Anno | 2005 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Woody Allen |
Attori | Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode Penelope Wilton, Ewen Bremner, Alexander Armstrong, Paul Kaye, Mark Gatiss, Simon Kunz, Geoffrey Streatfield, John Fortune, Rupert Penry-Jones, Patricia Whymark, Anthony O'Donnell, Miranda Raison, Rose Keegan, Zoe Telford, Margaret Tyzack, Scott Handy, Emily Gilchrist, Selina Cadell, Georgina Chapman, Colin Salmon, Toby Kebbell, Steve Pemberton, James Nesbitt, Layke Anderson, Morne Botes, Dawn Murphy. |
Uscita | venerdì 13 gennaio 2006 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,36 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 gennaio 2017
Argomenti: I migliori film sul tennis
Un Woody in gran forma e in totale trasferta londinese. Il Big Ben sostituisce l'Empire State Building e la filmografia alleniana ne trae vantaggio, per raccontare la storia di Chris Wilton, ex tennista di successo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, 4 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Match Point ha incassato 9,2 milioni di euro .
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Chris Wilton è un tennista che ha rinunciato alla sua carriera e ora fa il maestro di tennis a Londra in un club di alto livello. Qui conosce il ricco Tom Hewett e sua sorella Chloe che si innamora subito di lui e del suo apparente interesse per la cultura. Il ricco padre dei due lo inserisce nella sua attività finanziaria e il matrimonio tra Chris e Chloe si avvicina. Ma Chris, che ha conosciuto la fidanzata di Tom (l'aspirante attrice americana Nola) e ne è rimasto irrimediabilmente attratto, quando la reincontra libera dal legame con il quasi cognato inizia con lei una relazione basata sulla passione. Il matrimonio avviene e Chloe desidera a tutti costi la maternità. A rimanere incinta è invece Nola che vuole che Chris lasci la moglie. Incapace di resistere alla pressione Chris escogita una via di fuga.
Non è bene raccontare altro del più articolato e fluido dei film recenti di Allen. Liberato ormai dal contratto spielberghiano e probabilmente costretto dalla difficoltà di trovare finanziamenti per i suoi film negli Usa, Woody compie un doppio salto mortale rispetto alla sua ormai più che consolidata tradizione narrativa. Lascia Manhattan per l'Upper Class londinese e (udite, udite) non ha nessun personaggio di origine ebraica nella sua sceneggiatura. Torna invece con forza sul tema dell'omicidio affrontato in modo magistrale ai tempi di Crimini e misfatti, ma soprattutto affronta con genialità anche visiva la questione della assoluta casualità del vivere umano. La sequenza che apre il film (e una sorpresa che non va svelata collocata molto più avanti) offrono, in modo estremamente simbolico e concreto al contempo, un'occasione di riflessione in materia. Woody Allen, come l'Araba Fenice, risorge ancora una volta dalle ceneri che detrattori troppo frettolosi gli avevano di recente e irrevocabilmente attribuito.
Chris Wilton è un giovanotto irlandese che vive a Londra e si mantiene offrendo lezioni di tennis in un club molto esclusivo; qui Chris fa amicizia con Tom Hewett, rampollo di una ricchissima famiglia dell'alta società londinese. In breve tempo Chris si fidanza con Chloe, la sorella di Tom, e ottiene un impego presso l'azienda della famiglia Hewett; il giovane, però, è irresistibilmente attratto dalla ragazza di Tom, l'affascinante Nola Rice...
Una pallina da tennis viene lanciata da una parte all'altra del campo, rimbalza sulla rete e rimane sospesa in aria: sarà soltanto il caso a decidere in quale metà del campo cadrà la pallina, decretando così le sorti della partita. Questa scena emblematica, che ci viene mostrata nell'incipit del film, già da sola sintetizza il contenuto di uno dei migliori film di Woody Allen, Match point, la prima pellicola realizzata dal grande regista americano interamente al di fuori dell'abituale cornice di New York. Primo capitolo di quel "trittico londinese" che proseguirà poi con i successivi Scoop e Sogni e delitti, Match point rappresenta un'inaspettata svolta drammatica nella produzione di Allen, richiamandosi in particolare ad uno dei capolavori del regista, Crimini e misfatti (1989), di cui riprende e sviluppa alcuni temi portanti quali la dimensione del delitto e della colpa nella società moderna e la responsabilità morale dell'individuo di fronte alle proprie scelte.
Nella costruzione dell'intreccio di Match point, Allen non esita a prendere in prestito da fonti letterarie e cinematografiche: da Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij (che il protagonista sta leggendo all'inizio del film) a Una tragedia americana di Theodore Dreiser (che aveva già ispirato il film Un posto al sole), da Bel Ami di Guy de Maupassant a Crimini e misfatti dello stesso Allen. Personaggio centrale della vicenda è Chris Wilton, interpretato dal fascinoso attore irlandese Jonathan Rhys Meyers: un giovanotto di origini modeste, bravo a tennis ma non abbastanza per affermarsi a livello agonistico, che crede nell'importanza della fortuna più che nelle capacità o nel talento. Ed è proprio attorno alla sorte, imprevedibile e beffarda, che si sviluppa la vicenda di Chris, fino ad assumere le sfumature di una tagliente parabola morale.
Match point ci racconta infatti la rapida arrampicata sociale di questo ragazzo carismatico ed ambizioso, accolto a braccia aperte dall'alta borghesia britannica, rappresentata dalla famiglia Hewett: la graziosa ed ingenua Chloe (Emily Mortimer), che lo conquista grazie alle prospettive di un comodo matrimonio d'interesse; suo padre Alec (Brian Cox), che non esita ad offrire al futuro genero la possibilità di una facile carriera; la madre Eleanor (Penelope Wilton), raffinata e decisamente snob; ed il fratello Tom (Matthew Goode), l'aitante rampollo amico di Chris. Sullo sfondo troviamo la Londra dei ricchi, fra lussuosi appartamenti con vista sul Tamigi, ville di campagna arredate con sopraffina eleganza, e poi ancora locali alla moda, ristoranti, teatri e gallerie d'arte, con l'accompagnamento musicale di arie d'opera accuratamente selezionate.
Ma alla scalata di Chris, inesorabilmente sedotto dallo stile di vita degli Hewett, si frappone un ostacolo: Nola Rice (Scarlett Johansson), un'attricetta americana sensuale e un po' volgarotta, per la quale Chris prova un'attrazione fatale che si consumerà all'insaputa della fidanzata Chloe e dell'agiata famiglia di lei. La svolta della trama arriva nel momento in cui questa passione clandestina rischierà di compromettere in maniera irreparabile la nuova esistenza che Chris si è creato, e alla quale non ha la minima intenzione di rinunciare; ormai al giovane non rimane che un'unica via d'uscita: sporcarsi le mani di sangue. E infatti, nella seconda parte Match point si trasforma in un thriller dai toni sempre più serrati, per concludersi con un finale a sorpresa che, significativamente, rievoca l'immagine iniziale della pallina da tennis. Ecco che ritorna l'assunto dichiarato da Chris: è il Caso l'unico arbitro in grado di stabilire le sorti del nostro destino; non esiste alcuna "giustizia divina", e al delitto non segue necessariamente il castigo.
La sceneggiatura del film è abilissima nel fare in modo che lo spettatore simpatizzi da subito con il protagonista, così bello, educato e gentile, finendo inevitabilmente con il parteggiare per lui e con il vestire i panni di complice e confidente del suo delitto. Allo stesso tempo, Woody Allen traccia anche un'acuta analisi dei rapporti di classe in una società regolata dalle spietate leggi del denaro, rappresentata con uno sguardo di impietosa lucidità, ma tuttavia non privo di una sottile vena ironica. Il risultato complessivo è un'opera tesa e avvincente, impeccabile nella messa in scena ed interpretata da un cast da applauso; e Woody Allen, al timone di regia, conduce il gioco secondo un disegno dalla perfezione geometrica, regalandoci una delle opere più interessanti e riuscite della sua straordinaria carriera.
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E’ certo che Woody Allen conosca benissimo gli scritti di Sigmund Freud e di Fëdor MichajlovičDostoevskij. E’ certo, anche, che Woody Allen abbia letto appassionatamente “Delitto e castigo” pubblicato da Fëdor Michajlovičnel 1866 in Russia. E’ certo, ancora, che Woody ami costruire trame dove il delitto, il cinico assassinio, l’anima criminale [...] Vai alla recensione »
Match Point, ovvero la teoria del caos secondo Woody Allen. Un film bellissimo. Perdoniamo il genio newyorkese se in questo lavoro è tornato ad insistere su temi già toccati ed affrontati (Crimini e Misfatti su tutti), senza offrirci una nuova prospettiva filosofica sulla vita (vorremmo sempre cose nuove dal buon Woody!!) Siamo lieti di perdonarlo perché questo film [...] Vai alla recensione »
Può Woody Allen girare un film senza Woody Allen? O meglio senza la sua verve,la sua vis comica,i suo marchi di fabbrica. La storia esula da New York e dai sui convenzionali e collaudati isterismi,ma a starci attenti tutto ritorna, in questo caso tranne il destino. In che genere si inscrive il film? Psyco-thriller, noir, melodramma,opera lirica, pièce teatrale,romanzo epico (vedi l'eloquen [...] Vai alla recensione »
Un buon film che non annoia ma che crea una crescente tensione,tensione anche erotica che trasmette la relazione tra nola e chris fino a sfociare in un delirio omicida. Adorabile l ironia cinica con cui Allen invece descrive il matrimonio di chris con clhoe , fatto di bugie, borghesia e convenienza. Questo film mette in luce un certo aspetto della nostta societa', di borghesi arricchiti che apparentemente [...] Vai alla recensione »
Ci trasferiamo da New York a Londra, mentre Gershwin viene sostituito da Verdi e Rossini, ma il genio di Woody rimane. Una storia di amore e tradimenti ambientata tra la borghesia inglese sfocia in tragedia quando Tom non riesce a resistere alla futura cognata, una Scarlett Johansson fantastica. Sarà la sorte a decidere il finale, come quando la pallina da tennis si scaglia sulla rete e cadendo [...] Vai alla recensione »
Ex - giocatore di tennis ormai ritiratosi alla più modesta ma ben retribuita attività di maestro in un ricco ed esclusivo club londinese, Chris Wilton (Jonathan Rhys-Meyers) brucia velocemente le tappe dell’ascesa sociale e sentimentale: dando lezioni di tennis al ricco e facoltoso Tom Hewett, entra prima nelle sue grazie e poi in quelle della sorella Chloe (Emily Mortimer), di cui si innamora.
Avvertenza: l’articolo contiene spoilers. Chris (Jonathan Rhys Meyers) è un giovane irlandese in costante cerca di una realizzazione nella vita che trova lavoro come insegnante di tennis presso un circolo dell’alta borghesia britannica. Lì conosce Tom (Matthew Goode) e – soprattutto – la sorella di lui, Chloe (Emily Mortimer), della quale si innamora e grazie alla quale rimedia un impiego appetitoso [...] Vai alla recensione »
Capolavoro di Allen, non credo che riuscirà mai piu a rifare un film del genere. Ottima la scelta degli attori, la Johansson è divina nel suo ruolo, Rhys-Meyers è fantastico! L'intero film si basa sulla scena iniziale della pallina da tennis che sfila lungo la rete, da una parte vi è la vita, dall'altra la morte. La casualità è un elemento fondamentale, [...] Vai alla recensione »
Il primo film di Woody Allen girato interamente fuori dagli USA,giunge in un momento particolare della sua carriera di regista e sceneggiatore. Il celebre cineasta di Manhattan arrivava infatti da una serie poco fortunata di film:non è certo un mistero il fatto che Allen abbia sempre riscosso molto più successo nel vecchio continente che in patria.
Quando si parla di Woody Allen,siamo sempre stati abituati a prendere in considerazione l'aspetto comico o comunque brillante,che rappresenta meglio il regista statunitense.Ora sembra che un leggero tarlo si sia insinuato nei fan di Allen e gradualmente abbia preso sempre piu' importanza,ovvero il tarlo dell'eterogeneita' del suo cinema.
Punta di diamante della produzione cinematografica del buon vecchio Woody, come da lui stesso dichiarato, 'Match Point' si discosta totalmente dalla solita sardonica commedia del cineasta britannico. Narra la storia di un triangolo amoroso tra il tormentato Jonathan Rhys-Meyers, la solita moglie monotona e poco stimolante interpretata da Emily Mortimer, e la ben più avvenente Scarlett [...] Vai alla recensione »
Chris Wilton è un maestro di tennis che trova lavoro in un club esclusivo. Qui conosce Tom Hewett, suo allievo, che gli fa conoscere la sua famiglia. Di lui si invaghisce subito la sorella Chloe, avendo molte cose in comune. Tra i due sembra funzionare, ma appena Chris conosce la sensuale fidanzata di Tom, Nola, se ne invaghisce immediatamente e comincia a trascurare sempre più Chloe. [...] Vai alla recensione »
Un anello resta sospeso per un attimo. Cadrà al di qua o al di là della rete? La fine della storia dipendenderà da questo. La fortuna e’ la chiave di lettura del film e il protagonista pare essere baciato dalla “dea bendata” per tutta la durata. Allen conduce lo spettatore in una quotidiana normalità, in un trascorrere annoiato del tempo per circa meta’ [...] Vai alla recensione »
Questa volta volta Woody Allen gira a Londra, lontano da New York, ma la sua bravura non sembra risentirne, anzi... La storia è imperniata su un giovanotto, Chris Wilton (Jonathan Rhys Meyers), ex tennista di successo e ora insegnante di tennis. Lui è irlandese e insegna in circoli privati dove si muove l'Alta Società londinese. Di bell'aspetto, dotato di modi gentili e riservati, Chris diventa subito [...] Vai alla recensione »
Chris il protagonista fedifrago cita Sofocle dicendo ”non veder mai la luce, questo forse è il più grande dono” Un afflato shakespeariano del protagonista visitato dai fantasmi delle sue vittime, la sua amante Nola (la bellissima Scarlett Johansson) e la sua casuale vicina di casa anche lei uccisa dal fedifrago e questo riassume forse quello che è per potenza, [...] Vai alla recensione »
E' ottimo, è articolato molto bene e non è solo un film sulla fortuna o il caso è molto di più. Il film intreccia il piano sociale e il piano psicologico in modo magistrale e spiego perchè. Il nostro protagonista, trascinato da una miliardaria si sposa, fà un salto di classe. Era un orgoglioso , e ce la voleva far da solo, ma la ricca [...] Vai alla recensione »
Con Match point il grande Woody Allen torna a temi molto ricorrenti nel suo cinema (il delitto, l'apparente insensatezza della vita, il male che resta impunito) e in particolare ricorda molto "crimini e misfatti" (probabilmente il suo miglior film in quanto a contenuti). Lo fà con uno stile freddo,crudo e con un cast di primo ordine (magnifica Scarlett Johansonn).
Chris Wilton(Jonathan Rhys-Meyers) è un giovane irlandese che grazie al proprio talento è riuscito ad avere successo nel tennis professionistico. Ritiratosi dalla carriera sportiva poichè "detestava l'intero circuito del tennis" si sposta a Londra dove trova momentaneamente impiego come istruttore di tennis presso una ricca e prestigiosa famiglia.
”Match Point” il capolavoro drammatico di Woody Allen uscito nelle sale nel 2005, belli e bravi Scarlett Johannson e Jonathan Rhys-Meyers nel ruolo di due passionali amanti. Anche i co-protagonisti, Emily Mortimer (Chloe Hewett Wilton) e Matthew Goode (Tom Hewett) sono perfettamente riusciti nell’interpretazione dei loro personaggi.
Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista.
Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista.
Woody Allen si conferma in questo film il genio degli incapaci e degli infelici. La fortuna che domina il nostro destino e giustifica l'inerzia, la vigliaccheria e l'apatia di quel poco che emerge in trasparenza nella società. Tutto il resto, la vita vera, si muove in ambiguità sommerse.Chris: un tennista che brucia il suo talento per mancanza di coraggio e carattere, ma si giustifica metaforicamente [...] Vai alla recensione »
La trama orma la si conosce perché già più volte esposta. Woody qui ha fatto un colpo da maestro, unendo un dramma-thriller amoroso alla filosofia più alta. Ispirato chiaramente a "Delitto e Castigo" di Dostojevsky ove l'omicidio commesso per noia e curiosità di una vecchia, quindi totalmente arbitrario, da parte di un giovane studente nichilista russo [...] Vai alla recensione »
Chris il protagonista fedifrago cita Sofocle dicendo ”non veder mai la luce, questo forse è il più grande dono” Un afflato shakespeariano del protagonista visitato dai fantasmi delle sue vittime, la sua amante Nola (la bellissima Scarlett Johansson) e la sua casuale vicina di casa anche lei uccisa dal fedifrago e questo riassume forse quello che è per potenza, contenuti, complessità forse uno dei [...] Vai alla recensione »
Indubbiamente uno dei migliori film di Woody Allen, che in questo lavoro abbandona la sua vena comica e surreale per creare una pellicola estremamente realistica, priva di quasiasi ingenuità espressiva. E' anche un ritratto sincero e freddamente lucido di alcuni destini che, intrecciandosi quasi fossero atomi inanimati, provocano il benessere o la distruzione gli uni degli altri.
La vita è sostanzialmente tragica, ma a volte riesce ad essere meravigliosa: ce lo ha tante volte ribadito il regista di New York, aggiungendo che la stessa commedia ha un'origine tragica, essendo un modo di ridere della tragicità dell'esistenza, dell'assenza di un significato da dare a questa ("Melinda e Melinda", il film girato l'anno prima "Match Point", ce lo aveva spiegato ancora meglio).
Abituati alle commedie brillanti di Allen, di quando in quando ci regala commedie intrise di giallo: non veri e propri gialli alla Hitckock, certo, ma piccole commedie tutto sommato gradevoli. Non scorre benissimo, questo Match Point, tuttavia non è poi così noioso, e si velocizza nel finale. Interpreti di buon livello. In definitiva 2 ore di passatempo discreto!
Amore e morte è un connubio che da sempre accompagna gli amori tragici. E quello di Nola e Chris è proprio uno di questi. Chris è un' identità di mezzo, che non ha ancora trovato la sua via; vive nel lusso, ma ha origini modeste, si sente ancora ragazzo eppure è quasi obbligato da sua moglie a partecipare a una sorta di rito meccanico del concepimento.
Capita che un comico debba prima o poi affrontare il suo demone, che, come capita spesso nella vita, rappresenta l'esatto contrario della sua vita. In questo caso, trattandosi di un comico, rientra nella categoria del tragico. Quando un comico tenta il salto nell'assurdo di credere di poter essere qualcosa di diverso da se stesso e, per precisione, l'opposto di se stesso, allora la situazione diventa [...] Vai alla recensione »
Non è tema per Allen. Quindi il regista è incerto sulla strada da prendere per svolgerlo, cadendo in una specie di tran-tran. Ambientazione elegante, bella tmosfera, ma pochezza d'idee e superficialità. Un zigzagare senza molto senso, con finale sproporzionato. Buon taglio cinematografico, musica appropriata e recitazione corretta. Suspense forzata.
Il film parte lentissimo e se si riesce a superare la prima ora introduttiva inizia a diventare molto teso e interessante. Finale sconvolgente che lascia tanta tanta amarezza. Voto: 8
Ennesimo capolavoro di Woody Allen con la sua musa...
Stupendo, semplicemente geniale ed un'interpretazione esemplare del protagonista. Uno dei pochi film davvero brillanti degli ultimi anni, da vedere assolutamente.
Ricordiamo la differenza tra GENOTIPO e FENOTIPO, appresa nei banchi di scuola? Il primo è costituito dall'insieme dei caratteri genetici ed ereditari di un individuo,mentre il secondo è dato dal complesso delle caratteristiche morfologiche,derivanti dall'interazione del suo patrimonio ereditario con i fattori ambientali. Ma questi due elementi,seppur in gran parte determinanti,sono sufficienti a delineare [...] Vai alla recensione »
E' un film da capire, che nasconde cose incredibili: una classica storia tra due giovani di trent'anni. Hanno una bella casa, un bel lavoro, eppure sono in crisi di coppia per il desiderio di avere un figlio. Ma nel film entra in scena anche la bella Scarlett che, in qualche modo, attirerà l'attenzione del protagonista. Ricco di metafore, che si intrecciano col gioco del tennis, e un thriller ben curato [...] Vai alla recensione »
ASSOLUTAMENTE UN CAPOLAVORO. COINVOLGENTE, ATTORI CONVINCENTI, ECCELLENTE SCELTA DELLA COLONNA SONORA (L'OPERA LIRICA ITALIANA CHE MEGLIO SPIEGA LA TRAGEDIA). E CHE DIRE DELLA BELLISSIMA, CUPA E MALINCONICA LONDRA, LA CITTA' CHE PIU' AMO AL MONDO. CONSIGLIATISSIMO, NON VE NE PENTIRETE!!! GRANDISSIMO WOODY!!!
E' un film che ho visto piu' volte, motivo? Forse la storia, le emozioni che il film fa provare, la bellezza di Scarlett Johansson mah? Non saprei, ma il film ti trascina in un intreccio amoroso che ti coinvolge fino ad un finale, nel quale la fortuna fa la differenza. Credo che sia uno dei migliori film di W. Allen molto consigliato.
Sicuramente uno dei migliori film di woody allen degli ultimi anni,secondo me insieme a midnight in paris.Qui tutto funziona come un orologio svizzero per raccontare una storia sulla passione ma soprattutto sulla foruna. Ho amato molto l'uso dei cantanti e di quella musica nei momenti topici del film,come ho amato le scene di passione dei protagonisti rese in mdo vivido e sentito come mai allen [...] Vai alla recensione »
é il capolavoro di Allen, riduttivo limitarlo nel genere drammatico. Si parte con il rosa e passando per il thriller si finisce nel finale con il noir. Non ci sono i lunghi monologhi nevrotici ma la trama resta lineare e godibilissima, svelando la grande capacità introspettiva del regista, che.sviluppa al meglio temi a lui cari. L’umanità le cui sorti sono in mano al [...] Vai alla recensione »
il film gode delle ottime referenze del regista, se fosse stato il primo film di uno sconosciuto nessuno lo avrebbe osannato, un noir alla Allen con una leggere satira ben nascosta che insaporisce le consuete gradevoli ambientazioni
Ho rivisto ieri sera per l'ennesima volta il film "Match Point" di Woody Allen, uno dei film , credo, più avvincenti e ispirati di Allen. Sarò io che mi sarò perso qualche battuta del film che possa spiegare la "cosa", ma il diario tenuto da Nola e letto dalla Polizia in presenza dell'indiziato, si ferma , credo immotivatamente, a prima che Nola restasse [...] Vai alla recensione »
Tra i film di Woody Allen degli ultimi vent'anni, certamente "Match Point" è uni dei più riusciti ed interessanti. Pur non comparendo sullo schermo, il regista newyorkese ci offre un'opera ricca, incisiva e magistralmene orchestrata nel suo incedere, pur non incalzante. Chris, di origini non certo altolocate, è un ex tennista che si sta rassegnando alla sua vita [...] Vai alla recensione »
Straordinario questo film soprattutto se paragonato alla filmografia completa di Allen: certamente nessuno, nel 1969, all'uscita di PRENDI I SOLDI E SCAPPA, avrebbe potuto prevedere nell'autore di quel congegno comico un regista che, come in questo MATCHPOINT, e' capace di toccare le corde del dramma fino alla tragedia, facendo balenare un amaro e risentito sottofondo ideale.
Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. cit. Match PointCinico e crudele, questo film è per me un capolavoro, il mio preferito di Woody Allen. Una pellicola che ci sbatte in faccia come il fato governi la nostra vita, anche se non lo ammettiamo, esattamente come la pallina da tennis in apertura che una volta colpito il nastro potrà cadere da un lato o dall’altro [...] Vai alla recensione »
Il film contiene inaccettabili illogicità nella conduzione delle indagini: non viene disposta una perquisizione per acqusire l'arma del delitto, esempio unico in materia sia di attività giudiziaria sia di filmografia. E ciò una volta che il commissario sapeva: 1) che l'arma era un fuìcile da caccia; 2) che il primo sospettato poteva disporre di una simile arma, [...] Vai alla recensione »
Il film racconta la storia di un ragazzo che si sposa con una ragazza ricca ma, ha un'amante bella che poi uccide per evitare complicazioni...In estrema sintesi il quadro del film di Woody Allen che dà il meglio dietro la macchina da presa, un'elaborazione più che mai attuale del fatto umano che ormai non sorprende più ma che dà l'idea di quanto sia imprevedibile [...] Vai alla recensione »
è uno di quei 5 film che tengo vicino al al lettore dvd se voglio rilassarmi amore e battute esilaranti i prepotenti perdono e l amore trionfa ci si rilassa e non mi annoia mai il dvd è consigliato
Woody colpisce ancora,ma stavolta non lo si vede ,come in Interiors. Non cosi' Bergmaniano , ma le interiorita' si intuiscono ,specie quelle del protagonista per cio' che lo aspetta.La trasferta londinese giova molto al film ,fuori dalle solite straviste locations statunitensi. Molto verboso ,sceneggiatura ,regia, fotografia,interpretazioni ,volti ,tutto funziona impeccabilmente,ma [...] Vai alla recensione »
Woody Allen non mi piace affatto, ma non mi aspettavo proprio da lui un Thrillerone del genere, davvero coinvolgente, mi è piaciuto tantissimo, lo avrò rivisto tipo 5 volte e potrei andare avanti.
La sorte sembra aver favorito il giovane Chris. Un individuo che non è mai riuscito a scegliere e che invece di vivere si fa vivere dagli avvenimenti, decide di uccidere la donna che ama in nome di vantaggi economici e sociali. Un caso fortuito (il ritrovamemnto dell'anello in tasca ad un tossicodipendente) lo salva apparentemente dal meritato castigo, depistando le indagini che già [...] Vai alla recensione »
Ambizione senza qualità, delitto senza castigo, i capricci incontrollabili del caso in un mondo insensato (o meglio, nichilista): e fame, lussuria, crudeltà in Match Point, un film di Woody Allen straordinariamente riuscito, interessante e diverso da tutti. Senza New York, siamo nella Londra dei grandi ricchi: quartieri belli dalle strade quasi deserte e niente affatto rumorose, la dolce vita dei giovani, [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di Woody Allen rappresenta una piccola rivoluzione nella sua filmografia. Se il discorso amoroso resta centrale, infatti, cambiano il contesto (Londra), lo stile delle immagini e della scenografia. il commento musicale (lirica anziché jazz), perfino la durata (2 ore). La storia, molto nera, coinvolge un uomo e due donne: l’ambizioso proletario Chris Wilton, maestro di tennis per l’alta [...] Vai alla recensione »
Battuta chiave di Match Point: «Succede, in un match di tennis, che la palla sfiori la sommità della rete e, per un quarto di secondo, possa andare da una parte o dall’altra. Con un po’ di fortuna, raggiunge il bersaglio e vinci. Ma può anche ricadere dalla tua parte, e allora perdi» Woody Allen ha vinto: il film classico che racconta una storia classica d’amore, di morte e dei destini del caso è bellissimo [...] Vai alla recensione »
Ha dell’incredibile quest’ultima produzione di Woody Allen. Innanzi tutto, è la prima girata fuori da New York: il regista ha fatto i bagagli ed è approdato nella vecchia Londra. Qui ha trovato finanziamenti incondizionati, un cielo plumbeo “che arricchisce e rende magnifica la fotografia”, ma soprattutto ha trovato freschezza e lucidità. Quelle in cui pochi avrebbero sperato dopo il mediocre Melinda [...] Vai alla recensione »
Ventotto anni fa, Alvy Singer e Annie Hall si incontravano a New York durante una partita a tennis; imbarazzati, si piacevano, si corteggiavano e, finché durava, si mettevano insieme. Nella loro “partita”, nessuno vinceva e nessuno perdeva, perché non era giocata sulla prevaricazione ma sull’affetto e sul rispetto. Oggi, a Londra, i tempi sono cambiati; ci sono in circolazione una durezza di cuore, [...] Vai alla recensione »
«Più che cinico, mi definirei realistico. Quanti crimini impuniti ci sono nel mondo? E penso a crimini privati ma anche a crimini internazionali...». Forse pensa, Woody Allen, alla sua amata New York e alle Torri Gemelle: un crimine rimasto impunito anche perché il presidente degli Stati Uniti ha pensato bene di usarlo come pretesto per attaccare l'Iraq, colpevole di altri crimini, ma non di quello. [...] Vai alla recensione »
Chris ha le carte in regola. Ha deciso di abbandonare il tennis professionistico perché è stanco di una vita randagia, senza un vero scopo. Ancora molto giovane, sbarca a Londra dalla natìa Irlanda, progettando di trovare la sua strada. Un ragazzo come tanti, quello scelto da Woody Allen per Match Point, convinto che un colpo di fortuna (la palla che rimbalza sulla rete e, dopo un attimo di suspense, [...] Vai alla recensione »
Un campo da tennis in terra rossa. La pallina gialla vola da una parte all'altra, entrando e uscendo dall'inquadratura. La voce fuori campo del protagonista riflette sull'incidenza del caso nella vita degli esseri umani: «Succede, nel corso di un match, che la pallina urti il bordo superiore della rete e s'impenni per pochi decimi di secondo. Con un po'di fortuna, cadrà sul lato del campo che vi da [...] Vai alla recensione »
Settimana d’eccezione: oltre al magnifico The New World di Malick arriva in sala uno dei migliori film in assoluto di Woody Allen. Una storia di infamia e ascesa sociale ambientata nella high society londinese che a Cannes lasciò tutti a bocca aperta. Dopo il fiacco Melinda e Melinda molti temevano un’altra delusione. Invece Match Point, asciutto e incalzante come un teorema, è un gioiello.
Non c’è ragione perché Match Point duri oltre due ore, ma siccome è il miglior film di Woody Allen da tre lustri a questa parte, derubrichiamo l’eccessivo metraggio a peccatuccio senile. La trasferta londinese ha giovato al cineasta newyorkese, ci si augura solo che non diventi un cliché. Certo, rispetto al tedioso Melinda & Melinda questa opus n. 34 giganteggia, e magari non è un caso che la vicenda, [...] Vai alla recensione »
Woody Allen ha ritrovato il suo smalto. E il suo vigore creativo. A Londra, non più a New York, e in nero, come in Crimini e misfatti. Con uno scetticismo però anche più nero perché, se anche qui c’è un delitto senza castigo, questa volta, per spiegarlo, si cita la fortuna, pilotata dal caso. Due termini cui ormai Allen sembra affidare i destini dell’uomo, senza che la morale vi abbia voce.
Un altro Woody Allen ha diretto «Match Point», presentato fuori concorso: senza New York (siamo a Londra), senza chiacchiericcio, senza intellettuali, senza donne-idolo. Senza battute spiritose, o quasi: «Gli uomini dicono che sono speciale», dice lei; «E lo sei?», s'informa lui; «Nessuno ha mai chiesto d'essere rimborsato», replica lei. Senza canzoni americane, o quasi, ma con molte arie d'Opera italiane: [...] Vai alla recensione »
Irriconoscibile in questo Match Point, primo film di finzione interamente girato in Europa, il regista Woody Allen (che andò fuori gara a Cannes 2005) qui coniuga thriller, imprevisto e paternità in un sol colpo, quello della pallina da tennis che sbatte contro il bordo alto della rete e resta indecisa se cadere di qua o di là. In un quarto di secondo, la vita è risolta.
Un po'più cinico, un po'più vecchio, molto più realista, Woody Allen porta al festival il miglior film degli ultimi dieci anni con l'aria disincantata di chi ha imparato a dare il giusto valore alle cose. Di «Match Point», una storia raffinata di delitti senza castighi che vira con sapienza dalla commedia al giallo, lungamente applaudito in sala e all'incontro stampa da un pubblico devoto, dice con [...] Vai alla recensione »
Un Woody Allen senza Woody Allen è sempre un’eccezione oltre che un azzardo. Ma dall’autore di “Manhattan” nessuno si aspettava una storia di infamia e ascesa sociale ambientata nell’alta società londinese lunga per giunta più di due ore. Dopo il fiacco “Melinda e Melinda” si poteva temere insomma un’altra delusione. Invece “Match Point” (fuori concorso), asciutto e incalzante come un teorema, è un [...] Vai alla recensione »
Film intinto nel bianco della neve e della purezza e, soprattutto, nel rosso fiammeggiante del sangue e della vendetta, ieratico e passionale nello stesso tempo, astratto come un teorema e orribilmente concreto: Lady Vendetta non ci risparmia nulla, dei rituali della santità e della furia vendicatrice, e nello stesso tempo ci nega tutto, soprattutto quell’adesione alla narrazione “di genere” che ha [...] Vai alla recensione »
Di nuovo crimini e misfatti per Woody Allen. Ancora un delitto senza castigo per il regista che ha spiazzato la platea di Cannes con un film tutt'altro che comico, lontano dalle sue ultime fiacche commedie. Con Match Point Allen abbandona Manhattan per approdare a Londra e firma un vero thriller, un apologo lucido e amarissimo su ambizione e passione, fortuna e ingiustizia.
Woody Allen è in perfetta sintonia con il leit-motiv del festival nel suo Match Point, che coniuga thriller, imprevisto e paternità in un sol colpo, quello della pallina da tennis che sbatte contro il bordo alto della rete e resta indecisa se cadere di qua o di là. In un quarto di secondo, la vita è risolta. Si può perdere o si può vincere, così per caso.
Nella Londra di Match point Woody Allen ritrova parte dello smalto perduto a New York. Ultimamente era infatti declinato ulteriormente, all'ombra di Spielberg produttore, a sua volta in declino con la Dreamworks. Perfino gli incassi europei di Allen sono diventati sempre più esigui, mentre quelli americani lo sono sempre stati. Canuto e sordo, Allen torna a dedicarsi al filone criminale di Prendi [...] Vai alla recensione »
Da un po’ di anni, Woody Allen dimostra che l’esercizio è un ottimo sostituto del talento. Insiste a girar film con scadenze regolari, che abbia buone idee oppure no. Compensa con molto mestiere – imparato strada facendo, provate a riguardare le penose luci e le penose inquadrature del Dormiglione o di Amore e guerra – l’originalità perduta. Per raggiunti limiti di età (e dopo un penoso tentativo di [...] Vai alla recensione »