| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Italia |
| Durata | 108 minuti |
| Regia di | Nicolangelo Gelormini |
| Attori | Valeria Golino, Jasmine Trinca, Francesco Colella, Saul Nanni, Betti Pedrazzi . |
| Distribuzione | Vision Distribution |
| MYmonetro | 2,84 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 agosto 2025
Gioia, insegnante di francese solitaria, incontra Alessio, studente cinico. Nasce un legame proibito che la trasforma, ma lui ha altri piani. In Italia al Box Office La gioia ha incassato 397 .
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CONSIGLIATO SÌ
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Gioia è una donna di mezza età che insegna francese al liceo. Conduce una grigia esistenza e vive ancora a casa con i genitori ed è spesso costretta a subire la presenza invadente della madre. Ma soprattutto non ha mai conosciuto il vero amore. Alessio è uno studente svogliato che ha come unico obiettivo quello di fare soldi. Per questo, usa il suo corpo e si traveste da donna per rimediare qualche euro. In questo lo aiuta Cosimo, un parrucchiere amico di sua madre Carla, cassiera in un supermercato che, come il figlio, ha sempre bisogno di denaro. Un giorno i destini di Gioia e Alessio si incrociano. Il ragazzo comincia ad andare spesso a casa dell'insegnante con il pretesto di prendere delle ripetizioni di francese. Tra loro nasce un legame proibito e, con il tempo, nessuno dei due può fare a meno dell'altro. Gioia è disposta a tutto, anche a cambiare completamente vita. Alessio però ha altri piani.
Si ripresentano ancora delle tracce noir nel cinema di Nicolangelo Gelormini. Ancora più che nel precedente Fortuna, la tensione sotterranea è più evidente.
Nel primo lungometraggio del regista, una bambina aveva smesso di parlare. In La gioia, una donna ha come smesso di vivere. Oppure non ha mai vissuto veramente. "Sono stata lenta per tutta la vita" dice Gioia ad Alessio proprio nel momento in cui la sua vita poteva prendere una direzione diversa. Sul volto di Valeria Golino (protagonista anche di Fortuna), segnato da un aspetto dimesso ed occhiali spessi, c'è una trasformazione simile a quelle del cinema statunitense da Actors Studio, soprattutto quando gli attori devono entrare nel ruolo di un personaggio realmente esistito. La figura di Gioia si ispira infatti a quella di Gloria Rosboch, un'insegnante di Castellamonte (Torino) che è stata assassinata a 49 anni nel gennaio 2016 da un suo ex-studente assieme a un complice dopo averle estorto 187.000 euro convincendola a investirli in una falsa società immobiliare. La storia è stata poi anche al centro dell'opera teatrale Se non sporca il mio pavimento?di Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori da cui probabilmente il film è influenzato soprattutto per la dimensione claustrofobica evidente anche nelle tonalità grigie, spente della fotografia di Gianluca Palma.
Ma è prevalentemente negli interni che Gelormini racchiude questa 'passione d'amore', forse con tracce del film di Ettore Scola del 1981 tratto da Fosca di Iginio Ugo Tarchetti. Si vede prevalentemente in tutti i momenti in cui Gioia e Alessio sono chiusi nella stanza dell'insegnante, con la madre di lei che osserva spesso con sguardo indagatore. Forse è proprio questo clima morboso la parte più riuscita del film e poteva essere accentuato ulteriormente per mettere ancora meglio a fuoco la seduzione e l'inganno, proprio due elementi del cinema noir. Così, allo stesso modo, La gioia poteva insistere di più sull'attrazione degli oggetti da parte del ragazzo: i dettagli dell'orologio di Gioia, i dipinti sulla parete nella sala da pranzo. Restano certamente tracce di un film sulle doppie identità come nei travestimenti del protagonista e le sue notti nei locali o la trasformazione di Goia. Però vengono sottolineate in modo troppo esibito come nella scena in cui Alessio mette il rossetto alla donna. Oppure lo stesso piano sulla protagonista all'aeroporto. Efficace all'inizio ma poi troppo insistito così da perdere parte del suo effetto. In più, talvolta il film si fa trascinare da derive autoriali che in realtà non aggiungono nulla, come l'immagine di Gioia che copia il gesto di quello di Monica Vitti sul muro. Per Valeria Golino si tratta di una nuova sfida nel suo repertorio di personaggi che è stata sostanzialmente vinta, così come appare convincente Saul Nanni nel ruolo di Alessio. Più in ombra invece Jasmine Trinca nel ruolo della madre, che si ravviva solo nei duetti con Golino, ritrovando quella complicità già presente nelle loro collaborazioni passate (Miele, Euforia, L'arte della gioia) che riguarda però prevalentemente le attrici e non i loro personaggi.
Dopo il brillante, onirico e orrorifico esordio con il bel Fortuna (2021), ispirato alla terribile vicenda di una bambina di 6 anni abusata e uccisa a Caivano, il regista Nicolangelo Gelormini per il suo secondo film parte nuovamente da un tremendo caso di cronaca, quello di Gloria Rosboch, un'insegnante di 49 anni assassinata nel gennaio 2016. In mezzo ai due film, per Gelormini, la direzione di alcuni [...] Vai alla recensione »
Unico rappresentante italiano in concorso alle Giornate degli autori è La gioia di Nicolangelo Gelormini. E bisogna partire dalla sceneggiatura, perché ha vinto ex aequo il Premio Solinas nel 2021, tratta dall'opera teatrale scritta da Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori, Se non sporca il mio pavimento. Poi c'è la protagonista assoluta, Valeria Golino, è lei la Gioia del titolo, tristemente tifosa [...] Vai alla recensione »
Studente svogliato di giorno, viveur en travesti di notte. Alessio (Saul Nanni) ripete il quarto liceo, un padre che non c'è, una madre (Jasmine Trinca) che ha "sempre sbagliato uomini" e sempre senza un soldo, un "padrino" parrucchiere (Francesco Colella) che con il ragazzo si trastulla sessualmente e gli procura clienti. Sullo sfondo, una figura che il caso metterà sulla sua strada: timorata di [...] Vai alla recensione »
"Ti travesti da donna?", chiederà ad un certo punto una stupita Gioia (Valeria Golino) ad Alessio (Saul Nanni), il quale risponderà: "No, mi vesto da sogno". Lei è una professoressa di francese di mezza età che vive ancora con i genitori, relegata in una cameretta dall'arredamento scarno dove si prende cura dei suoi porcellini d'india e delle bambole di quando era bambina; lui è uno studente che si [...] Vai alla recensione »
Pescare nella cronaca era uno dei classici tratti di un cinema che in qualche misura, come idea e come tipologia narrativa, appartiene al passato. Dare vita ad una vicenda compiuta e conclusa significa attribuire alla storia un valore e un significato esemplare di un Paese nascosto, celato dentro un provincialismo che in Italia (ma sicuramente anche altrove) si espande a macchia d'olio, macchiando [...] Vai alla recensione »
Presentato in Concorso alle Giornate degli Autori della 82ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, La gioia di Nicolangelo Gelormini è il film ispirato al delitto Rosboch, interpretato da Valeria Golino, Saul Nanni, Jasmine Trinca, Francesco Colella e Betti Pedrazzi. La gioia sarà al cinema nel 2026 con Vision Distribution. Gioia (Golino) è un'insegnante di francese della scuola [...] Vai alla recensione »