Si presenta con uno sguardo simpatico e un'espressione impacciata; l'attore scozzese Ewen Bremner non è mai passato inosservato. Non è facile dimenticarlo dopo aver assistito alle sue disavventure in Trainspotting, dov'è uno dei più imbizzarriti tossici della periferia di Edinburgo. Nella carriera ha sperimentato diversi registri, dal drammatico al comico, ma è senza dubbio quest'ultimo che lo rende un personaggio da amare, con insicurezze e stranezze esilaranti.
Esordio da protagonista con Michael Winterbottom
Fa i primi passi nel mondo della recitazione, accumulando comparse e piccoli ruoli sia in televisione che al cinema. Il primo ruolo da protagonista coincide con l'esordio di Michael Winterbottom che lo chiama in Forget About Me (1990), dove veste i panni di uno scozzese che fa di tutto per partecipare al concerto dei Simple Minds a Budapest. Due anni dopo è nel cast dell'adattamento cinematografico di un'opera shakespeariana in As You Like It di Christine Edzard, poi lo vediamo nell'arrabbiato Naked (1993) di Mike Leigh, dove interpreta la parte di uno sbandato londinese. Con un'altra rivisitazione shakespeariana (Prince of Jutland), inedita in Italia, si confronta nuovamente con una recitazione difficile, dimostrando grandi qualità interpretative. Se finora si era dedicato al cinema impegnato, cambia registro con Dredd - La legge sono io (1995) di Danny Cannon, film di fantascienza con Sylvester Stallone, un mix di azione e machismo dagli esiti poco brillanti.
Trainspotting e altri emarginati
Partecipa a diversi film tv, spesso incentrati su storie di emarginazione nei sobborghi londinesi. Il suo volto, così ben caratterizzato, comincia a farsi conoscere ma è nel 1996 con lo psichedelico Trainspotting di Danny Boyle che la fama lo travolge facendolo diventare un personaggio di culto. Paradossalmente sembra quasi affezionarsi a queste figure umane isolate, in bilico su se stesse, spesso vittime dipendenti da droghe, tanto da collezionare numerosi character simili: è uno scapestrato in Soho (1998) e lo troviamo anche in The Acid House, altro film tratto dai racconti di Irvine Welsh (com'era successo anche per Trainspotting). Si trasforma nello schizofrenico Julien, protagonista di Julien Donkey-boy (1999) dove si ritrova a far fronte a una doppia personalità ossessionante (nel cast anche Werner Herzog nei panni di suo padre). Passa al thriller Paranoid con Jessica Alba, poi si inserisce perfettamente nello strampalato cast di The Snatch - Lo strappo (2000) di Guy Ritchie.
Brillante nei ruoli comici
Il nuovo millennio comincia per lui con due film storici, uno molto patriottico come Pearl Harbor (2001) di Michael Bay e l'altro, più antimilitarista e riflessivo come Black Hawk Down (2001) di Ridley Scott. Totalmente di altre ambientazioni è Skaggerak (2003), film danese d'autore ma evidentemente non riesce a stare lontano dalle dipendenze (cinematografiche si intende!) e ritorna ad interpretare una storia di vizi e insicurezze in 16 Years of Alcohol (2003). Nello stesso anno è nell'avventuroso Il tesoro dell'Amazzonia a fianco di The Rock, poi diventa un ispettore ne Il giro del mondo in 80 giorni di Frank Coraci e un poliziotto in Match Point di Woody Allen. Ha un ruolo in Alien Vs Predator (2004), poi ritorna un esilarante e divertente innamorato nel comico The Funeral Party (2007), firmato Frank Oz. Non disdegna i ruoli drammatici (è in Hallam Foe nello stesso anno), anche se forse quelli comici restano le migliori interpretazioni della sua carriera: nel 2008 affianca Matthew McConaughey e Kate Hudson nella commedia Tutti pazzi per l'oro di Andy Tennant. Torna poi a lavorare con Woody Allen in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (2010) e recita accanto a Ralph Fiennes in Page Eight nel 2011 e in Grandi speranze di Mike Newell nel 2012. Lo vedremo anche nel film d'azione di Bryan Singer Il cacciatore di giganti (2013), e in seguito tornerà nel sequel di Danny Boyle T2: Trainspotting (2017) e nell'atteso Wonder Woman (2017).