che non si è mai troppo ricchi, lei ai benestanti vende opere d'arte in una prestigiosa casa d'aste. Tutto va bene finché 'il caso' non mette letteralmente sulla sua strada Alain, un compagno di liceo, ora scrittore, da sempre innamorato di lei senza averglielo mai rivelato.
Da questo momento Woody si diverte a lavorare su due termini che, fin dal tempo del teatro greco, attraversano la vita degli esseri umani e la sua rappresentazione scenica. Si tratta di due termini che la lingua francese con cui gli interpreti si esprimono sa distinguere con sottigliezza. Lo ha fatto nel passato Claude Lelouch intitolando un suo film "Hasard ou coincidences".
Il caso, la coincidenza può trasformarsi in un rischio? Woody pensa di sì ma ritiene anche che si tratti di un'opportunità. Ricorda, fin dai tempi di Match Point, che in fondo tutti noi siamo in balia di questi due elementi a cui aggiunge una riflessione che porta, ancora una volta, con sé sin dall'età giovanile e dalla passione per Dostoevski.
Quali sono le vere colpe commesse dagli esseri umani? Vivere una modalità di relazione appagante senza per questo smettere di provare un sentimento sincero nei confronti della persona con cui si divide da anni il quotidiano è davvero una colpa? O ce ne sono altre, ben più gravi, che meritano una punizione ad esse commisurata?
Allen, in una Parigi autunnale come piace a lui (ed esaltata in questo dalle scelte cromatiche di Storaro) con i toni delle sue commedie più riuscite ci mostra come la vita in fondo sia una lotteria. A partire dal giorno in cui siamo entrati in questo mondo. Tanti anni fa, in Mariti e mogli ci ricordava che Dio non gioca a dadi con l'umanità ma solo a nascondino. Oggi, senza aver bisogno di citarlo, cerca di scoprire cosa si nasconda dietro la chance, invitandoci a tenerne conto senza però pretendere di trovare la soluzione.
UN COLPO DI FORTUNA - COUP DE CHANCE disponibile in DVD o BluRay |
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"Coup de chance" è il cinquantesimo lungometraggio cinematografico sceneggiato e diretto da Woody Allen. Forse iniziano ad essere troppi. Non ve ne è uno, tra i grandi registi, che ha una tale prolificità e persino il suo amato Ingmar Bergman, pur essendo tra i più produttivi, si fermò a 39 lungometraggi scritti e diretti per il grande schermo. In ogni grande artista c’è infatti una dose di ispirazione [...] Vai alla recensione »
“Coup de chance”, il 50° lungometraggio diretto da Woody Allen, è una piacevole, riuscita variazione riflessiva dei suoi temi più cari (l’amore, il tradimento, l’inganno, il senso di colpa, il peso del destino o del caso); una sorta di controcanto in versione commedia romantica (abbinata alle dinamiche del genere giallo), del più cupo e amaro “Match [...] Vai alla recensione »
Seguo Woody Allen da quando era giovane come me, ed ho sempre apprezzato la sua intelligenza espressiva in qualsiasi forma lui l’avesse espressa e non ho mai avuto un ripensamento, Un colpo di Fortuna non sarà uno dei suoi migliori, ma certamente non da due stelle e mezzo come lo ha valutato il pubblico. Ottima l’interpretazione della giovane Lou de Laage, bravo anche l’assassino [...] Vai alla recensione »
Nulla di nuovo all'orizzonte per quest'ultima pellicola del regista Woody Allen dove convivono tematiche che il regista ha già sviluppato in precedenti film e che risultano essere ormai già ben note a noi spettatori. In questo film pertanto si affronta ancora una volta il tema della morte che viene nuovamente vista come soluzione congeniale da parte di chi la pratica [...] Vai alla recensione »
Woodie- tutta-testa anche in questa sua ultima opera ci presenta personaggi -macchietta che, con buona pace di una qualsiasi verosimiglianza, seguono pedissequamente i suoi ordini dalla cabina di regìa mutando, come al solito, repentinamente caratteri e caratteristiche personali a seconda degli eventi. Interessante lo spazio che, in questo come in altri suoi film, Allen dà al fato e alla [...] Vai alla recensione »
In Un colpo di fortuna - Coup de Chance, vengono esplorati il caso e le coincidenze, cercando di dar prova di come questi esistano non solo quando si crede in esse, e che spesso la chance, la fortuna, non possa esser costruita. Il film ha due facce: la prima è quella di una commedia romantica, in cui Parigi si mostra come la città dell’amore che tutti conoscono, l’altra è [...] Vai alla recensione »
Cinquantesima pellicola per il più europeo dei registi d'oltreoceano, che mai ha nascosto la propria passione per il cinema del vecchio continente. Seppur travolto dallo scandalo sessuale che ne ha minato le fondamenta personali ed economiche, Allen non ha minimamente perso lo smalto dei giorni migliori e anzi riuscendo a rilanciare girando per la prima volta in lingua francese.
Parigi val bene una messa, ma questa volta non va bene per un film in cui a Woody Allen manca la vera ispirazione. La storia è sin da subito semplice, un uomo ricchissimo ed una donna bellissima vivono una splendida storia di amore in cui tutto sembra girare sempre al meglio. Denaro e bellezza, potere e fascino, aggettivi che non lasciano spazio ad intermezzi, a dubbi, a deviazioni.
Se amate Allen vi farà un po' male la visione di Coupe de chance. Dopo l'apice di March point, e i buoni prodotti di Scoop e Irrarional man, purtroppo non c'era bisogno anche di questa pellicola. Come al solito, colonna sonora meritevole e buona fotografia, immersa in una Parigi autunnale e incantevole nei suoi colori. I temi, però, sono ormai sempre gli stessi, non attraggono [...] Vai alla recensione »
tema della casualità ,o destino, sempre affascinante, ma non si può certo dire altrettanto riguardo al film in questione. Dal principio alla fine, si tratta di un'opera tremendamente banale, sia per quanto riguarda la trama, i personaggi che la animano, che i dialoghi tra di essi. Storia, priva di originalità e incapace di suscitare un interesse duraturo.
Woody Allen ha realizzato il film che voleva: ironico e apparentemente spietato con un grosso limite, che è però una scelta: è meccanico. La storia d’amore che inizia con un bel piano sequenza tra lui (giovane scrittore bohémien benestante) e lei (sposata, ricca, ex collega di scuola) è data dalla loro giovinezza e bellezza e da ciò che si dicono, ma [...] Vai alla recensione »
Si apprezza l'ironia della sorte, vera e propria spinta creativa per il regista. E' stato ricordato Match Point, poichè c'é la coppia glamour, c'é il tradimento, c'é la trama gialla; questa volta la messa in scena non brilla per raffinatezza - a poco servono i soliti accessori di lusso in bella mostra - con una prima parte buttata un po' lì, [...] Vai alla recensione »
Un’atmosfera molto francese (o europea) aleggia su questo film: boulevard con alberi d’autunno, parchi e boschi con il foliage, facciate dei bei palazzi signorili, qualche bistrot d’antan, il lungofiume, la villa in campagna. Ma sono la rappresentazione degli interni, la cura e l’eleganza degli outfit che, in aggiunta all’ambientazione degli esterni, ricordano moltissimo [...] Vai alla recensione »
Quando un Woody, nostro regista amico, viene osteggiato e criticato per la sua vita privata, di coppia, di sesso, di matrimonio, impedendo al suo genio di lavorare, di fare film, allora ben venga un Woody europeo, che gira film a Parigi con la sua arte di scrivere storie umane e farne film di leggerezza e profondità insieme, come questo che parla di un colpo di fortuna: Coup de chance. Vai alla recensione »
Woody Allen è veramente garanzia di divertimento. non c'è mai stato un suo film che mi abbia fatto uscire dal cinema di cattivo umore. anche questo è divertente. se proprio devo trovargli un difetto, direi che il finale è stato un po' "affrettato". avrebbe potuto essere un pochino più elaborato, ma è un peccato veniale.
Un film veramente deludente. Dialoghi scadenti, trama di una banalità e inutilità sconcertante. Sono uscito dalla sala deluso e rammaricato di aver perso 1 ora e mezza della mia vita.
Woody fa cinquanta e non sente (ancora) il peso della stanchezza. Ma la cosa bella di Colpo di fortuna, sua ultima fatica, è il ritorno alle atmosfere di Match Point, quel gioco di destini nati da scelte che giocano un ruolo cruciale nel definire l’intelaiatura dei nostri rapporti sociali. In altre parole, la nostra vita. Cast francese, non londinese, musica che adagia lentamente mostrandoci [...] Vai alla recensione »
Adoro Woody Allen, faccio fatica a dare un commento negativo; il film mi pare tecnicamente perfetto, ma non decolla mai. Resta sospeso in una atmosfera vagamente da spot pubblicitario (memorabile il cameo dell'auto di fabbricazione britannica, o i nomi dei ristoranti, o la atmosfera glamour parigina, un invito ad un week end romantico?) e gli attori rimangono impantanati in questo equivoco, [...] Vai alla recensione »
Film ben raccontato e recitato, se ne consiglia la visione. Per il resto e cioè per il messaggio che Woody Allen ci vuole trasmettere, che "la vita è quella che ci accade mentre si pensa ad altro", si può anche non essere d'accordo in generale sul concetto ma non cambia il mio punto di vista sulla bontà della storia presentata che prende ugualmente lo spettatore. [...] Vai alla recensione »
il film è gradevole, nulla di eccezionale, metto una stellina in più alla carriera, certo pensare a film come il dormiglione e poi questo ci sarebbe da scrivere un piccolo trattato
piacevole filmetto che ricorderò soprattutto per gli abiti della protagonista, in pieno stile "elite parigina". Con attori più convinti si poteva fare di più: l'unica a essere nella parte era la madre (la Lemercier)
Tolta ogni influenza dal nome del regista e concentrandosi solo sul film. non resta un granchè di positivo. Se l'intento era - come dichiarato - quello di sottolineare come sia il caso a governare la vita, Allen lascia al marito-alfa troppo spazio. Persona eccessivamente organizzata, calcolatrice, dai passato recondito e dai fini doppi, dall'equilibrio stabile se stabile è il [...] Vai alla recensione »
Film che scorre che è una bellezza. E' uno (probabilmente) degli ultimi di Allen. Va visto. Godibile assai
facendo cinema, usategli misericordia. Come per il film. "Non l'ho fatto per soldi", detta in quella "sede" non osate mettere in dubbio. Solito impianto. Lui butta giù una storietta che potreste raccontare voi, magari con più allegria. Intervengono d'ufficio Storaro col suo tenue cromatismo tranquillante e la Grande con la sua idea, sempre squisita, di eleganza [...] Vai alla recensione »
Ok dopo 50 film fatti non si può ancora chiedere originalità e grandi opere ad un geniale regista che ormai non ha più idee nuove da proporre, però un film cosi piatto, banale e superficiale non può essere accettato dai suoi inestimanbili fans. Personaggi che non entrano dentro alla già banale storia, e con il colpo finale che sembra proprio [...] Vai alla recensione »
Che Allen sia in grado di creare un buon prodotto finito non stupisce, che il prodotto sia quasi completamente inutile stupisce. Che lui, o il suo entourage, e la critica non se ne siano accorti, da dubitare fortemente. Senza troppe parole, il mio commento più duro: dialoghi di una banalità disarmante, personaggi senza alcuna credibilità e consistenza.
A me i film di Woody Allen fatti dopo gli anni 80 non piacciono un granchè. E anche questo COUP DE CHANCE non l'ho trovato geniale come altri suoi lavori. Bravi tutti gli interpreti, finale deludente.
Da premettere che ho visto gran parte dei film di Allen esprimendo tendenzialmente commenti positivi. Mi aspettavo qualcosa in più da questo film a metà tra commedia e giallo in cui sono stati messi in risalto alcuni elementi alleniani tipici quali l'artista in cerca di ispirazione, la donna infelice della sua vita e il ruolo nevralgico giocato dal caso che imbriglia i personaggi. [...] Vai alla recensione »
Sembra fatto con le scene tagliate di Match point o con gli scampoli del copione di Crimini e misfatti. L'unica cosa che realmente mi disturba è che ancora una volta mi sono fatto fregare dalle recensioni professionali che, fin dalla Mostra di Venezia, hanno univocamente parlato del "miglior Woody Allen degli ultimi anni".
Nella mia vita ho visto migliaia di film, ma raramente ho visto qualcosa di più insulso, banale, noioso. Con dialoghi improbabili e ridicoli, con una recitazione da soap opera. Ho avuto difficoltà per tutta la durata del film a tenere gli occhi aperti. Veramente vergognoso.
L'eleganza della protagonista rispecchia quella delle ambientazioni in una Parigi come tutti noi ce la immaginiamo nel suo splendore autunnale perfettamente reso dalla fotografia di Storaro. E che dire dei dialoghi e del ritmo serrato tipici del migliore Allen? Un film all'"europea" con l'impronta infallibile del grande maestro! Uliana Moretti
Che gioiellino! Sembra una lezione di cinema, come se il vecchio Woody dicesse ai cineasti di oggi: così si fa un film! Lo spunto narrativo iniziale è dei più semplici e niente affatto originale: una bella donna sposata ad un uomo ricchissimo incontra, per puro caso, un vecchio compagno di scuola, da sempre innamorato di lei, e nasce, travolgente, la passione.
Un film dove si tende alla perfezione in tutto: musica, fotografia, ambientazioni parigine, interni sofisticati, attori perfetti... ma purtroppo tutta questa ricerca del bello viene sbiadita da una storia banale, poco credibile, con troppi dialoghi e poca profondità. Tutto è scontato o esagerato (finale) e lascia poco spazio a sorprese o all'inaspettato.
Del film salvo la fotografia. Per il resto.. che dire? La storia è banale in modo imbarazzante, i dialoghi sono stucchevoli, i personaggi principali sono caratterizzati in modo grossolano. L'ironia non c'è, vi ho visto solo mediocrità, banalità, assenza di suspance. Il marito è la macchietta del narcisista, al quale mancano le caratteristiche fondamentali:intellige [...] Vai alla recensione »
UN COLPO DI FORTUNA (COUPE DE CHANCE). Fanny e Jean sono una coppia ricca e ammirata di Parigi. Jean pare abbia qualche mistero nel suo passato imprenditoriale. Quando per caso Fanny ha un incontro inaspettato gli equilibri idilliaci cominciano a saltare. Woody Allen ci aveva abituato con grandi capolavori di questo genere. Questa volta però , all’età di 88 anni, bisogna ammettere [...] Vai alla recensione »
Uscendo dal cinema dicevamo: adesso arriva Jean. Jean è il protagonista di questo film fatto a incastri, dove i personaggi fluttuano spesso indecisi sulla strada da prendere. Girato con brio e eleganza un po' kitsch prende piede poco a poco e lascia abbastanza soddisatti.
L'umanità è finalmente e senza appello dipinta per quello che è: una patetica accozzaglia di idioti totali spinta ad agire da tornaconti egoisti per dimostrare il possesso illusorio di una ragione fallace (...) Allen guarda alle misere sorti del progetto umano senza concedere più attenuanti a nessuno. Non ne vale la pena.
Penso sia un film sul narcisismo. Woody Allen all’intervista della sua prima (Padova, 15 settembre 2023), afferma di aver voluto fare un film “europeo” se non francese. È vero, gli attori sono francesi, parlano francese, ma nulla più. Alain (Niels Schneider) incontra a Parigi una vecchia compagna di scuola, molto bella, Fanny (Lou de Laâge), per la quale aveva [...] Vai alla recensione »
Lou de Laâge si occupa d'arte ed è sposata, seconde nozze, con Melvil Poupaud, uomo d'affari che aiuta i ricchi a diventar più ricchi. Lui la fa vivere nel lusso, lei gradisce e tuttavia si sente «una moglie trofeo» e quando rivede un compagno di liceo ora scrittore (Schneider) è colpo di fulmine. II Woody movie numero 50, e forse ultimo, parte in chiave di commedia quindi slitta nel thriller, ché [...] Vai alla recensione »
Woody Allen ritorna ai suoi temi cari quali il caso, il destino e quei colpi di fortuna che ti cambiano la vita per sempre. Lo fa ambientando il suo ultimo film in una Parigi che sembra tanto la sua New York, seguendo due persone che all'apparenza non si conoscono che camminano sul marciapiede presi dai loro pensieri. Finché il bel tenebroso Alain non riconosce Fanny, il suo primo colpo di fulmine, [...] Vai alla recensione »
Grandissimo Woody, fedele ai suoi girotondi amorosi: a Parigi, dove i caffè e le panchine dei parchi sono fatti per corteggiarsi (nei caffè qualche proprietario ha vietato i computer, che in effetti sono la morte del flirt). Un giorno d'autunno, Fanny e Jean escono dal loro bell'appartamento parigino - e hanno l'aria di poterselo permettere, al contrario di quel che accade nei film italiani.
Eleganza, leggiadria a ritmo di jazz, divertimento: il 50° film diretto da Woody Allen (88 anni da pochi giorni) è spumeggiante come non avveniva da tempo. L'inizio inganna, su diversi piani: quando entriamo nella vita di Fanny (Lou De Laâge) e Jean (Melvil Poupaud) vediamo infatti una coppia apparentemente ideale, insieme alla consueta ambientazione alto-borghese di tanto cinema alleniano, che alla [...] Vai alla recensione »
Il cinquantesimo lungometraggio di Woody Allen si presenta in questa fine d'anno come un regalo di Natale, ma anche come lo spettro di quello che potrebbe essere l'ultimo film del regista (così pare abbia detto lui stesso). Meglio non pensarci, per godersi fino in fondo questo "Colpo di fortuna", che di testamentario o definitivo non ha nulla di esplicito, se non il livello di perfezione raggiunto. [...] Vai alla recensione »
E' davvero un «Coup de chance», un gran colpo di fortuna: sia che questo ragazzino di 87 anni continui senza sosta a fare film (siamo al numero 50! E speriamo, anche se lui tentenna, che non sia l'ultimo), sia che in giro, tra molta mediocrità, ci sia gente come lui capace ancora di dimostrare che la classe non è acqua. Perché il cinema di Woody Allen, rispetto a quello che si vede in giro, assomiglia [...] Vai alla recensione »
Sorpresa alla Mostra di Venezia, "Un colpo di fortuna", nuovo film del magico Woody Allen (88 primavere e non ha perso smalto come autore o comunque ha recuperato quel che sembrava perduto) è stato girato a Parigi in francese con attori francesi, coproduzione Francia Regno Unito. Protagonisti la coppia Fanny e Jean. Dietro l'andamento da commedia si nasconde un giallo a tinte fosche dal quale emerge [...] Vai alla recensione »
In uno dei monologhi del cinema più riusciti, in "Manhattan", Woody Allen, dove interpreta l'autore televisivo Isaac Davis, elenca le cose per cui vale la pena vivere: «Il vecchio Groucho Marx, Joe DiMaggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter e Louis Armstrong, l'incisione di "Potato Head Blues". I film svedesi, naturalmente, "L'educazione sentimentale" di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, [...] Vai alla recensione »
Woody numero 50, sempre uguale, sempre diverso. Un incontro d'amore, che «chance»! Ma se poi ci lasci le penne? Dall'adulterio al delitto, da Hitchcock a Simenon, alla fine Allen frusta lo spettatore con un «colpo di fortuna» magistrale, una burla, un monito, e tanta amarezza sulle sorti umane. L'età di Woody è determinante, è a fianco e dentro un film che si guarda con occhio strabico: ci sono loro, [...] Vai alla recensione »
Un film a prima vista fragile "Un colpo di fortuna", quasi il facsimile del suo regista, il piccolo grande Woody dalla cintura dei pantaloni sempre più stretta, il nasone e gli occhiali incassati nelle giacche di velluto e i capelli bianchi arruffati sul cocuzzolo da uccellino. Non c'è paragone, vogliamo dire, con i capolavori come "Manhattan", "La rosa purpurea del Cairo", "Crimini e misfatti" o "Match [...] Vai alla recensione »
Arriva Woody Allen e Io schermo si illumina di intelligenza e ironia. II suo cinquantesimo film è il migliore degli ultimi anni, Girato a Parigi in francese, splendidamente fotografato da Vittorio Storaro, ha come protagonista la bravissima Lou de Laage nel ruolo della bella moglie di un ricco affarista (un Melvil Poupaud che assomiglia a Berlusconi da giovane) attratta però da un amico del Liceo incontrato [...] Vai alla recensione »
È veramente un colpo di fortuna poter assistere, quasi ogni anno, alla magia del cinema di Woody Allen che, a 88 anni compiuti il 30 novembre, è nelle sale con, appunto, Un colpo di fortuna, il suo primo film girato in francese (Coup de Chance il titolo originale). Ennesima variazione sul tema del caso, dell'amore, del delitto, del castigo e della colpa, che il regista newyorchese ha spesso trattato [...] Vai alla recensione »
È un ritorno in gran forma quello di Woody Allen, con il cinquantesimo film della sua carriera che - ha detto lui - potrebbe essere anche l'ultimo. Non perché non abbia più voglia di girare, ma perché, come ha dichiarato a «Variety», trovare i soldi è troppo faticoso. Che ne diventi o meno il capitolo finale, Un colpo di fortuna (Coup de Chance) è uno dei picchi della filmografia alleniana degli ultimi [...] Vai alla recensione »
Cinquantesimo film su cinquantaquattro anni di lungometraggi, da Prendi i soldi e scappa (1969), per l'intramontabile Woody Allen alle prese però stavolta con la prima opera non in inglese. Un colpo di fortuna ci parla in francese e ci porta a Parigi dove la moglie di un finanziere dal passato oscuro incontra vecchio spasimante. Diventano amanti ma occhio al marito geloso fissato con trenini elettrici [...] Vai alla recensione »
In Crimini e misfatti (1989) Judah Rosenthal, ricco oculista di Manhattan, è perseguitato da un'amante che vorrebbe farlo divorziare dalla moglie. Così Judah chiede aiuto al fratello Jack, che assume un sicario e fa uccidere la donna. In Colpo di fortuna (opus 50 di Woody Allen) Jean è un ricco faccendiere parigino sposato con Fanny, giovane bella e con tanti sogni per la testa.
Non è la prima volta che Woody Allen gira un film di ambientazione parigina, ma il nostalgico Midnight in Paris (2011) si svolgeva nel rutilante mondo degli americani in tour europeo, con un salto nel passato fra gli artisti della «lost generation». Mentre Coup de chance, pur portando a pieno l'inconfondibile firma del grande cineasta newyorkese, è opera francese a tutti gli effetti; e non c'è dubbio [...] Vai alla recensione »
Woody Allen ha 88 anni, in patria è considerato un'intoccabile (nel senso che se ti avvicini sei contaminato), i suoi film ormai circolano solo in Europa, e negli ultimi dieci anni gran parte dei suoi titoli sono ampiamente dimenticabili. Resta il fatto che Allen è un regista e scrittore geniale, che alcuni suoi titoli suscitano commozione e stupore anche a decenni di distanza, alcune sue battute sono [...] Vai alla recensione »
Il cinquantesimo lungometraggio dell'infaticabile Woody Allen è stato girato integralmente (in francese) in Francia, paese che funge da terra d'asilo per registi con un passato problematico. In questo film parigino il regista newyorchese torna al filone della metà degli anni duemila (Match point, Scoop), trapiantandone gli elementi in una rive droite che Allen immagina come un nido di miliardari e [...] Vai alla recensione »
Jean e Fanny, i protagonisti di Un colpo di fortuna, il nuovo film tutto francese di Woody Allen, sembrano una coppia perfetta: ben assortita, ricca e innamorata. Lei è bellissima, elegante, sexy, un'autentica moglie-trofeo da esibire in società con grande orgoglio. Lui è ricco, anzi ricchissimo, e il suo mestiere proprio in ciò consiste: rendere ancora più ricchi quelli che già possiedono immense [...] Vai alla recensione »
Parigi, oh cara. Parigi e le sue bellissime strade e bellezze architettoniche ritorna nuovamente a essere la location di un film di Woody Allen. Dopo averci incantato con il suo fascino notturno in Midnight in Paris (2011), il regista newyorchese, ottentotto anni compiuti il 1 dicembre, ritorna a girare nella capitale francese Un colpo di fortuna (Coup de chance), cinquantesimo lungometraggio della [...] Vai alla recensione »
Presentato fuori concorso alla 80a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Un colpo di fortuna (Coup de chance) cinquantesimo film di Woody Allen è al cinema dal 6 dicembre con Lucky Red. Ambientato a Parigi, è il primo film di Allen girato in francese. Un thriller romantico che vede protagonisti Lou De Laâge, Niels Schneider, Valérie Lemercier e Melvil Poupaud.
Ormai ostracizzato in patria. Woody Allen torna in Europa e reinventa in francese il suo cinema, firmando il suo cinquantesimo film che - non c'è da stupirsene - non si distacca di un millimetro dalla consolidata poetica. Fanny e Jean formano una coppia ideale, ma quando la donna incontra per caso Alain, un ex compagno di liceo, rimette in discussione la sua mostra il suo lato relazione; Jean, a quel [...] Vai alla recensione »
In una Parigi autunnale, la bella gallerista Fanny (Lou de Laâge) rincontra casualmente il vecchio compagno di liceo Alain (Niels Schneider), aspirante scrittore; benché sinceramente innamorata del - secondo - marito Jean (Melvil Poupaud), facoltoso uomo d'opachi affari (su cui gravano sospetti giudiziari) che con latente tossicità la esibisce come una sorta di trofeo nel suo piccolo jet set, la donna [...] Vai alla recensione »
Fanny cammina tranquillamente per i viali di Parigi quando una voce la chiama all'improvviso. È Jean, suo ex compagno di liceo. Si rivedono dopo molto tempo, saluti un po' incerti, poi si danno altri appuntamenti che diventano una piacevole abitudine... Ben tornato Woody Allen! Con questo tono di convinto entusiasmo è stato accolto l'ultimo film di Woody Allen (il numero 50, auguri!) Un colpo di fortuna [...] Vai alla recensione »
La fortuna, e il ruolo che gioca nelle vite delle persone, è un tema caro a Woody Allen. I protagonisti di Un colpo di fortuna, cinquentesimo film del regista statunitense, hanno idee diverse in merito. Per Fanny (Lou de Laâge), impiegata di una prestigiosa casa d'aste parigine, la fortuna è stata incontrare l'uomo che è diventato suo marito, l'affarista Jean (Melvil Poupaud).
Coup de chance racconta come si può modificare la vita a proprio piacimento e quanto il caso, o la fortuna, ne abbiano parte. Vediamo Fanny (Lou de Laâge), una bella donna che lavora in una casa d'aste, ben vestita, chic, truccata di tutto punto, apparentemente sicura di sé, moglie appagata di Jean (Melvil Poupaud), abile affarista. Camminando verso il lavoro in una Parigi dalle foglie autunnali Fanny [...] Vai alla recensione »
Lungo i marciapiedi calpestati da Léaud in Baci rubati, Allen ha trovato la sua nuova New York in un meraviglioso thriller d'amore che vira in noir, senza il solito alter ego balbettante. L'immagine è attraversata da un pulviscolo dorato (Storaro) e la storia sembra andare verso il triangolo di Non drammatizziamo... è solo questione di corna con al centro la bella Fanny (Lou de Laâge), la "moglie-trofeo" [...] Vai alla recensione »
L'Allen parigino (Midnight in Paris ma non si dimentichi la squisita parte finale di Tutti dicono I love you) non è mai stato così pragmatico e razionale e tragico come qui in Coup de chance, suo cinquantunesimo film da regista, primo ad essere girato in lingua francese. Mentre nei due titoli menzionati prevaleva una componente onirica e surreale finanche magica e immaginifica, sorprendentemente in [...] Vai alla recensione »
Che Woody Allen sia ancora oggi un grande regista lo si capisce dalla prima sequenza di Coup de chance, in cui i due futuri amanti Fanny (Lou de Laâge) e Alain (Niels Schneider), lei impiegata in una casa d'aste, lui scrittore, si incontrano per strada a Parigi dopo essersi conosciuti anni prima in un liceo di New York. La camera di Vittorio Storaro regge un morbido piano sequenza che prima coglie [...] Vai alla recensione »
Woody Allen ne aveva parlato come del «suo ultimo film», lo ripete spesso che finirà col cinema, non è una novità, specie perché a complicare le cose ci sono più che gli ottantasette anni - portati a vedere questo film veneziano benissimo - gli ostacoli produttivi in America legati alle sue questioni famigliari, le accuse di molestie alla figlia Dylan soprattutto, che gli rendono ormai impossibile [...] Vai alla recensione »
"Io non credo nella fortuna. Io la fortuna la costruisco". È la filosofia di Jean, ricco borghese parigino sposato con Fanny, bella dolce e vulnerabile. Nessuno sa che razza di mestiere faccia. Quando Fanny gli chiede di spiegarglielo, lui risponde: "Diciamo che vengono da me persone ricche, e io le aiuto a diventare ancora più ricche". In realtà la fortuna di Jean nasce dalla scomparsa, qualche anno [...] Vai alla recensione »
Infine il ritorno di Woody Allen in laguna consegna, Fuori Concorso, un'ulteriore incursione nel mondo del caso e del destino da parte del regista newyorkese, apparso in recupero dopo il deludente "Rifkin's festival" del 2020. "Coup de chance" è il suo primo film in francese e già questa, alla sua 50^ regia, è una notizia. Girato a Parigi, dopo il precedente "Midnight in Paris", racconta la storia [...] Vai alla recensione »
E' davvero un «Coup de chance», un gran colpo di fortuna: sia che questo ragazzino di 87 anni continui senza sosta a fare film (questo è il numero 50! E speriamo, anche se lui tentenna, non sia l'ultimo), ma anche che l'ingrata Cannes gli abbia (causa accuse da cui è già stato assolto due volte) sbattuto la porta in faccia, così che è potuto sbarcare, a 40 anni dalla prima volta (allora il film era [...] Vai alla recensione »
Fanny e Jean sembrano la coppia ideale. Sono ricchi, felici, e innamorati, nonostante le loro differenze: romantica e amante del rischio Fanny, metodico e deciso a controllare tutto Jean. Quando però nella vita di Fanny riappare Alain, suo ex compagno di liceo, tutto cambia all'improvviso. Bandito da Hollywood, Woody Allen si ritira in Francia per il suo primo film non in inglese, e realizza un piccolo [...] Vai alla recensione »
Da qualche anno a questa parte, l'attesa per un nuovo film di Woody Allen si traduce in quella piacevole anticipazione nel ritrovare qualcosa di noto, ormai giocato su coordinate stabili (quelle dell'"ultimo" cinema del regista newyorkese) che vengono riproposte di volta in volta con minime variazioni. Una sensazione - tradotta più o meno nel piacere del ritrovamento di un vecchio amico - che ha accompagnat [...] Vai alla recensione »
"La morte esiste, non c'è via di fuga. Non dobbiamo pensarci, piuttosto cercare distrazioni". Anche per l'ottantasettenne Woody Allen il paradiso può attendere: meglio affidarsi al destino, che Venezia gli consegna prodigo. Allen il reietto, il reprobo non abita qui, al riparo della gogna social la realtà è benevolente: applausi a scena aperta per il suo Coup de chance, fuori concorso alla 80ª Mostra. [...] Vai alla recensione »
Un incontro fortuito, la riscoperta di emozioni sopite, l'inganno, il senso di colpa. Coincidenze da una parte, costruzione della propria fortuna dall'altra. Woody Allen torna a Parigi e, per la prima volta in un suo film, si parla in francese. Che ci si ritrovi dentro un racconto del maestro newyorchese è chiaro sin dalla prima scena, su quel marciapiede illuminato dalle luci di Storaro dove Alain [...] Vai alla recensione »
"Coup de Chance", il cinquantesimo film di Woody Allen, arriva oggi fuori concorso a Venezia in anteprima mondiale. Cominciamo col dire che il regista, forse per le quasi 88 primavere, si era espresso a riguardo indicando questa sua nuova fatica come verosimilmente l'ultima della carriera. Nell'odierna conferenza stampa del film invece ha sottolineato più volte come abbia nuove idee e progetti per [...] Vai alla recensione »
Ritorna a Parigi il cinema di Woody Allen. Non è solo una ricorrenza in occasione del suo 50° film, ma un atto d'amore nei confronti della sua New York europea. Non è più magica come Tutti dicono I Love You né misteriosa nel suo viaggio nel passato di Midnight in Paris, ma è solare, quasi accecante fin dal primo incontro in Avenue Montagne tra Fanny e Alain.
Che ruolo ha il caso nelle nostre vite? Quanta parte gioca la fortuna nel determinare le esistenze? Il cinquantesimo film dell'instancabile Woody Allen riprende dilemmi assai cari all'autore newyorchese fin dai tempi di Crimini e misfatti ma che hanno contraddistinto moltissimo gli ultimi vent'anni del suo cinema a partire da quel Match Point cui Coup de Chance (letteralmente "colpo di fortuna") in [...] Vai alla recensione »