Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Massimiliano Bruno |
Attori | Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Valeria Bilello, Carolina Crescentini Teresa Romagnoli, Giuseppe Ragone, Malvina Ruggiano, Emanuela Fanelli, Luca Angeletti, Luciano Scarpa, Teodoro Giambanco, Susy Laude, Guglielmo Poggi, Michela Andreozzi, Alessandro Di Carlo, Pietro De Silva, Roberta Fiorentini, Massimiliano Bruno, Domenico Alegiani, Maria Vittoria Argenti, Sara Baccarini, Brando Bartoleschi, Pina Bellano, Gabriele Berti, Maria Teresa Campus, Teresa Campus, Alessia Capua, Massimo De Lorenzo, Augusto Fornari, Massimiliano Franciosa, Jacopo Iebba, Urbano Lione, Daniele Locci, Maurizio Lops, Ilde Mauri, Gerard Ortiz, Micol Pavoncello, Carlo Viani, Sergio Zecca. |
Uscita | giovedì 23 febbraio 2017 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,31 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 febbraio 2024
Una disputa sui social network: è giusto o sbagliato esserne dipendenti? Si tratta di comunicazione o di superficialità? Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Beata ignoranza ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 3,8 milioni di euro e 1,2 milioni di euro nel primo weekend.
Passaggio in TV
mercoledì 15 gennaio 2025 ore 21,15 su SKYCINEMA1
Beata ignoranza è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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CONSIGLIATO NÌ
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Ernesto e Filippo si conoscono da una vita, ma non si rivedevano da 25 anni: a dividerli è stato l'amore per la stessa donna, Marianna, e la nascita di una figlia, Nina. Ora però si sono ritrovati ad insegnare nello stesso liceo, l'uno italiano, l'altro matematica, e a dividerli è subentrato il loro modo di gestire il rapporto con le alte tecnologie: Ernesto ha un Nokia del '95, non possiede un computer ed è orripilato davanti al dilagare dei social media; Filippo invece vive di selfie, chat e incontri in rete. Le rispettive preferenze non possono non influire sullo stile accademico dei due docenti nonché sulle loro relazioni personali, e l'attrito esplode proprio in classe, debitamente filmato e condiviso su Internet. Nina intercetta quel video virale e decide di girare un documentario creando un esperimento antropologico secondo cui Ernesto dovrà imparare ad utilizzare computer, smartphone e social, mentre Filippo dovrà disintossicarsi da qualsiasi comunicazione virtuale, con l'aiuto di un gruppo di sostegno per la dipendenza online. E poiché Nina ha una conoscenza personale di entrambe le sue cavie la situazione è destinata a complicarsi e ad assumere sfumature tragicomiche.
Massimiliano Bruno e la Italian International Film di Fulvio Lucisano si buttano a pesce sulla nuova tendenza cinematografica italiana che individua nel suo capostipite Perfetti sconosciuti, ma come ogni progetto successivo che rincorre un'ispirazione originale Beata ignoranza non riesce a trasformare un'idea interessante (il confronto fra due modi opposti di gestire un aspetto chiave della contemporaneità) in una narrazione cinematografica soddisfacente.
Il principale problema di Beata ignoranza è infatti proprio la sceneggiatura firmata da Bruno insieme a Herbert Simone Paragnani e Gianni Corsi, piena di implausibilità che riguardano soprattutto la costruzione dei due protagonisti. Se da un lato Ernesto è divertente nella sua avversione granitica alla modernità (merito anche della recitazione di Marco Giallini, che sa inserire sfumature anche là dove non sono previste) dall'altro risulta del tutto incoerente nella gestione del suo rapporto con Nina e nell'attrazione per un'altra insegnante, Margherita, assuefatta a quei social che lui dovrebbe detestare. Ma va ancora peggio a Filippo, ignorante anche della materia che insegna (Perché gli permettono di fare il docente di ruolo in un liceo? Perché per fortuna c'è la "Buona Scuola", suggerisce una battuta), ex elettore di Forza Italia che vive alla Balduina insieme a due perdigiorno cannaioli, in un assetto domestico (anche solo di arredo) che sarebbe concepibile al Pigneto, non in uno dei quartieri più conservatori di Roma. E via elencando incoerenze e assurdità. Alessandro Gassman si vede costretto a recitare il suo ruolo contradditorio e bidimensionale con sguardi e smorfie che non fanno onore alla sua abilità di attore.
Va meglio ai personaggi di contorno (come spesso succede nei film di Bruno): l'operatrice Iris (Emanuela Fanelli) è spassosa nella sua caratterizzazione della virago con accento "etnico", il coinquilino di Filippo, Gianluca (Giuseppe Ragone), diverte con i suoi talenti inutilizzati strizzando l'occhio a Smetto quando voglio, il bidello Alessandro Di Carlo appare e scompare come una maschera goldoniana e Teresa Romagnoli fa del suo meglio per restituire a Nina un briciolo di autenticità. Terribile invece il personaggio di Marianna, interpretata da Carolina Crescentini con sguardo lacrimoso. Tra l'altro tutti e tre i principali ruoli femminili (Marianna, Nina, Margherita) sembrano incapaci di gestire la propria sessualità in modo maturo, o anche solo di conoscere l'uso dei contraccettivi.
Il linguaggio cinematografico è infine un pasticcio: l'obiettivo di preparare quella "sorpresa finale" che caratterizzava il prototipo Perfetti sconosciuti distorce tutta la costruzione narrativa, interrompendo il flusso del racconto con inserti da web serie che la conclusione (anche quella improbabile) dovrebbe giustificare, e che invece rendono semplicemente faticoso per lo spettatore seguire il filo della storia. Quello che manca è soprattutto una verità di fondo nella gestione delle relazioni interpersonali che si limitano ad interazioni da spot televisivo, senza quella profondità che, anche nel contesto di una commedia, è necessaria perché la storia funzioni. Per contro Beata ignoranza non risparmia le tirate moraliste sui giovani e la loro presunta incapacità di distinguere reale e virtuale: da che pulpito, verrebbe da osservare.
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Gassman in questo film ha dimostrato ancora una volta che non è portato per fare i ruoli comici. Già aveva fatto una brutta figura facendo l'arabo nel film con Bisio, mentre è stato bravissimo ne I Bastardi di Pizzofalcone, idem per Giallini, con quella faccia seria non fa ridere nessuno. Il film è confusionario, una trama che fa acqua da tutte le parti, l'idea [...] Vai alla recensione »
Beata ignoranza. Che dire? Be il cast si presenta bene, Marco Giallini si cala nei panni di una commedia che promette bene ma che non rimane impressa. Stessa cosa per Gassmann, anche se va detto che qualsiasi commedia faccia Gasmann non è che cambia molto. Nessuno nega che entrmabi gli attori stanno meglio nei panni drammatici e seri, ma riescono anche a essere divertenti e credibili nei panni [...] Vai alla recensione »
Anno 1995 “la scuola” con Orlando Galiena e Bentivoglio regia di Lucchetti, beh ma non si poteva fare un remake di quel film in chiave post moderna ipertecnologica? No, tale Massimiliano Bruno struttura una storia su due prof una classe mettendoci una figlia all’improvviso, uno pseudo documentario su scambio ruolo e pure la troupe scema quasi innamorata.
Faccio una premessa: in genere queste commedie mi piacciono e le giudico per quello che sono, commedie leggere appunto, senza cercare chissà quali contenuti profondi. Ma in questo caso, nonostante l'indubbia bravaura degli interpreti, il film è decisamente scadente. Il tema è di per sè anche interessante (l'eccessiva dipendenza da tutto ciò che è [...] Vai alla recensione »
Questo film del regista Massimiliano Bruno purtroppo non mi ha molto convinto, anzi non mi ha quasi per niente preso. Nonostante la simpatia di Giallini e la recitazione sorniona di Gassman (anche se qui il ruolo affidatogli lo limita, non facendoci apprezzare appieno invece la sua bravura di attore) la trama è pressocché inconsistente e non rende giustizia ad una storia che diversamente [...] Vai alla recensione »
Quasi coetanei – due anni di differenza – e curiosamente accomunati da un recente successo televisivo in fiction “poliziesche” (nelle vesti dell'ispettore Lojacono e del vicequestore Schiavone), Alessandro Gassmann e Marco Giallini non potrebbero essere più diversi. Figlio e discepolo d'arte il primo, cresciuto a pane, teatro e cinema con la guida del grande [...] Vai alla recensione »
L'ennesima farsa. Con l'aggravante di essere una farsa ossessivamente musicata. Musiche che di solito vanno a sancire l'epilogo della storia, in questo film perseguitano lo spettatore dall'inizio alla fine, anche durante i dialoghi. Pochi istanti di pace ma poi ecco che riappare il motivetto reggae o la chitarrina stile U2, senza un perché.
Un film senza spina dorsale, con sceneggiature senza collegamenti tra loro, una storia al limite dell'insulso, recitazioni pessime... Che altro dire? I temi che avrebbe dovuto affrontare (comunicazione sociale, paternità più o meno responsabile, relazione scuola-alunno-insegnante ai tempi di internet) tutti delicati e complessi, trattati con i piedi, senza un filino di etica con messaggi [...] Vai alla recensione »
Il cinema di Bruno si risolve spesso in un pastiche di ingredienti, il cui amalgama risulta alla fine poco digeribile. Come in questo caso, dove il tema dell’utilizzo sconsiderato della rete si intreccia con le storie private di due maturi insegnanti, di un intera scolaresca e dei suoi docenti, della figlia cineasta di uno dei protagonisti, del fidanzato di lei e del suo datore di lavoro, [...] Vai alla recensione »
Due genitori per una sola figlia; e due modi di vivere antitetici; Ernesto, Marco Giallini, è un professore di italiano colto e sensibile; lontano dalla tecnologia e dal mondo dei social network; Filippo, Alessandro Gassman, è il professore di matematica, ignorante e infantile è un gran donnaiolo ed utilizza i social network per clamorosi abbordaggi.
Dallo schermo televisico passano in questi giorni a quello cinematografico Alessandro Gassman e Marco GIallini, i due "mattatori" della commedia italiana molto apprezzati dal pubblico, in particolare modo proprio negli ultimi tempi grazie ai loro ruoli, appunto, televisivi, rispettivamente di ispettore e commissario. In "Beata Ignoranza" essi nterpretano due professori, [...] Vai alla recensione »
A volte è difficile recensire alcuni film, del genere commedia, ma con questo provo a farlo comunque, e provo a tirar fuori quello che c'è di buono; perché ricordate in ogni cosa c'è sempre qualcosa di buono, ed a noi il compito più o meno arduo di trovarla! Il dubbio che rimane irrisolto fino alla fine del film, sebbene lo pone sin dall'inizio, [...] Vai alla recensione »
"Virtus in media est" avrebbe detto Orazio: purtroppo anche nella lotta tra gli ipertecnologici e gli "antiquari" è difficile schierarsi, dato che ognuno di noi è da una parte preso da chat e diavolerie varie e dall'altra consapevole che non porta a nulla di buono. Due grandi attori italiani, Giallini e Gassman (Alessandro), impersonano questa volta due professori [...] Vai alla recensione »
<< Capisci quando mi drogo che cavolo di idee mi vengono in mente? Bisogna drogarsi tantissimo. >> Questa è la battuta più bella del film, proferita dal coinquilino di Gassman, che grazie ad una equazione matematica, fa capire come risolvere la questione . Il personaggio è uno dei migliori, un drogato sempre in casa e sempre in pantofole, cicciotello e dall'aria [...] Vai alla recensione »
Il film racconta i tempi che viviamo, caratterizzati da una profonda crisi di valori. Le persone trascorrono ore sui social network, ma non hanno la sensibilità di avvertire le difficoltà di una persona a loro cara o di altri esseri umani, che vorrebbero ricevere dagli altri semplicemente un sorriso, una voce amica, una stretta di mano, non un emoticon di una faccina che sorride.
La vivace coppia Giallini Gassmann ben inserita in un contesto estremamente attuale, tra social network, istruzione e dissidi sentimentali di vecchia data. Un film che analizza più aspetti del vivere contemporaneo, pregi e difetti del mondo di oggi, tanto rapido quanto mai del tutto indolore; in una Roma giovanile e soleggiatale le esilaranti gag di un cast dinamico per una commedia nostrana [...] Vai alla recensione »
Anche se non sovente come sperato, capita un film che ti sorprende positivamente oltre ogni aspettativa. Beata ignoranza non ha difetti oggettivi. Il tono ironico e piacevole si mantiene per tutta la durata della proiezione, non si scade mai nel volgare, la sceneggiatura è originale ed ottimamente sviluppata. I sentimenti proposti passano lievi e concreti, senza indulgere nel melenso o nel banale lacrimevol [...] Vai alla recensione »
Filippo ed Ernesto già amici universitari, all’epoca innamorati entrambi di Marianna, si rincontrano venticinque anni dopo come docenti presso lo stesso liceo. Le differenti personalità li hanno condotti a scelte di uno stile di vita diametralmente opposto, Ernesto ama assaporare la vita approfondendo, scomponendo, sviscerando e penetrando tutto ciò che lo circonda, Filippo [...] Vai alla recensione »
Ormai la coppia vincente Gassman e Giallini,fa davvero divertire,e li incontriamio in questo loro terzo film insieme,in una storia anche se molto surreale,ma riflettendoè di pura realtà. ora nellem scuole,nelle cklassi,succede davvero tutto questo??..forse si,e anche spesso,ancora peggio. La storia in questo film ,troviamo iul professorevGassman molto tecnologico, all avanguardia,un [...] Vai alla recensione »
La canzone di Vasco Rossi è ideale per un giudizio su questo film. Sceneggiatura e regia imbarazzanti con attori di contorno impresentabili. Gassmann e Giallini che gigioneggiano sul nulla con battute scontate e dialoghi raccapriccianti.Eppure si possono ancora fare delle buone commedie in Italia. Schiavone e Lojacono sono altra cosa e la tv in questo caso ha dato una vera lezione al cinema [...] Vai alla recensione »
Un film che si lascia vedere fino alla fine. Si, per cercare di capire: questi dove vogliono arrivare, che vogliono dire. Arrivi alla fine e ti accorgi di non averci capito niente.
Un film che si lascia vedere fino alla fine.Si, perché ti chiedi: voglio vedere questi dove vanno a finire, che vogliono dire.Arrivi alla fine ...... e lo stesso non hai capito niente.Film improbabile, con recitazioni non all'altezza dei nomi in campo.
Il film presenta l'ottima idea di contrapporre i due professori, uno tradizionale che evita la tecnologia...l'altro iper connesso. Poi la vicenda comuncia a svilupparsi su troppo banalità ed esagerazioni anche sulle vite passate dei due protagonosti.Bravi Gassman e Giallini ma il resto della vicenda si perde per strada sanza lasciare messaggi.
Sembra un film di cento anni fa. Con battute di cento anni fa. Roba da vecchi, ma i vecchi sono più originali.
il trailer di presentazione sembrava invitante ma purtroppo la visione è stata del tutto deludente nonostante la solita bravura di giallini ed un po' meno di gassman (sopra le righe). La storia è noiosa,improbabile ed inconcludente, NON FA RIDERE (salvo qualeche ragazzino quattordicenne). La peggiore commedia italiana della stagione.
Questa volta caro Massimilaino hai proprio toppato!!..l a sceneggiatura è scadente, piena di buchi e i peronaggi sono clichè senza spessore. La storia regge poco e apparte qualche battuta carina scade spesso nell'ovvio e nel già visto.. I protagonisti sono bravi ma intorno gli altri sono dilettanti allo sbaraglio non supportati da una regia sciatta e buttata li' La [...] Vai alla recensione »
Nonostante l'indiscussa bravura di Giallini e di Gassman il film non mi ha convinto affatto. Frammentato, difficile da seguire, a tratti caotico, pieno di assurdità (il prof di matematica impersonato da Gassman ha credibilità pari a zero). Peccato
Confusionario, passato e presente, ricordi, spezzoni confusionari, nulla di simpatico
Film senza idee, completamente squinternato. Senza un filo logico. Senza l'intelligenza sufficiente che lo faccia ripiegare su un risvolto umoristico apprezzabile e capace di renderlo almeno un po' gradevole. Ma perché le persone che non hanno niente da dire si ostinano a voler realizzare dei film? E poi ci si preoccupa per il fatto che il cinema nostrano continua a perdere terreno! [...] Vai alla recensione »
Un film terribilmente noioso. Uno di quei film dove gli attori cercano continuamente di suscitare situazioni divertenti ma naufragano nella monotonia piu totale. Senza nulla togliere ai due grandi attori Giallini e Gassman, qui le loro performances risultano spesso goffe ed inadeguate rispetto alle situazioni correnti. Lo spettatore ha continuamente la sensazione di essere davanti ad uno spettacolo [...] Vai alla recensione »
L'idea era buona e solitamente i film di Bruno sono buoni! Questo invece è sconclusionato e inoltre il duetto Giallini e Gassman è sprecato, molte scene sono irreali non plausibili ... Peccato! Un'occasione persa!
Bocciato su tutti i fronti ! Sceneggiatura inesistente ...fa acqua da tutte le parti ! Pieno di luoghi comuni banalità e assurdità ....!! " Mi hai fatto allevare una figlia che non è la mia " ....una delle battute più infelici !! Peccato per Gassman e Giallini !! Assurdo il contributo del Mibact cinema !!
Alcuni divertenti spunti iniziali e la bravura dei due protagonisti annegano in una sconclusionata commediola, con troppa accondiscendenza verso personaggi e comportamenti squallidi, con troppe parolacce, con troppa mediocrità.
Veramente brutto. Se i film italiani sono diventati questo non andiamo da nessuna parte, altro che segnalazione per il Nastro d'argento. Non fa ridere, non ha logica. Personaggi esasperati, ms non approfinditi. L'unica cosa positiva è la presenza di Gassmann, veramente sprecato, ma non basta.L'argomento poteva essere interessante, ma non si può girare un film così. Vai alla recensione »
Cominciamo subito col dire che Gassman e Giallini sono l'unico punto di forza del film: perfettamente calati nel ruolo, mettono in scena due personaggi che forse verosimili non sono, ma che credibili si, e i trascorsi teatrali di entrambi aiutano. Gassman è un perfetto piacione iperconnesso, iconico italiano che vive di espedienti (tanto che insegna pur non capendo un'acca della sua [...] Vai alla recensione »
Debole pantomima sul fin troppo attuale dualismo tra la tecnologia dei cellulari ed una vita sconnessa da internet, selfie e social network. Gassman e Giallini tengono botta, ma la storia è veramente troppo banale per riuscire a coinvolgere e a far immedesimare lo spettatore . Il finale consolatorio e politicamente corretto vuol chiudere il cerchio ma la debolezza di questo film consiste proprio [...] Vai alla recensione »
Quello che doveva essere una sorta di analisi e confronto fra la vita con e senza social o tecnologie informatiche varie, si trasforma in un ibrido mal riuscito in tutto, colpa di una sceneggiatura banale quanto sempliciotta che non dà forza alle proprie idee di base e non convince nè invita a riflettere, in quanto tutto rimane sospeso nella superficialità e sul leggero, ma quel [...] Vai alla recensione »
Beata Ignoranza presenta un duo esplosivo, Giallini e Gassman si presentano come una coppia dalle grandi potenzialità comiche soprattutto se inseriti in un contesto romanaccio. Purtroppo il supporto della pellicola è veramente scarso, a partire da una trama banale, una regia approssimativa ed un cast veramente dilettantistico. I protagonisti provano a lasciare il segno ma in un contesto [...] Vai alla recensione »
A volte è difficile recensire alcuni film, del genere commedia, ma con questo provo a farlo comunque, e provo a tirar fuori quello che c'è di buono; perché ricordate in ogni cosa c'è sempre qualcosa di buono, ed a noi il compito più o meno arduo di trovarla! Il dubbio che rimane irrisolto fino alla fine del film, sebbene lo pone sin dall'inizio, è: [...] Vai alla recensione »
all'inizio parla di due prof che sarebbero antitetici e il tema sembrerebbe essere "la tecnologia". dopo qualche scenetta scadente su questo, si passa a parlare di altro come se gli argomenti fossero scelti a casaccio e chi ha fatto il film non capisse qual è il tema e dove dovesse andare a parare. alla fine, un groviglio di nulla.
Bello, tanta carne al fuoco, cellulari, crescere senza saperlo il figlio di un altro, amarezze, tanti argomenti difficili, complessi, personalmente meno violento del film mamma o papa? secondo me, un film con questi argomenti, se trattati seriamente, e senza violenza, ne puo uscire un ottimo film. Anche se non sono storie vere, i film che vedo ultimamente sono molto affini alle situazioni attuali, [...] Vai alla recensione »
Divertente per tutte le età,attori comici degni di nota. ConsigliatISSIMO per un sabato sera di risate in compagnia.
Brutto guaio una commedia frizzante, almeno nelle intenzioni, ma dove non si ride ma. Lo spunto iniziale, la conoscenza del web, va presto a farsi benedire. E la sfida informatica tra il prof d'italiano Giallini, progressista e misantropo. e il collega di matematica Gassman, destrorso e sottaniere, si trasforma in una scontatissima storiella sentimentale.
Carne al fuoco, nel film di Massimiliano Bruno, nonché spunti utili al confronto con la commedia italiana storica, ce n'è. In una scuola si ritrovano dopo anni di ostile lontananza il prof di italiano Marco Giallini, che impone agli alunni di depositare gli smartphone sulla cattedra, e quello di matematica Alessandro Gassmann tanto entusiasta delle nuove frontiere da sostituirle sfacciatamente a una [...] Vai alla recensione »
Scuola confusa, tossicità telematica, paternità scambiate, figli abbandonati. Per fare commedia di famiglia ce n'è. Però, quanto ci credi a un rigido professore di italiano analfabeta tecnologico con la faccia di Giallini e a un gaglioffo prof "per caso" di matematica iper-social e smartphone dipendente con la faccia di Gassmann? Amici nemici con un amore e una figlia in comune, tagliati con l'accetta [...] Vai alla recensione »
Social: apocalittici o integrati? I due fronti evocati da Umberto Eco nel 1964 quando il semiologo rifletteva sulla cultura di massa vengono oggi riesumati per Beata ignoranza, commedia di successo (3 milioni di euro al box office) firmata Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare, Gli ultimi saranno gli ultimi). L'apocalittico è Ernesto (Marco Giallini), prof di italiano snob come pochi e atterrito [...] Vai alla recensione »
Meglio Ugo Foscolo o WhatsApp? Meglio il professore di una volta o quello che sdogana app e tablet? Insomma, meglio #labuonascuo!a? Domande evase dalla Beata ignoranza di Massimiliano Bruno, che il 23 febbraio porta in sala la singolar tenzone tra due professori di liceo: l'analogico Marco Giallini (Ernesto) e il digitale Alessandro Gassmann (Filippo), uniti da una figlia, divisi da tutto il resto. Cattoco [...] Vai alla recensione »