durante giancarlo
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sabato 8 giugno 2024
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incongruenze nella trama?
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Ho rivisto ieri sera per l'ennesima volta il film "Match Point" di Woody Allen, uno dei film , credo, più avvincenti e ispirati di Allen. Sarò io che mi sarò perso qualche battuta del film che possa spiegare la "cosa", ma il diario tenuto da Nola e letto dalla Polizia in presenza dell'indiziato, si ferma , credo immotivatamente, a prima che Nola restasse incinta. E la stessa autopsia della donna ,d'obbligo in caso di omicidio, non doveva rilevare la presenza della camera gestazionale, visto che si presume, dalla trama del film, fosse già trascorsa qualche settimana dalla scoperta della gravidanza? In tal caso sarebbe stato presente un movente grosso come una casa difficile da essere vanificato dal semplice ritrovamento di un anello addosso al barbone indiziato.
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Ho rivisto ieri sera per l'ennesima volta il film "Match Point" di Woody Allen, uno dei film , credo, più avvincenti e ispirati di Allen. Sarò io che mi sarò perso qualche battuta del film che possa spiegare la "cosa", ma il diario tenuto da Nola e letto dalla Polizia in presenza dell'indiziato, si ferma , credo immotivatamente, a prima che Nola restasse incinta. E la stessa autopsia della donna ,d'obbligo in caso di omicidio, non doveva rilevare la presenza della camera gestazionale, visto che si presume, dalla trama del film, fosse già trascorsa qualche settimana dalla scoperta della gravidanza? In tal caso sarebbe stato presente un movente grosso come una casa difficile da essere vanificato dal semplice ritrovamento di un anello addosso al barbone indiziato.
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lucaguar
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domenica 30 aprile 2023
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il dilemma tragico della passione amorosa
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Tra i film di Woody Allen degli ultimi vent'anni, certamente "Match Point" è uni dei più riusciti ed interessanti. Pur non comparendo sullo schermo, il regista newyorkese ci offre un'opera ricca, incisiva e magistralmene orchestrata nel suo incedere, pur non incalzante. Chris, di origini non certo altolocate, è un ex tennista che si sta rassegnando alla sua vita di maestro di tennis, anche se vorrebbe di più dalla sua vita. Ai corsi di tennis il ragazzo conosce Chloe, una giovane di famiglia aristocratica ed estremamente ricca. I due iniziano una relazione, ma ad una festa tenuta proprio nella villa della ragazza, Chris conosce Nola, una giovane e bellissima attrice americana; comunque sia Chris e Chloe che Nola e il compagno convogliano a nozze.
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Tra i film di Woody Allen degli ultimi vent'anni, certamente "Match Point" è uni dei più riusciti ed interessanti. Pur non comparendo sullo schermo, il regista newyorkese ci offre un'opera ricca, incisiva e magistralmene orchestrata nel suo incedere, pur non incalzante. Chris, di origini non certo altolocate, è un ex tennista che si sta rassegnando alla sua vita di maestro di tennis, anche se vorrebbe di più dalla sua vita. Ai corsi di tennis il ragazzo conosce Chloe, una giovane di famiglia aristocratica ed estremamente ricca. I due iniziano una relazione, ma ad una festa tenuta proprio nella villa della ragazza, Chris conosce Nola, una giovane e bellissima attrice americana; comunque sia Chris e Chloe che Nola e il compagno convogliano a nozze. La relazione tra l'attrice e il marito tuttavia finisce e Chris inizia ad avere rapporti sempre più intimi e appassionati con Nola. I due si vedono sempre più, sempre in segreto, e il loro rapporto di passione è accentuato dal fatto che Chris, pur amando la moglie, è frusrtato dal fatto che questa insista quasi ossessivamente per avere un figlio, che sembra non arrivare. Nola vorrebbe stare con lui, a patto che lasci la moglie, cosa che Chris non vuole fare. Il giovane allora un giorno, tra mille tormenti morali, sceglie di prendere un fucile dall'arsenale del suocero e di uccidere la anziana vicina di casa di Nola inscendando una rapina, e poco dopo uccide la stessa Nola. La polizia investiga sul caso interrogando Chris ma questi, pur costretto ad ammettere la sua relazione extra coniugale, non verrà accusato del duplice omicidio.
Il tema più importante del film e spesso menzionato è quello della casualità, dell'assoluta arbitrarietà del destino umano, che non ha un senso prestabilito e deinito. Questo aspetto a mio avviso è certamente presente, specialmente all'inizio, ovvero il destino della vita di Chris è completamente stravolto dal suo incontro con Chloe e di conseguenza col potente suocero, che gli offre un posto prestigioso nella sua impresa e di fatto gli cambia la vita. Tuttavia, il tema forse meno appariscente ma più profondo del bellissimo intreccio che ci presenta Allen è quasi un richiamo allo schema narrativo della tragedia greca: il protagonista, mosso da una passione irrefrenabile verso la splendida Nola e da un amore più misurato ed "elevato" ma tuttavia sincero verso la moglie, si trova, come spesso avviene appuntto nelle tragedie classiche, lacerato da un terribile dilemma: abbandonare una vita tranquilla e agiata, e comunque soddisfacente anche dal punto di vista sentimentale, oppure lasciare tutto per dire sì alla passione, all'innamoramento erotico e infuocato dalla bellezza dei corpi? Alla fine la soluzione è l'emblema della tragedia (forse più moderna, shakespeariana stavolta), poichè Chris deciderà di uccidere l'oggetto della sua sfrenata passione per aver "salva" la vita. Il fatto che sembri passarla liscia è un tocco finale esrtemamente significativo che Woody Allen pone alla storia: è possibile salvarsi dalle passioni solamente estirpando l'oggetto che le causa; il governo armonico delle passioni è molto difficile: lo scontro con "il cavallo nero" del mito della biga alata di Platone è sempre perdente, e l'unico modo per essere salvi da esso è non affrontarlo, mandarlo nell'oblio, dimenticarlo e, in questo caso estremo, ucciderlo, per non convivere (e combattere) contro di esso.
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no_data
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giovedì 24 novembre 2022
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dramma risentito, scompare il comico.
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Straordinario questo film soprattutto se paragonato alla filmografia completa di Allen: certamente nessuno, nel 1969, all'uscita di PRENDI I SOLDI E SCAPPA, avrebbe potuto prevedere nell'autore di quel congegno comico un regista che, come in questo MATCHPOINT, e' capace di toccare le corde del dramma fino alla tragedia, facendo balenare un amaro e risentito sottofondo ideale. "Se c'è qualcosa che gli spettatori e la critica imparano con gli anni - osserva a questo proposito P.M.Bocchi nel suo saggio critico sull'autore -. di fronte ad ogni nuovo film di Allen, e' che non c'e' vera differenza tra un genere e l'altro, se non in termini di congegni narrativi.
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Straordinario questo film soprattutto se paragonato alla filmografia completa di Allen: certamente nessuno, nel 1969, all'uscita di PRENDI I SOLDI E SCAPPA, avrebbe potuto prevedere nell'autore di quel congegno comico un regista che, come in questo MATCHPOINT, e' capace di toccare le corde del dramma fino alla tragedia, facendo balenare un amaro e risentito sottofondo ideale. "Se c'è qualcosa che gli spettatori e la critica imparano con gli anni - osserva a questo proposito P.M.Bocchi nel suo saggio critico sull'autore -. di fronte ad ogni nuovo film di Allen, e' che non c'e' vera differenza tra un genere e l'altro, se non in termini di congegni narrativi. Tant'e' vero che la tragicommedia diventa il genere piu' battuto dal regista, quello dove l'ilarita' si stempera( o cambia pelle) nell'amarezza". Ed e' questa l'amarezza che traspare nelle inquadrature finali del volto di Chris, il protagonista, dopo che le indagini della Polizia si spostano su una pista che non e' quella di chi ha ucciso. Ma il film aiuta a riflettere sul ruolo del caso e della fortuna, oltre che nei discorsi di Chris, anche nelle delicate riprese dei dettagli della palla di tennis sulla rete e dell'anello gettato nel fiume, ambedue accostati simbolicamente. Il "Delitto e castigo" che Chris legge si riproduce nel film nei comportamenti cinici e arrivisti di tutti i personaggi principali, compresa la vittima del delitto di Chris, Nola, irretita dalla sua impossibilita' ad orientare l'amante nei suoi confronti. Fiabesca la finale apparizione delle due donne uccise - come il giornalista che appare in SCOOP - che non sopportano che questo "delitto" non sia seguito dal "castigo". L'"eleganza formale" del film non e' sfuggita a Mereghetti, per cui oltre al consueto - per Allen - rapporto o influenza di Bergman, si potrebbe pensare a maestri "storici" come Losey o Visconti - significativi gli intermezzi del "soundtrack" con musica operistica italiana. "Mi ha fatto sentire orgoglioso", dice Woody Allen a proposito di questo MATCHPOINT.
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giovanni morandi
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domenica 23 ottobre 2022
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casualità in chiave delitto e castigo giovanni mor
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”Match Point” il capolavoro drammatico di Woody Allen uscito nelle sale nel 2005, belli e bravi Scarlett Johannson e Jonathan Rhys-Meyers nel ruolo di due passionali amanti.
Anche i co-protagonisti, Emily Mortimer (Chloe Hewett Wilton) e Matthew Goode (Tom Hewett) sono perfettamente riusciti nell’interpretazione dei loro personaggi.
Impeccabile la colonna sonora tratta quasi interamente da un disco in vinile contenente arie da dischi a 78 giri di brani cantati prima della Grande Guerra dal tenore italiano Enrico Caruso.
Il film annovera tra i riconoscimenti ottenuti una candidatura ai Premi Oscar 2006 nella categoria migliore sceneggiatura originale.
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”Match Point” il capolavoro drammatico di Woody Allen uscito nelle sale nel 2005, belli e bravi Scarlett Johannson e Jonathan Rhys-Meyers nel ruolo di due passionali amanti.
Anche i co-protagonisti, Emily Mortimer (Chloe Hewett Wilton) e Matthew Goode (Tom Hewett) sono perfettamente riusciti nell’interpretazione dei loro personaggi.
Impeccabile la colonna sonora tratta quasi interamente da un disco in vinile contenente arie da dischi a 78 giri di brani cantati prima della Grande Guerra dal tenore italiano Enrico Caruso.
Il film annovera tra i riconoscimenti ottenuti una candidatura ai Premi Oscar 2006 nella categoria migliore sceneggiatura originale.
All'inizio del film qualche lettura ci illumina su un tema ricorrente del film (Delitto e Castigo); Allen non sembra molto lontano, per l'atmosfera di dubbio e di auto-condanna, che è fortemente presente nella seconda parte, del film. Un Delitto inutile e quanto mai stupido (ci riporta anche ad un'altro vecchio celebre film "Un posto al Sole...), ma Woody non ha certo bisogno di imitare nessuno, anzi, risolve il tutto con una mossa lasciata alla casualità della vita.
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isaabollaa
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lunedì 3 ottobre 2022
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stoico e inaspettato
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Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista. Chris viene immediatamente inserito nell’alta società e inizia a scalare i gradini del successo. Ma casualmente avviene un altro incontro: fa la sua entrata in scena la fidanzata di Tom, Nora Rice, e Chris ne rimane irrimediabilmente esterrefatto. Chris sembrava resistere alle tentazioni ma fu soltanto questione di tempo.
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Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista. Chris viene immediatamente inserito nell’alta società e inizia a scalare i gradini del successo. Ma casualmente avviene un altro incontro: fa la sua entrata in scena la fidanzata di Tom, Nora Rice, e Chris ne rimane irrimediabilmente esterrefatto. Chris sembrava resistere alle tentazioni ma fu soltanto questione di tempo. Infatti i due intrecciano una relazione passionale, abbandonandosi al vizio. D’altro canto Chris ha un matrimonio con Chloe da mantenere, dunque si ritrova a gestire due vite. Ma un imprevedibile evento si scaglia sulla strada del protagonista che riesce a prendere una decisione estrema ben programmata per tornare sui suoipassi. Il regista Allen è riuscito a rappresentare un emblematico esempio di realtà stoica dominata dal destino. L’incontro con Tom, il matrimonio con Chloe, la scalata del successo, la conoscenza di Nora e l’evento inaspettato sono stati tutti fatti determinati dal caso e ogni evento è concatenato all’altro come se fosse un domino la cui sorgente è proprio il destino.la visione stoica sta nel fatto che tutte le vicende sono frutto del caso che gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone. Le scelte del protagonista in principio risultavano aderire all’etica stoica: allontanarsi dal tranello del vizio con la strategia dell’apatia, mettendo da parte qualsiasi emozione per vivere meglio. Chris si lascia andare alla passione e per un attimo invece di adempiere al dovere, ossia guadagnare prestigio nel mondo borghese, entra in un circolo vizioso irreversibile. Non si può più tornare indietro e non ci sono soluzioni mezze misure ormai il vizio divora l’individuo. Interviene quindi la ragione che guida il protagonista a programmare la sua decisione per riparare il caos degli eventi causato dal fato. Allen ha rappresentato una realtà amara in cui l’uomo più che fautore della sua vita è spettatore. Il regista è riuscito a prendere una varietà prospettica nei confronti della vita: Chris è egoista e ipocrita, l’antieroe. Chloe esempio di persona estremamente ottimista che affronta la vita escludendo ovvietà negative, si oppone all’etica stoica: non accetta il “vivere secondo ragione” ma mette mano alle difficoltà della vita per cambiarne l’esito.il finale spiazzante che ti lascia riflettere, non è il classico film in cui tutto si risolve e la conclusione ci dà un insegnamento morale, in questo anzi il caso rimane aperto
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isaabollaa
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lunedì 3 ottobre 2022
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stoico e inaspettato
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Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista. Chris viene immediatamente inserito nell’alta società e inizia a scalare i gradini del successo. Ma casualmente avviene un altro incontro: fa la sua entrata in scena la fidanzata di Tom, Nora Rice, e Chris ne rimane irrimediabilmente esterrefatto. Chris sembrava resistere alle tentazioni ma fu soltanto questione di tempo.
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Chris, irlandese proveniente da origini umili, un ex tennista che si ritrova a lavorare in uno dei club più esclusivi di Londra come maestro di tennis. Il caso vuole che il protagonista incontri Tom, uno degli uomini più prestigiosi in città e di famiglia ricca. Tramite Tom, Chris conosce Chloe, sua sorella che subito si innamora dell’ex tennista. Chris viene immediatamente inserito nell’alta società e inizia a scalare i gradini del successo. Ma casualmente avviene un altro incontro: fa la sua entrata in scena la fidanzata di Tom, Nora Rice, e Chris ne rimane irrimediabilmente esterrefatto. Chris sembrava resistere alle tentazioni ma fu soltanto questione di tempo. Infatti i due intrecciano una relazione passionale, abbandonandosi al vizio. D’altro canto Chris ha un matrimonio con Chloe da mantenere, dunque si ritrova a gestire due vite. Ma un imprevedibile evento si scaglia sulla strada del protagonista che riesce a prendere una decisione estrema ben programmata per tornare sui suoipassi. Il regista Allen è riuscito a rappresentare un emblematico esempio di realtà stoica dominata dal destino. L’incontro con Tom, il matrimonio con Chloe, la scalata del successo, la conoscenza di Nora e l’evento inaspettato sono stati tutti fatti determinati dal caso e ogni evento è concatenato all’altro come se fosse un domino la cui sorgente è proprio il destino.la visione stoica sta nel fatto che tutte le vicende sono frutto del caso che gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone. Le scelte del protagonista in principio risultavano aderire all’etica stoica: allontanarsi dal tranello del vizio con la strategia dell’apatia, mettendo da parte qualsiasi emozione per vivere meglio. Chris si lascia andare alla passione e per un attimo invece di adempiere al dovere, ossia guadagnare prestigio nel mondo borghese, entra in un circolo vizioso irreversibile. Non si può più tornare indietro e non ci sono soluzioni mezze misure ormai il vizio divora l’individuo. Interviene quindi la ragione che guida il protagonista a programmare la sua decisione per riparare il caos degli eventi causato dal fato. Allen ha rappresentato una realtà amara in cui l’uomo più che fautore della sua vita è spettatore. Il regista è riuscito a prendere una varietà prospettica nei confronti della vita: Chris è egoista e ipocrita, l’antieroe. Chloe esempio di persona estremamente ottimista che affronta la vita escludendo ovvietà negative, si oppone all’etica stoica: non accetta il “vivere secondo ragione” ma mette mano alle difficoltà della vita per cambiarne l’esito.il finale spiazzante che ti lascia riflettere, non è il classico film in cui tutto si risolve e la conclusione ci dà un insegnamento morale, in questo anzi il caso rimane aperto
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maurizio
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domenica 29 novembre 2020
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il genio degli incapaci e degli infelici
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Woody Allen si conferma in questo film il genio degli incapaci e degli infelici. La fortuna che domina il nostro destino e giustifica l'inerzia, la vigliaccheria e l'apatia di quel poco che emerge in trasparenza nella società. Tutto il resto, la vita vera, si muove in ambiguità sommerse.
Chris: un tennista che brucia il suo talento per mancanza di coraggio e carattere, ma si giustifica metaforicamente con una palla sul net (la fortuna). Da lì in poi lo attende un percorso ambiguo, che lo porta pian piano verso la dannazione. Chloe: una borghese debole ed impacciata, capace di rendere realtà un'illusione. Colei che ha perso ogni speranza di verità e vivida felicità. Nola: l'unico personaggio che può avere un qualche fascino (non a caso affidata all'attrice più bella e talentuosa), viene sommersa di fallimenti e drammi da Woody Allen, prima di ucciderla.
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Woody Allen si conferma in questo film il genio degli incapaci e degli infelici. La fortuna che domina il nostro destino e giustifica l'inerzia, la vigliaccheria e l'apatia di quel poco che emerge in trasparenza nella società. Tutto il resto, la vita vera, si muove in ambiguità sommerse.
Chris: un tennista che brucia il suo talento per mancanza di coraggio e carattere, ma si giustifica metaforicamente con una palla sul net (la fortuna). Da lì in poi lo attende un percorso ambiguo, che lo porta pian piano verso la dannazione. Chloe: una borghese debole ed impacciata, capace di rendere realtà un'illusione. Colei che ha perso ogni speranza di verità e vivida felicità. Nola: l'unico personaggio che può avere un qualche fascino (non a caso affidata all'attrice più bella e talentuosa), viene sommersa di fallimenti e drammi da Woody Allen, prima di ucciderla. Quasi a dire al telespettatore: non cercare il coraggio di inseguire i tuoi sogni o il destino ti distruggerà.
Lo pseudo eroe di Woody Allen è chi non ha mai sentito e vissuto pienamente, affrontando in campo aperto gli ostacoli e le difficoltà ci separano dai sogni.
Il Destino, invece, come direbbe Galimberti, non va atteso, va preso.
Io mi domando alla fine del film: se i grandi della storia avessero utilizzato il proprio genio in modo recessivo come Woody Allen, saremmo ancora a scaldarci intorno ad un fuoco, attenti a difenderci da animali feroci?
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giulio andreetta
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martedì 14 luglio 2020
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uno dei film migliori di allen
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Indubbiamente uno dei migliori film di Woody Allen, che in questo lavoro abbandona la sua vena comica e surreale per creare una pellicola estremamente realistica, priva di quasiasi ingenuità espressiva. E' anche un ritratto sincero e freddamente lucido di alcuni destini che, intrecciandosi quasi fossero atomi inanimati, provocano il benessere o la distruzione gli uni degli altri. La trama è imperniata sul classico triangolo amoroso: da una parte una ricca, giovane, e bella ragazza, dall'altra una giovane bella e bionda (una magistrale Scarlett Johansson), priva però di prospettive sul fronte lavorativo ed economico.
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Indubbiamente uno dei migliori film di Woody Allen, che in questo lavoro abbandona la sua vena comica e surreale per creare una pellicola estremamente realistica, priva di quasiasi ingenuità espressiva. E' anche un ritratto sincero e freddamente lucido di alcuni destini che, intrecciandosi quasi fossero atomi inanimati, provocano il benessere o la distruzione gli uni degli altri. La trama è imperniata sul classico triangolo amoroso: da una parte una ricca, giovane, e bella ragazza, dall'altra una giovane bella e bionda (una magistrale Scarlett Johansson), priva però di prospettive sul fronte lavorativo ed economico. L'assunto 'filosofico', se così si può dire, del film è che i destini individuali degli uomini sono determinati da circostanze fortuite, non controllabili o prevedibili razionalmente. Gli attori, oltre ad essere bravi, sembrano realmente identificarsi in modo impressionante con la dimensione corporea ed affettiva dei loro personaggi. Da menzionare soprattutto il protagonista maschile, un perfetto gentiluomo, pieno di intelligenza e ambizione, interpretato da Jonathan Rhys Meyers, oltre alla già citata Johansson. Molto convincente è pure la recitazione di Emily Mortimer.
Sul fronte tecnico-realizzativo Woody Allen sembra abbandonare il suo tono comico e sarcastico abituale per assumere uno sguardo volutamente freddo, asettico, quasi documentario. Ne emerge una pellicola che si imprime nella memoria, proprio per questa sua assenza di 'buoni sentimenti', e di retorica. Soprattutto per questo ultimo aspetto, piuttosto non convenzionale da osservare nell'impostazione registica, questa pellicola è da considerarsi sicuramente come un ottimo film.
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filippo.bigliardi@gmail.com
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sabato 2 maggio 2020
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cinico e crudele
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Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. cit. Match Point Cinico e crudele, questo film è per me un capolavoro, il mio preferito di Woody Allen. Una pellicola che ci sbatte in faccia come il fato governi la nostra vita, anche se non lo ammettiamo, esattamente come la pallina da tennis in apertura che una volta colpito il nastro potrà cadere da un lato o dall’altro del campo e decretare la vittoria o la sconfitta, la gloria o la polvere. Pochi avvenimenti perlopiù imprevisti scrivono la nostra storia: le nostre scelte rimangono consapevoli e fondamentali ma il contesto e le conseguenze sono quasi sempre imprevedibili. Senza il consueto umorismo ma con la solita abilità Woody Allen ci mostra le debolezze e ipocrisie umane, e ci accompagna in un turbine di sentimenti che saturano fino a chiedersi qual’è il prezzo che saremmo disposti a pagare pur di prendere e avere ciò che vogliamo e riteniamo ci spetti.
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Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. cit. Match Point Cinico e crudele, questo film è per me un capolavoro, il mio preferito di Woody Allen. Una pellicola che ci sbatte in faccia come il fato governi la nostra vita, anche se non lo ammettiamo, esattamente come la pallina da tennis in apertura che una volta colpito il nastro potrà cadere da un lato o dall’altro del campo e decretare la vittoria o la sconfitta, la gloria o la polvere. Pochi avvenimenti perlopiù imprevisti scrivono la nostra storia: le nostre scelte rimangono consapevoli e fondamentali ma il contesto e le conseguenze sono quasi sempre imprevedibili. Senza il consueto umorismo ma con la solita abilità Woody Allen ci mostra le debolezze e ipocrisie umane, e ci accompagna in un turbine di sentimenti che saturano fino a chiedersi qual’è il prezzo che saremmo disposti a pagare pur di prendere e avere ciò che vogliamo e riteniamo ci spetti. Oscillando tra dramma sentimentale e thriller, è per me un pugno allo stomaco ogni volta. Gli attori sono straordinariamente vivi e reali, con Scarlett Johansson superba. Ogni sguardo, ogni dialogo, ogni sequenza diventa così essenziale, per affondare inesorabilmente un piccolo passo dopo l’altro noi stessi con il protagonista. Imperdibile.
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marcobrenni
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domenica 21 aprile 2019
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un capolavoro di woody eternamente attuale
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La trama orma la si conosce perché già più volte esposta. Woody qui ha fatto un colpo da maestro, unendo un dramma-thriller amoroso alla filosofia più alta.
Ispirato chiaramente a "Delitto e Castigo" di Dostojevsky ove l'omicidio commesso per noia e curiosità di una vecchia, quindi totalmente arbitrario, da parte di un giovane studente nichilista russo (Raskolnikov) - anche se non scoperto dalla polizia, finisce comunque per tormentare l'omicida in preda ai più insopportabili sensi di colpa. Uccidere un essere umano non è per persone che abbiano una vera coscienza, anche se si credono superiori a remore morali. Raskolnikov finisce quasi folle, ma infine si ravvede e si riscatta tramite il pentimento cristiano (redenzione).
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La trama orma la si conosce perché già più volte esposta. Woody qui ha fatto un colpo da maestro, unendo un dramma-thriller amoroso alla filosofia più alta.
Ispirato chiaramente a "Delitto e Castigo" di Dostojevsky ove l'omicidio commesso per noia e curiosità di una vecchia, quindi totalmente arbitrario, da parte di un giovane studente nichilista russo (Raskolnikov) - anche se non scoperto dalla polizia, finisce comunque per tormentare l'omicida in preda ai più insopportabili sensi di colpa. Uccidere un essere umano non è per persone che abbiano una vera coscienza, anche se si credono superiori a remore morali. Raskolnikov finisce quasi folle, ma infine si ravvede e si riscatta tramite il pentimento cristiano (redenzione). Woody Allen invece non è il cristiano Dostojevski: il suo protagonista che uccide due donne più un feto (!) per meri calcoli egoistici (per lui "superiori"), passato qualche episodio di smarrimento ove affiora una presa di coscienza, poi riacquista subito il suo sangue freddo. Per un mero colpo di fortuna, cioè l'anello che rimbalza sulla ringhiera del Tamigi come una pallina da tennis sulla rete, il protagonista la farà franca. Nessun ravvedimento, cinismo assoluto: continua la sua storia da ricco borghese parvenu, partecipando infine alla festa di famiglia per l'annuncio del suo figlio legittimo. Per Allen quindi non c'è alcun finalismo nella vita (e nell'universo); tutto è caso e fortuna più abilità. Fatta franca con la giustizia terrena, non ci sarà nessun giudizio di Dio perché non c'è nessun Aldilà. Seguendo Feuerbach e Nietzsche, anche per Woody Allen, Dio e l'Aldilà sono mere proiezioni umane, cioè solo DESIDERI di giustizia ultraterrena: compensazioni psicologiche contro le ingiustizie subite e desiderio illusorio di beata eternità per i giusti, con condanna all'inferno per i malvagi. In sostanza le vicende sulla terra sono decise dal caso e dalla selezione del più adatto (Darwin) - e anche per la vita umana la fortuna è cieca come il caso. Nessuna illusione di redenzione o giustizia metafisca: in questo riflette perfettamente la filosofia contemporanea.
Si tratta di un capolavoro per contenuto, regia, significato, capacità narrativa e recitativa: i numerossimi premi attribuiti sono meritatissimi!
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