Match Point |
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Un film di Woody Allen.
Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode.
continua»
Drammatico,
durata 124 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
uscita venerdì 13 gennaio 2006.
MYMONETRO
Match Point
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Woody è tornato!di andreFeedback: 0 |
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martedì 24 luglio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Appassionati di Woody, tornate a sorridere: ecco cosa stavate- stavamo- aspettando da anni. Precisamente, dal '93, ovvero da "Misterioso omicidio a Manhattan", l'ultima, a mio avviso, scoppiettante, divertente e coinvolgente commedia firmata Allen. Al massimo, si può partire da "Tutti dicono I love you", malgrado il fatto che anche qui si manifesti una certa desueta fatica nel far ridere da parte del regista. Negli ultimi otto-nove anni, infatti, si sono susseguite con insopportabile continuità commedie banalotte e commerciali, quali, su tutte, "Hollywood Ending","Criminali da strapazzo","Celebrity","Melinda e Melinda","Harry a pezzi". Ero arrivato a un punto tale da chiedermi dove fosse finito l'eccelso Woody Allen, quello, per capirsi, che mi aveva commosso in "Manhattan", che mi aveva fatto sbellicare in "Zelig", che mi aveva filosoficamente segnato in "Amore e guerra". Fino a quando non ho visto "Match Point". Non che si tratti di un capolavoro degno di quelli sopra menzionati, sia chiaro. Ma, a mio avviso, è la prova lampante della volontà del regista stesso di un cambiamento, non soltanto dal punto di vista del genere cinematografico- da commedia a giallo- ma anche e soprattutto sotto un aspetto prettamente locativo. La New York tipicamente Alleniana è stata infatti sostituita da una meravigliosa Londra, che forse non regge il confronto estetico con la precedente metropoli, ma che sicuramente assume un significato fresco ed innovativo, conforme alle intenzioni di Woody Allen. Ecco allora che ci ritroviamo in un giallo ad alta tensione, un meccanismo perfetto nel quale trovano posto temi importanti e non facili, quali il caso, la fortuna del singolo individuo (bellissima in tal senso la metafora della pallina da tennis), nonchè particolari che si trovano in molti film del regista americano, come il tennis- già presente in "Io e Annie"-, o l'opera, che nel film ha molta importanza. Dunque una nota positiva, questo trentaseiesimo film di Woody, nella speranza che si tratti di un nuovo capitolo della sua straordinaria carriera.
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