Titolo internazionale | Euphoria |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Valeria Golino |
Attori | Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Valentina Cervi, Andrea Germani Marzia Ubaldi, Jasmine Trinca, Giuseppe De Domenico, Francesco Borgese, Iaia Forte, Maureen Grady, Christoph Hulsen, Thomas Mazzotta, Francesco Pellegrino, Iacopo Pisani, Giampietro Preziosa. |
Uscita | giovedì 25 ottobre 2018 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
La vita obbliga due fratelli a riavvicinarsi: una situazione difficile diventa per Matteo ed Ettore l'occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia. Il film ha ottenuto 6 candidature ai Nastri d'Argento, 7 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Euforia ha incassato 1,7 milioni di euro .
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Matteo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell'ombra. La scoperta di una malattia grave che ha colpito Ettore (della quale lo si vuole tenere all'oscuro) spinge Matteo a tornare a frequentarlo e ad occuparsi di lui.
Nelle note di regia è la stessa Golino ad offrire una definizione del termine che dà il titolo al film: "Si tratta di quella bella e pericolosa sensazione sperimentata dai subacquei nelle grandi profondità: un sentimento di assoluta felicità e di libertà totale".
È una sensazione che deve essere immediatamente seguita dalla decisione di raggiungere la superficie prima che sia troppo tardi, prima di perdersi per sempre negli abissi.
Valeria Golino
Dopo Miele la Golino torna ad affrontare il tema della malattia che può portare alla morte affrontandolo però da una prospettiva totalmente diversa e avvalendosi delle prestazioni di due (possiamo dirlo) grandi attori che rispondono ai nomi di Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Il primo riesce ad offrire al suo Matteo tutte le sfumature di un carattere complesso perfettamente inserito in un mondo che si muove in precario equilibrio tra autogiustificazioni professionali (i nuovi campi profughi) e un'insoddisfazione di fondo tacitata con sesso e droghe.
Mastandrea (avvalendosi anche dell'importante esperienza della più che interessante La linea verticale, serie tv diretta e scritta da Mattia Torre) entra non solo nei panni ma direttamente nei pensieri di un Ettore che prende progressivamente coscienza della propria malattia.
Non c'è ombra di pietismo o di facile ricorso alla commozione nella sceneggiatura e nello sguardo registico di questo film. C'è invece, ed è intenso, il ricercare il valore dei piccoli gesti (le punte delle dita che si toccano, un sorriso fugace nello specchio di un locale) all'interno di una riflessione più ampia su come l'irrompere di una malattia modifichi le dinamiche relazionali portando allo scoperto nodi irrisolti ma anche aprendo spazio a un nuovo modo di guardare all'altro.
Tutto questo in un variare di accenti che toccano punte drammatiche ma sanno anche compiere un'incursione nella commedia all'italiana con un viaggio alla ricerca di un possibile 'miracolo'.
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La bravissima Valeria Golino con questo film si conferma come una regista molto sensibile alle problematiche della vita intese come sofferenze della salute senza mai impietosire ma sempre con un ottimismo che sfiora l'eccitazione di chi scopre per la prima volta l'amore per tutti e per tutto,in una gioia di vivere. Film tecnicamente perfetto,riprese sempre in primo piano con particolare tendenza [...] Vai alla recensione »
Euforia”, l’ultimo film diretto dall’attrice Valeria Golino, racconta di un uomo d’affari ben avviato nella propria professione (Riccardo Scamarcio) che vive la sua quotidianità, e soprattutto i giorni a venire dopo la dolorosa notizia del fratello (Valerio Mastandrea) affetto da un tumore al cervello ad uno stadio ormai avanzato, in uno stato di eccitazione psico-fisica [...] Vai alla recensione »
Veramente un bel film. Triste secondo il cliché del cinema italiano, ma recitato dai due protagonisti e dagli attori di contorno in modo splendido. Scamarcio è una rivelazione e anche Mastrandrea è meno monolitico e capace di momenti fortemente ironici pur nella tragicità della vicenda. La Golino sa affrontare temi ancora difficili con delicatezza e non sfrutta la storia [...] Vai alla recensione »
Euforia” (2018) è il secondo lungometraggio dell’attrice-regista Valeria Golino. Che dire di una regista che dopo un’esperienza vistosa di attrice in lungo e in largo si permette di girare un paio di lungometraggi che già recitano nel ricordo di un cinema italiano non certo al meglio che cerca, o vuole farlo, storie ridotte e diverse, miste e fuori dai gangheri.
Si deve dar atto a Valeria Golino di due meriti. Anzitutto, ha avuto il coraggio di affrontare un tema tanto praticato da configurare un genere vero e proprio (Cancer movies), che annovera decine di opere (il filosofo Luciano De Fiore, nel suo “Cinema e oncologia” ne considera circa ottanta). Difficile essere originali ed evitare ripetizioni, oltre che sentimentalismi ed eccessi di pathos.
Matteo per vivere liberamente la propria omosessualità acquista un attico a Roma e, attraverso la sua infantile leggerezza, fa in modo che la personale navigazione giornaliera sia un’eterna festa per allontanare la propria ipocondria e accontentare, anche solo con un bicchiere di vino, la truppa di amici che lo circonda. Volutamente cercati, da parte della regista, i riferimenti [...] Vai alla recensione »
Tra fratelli maschi si parla poco, ci si trova spesso a doverlo fare proprio nelle situazioni peggiori, lutti o malattie. Si resta in bilico tra confidenza ed estraneità, tenerezza mascherata e cattiveria ostentata. Direi che Valeria Golino si è dimostrata piuttosto abile nel dosare sentimenti così estremi e delicati, facilitata dall'ironia graffiante di Mastandrea e dall'affiat [...] Vai alla recensione »
Due fratelli diversi, due storie diverse, la malattia di uno di loro che li fa incontrare. La Golino rivede il tema della morte imminente innestandolo nel rapporto, spesso difficile, tra fratelli in età adulta. Lo fa con garbo, raccontando le loro vite da molti punti di vista sentimentali e temporali, senza mai superare il limite del patetico, del morboso, della commiserazione.
Il film inizia con la visita del “faccendiere” Matteo all’incaricato amministrativo che cura per conto dell’alto Clero anche restauri di opere d’arte. Matteo gli propone ancora una volta di affidare il restauro di un quadro da poco ritrovato e di grande interesse culturale a una scuola giapponese. Il curatore per l’ennesima volta gli nega quest’incaric [...] Vai alla recensione »
Film ottimo di una regista sempre più brava, sensibile e attenta, esaltato dalla migliore perfomance in carriera di un finalmente strepitoso Riccardo Scamarcio. Si ride (moltissimo) e si piange come nei migliori film della nostra gloriosa tradizione cinematografica, la regia è equilibrata e indugia sui particolari, sulle sfumature di colore e sugli sguardi.
Che dire .... Valeria ci hai provato. Il cinema italiano spesso è strutturato da fiction tv. Gli attori recitano con tempi e modi da tv. I dialoghi e le situazioni da tv. La Golino mette qualche cucchiaino di sale in più soprattutto nel tentativo di cura delle immagini e dei personaggi. Ho trovato la figura di Matteo molto interessante e quella di Ettore ritagliata intorno ad un Mastandrea [...] Vai alla recensione »
Nel film Euforia (dal dizionario Treccani, euforia: sensazione, reale o illusoria, di benessere somatico e psichico che si traduce in un più vivace fervore ideativo, maggiore recettività per gli aspetti positivi o favorevoli dell'ambiente circostante e degli eventi, con tendenza a interpretazioni ottimistiche) la regista Valeria Golino, all’esatto contrario, si confronta [...] Vai alla recensione »
Un gran bel film! Una grande Valeria Golino che porta sullo schermo una bella storia di fratellanza tra due uomini estremamente diversi per carattere, per formazione, per stili di vita . I due fratelli si riavvicinano quanddo, uno dei due ( Mastandrea ) , Ettore nel film, è gravemente ammalato. A questo punto mi chiedo : ma questo povero Mastandrea non sarà mica un po stufo [...] Vai alla recensione »
Troppa coca e troppe sigarette, facili scorciatoie a potenziare la descrizione di Matteo e dei suoi compagni di cazzeggio. La messa in scena,tuttavia,è moderna,potenzialmente spendibile sul mercato internazionale. Siamo invitati a riflettere,la commozione è solo accarezzata poichè non si sprofonda nel patetico. Mastrandrea fedele a se stesso,nel bene e nel male una maschera immutabile. [...] Vai alla recensione »
con un montaggio assurdo, scene inutili. Bravissimi gli attori, ma non basta. Chi ha vissuto un'esperienza simile si permette di consigliare a Valeria Golino: si tenga lontana da storie del genere, la malattia è difficile da affrontare se non si conosce quel garbo che come regista, lei non ha. L'ha avuto in Miele, ma la storia era già scritta
Film delicato divertente drammatico mai scontato penso che Valerio sia una grandissima regista i due attori una conferma che gli attori italiani straordinari 😍 la frase più bella la bellezza cura la bellezza
Un film meraviglioso, poeticissimo, divertente ed emozionante allo stesso tempo. Una storia di Amore vero tra due fratelli, un messaggio bellissimo e mai scontato. La recitazione e la regia da brividi, dalla prima all’ultima scena. Era tanto tempo che non andavo al cinema e sono contento di esserci andato in questa occasione. Grazie
Film emozionante, stupendo con attori che illuminano lo schermo
Penso sia uno buon film, probabilmente una storia vera, la malattia, come si suol dire "un fulmine a ciel sereno", peccato vederlo da soli, ottimo nei cineforum con dibattito finale.
Mi dispiace di non avere potuto assistere alla scena finale, ma me ne sono andato a metà film, trovandolo estremamente pesante e privo di coinvolgimento. Solo la bravura dei protagonisti non mi ha fatto uscire ancora prima. I buoni propositi della regista vengono vanificati da un ritmo lento e costellato da particolari insignificanti
Siamo tutti niente, per carità. Chi più, chi meno. Io tantissimo. Però dico che i lavori bisogna saperli fare. Per esempio una sceneggiatura. Per esempio un film. Bisogna saperli fare. Non basta avere una bella sensibilità e commuoversi vedendo gli stormi volare. I film bisogna saperli fare. E non basta aver visto altri, anche i migliori, lavorare per farli.
Il film si farà ricordare per l'errore davvero incredibile che confonde Lourdes con Majugornie. Altro da ricordare non c'è. Una storia che si accoda a parecchie altre dai contenuti molto simili. Scamarcio ripete il suo ruolo di fratello gay e il volto di Mastrandrea restituisce tutta la disperazione che promette.
II titolo del film è evidentemente antifrastico: anche se in qualche scena si sorride, c'è ben poco di euforico nella vita dei personaggi. Semmai, per uno di loro, l'imprenditore Matteo (Scamarcio), si tratta di un'euforia di facciata, di una volontà di agire e di controllare chi gli sta intorno, sul lavoro e nella vita privata (Matteo è omosessuale, frequentatore di marchette e casto convivente con [...] Vai alla recensione »
Valeria Golino è passata dal Miele all'Euforia, senza prendere troppo le distanze dalla malattia che rende fragili. Questa volta protagonisti sono due fratelli. Matteo (Riccardo Scamarcio) creatore di eventi, cocainomane, gay, gaudente, vive sotto effetto di quell'euforia indotta dal denaro che ti permette sempre tutto. Ettore (Valerio Mastandrea) è fatto di un'altra pasta, insegna ancora al paese, [...] Vai alla recensione »
Due fratelli, Matteo, imprenditore di successo, omosessuale, spregiudicato, bulimico nei confronti della vita, e Ettore, insegnante, riservato, timido, profondamente onesto. Vivono esistenze diverse, che sembrano destinate a non incontrarsi mai, finché a riavvicinarli è la malattia di Ettore, che, per seguire le cure necessarie a combattere un tumore, dalla provincia deve trasferirsi a Roma, ospite [...] Vai alla recensione »
Miele" raccontava Jasmine Trinca angelo sterminatore a domicilio. Malattia e morte anche qui, con il fratello ricco Riccardo Scamarcio e il fratello sfigato Valerio Mastandrea. Uno fa l'imprenditore e vive a Roma nell'attico. L'altro sta al paesello e insegna nelle scuole. L'ignorante comunque traffica con il patrimonio artistico (questa parte sembra scritta da Tomaso Montanari, convinto la vera arte [...] Vai alla recensione »
Dopo Miele centrato sul tema del suicidio assistito, Valeria Golino per la sua seconda prova da regista sceglie di confrontarsi con un altro dilemma etico che ha a che fare con la morte: cosa fare se si scopre che una persona cara è condannata da una malattia? Matteo (Riccardo Scamarcio) decide di non dire nulla al fratello Ettore (Valerio Mastandrea), che ha un cancro al cervello.
Alla seconda prova dietro la macchina da presa (cinque anni dopo «Miele»), Valeria Golino si conferma dotata di una mano ferma e intensa nonché, com'è in fondo logico, assai sensibile e inclusiva nel rapporto con gli interpreti. «Euforia», in effetti, è un film fragile e sommesso e limitandosi a soppesarne la trama anche un po' scontato, ma il limite complessivo può tramutarsi in pregio qualora serva [...] Vai alla recensione »
Scamarcio veste i panni di Matteo, un imprenditore di successo, benestante, esuberante, euforico (e non solo per la droga che sniffa), omosessuale dichiarato, con sempre tanta voglia di fare. L'opposto del fratello Ettore (Mastandrea) che, invece, è uno prudente, timoroso del giudizio altrui, schivo. Il risultato è una vita dignitosa, ma modesta. Due persone, quindi, molto lontane tra loro che, però, [...] Vai alla recensione »