Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 95 minuti |
Regia di | David Mackenzie |
Attori | Claire Forlani, Jamie Bell, Ciarán Hinds, Sophia Myles, Ewen Bremner, Maurice Roëves Jamie Sives, Paul Blair. |
MYmonetro | 3,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un ragazzo cerca la madre morta nelle altre donne. Penserà anche di averla trovata. Il film è stato premiato al Festival di Berlino,
CONSIGLIATO SÌ
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Hallam è un adolescente scozzese fortemente traumatizzato dalla morte per annegamento della madre. I suoi sospetti cadono su Verity, la donna che in tempi rapidi è diventata la sua matrigna. Figlio di un architetto benestante Hallam passa parte del suo tempo a spiare i comportamenti altrui da una capanna che si è costruito su un albero e in cui campeggia una gigantografia della madre. Dopo l'ennesimo confronto, con implicazioni sessuali, con la matrigna il ragazzo fugge a Edimburgo. Qui trova impiego in un hotel in cui lavora Kate, una ragazza più grande di lui, che ha una straordinaria somiglianza con sua madre. Per Hallam diventa quasi obbligatorio desiderarla e spiare la sua vita intima. Jamie Bell torna ad offrire la sua fisicità a un personaggio tormentato. Esploso ancora ragazzino sugli schermi di tutto il mondo con Billy Elliot lo abbiamo poi rincontrato in un film ostico come Dear Wendydove si innamorava di...una pistola. I suoi sono sempre ruoli in cui un personaggio fatica a rapportarsi con il mondo che lo circonda. In questo caso l'ossessione della figura materna lo induce a un complesso viaggio di formazione che lo porta non solo a distaccarsi dal padre ma lo mette anche a confronto con la sua fragilità nella ricerca di un'identità sessuale definita. Hallam ha paura dell'altro sesso mentre lo desidera. Quando in Kate rivede la madre giovane gli impulsi contrastanti divengono ancora più forti provocando un dolore maggiore. Il problema di questo film non sta nel protagonista quanto piuttosto nella regia che, volendo mettere a fuoco troppe problematiche (ivi compresa quella della precarietà del posto di lavoro) finisce con il perdere di vista in qualche modo l'obiettivo principale. Lo recupera nel finale ma solo grazie alla controllata vitalità di Billy/Hallam/Jamie. Bravo!
Anche se l'attore pricipale, che aveva interpretato Billy Elliot, e' cresciuto in bravura, e si vede, il film rimane abbastanza sotto tono. Un ragazzo con problemi seri che cerca di ricordare la madre attraverso una fastidiosa e morbosa abitudine di scrutare la gente da una certa distanza. Si ritrova ad Edinburgo e per caso incotra il clone della defunta madre.
“I like creepy guys.” This is what Kate, a personnel manager at an Edinburgh hotel, says to a young co-worker after a few rounds of drinks one evening. As it happens, both of them are in luck. Hallam Foe, the co-worker in question, is even creepier than Kate suspects. He has been stalking her since before she hired him, and his main extracurricular activities are peering across the rooftops into [...] Vai alla recensione »
A diverting cross between "Peter Pan" and an emo-era "Vertigo," director David Mackenzie's "Mister Foe" stars Jamie Bell as a troubled teen named Hallam whose abiding grief over the death of his mother has turned him into an inveterate Peeping Tom, a defiantly odd lad given to creeping around his own Scottish estate, treehouse retreats and bouts of face-painting.
"My Name is Hallam Foe" : douleurs de croissance d'un petit voyeur Hallam Foe est un grand garçon, qui se remet mal de la mort de sa maman, noyée dans un loch. Son père s'est remarié, et l'adolescent hait sa belle-mère. Il passe ses journées à épier le couple. Ce pourrait être Le Voyeur de Michael Powell, un roman inédit de Wilkie Collins, un film anglais d'Alfred Hitchcock.