Match Point |
||||||||||||||
Un film di Woody Allen.
Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode.
continua»
Drammatico,
durata 124 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
uscita venerdì 13 gennaio 2006.
MYMONETRO
Match Point
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Match Point: l’uomo sa cosa vuole?di Giacomo J.K.Feedback: 3220 | altri commenti e recensioni di Giacomo J.K. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 3 marzo 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Avvertenza: l’articolo contiene spoilers. Chris (Jonathan Rhys Meyers) è un giovane irlandese in costante cerca di una realizzazione nella vita che trova lavoro come insegnante di tennis presso un circolo dell’alta borghesia britannica. Lì conosce Tom (Matthew Goode) e – soprattutto – la sorella di lui, Chloe (Emily Mortimer), della quale si innamora e grazie alla quale rimedia un impiego appetitoso nell’azienda del di lei padre. La vita matrimoniale però finisce ben presto col soffocare Chris, che è invece sempre più attratto dalla promessa sposa di Tom, Nola (Scarlett Johannson), che tra l’altro scarica quest’ultimo poco prima delle nozze… L’uomo sa cosa vuole? Questa sembra essere la questione che Woody Allen nasconde tra le pieghe di uno dei suoi film più famosi. Chris è l’emblema di questo costante dilemma, che porta l’uomo a voler andare sempre “oltre”, in quanto il limite del suo desiderio è (per citare un famoso componimento di Tennison di cui non sarò mai pago) come “an arch wherethrou gleams that untravelled world whose margins fade forever and for ever when I move” (A. Tennyson, Ulysses). Nell’ordine, Chris prima abbandona una promettente carriera da tennista, poi non si accontenta (e lo dice espressamente a Chloe in una delle scene al circolo) del lavoro – davvero, ben più che dignitoso – che ha trovato; quindi, avuta Chloe desidera Nola e, quando quest’ultima tenta di distruggere il mondo di facciata che si era faticosamente costruito intorno e lui riesce a liberarsene con un delitto che, complice un fortunoso “match point”, risulta pressoché perfetto, è condannato per sempre ai sensi di colpa. Torna quindi il tema della maschera in un film che, sebbene Woody Allen tenti di dirigere sui binari della fortuna, di un Caso che sembra aver preso il posto di ogni possibile senso nella vita dell’uomo, risulta essere in realtà una miscela esplosiva dei soggetti cari al regista newyorkese; soggetti resi tanto più accattivanti da una sceneggiatura serrata da (quasi) Oscar che tende al noir. Chris, infatti, altro non è che l’uomo (post)moderno che sembra aver definitivamente perduto ogni bussola nel mare in tempesta della propria vita; è Woody Allen stesso, compendiato nel suo fortunato aforisma per cui “Dio è morto; Marx è morto… e anch’io mi sento poco bene!”.
[+] lascia un commento a giacomo j.k. »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Giacomo J.K.:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||